Più matta della Matta - Alfa Romeo 1900 M "Matta" / AR51 e AR52

Mi è sempre piaciuta sin da bambino. La prima mi colpì perché un po' somigliava alla più nota e diffusa Campagnola (poi seppi erano nate per rispondere alla stessa specifica), ma aveva la ruota di scorta sul cofano stile Land Rover. In una officina A.R. dove andavamo avevano una Matta trasformata in carro attrezzi. Via via ne ho viste diverse.
C'è un libro interessante sulla Matta (di una collana di Nada editore), con prefazione e intervista di Busso, disegni originali quotati, tante foto originali anche dei prototipi, dei veicoli di serie, di mezzi per usi speciali, etc.
Lì è scritto che l'Alfa si procurò, attraverso un concessionario svizzero, una Land Rover 80 prima serie (da cui oggi deriva quella che ora si chiama Defender), 1600 a cilindri cambio a 4 marce e riduttore a 2 marce, assali rigidi ant e post. Poi cominciarono a modificarla, (a camuffarla si direbbe oggi): parafanghi tagliati a filo della mascherina radiatore spostata in avanti, passaruota risagonati lateralmente, etc. A prima vista non sembrava più una Land Rover.
La studiarono, la provarono e poi derivarono la Camionetta 1900 M con passo più lungo, motore 1900 Alfa a carter secco, sospensioni anteriori a ruote indipendenti con barre di torsione e ammortizzatori registrabili, assale post con differenziale bloccabile.
Nell'intervista del libro suddetto Busso disse:
Non c'era più lo schema Land Rover. Di esso era rimasta una parentela, che ha dato luogo a uno scambio di organi, e quindi chissà quanti possessori di Land Rover sono andati a caccia del ponte posteriore della "Matta" per tenere bloccato il differenziale. C'è stata quindi una specie di scambio di cortesie, un trapianto di organi e tengo a dire che quando abbiamo progettato il nostro ponte, volevamo che esso fosse intercambiabile cin quello della Land Rover perché era la prima vettura sulla quale stavamo conducendo le esperienze;quindi doveva essere esattamente intercambiabile. Questo ha consentito poi agli utenti di montare il ponte di una sull'altra e viceversa.
Mi pare che le Land Rover sino alle 88/109 III serie (quelle con le ruote che stavano ben dentro i parafangi e senza codolini passaruota) hanno avuto un ponte posteriore con carreggiata simile alla Matta.

Oggi la Fiat/Iveco vende come Campagnola/Mastiff delle auto derivate dalle Land Rover 88/109 prodotte in Spagna su licenza dalla Santana, con assali rigidi anteriore e posteriore entrambi su balestre.
 
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:eek: non sapevo dell'esistenza di questa camionetta firmata Alfa, ma da cosa prende il nome "matta"?
comunque speriamo che qualcuno la ricordi così da costruirne un'altra, stavolta suv che faccia un pò di confusione in questo mercato europeo ormai monopolizzato dai suv tedeschi...
 
Il soprannome "Matta" glielo diede proprio il dirigente Alfa che la aveva voluta (ing. Alessio), dopo aver visto di quali evoluzioni fosse in grado di compiere su terreni definiti "impossibili".
Era eccezionale, aveva prestazioni in fuoristrada elevatissime.
Nel libro che ho citato prima Busso stesso dice che volevano fare un auto che fosse migliore della concorrenza (e ci riuscirono), ma senza badare ai costi: se la produzione fosse continuata in più larga serie avrebbero dovuto rivedere il progetto.
Egli si diceva daccordo con molti esperti ed appassionati che la ritenevano ancora valida ed attuale, con gli opportuni aggiornamenti.
In particolare Busso rimpiangeva che nel '50 non ci fossero giunti omocinetici come gli odierni per i semiassi anteriori (allora la trazione sulle ruote anteriori con sospensioni indipendenti era una rarità).
Tanto per citare un dato la pendenza massima superabile era del 120% (cioè una salita in cui si sale di 120 cm in verticale ogni 100 cm in orizzontale, sono oltre 50°).

Busso era contento una soluzione (il braccio attacco sospensione, p.es.) che aveva disegnato per la Matta si siano riviste dopo una trentina d'anni nelle Mercedes serie G o Land Rover (oggi Defender) 90-110 ultime serie.

La "Matta" oggi apparterrebbe alle fuoristrada dure e pure: jeep, Land Rover Defender, Mercedes G, etc.

Però sono daccordo che nella nicchia di mercato dei SUV grandi manca una proposta italiana, oggi.
 
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Il soprannome "Matta" glielo diede proprio il dirigente Alfa che la aveva voluta (ing. Alessio), dopo aver visto di quali evoluzioni fosse in grado di compiere su terreni definiti "impossibili".
Era eccezionale, aveva prestazioni in fuoristrada elevatissime.
Nel libro che ho citato prima Busso stesso dice che volevano fare un auto che fosse migliore della concorrenza (e ci riuscirono), ma senza badare ai costi: se la produzione fosse continuata in più larga serie avrebbero dovuto rivedere il progetto.
Egli si diceva daccordo con molti esperti ed appassionati che la ritenevano ancora valida ed attuale, con gli opportuni aggiornamenti.
In particolare Busso rimpiangeva che nel '50 non ci fossero giunti omocinetici come gli odierni per i semiassi anteriori (allora la trazione sulle ruote anteriori con sospensioni indipendenti era una rarità).
Tanto per citare un dato la pendenza massima superabile era del 120% (cioè una salita in cui si sale di 120 cm in verticale ogni 100 cm in orizzontale, sono oltre 50°).

Busso era contento una soluzione (il braccio attacco sospensione, p.es.) che aveva disegnato per la Matta si siano riviste dopo una trentina d'anni nelle Mercedes serie G o Land Rover (oggi Defender) 90-110 ultime serie.

La "Matta" oggi apparterrebbe alle fuoristrada dure e pure: jeep, Land Rover Defender, Mercedes G, etc.

Però sono daccordo che nella nicchia di mercato dei SUV grandi manca una proposta italiana, oggi.

grazie per la delucidazione, riuscendo ad arrivare a superare una pendenza del 120% la rende sul serio pazzesca, anzi, matta :D
ormai nemmeno i nuovi fuoristrada ci arrivano +, mi pare
comunque rimaniamo nella speranza di un suv Alfa che non ce lo vedo per niente male!
ciao
 
Re: Chi conosce quest' Alfa un po rara ?

Ciao Kapo1980, :decoccio:
in effetti la "Matta" venne utilizzata anche dai Vigili del Fuoco oltre che dai Carabinieri e dall'esercito, te lo dico perchè in caserma dove lavoro (Comando prov.le VVF Udine) ne abbiamo un vecchio esemplare che era adibito al trasporto di un gruppo colonna fari, il quale meriterebbe un mini restauro; ed il colore che ha l'esemplare della tua foto mi suggerisce proprio una tale provenienza.
Fai i complimenti al panettiere......... :grinser002:


Il problema è: come averla?

come funziona con i veicoli non più utilizzati? li potete vendere? :confused:
 
alfamatta2011.jpg
L'Alfa Matta che ha partecipato alla Pekino-Parigi (settembre-ottobre 2010)
 
è per ora l'unico fuoristrada di serie in grado di superare tale pendenza,a pieno carico,su rampa di cemento.
Tutto questo grazie ad una prima ridotta molto corta,che serviva per avanzare a "passo d'asino" sulle mulattiere.

:) ciao
 
Sì, è come dici nel libro sulla Matta che ho citato in precedenza ci sono le schede tecniche, coi rapporti totali di trasmissione nelle singole marce normali e ridotte.
La trasmissione ha lo schema classico delle fuoristrada: un cambio (a 4 marce), poi un riduttore che permette di avere le marce normali e le ridotte, che sono molto più ridotte di molte altre fuoristrada, ed infine la riduzione.
I rapporti delle varie marce sono I 3,78:1, II 2,38:1, III 1,53:1 IV 1:1 RM 3,68:1
Il riduttore ha 3,83:1 per le marce ridotte (e credo 1,19:1 per le normali il dato non lo ho trovato tra i dichiarati, ma lo ho calcolato dalla rapportatura totale dichairata per l 4^ normale) ,la riduzione ai ponti è 4,7:1.
Quindi sono tutte le marce ridotte molto "corte" solo la 4^ ridotta è appena più lunga della 1^ normale: in 1^ ridotta il rapporto totale di trasmissione è di ben 68,060:1, in 2^ ridotta 42.778:1, in 3^ ridotta 27,457, in 4^ ridotta 17,981:1, in 1^ normale 21,206:1 ... in 4^ normale è 5,603:1
E viene dichiarata una pendenza massima superabile del 120% anche in seconda ridotta.

Per fare un paragone con le fuoristrada coetanee e quelle precedenti che la influenzarono (gli inglesi dichiararono che la Land Rover nacque da dei progettisti che usavano delle jeep residuato bellico come trattore agricolo in campagna e che volevano eliminare alcuni suoi difetti), la Fiat Campagnola che rispondeva alla stessa specifica dell' E.I. aveva anch'essa le ridotte molto ridotte e rapportatura abbastanza simile alla Matta, con rapporto al ponte nella Fiat meno ridotto del'Alfa, il riduttore Fiat riduce la velocità delle marce ridotte rispetto alle normali di circa 1/4, contro circa 1/3 della Matta. Sulle Jeep Willis e Land Rover il riduttore all'incirca dimezza la velocità delle ridotte rispetto alle normali (e le americane avevano solo 3 marce con la 1^ che come rapporto è simile alla 2^ delle italiane).
Mi pare che le italiane abbiano avuto la possibilità di usare le ridotte anche con la sola trasmissione posteriore inserita (su molte fuoristrada straniere si può inserire la trazione anche anteriore sia con le marce ridotte che normali, ma le ridotte solo con la trazione integrale, cioè a trazione anteriore inserita).
 
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l'unico difetto era lo schema a ruote indipendenti all'anteriore,che porta a "spanciare " in caso di carico elavato durante il superamento di ostacoli.
Nel fuoristrada è essenziale il ponte rigido,poi loro la realizzarono a ruote indipendenti all'anteriore penso per via del capitolato militare.
 
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Sì. è così. Le A.R. (Autovetture da Ricognizione) erano molto usate su strade normali, che però allora erano prevalentemente non asfaltate.
Nel Libro sulla Matta che mi pare aver già citato della Giorgio Nada Editore agli autori Cecchinato e Melotti che intervistarono Busso, lui confermò che inizialmente voleva conservare lo schema assale rigido + balestre della Land Rover,e inizialmente avevano preparato un esemplare con la nuova carrozzeria e solite sospensioni della Land Rover 80. Poi i militari dopo aver visto il prototipo della Campagnola (su cui era montato lo stesso avantreno della Fiat 1100) chiesero le ruote anteriori indipendenti.
Penso che i militari italiani, dovendo sostituire le Jeep di produzione americana residuati bellici che avevano allora in dotazione, volevano auto che avessero un miglior comportamento stradale. Le Jeep Willys con baricentro alto e carreggiate strette ribaltavano facilmente su strada (e non c'era il roll-bar... e l'esercito USA nel dopoguerra pare dovesse fare dei corsi per gli autisti per prevenire incidenti). In seguito anche le Suzukine (410) che hanno misure di passo uguale alle Jeep M38 (2,03 m) e simili carreggiata (1,22m JP contro 1,23 m US) simili sospensioni (assali rigidi con balestre su entrambi gli assi) pur con cerchi da 15 e non da 16 hanno avuto problemi in test simili a quelli dell'alce e circa 20÷25 anni fa le autorità civili americane che si occupano di sicurezza stradale misero sotto indagine le Suzuki (e altre fuoristrada) dopo che avevano constatato un numero statisticamente molto alto di incidenti.
Con l'assale rigido il baricentro resta più alto, il gruppo motopropulsore resta più alto rispetto alle ruote anteriori.
Poi con l'avantreno ad assale rigido non si ha una guida altrettanto precisa su strada (leggi anche le prove degli attuali fuoristrada con assale rigido e balestre davanti).
Negli USA dopo 3 serie di Jeep M 38 adottarono la Ford MUTT con ruote indipendenti sia anteriori che posteriori (mi pare per semplicità fossero molto simili avantreno e retrotreno, dietro ci furono poi varie modifiche), con passo più lungo e più larga (anche di carreggiate) e con scocca visibilmente più bassa rispetto alle M38. In Italia gli studi iniziali per la nuova Campagnola degli anni '70÷'80 a 4 ruote indipendenti furono probabilmente influenzati dalla MUTT.
La Matta ha passo 2,20 m e carreggiate 1,30 m.
Le attuali Land Rover Defender hanno carreggiate molto più larghe delle Land delle prime serie, credo montino gli assali inizialmente nati con le prime Range Rover (carreggiata allargata da 1.31 a 1,49 m), si vede a occhio: le vecchie avevano ruote ben all'interno della carrozzeria, oggi devono montare codolini passaruota per non far sporgere le ruote.
 
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