GNU/Linux (detto anche il pinguino)

Riferimento: GNU/Linux (detto anche il pinguino)

Voglio descrivere Gentoo un pò più approfonditamente, una distro non di facile utilizzo e comprensione per uno al primo pelo, perchè si parte da una installazione manuale senza grafica e già questo frena parecchi vogliosi.
Come ho accennato in precedenza si parte coi progetti dal sorgente, poi si creano i *src.deb o rpm per poterli compilare nelle versione precedenti della distro e infine il pacchetto per ogni release.
Gentoo nato nel 2000 invece vuole scavalcare tutto portandi quasi a minix con un sistema chiamato Portage, questo sistema d'installazione consiste ad avere un mirror unico tutti i progetti allo stato sorgente per tutte le strutture su diversi stati che aderiscono Gentoo, tipo x86, i64, ecc. e con una cartella chiamata portage da scaricare e mettere sotto /usr e consiste in una mappa per categorie dei vari sorgenti e come sono, testing, nascosti o normali con informazione sulle dipedenze pacchetto per pacchetto e quale versione chiede, questi file di testo sono chiamati ebuild.
La versione dei pacchetti non tiene quelli diciamo obsoleti, quindi rimane sempre abbastanza aggiornati, infatti Gentoo e le sue costole sono intrampendenti su questo lato.
Portage però non è solo una mappa, ma è un progetto (programma) incorporato in stage (si scarica all'installazione) e corrisponde al comando emerge, ha anche delle utility per migliorare e agevolare, portage-utlis e gentoolkit.

Portage-utils ha
qfile trova il pacchetto al quale appartiene un determinato file.
Si può usare l'applicazione qcheck se si vogliono verificare le somme MD5 o le date di modifica dei file installati da qualche pacchetto.
qdepends, se c'è anche un applicazione che permette di elencare tutti i pacchetti che dipendono da un determinato pacchetto.
qlist restituisce un elenco di tutti i file che appartengono ad uno specifico ebuild
quse, che deve essere eseguito da root, alla prima esecuzione ci starà un po' di tempo per creare/aggiornare la cache per gli ebuild, cerca tutti i pacchetti che usano una Flag USE qsize dice quanto è grande.
qsearch e emerge -s cercano un nome di un presunto pacchetto nell'albero di Portage qlop dice quanto tempo ci vuole a compilare o ne fa una stima.

gentoolkit
equery descrive il pacchetto, ne dice informazioni, tipo se è daneggiato, elencare tutti quelli che servomno a lui.
euse vede, disattiva e attiva le flag USE di un singolo pacchetto.
revdep-rebuild ricostruisce le dipendenze dentro il sistema e succede quando ci sono pacchetti obsoleti non funzionanti perchè è stato aggiornato una sua dipendenza per un'altro.
eread ti mostra una lista dei file *.log di portage, quando ha fatto l'installazione di pacchetti, utile quando ci sono state delle interruzioni e non va avanti.
Un'altro pacchetto è mirrorselect, utile per metterci in /etc/make.conf i mirror più usati.
make.conf ha le informazioni che servono per installare, noi per installare all'inizio dobbiamo cavare ~ alla struttura (simbolo di testing) aggiungere le Flag USE (librerie) per uso generale.
questo è il mio make.conf

# These settings were set by the catalyst build script that automatically
# built this stage.
# Please consult /usr/share/portage/config/make.conf.example for a more
# detailed example.
CFLAGS="-O2 -march=i686 -fomit-frame-pointer"
CXXFLAGS="-O2 -march=i686 -fomit-frame-pointer"
# WARNING: Changing your CHOST is not something that should be done lightly.
# Please consult Gentoo Linux Documentation -- Changing the CHOST variable before changing.
CHOST="i686-pc-linux-gnu"
#USE="kde"
USE="X kde sql webkit mysql"
#USE="X gnome gdu extras device-mapper policykit consolekit gtk jpeg png xulrunner"
CHOST="i686-pc-linux-gnu"
ACCEPT_KEYWORDS="x86"
PORTDIR=/usr/portage
DISTDIR=/usr/portage/distfiles
PKGDIR=/usr/portage/packages
#PORTDIR_OVERLAY=/usr/local/portage
AUTOCLEAN="no"
CCACHE_SIZE="2G"
GENTOO_MIRRORS="rsync://212.219.56.139/www.ibiblio.org/gentoo/ rsync://212.219.56.135/www.ibiblio.org/gentoo/ ................................................................ Index of /gentoo Index of /distfiles.gentoo.org Index of /gentoo-distfiles ftp://91.121.125.139/gentoo-distfiles/"

Questi file servono per gestire l'installazione come deve essere per ogni singolo file in maniera più dettagliata, anziche riprendere sempre globalmente, questo perchè in Gentoo prima imposti poi installi, nelle distro pacchettizate non succede questo perchè lo hanno fatto loro questo lavoro prima di noi, ecco perchè in varie distro ti trovi delle differenze dello stesso progetto e infatti esistono repositories non ufficiali, cioè che escono dai canoni dtradizionali della distro.

/etc/portage/package.use
si usa per scriverci le Flag USE (librerie) per un singolo pacchetto anziche farlo per tutto l'ambiente.
/etc/portage/package.unmask
si usa per scriverci i pacchetti nascosti, altrimenti non vengono presi in considerazione nelle installazioni, è un modo per proteggere quei file diciamo "nuovi" della collezzione Gentoo, dalle installazioni standar.
/etc/portage/package.keywords
quì si scrive i pacchetti alla versione "testing" e i bag possonon essere dietro l'angolo, quindi siete avvisati se volete queste versioni.

Esistono anche le Flag USE dell'ambiente, quindi altre librerie che vengono sistemate con eselect, predifinito è gnome.
:decoccio:
 
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Descrivo brevemente cos'è CFLAGS in /etc/make.conf, sarebbe il criterio di compilazione che deve eseguire Gcc (il compilatore) e con delle scelte facoltative, CHOST indica per il tipo di maccina i386, i686, ecc.
make.conf sarebbe il binario che impostiamo noi se lo vogliamo per emerge di Portage oltre alle Use, questo perchè i pacchetti sono allo stato sorgente e vanno bene per tutti i tipi di macchine che si preparano ad installarli, la differenza sta nella installazione.
L'installazione consiste nel preparare a mano il disco rigido e consiste nel preparare almeno una partizione per la swap e una per la radice ( / ), poi una volta preparate bisogna scaricarsi stage e scompattarlo nella partizione che abbiamo preparato per la radice.
Una volta scompattato bisogna entrarci da un terminale e fare il cambio di root o meglio:
(cd che nell'avvio del pc parte una distribuzione linux senza installarlo nel disco rigido)
con una live che è più semplice si crea una cartella tutto eseguito da root
mkdir gentoo
mount /dev/hdaX /<percorso>/gentoo
mount -t proc proc /<percorso>/gentoo/proc
chroot /<percorso>/gentoo /bin/bash
da quì in poi siete dentro a gentoo e la prima cosa da fare bisogna preparare il kernel e un bootloader e ci sono dei programmi che anche nella totale ignoranza di materia te lo preparano, quindi
emerge grub (installo un bootloader)
emerge genkernel (installo un programma per la compilazione automatizzata del kernel)
emerge gentoo-sources (installo il kernel)
zcat /proc/config.gz > /usr/share/genkernel/arch/x86/kernel-config [copio dalla cartella proc (lo specchio hardware) cosa ha il pc a livello fisico e creare un kernel che rispecchi a penello i driver che servono]
genkernel all (crea il kernel in tre file che servono al boot del pc)
nano /etc/fstab (aprire il file dove c'è scritto i driver che vengono montati)
nano /boot/grub/menu.lst (quì si imposta il kernel che serve all'avvio)
una volta fatto questo e può passare da 45 min a delle ore, dipende dal processore quanto è veloce nel compilare il kernel sopratutto, per il resto basta scrivere e basta.
Il sistema è privo di grafica quindi bisogna installare X11 facendo
emerge --search X11
quello che presenta installarlo
emerge <nome pacchetto-X11>
parecchi installano server-X11, poi esisono tanti ambienti grafici oltre a gnome e kde, io uso gnome-light poi installo quello che voglio io senza farcire il sistema, comunque per installare vi posso consigliare una gui per Portage senza fare a riga di comando
emerge porthole
emerge portato ( è nascosco quindi bisogna segnalarlo nel file /etc/portage/package.unmask)
e scriverci
=app-portage/portato-9999
e salvarlo.
con una Gui s'installa meglio e leggi le descrizioni.
lanci dal terminale dopo aver lanciato
startx
digito portato o porthole e vi compare il programma
:)
 
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Io dopo aver copiato lo stage3 ho installato xorg-x11 , spesso chiede in rosso una libreria, questa libreria la riscrivete in /etc/make.conf alla riga USE=" " dentro le virgolette, poi quando vedrete che installa, seguite i piccoli ritocchi che vi chiede.
stessa cosa per i desktop che ce ne sono più di uno alla riga installazione del desktop , lì trovate quello che più vi aggrada.
Se con startx non parte provate a digitare o gdm (gnome) o kdm (kde) oppure xdm (X11), bisogna vedere cosa avete installato.
Ma qualcuno non ha mai pensato a cosa servono i filesystem?
i filesystem è un modo per organizzare i dati e nel mondo GNU/Linux su questo ci sbatterete il naso fisso, perchè essendo un OS versatile potete gestirlo come server che come client.
Tanto per citarne qualcuno anche Windows utilizza un filesistem Ntfs più compatto di suo fratello Vfat quello precedente (lo usava Win95/98), io mi ricordo che quando usavo DOS 6.22 con Windows 3.11 , quando lo vedevo andare a rilento e fare errori strani dovevo ricompattare il disco rigido, infatti io all'inizio avevo impostato all'avvio in autoexec.bat ,2 operazioni da ripristinare i cluster sparsi per il disco rigido.
Nfts è meno dispersivo ma non perfetto, per vedere queste partizioni Linux usa Samba per entrare e usare i programmi Windows senza avviare Win* al boot del pc.
Per quanto possa sembrare complicato per chi muove i primi passi un Filesystem non è nient’altro che il metodo con la quale vengono organizzati e salvati i file nei nostri dispositivi, siano essi hard disk, penne usb, schede flash, memorie rimovibili etc etc.
In parole povere il filesystem è un traduttore, un interprete di dati, oppure potrebbe essere paragonato ad un bibliotecario attento a catalogare e disporre i suoi libri nel migliore dei modi o, meglio, al massimo delle proprie capacità.
E’ chiaro che la scelta del filesystem a questo punto assume una grande importanza e, la scelta, molte volte dipenderà dall’uso che vorremo fare del dispositivo in questione.
Ce ne sono molti e, sicuramente, molti ormai sono passati, non sono in uso e molti ancora io non li conosco ma i più importanti usati e conosciuti.
Al prossimo post lo spiegherò quali sono almeno che qualcuno non li voglia spiegare........
:decoccio:
:)
 
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Di filesystem ce ne sono un treno veramente tra i OS propretari e liberi e le macchine operatrici, quindi rimano diciamo nel mondo GNU/Linux e dintorni, magari quando digitate nella cartella /usr/src/linux <make menuconfig>
Nel menù filesystem ne trovate diversi, se vedete nelle parentesi (EXPERIMENTAL), non spaventatevi, è che viene data la possibilità di montare un dispositivo con quel file system, è che si presenta a delle versioni ancora premature.
Se partiamo da passato, minix (primo tipo linux) usava un suo filesystem appunto minix che oggi giorno va bene per esempio nei floppy, non saranno più di moda, ma possono essere utili, ma restando ad oggi c'è la famiglia ext (L'Extended File System).
ext2 è utilissimo per leggere solamente risultando veloce, infatti Unix lo usa risultando un ottimo Server, in Linux è consigliato per la cartella /boot, dove infatti oltre alle informazioni di Grub e leggere il kernel, non deve fare nient'altro oppure riservare un'area del disco destinata ad un uso di lettura da parte della rete.
ext3 è oramai universale per qualsiasi distribuzione, ha il particolare da suo fratello oltre di rimanere veloce, non spargere i cluster per il disco, implementare journaling, cioè in caso vada via la luce elettrica, vengano salvati i dati tramite dei file log sul disco, ma cosa importante non viene corrotto il file system (perdita dati), i più comuni a usare journaling sono ntfs, ext3 e 4, reiserFS, xfs, jfs (propretario) e VxFS (Mac).
etx4 ha tutte le caratteristiche di etx3, ma per gestire cartelle enormi in termini spazio occupato, alcuni disabilitano il journaling per aumentare le prestazioni.
Quindi riassumendo la versione 2 serve per leggere dimensioni piccole e per il boot, la 3 per gestire dati in una dimensione su diversi Gb, mentre la 4 è per gestire le enormi dimensioni.
FAT (16 bit), FAT32 (32 bit) servono per i dispositivi removibili, tipo le schede estraibili di un cellulare, macchina fotografica (digitale), e tutto ciò che si memmorizza tramite porte usb, ExFAT o FAT64 è per della microsoft a 64 bit o per le memorie flash.
ReiserFS nato ai tempi di etx2 aveva adottato il journaling, quindi si comporta come etx3, ha di diverso che non si può fare come i file etx*, dove si può montare una partizione tipo etx2 in 3 e 3 in 4, ma bisogna riformattare tutto, ripiegando in pesanti backup e ridimensionando con una sua applicazione resize_reisefs, ha comunque oltre a questo neo di gestire file di taglia media stando tra etx2 e etx3, non privilegia da nessuna parte, ma lo infili dovunque per intenderci, questo file system lo ha utilizzato per anni e anni la Suse/linux; esiste anche una versione odierna reise4 che non troverete però nel kernel vaniglia, solo per motivi politici.
XFS è presente nel kernel vaniglia GNU/Linux ed è utilizzato anche da FreeBSD, è un file system maturo e scalabile con un sistema di journaling riprendendo il discorso sulla perdita di dati, usando un'efficiente struttura a tabelle che permette una rapida ricerca e altrettanto rapida nuova allocazione di spazio e quì si ritorna di nuovo ul discorso Server.
Si può montare anche partizioni esterne di questo tipo senza problemi, senza il bisogno di formattarli eliminando il backup e ha un particolare, che quando si vuole modificre lo spazio s'ingradisce solamente con xfs_growfs a riga di comando.
Quindi riassumendo, se volete avere il pc o mac sempre veloce e sicuro oltre che essere prestante, bisogna prima dopo magari un pò di tempo che lo usate, analizzare le vostre abitudini e dati che usate e capire come "tagliare a fette" il disco rigido (partizioni) e segliere quale file system più idoneo per quello o per quell'altro e specificarlo in /etc/fstab.
Per formattare si usa a riga di comando mkfs.<file system> (la sigla che si vede nel menu dei file system ne kernel), il più comune è mkfs.etx4 però per fare etx2 basta mke2fs /dev/dispositivo per etx3 mke2fs -j /dev/dispositivo.
Spero di aver almeno fatto luce su un grattacapo che ostacola i primi che si affacciano al mondo GNU/Linux.
:decoccio:
 
Da alfista ed utilizzatore di Linux mi pareva il caso di venire a fare un salutino anche qui; purtroppo vedo che non c'è molta attività...
Adesso sto scrivendo dal mio portatile con Debian Testing, in firma si vede un piccolo progettino che sto portando avanti.
Ciao!
pedlo
 
Quindi parla venesian anche il tuo pinguino ih ih ih
Mi fa piacere che qualcuno parla delle sue avventure, io provai da 0 a farmi una distribuzione, ma da diventare matti, è poco invece usando Gentoo incomincio a mette le file e me lo cucio come lo vglio io.
Penso che stai pensando ad usare i pacchetti di Debian giusto?
 
Oggi spiego come fare a preparare il disco rigido ( HD ), quando è già occupato da Windows........
Per chi acquista un PC senza OS, lui usa cfdisk /dev/<disco> che incomincia a fare la sua partizione, invece diversi hanno Windows già installato, in questo caso magari prima fare un backup dei dati personali, il sistema alla fine si reinstalla se qualcosa va male.
Su Windows se non ricordo male si usa Nero (ricordo che sono rimasto al lontano '95 con Windows) per masterizzare una ISO di Gparted capace di leggere anche le partizioni recenti di Microsoft, però se avete un Mac va bene lo stesso.
Questo progetto totalmente Open Source è mantenuto da GNU/Linux Debian, consiste nel scaricare un'immagine di un disco che ogni programma per masterizzare è in grado di copiare su un cd oppure usare l la chiavetta USB se avete questa porta come boot e si apre con un zippatre, poi copiare su una chiavetta.
Una volta masterizzato il cd è sufficente metterlo nel lettore e far riavviare il pc, al boot vedrete che incomincia a caricare, chiederà qualche impostazione per la tastiera e lingua coi tasti (numeri) della tastiera, una volta che vedrete Gparted dovrebbe presentarsi col programma pronto per correggere, stringere/aumentare, taggare, formattare una partizione o crearne delle nuove.
Windows XP dovrebbe avere 2 partizioni, non toccate quella non-windows (è il suo boot menager), andate a stringere quella windows che poi noterete è la più grande, una volta sistemato il volume create una per /boot (100 mb etx2 oppure etx3), una swap e almeno una per tutto il OS Linux.
Una volta fatto lo spazio e preparato per Linux, Gparted ha finito il suo compito, al prossimo avvio inserire il Cd d'installazione di Gentoo, dove nella sua radice ha già un /mnt/gentoo quì ci montate la partizione che volete destinare a Gentoo, mentre per il boot basta usare la radice dopo il chroot che è /boot.
Nel suo interno di /boot ci dovete scrivere menu.lst (è un link di grub.conf) questo se avete sicuramente Grub come boot manager, Lilo nei dischi oltre la Giga non è idoneo e ci scrivete con

nano /boot/grub/menu.lst

title Windows XP
map (hd1) (hd0)
map (hd0) (hd1)
rootnoverify (hd1,0)
chainloader +1
title Gentoo (hda3)
root (hd0,0)
kernel /kernel-genkernel-x86-3.0.1-gentoo root=/dev/hda3
initrd /initramfs-genkernel-x86-3.0.1-gentoo

Forse molti non lo sanno, ma il mini-cd d'installazione ha la possibilità di operare su più schermi nel senso che con ATL+F2 vai in un altro schermo per poter fare altre cose, questo mezzo è utile quando devi installare e con l'altro schermo vai a navigare con un brower testuale tipo links oppure lnyx per cercare le informazioni.
Spero di aiutare qualcuno..........
:decoccio:
 
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E' stato citato il kernel però non abbiamo parlato dei modulo non caricati al boot...
Forse molti non hanno mai compilato uno e sono passati da una distro all'atra con la speranza che vedesse l'hadware che gli interessava, in parte hanno ragione, in parte no.
Non hanno ragione quando si parla di cose di tutti i giorni o quasi, hanno ragione quando è una cosa particolare, però esiste nel kernel.org detto vanilla e li si compila e basta.
Un kernel di una distribuzione è troncato nella struttura dell'albero dall'originale prelevato dal The Linux Kernel Archives, perchè lo vogliono solamente server oppure lato desktop come delle versioni Windows circa.
Comunque sia un kernel GNU/Linux è statico nel senso che una parte permane anche quando non è inserito l'hardware interessato però c'è anche una parte non caricata e si può caricare in un secondo tempo...i moduli.
I moduli si trovano in /lib/modules/${uname '}/ se ci guardate vedrete tutto l'occorente a disposizione senza compilarne uno, questo perchè comunque sia anche se lo compiliamo il kernel con dei tool, riesce ad rilevare cosa abbiamo noi fisicamente nel pc e vengono caricati seguendo fedelmente questo file
/lib/modules/3.1.6-gentoo/modules.dep
3.1.6-gentoo è il mio kernel di gentoo-sources
Poi come devono essere caricati con che assegnazione tipo avere la chiavetta sotto /dev/sda o simile esiste anche /dev/cuaa
/lib/modules/3.1.6-gentoo/modules.alias
Oggi va molto per la maggiore le periferiche USB, provate a staccare una periferia di quel tipo e digitate
lsusb
gentoo:/home/andrea/Downloads# lsusb
Bus 002 Device 001: ID 1d6b:0001 Linux Foundation 1.1 root hub
Bus 001 Device 001: ID 1d6b:0001 Linux Foundation 1.1 root hub
lui vi fa l'elenco di cosa c'è (niente, solo le sue usctite), attacate qualcosa e riprovate
lsusb
Bus 002 Device 001: ID 1d6b:0001 Linux Foundation 1.1 root hub
Bus 001 Device 023: ID 067b:2303 Prolific Technology, Inc. PL2303 Serial Port
Bus 001 Device 001: ID 1d6b:0001 Linux Foundation 1.1 root hub
non lo riuscite ad usare però se conoscete il modulo, io ad esempo un adattatore usb>serial e devo avere pl2303 digito, però devo anche collegarci qualcosa anche al cavo all'altro capo.
modprobe usbserial vendor=067b product=2303
vado a vedere cosa mi ha assegnato e se conoscete la periferica la crivete pure
dmesg | grep ttyUSB*
e questo è il mio risultato
[ 779.498926] usb 1-1: pl2303 converter now attached to ttyUSB0
[ 784.592444] pl2303 ttyUSB0: pl2303 converter now disconnected from ttyUSB0
[ 786.216004] usb 1-1: pl2303 converter now attached to ttyUSB0
[ 787.568442] pl2303 ttyUSB0: pl2303 converter now disconnected from ttyUSB0
[ 788.448004] usb 1-1: pl2303 converter now attached to ttyUSB0

pl2303 non è caricato al boot e dovrei sempre ricaricarlo, per farlo una volta e per tutte basta digitare
depmod
echo usbserial vendor=067b product=2303 | tee -a /etc/modules
echo pl2303 | tee -a /etc/modules
dove crea il file con assegnati tutti i moduli pronti per un prossimo boot e potrebbe essere anche la procedura per un wireless come un modem a penna o un accesorio a infrarossi...basta conoscere il modulo da caricare e asseganrli l'indirizzo
quì magari si trovano ulteriori informazioni
 
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