DI candele se ne può parlare qui. Nella discussione sugli olii è OT.
PEr i cavi candele sei sicuro che siano andati? Gli originali si trovano per la tua, dall'AFRA o con una ricerca su ebay, è per il T.S. che ci sono problemi...
Di candele ci vanno le classiche Golden Lodge: 2HLE (manuale in italiano) 2HL (manuale in inglese).
Vanno smontate pulite e controllate ogni 10.000 Km e cambiate ogni 20.000, come le altre 75. Ma candele simili (solo più fredde) sui boxer vanno cambiate ogni 40.000 (e qualcuno che se ne era scordato su una 33 catalizzata ci ha fatto anche 60000 Km senza problemi (v. discussioni candele su 33 a iniezione). Intanto smonta e controlla lo stato delle tue, che magari a cambiarle hai tempo. Le pipette ruotale prima di tirarle, a volte fanno ossido. Per il resto vale quanto scritto nella discussione sulle candele della 1.8 Turbo e 2.0 T.S. Ci sono links a foto sulle condizioni candele dopo l'uso in quelle discussioni.
Come approccio alle Alfa di ieri, devi considerare che c'erano anche difetti, errori, ma sostanzialmente erano fatte bene (soprattutto dove erano i progettisti a decidere e non l'ufficio acquisti, come racconta un progettista in un suo libro di memorie sulle ALfa dal dopoguerra alla 156; p.es. i progettisti da molti anni volevano carrozzerie con lamiere zincate da entrambi i lati, ma l'ufficio acquisti si arrese solo nel '77, iniziando con la Giulietta, dopo essersi purtroppo fatti la fama con Giulia ALfasud e ALfette di ALfa auto a... ruggine portante).
La 75 fu tolta di produzione perché costava di produzione molto più della 164.
Le 75 e le precedenti ALfa non sono come le utilitarie di oggi, dove se cambi un pezzo è facile metterne uno di qualità migliore (perchè tutto viene scelto solo in base al prezzo: mettono quel che costa meno e fa giusto il suo lavoro). Con queste puoi mettere roba che sarà di moda, ma o è peggiore di quello che c'è di serie o c'è il rischio che non va daccordo col resto.
Vado un po' OT, ma ti faccio un esempio: le 75, come le ALfa Nord precedenti, a carburatori, si prestavano benissimo alla trasformazione a gas senza perdere affidabilità e senza troppa penalizzazione delle prestazioni. Perché nascevano con le valvole di scarico al sodio, perché avevano l'alimentazione singola e anche trasformate a gas avevano un ugello del gas per cilindri, e le candele erano eccezionali per i tempi (le 2HL c'erano già almeno sulle Giulia delgi anni '60) e funzionavano bene anche a gas. Se vedi le auto di oggi che le case vendono con doppia alimentazione (gas+ benzina) sono modificate in fabbrica: diverse sedi valvole (e spesso valvole), diverse candele, a volte diversi condotti aspirazione. Questo perché oggi di serie sono fatte all'osso e senza margini.
In Alfa una volta attingevano a piene mani dall'esperienze del settore Avio e delle competizioni.
Se invece uno vuol metter a gas una 75 a iniezione (che hanno una sola farfalla) col tipo più economico di trasformazione (un carburatore a gas vicino alla farfalla) si perde prestazioni (e spesso si rovina il debimetro con ritorni di fiamma). UN sistema di iniezione elettronica multipoint (e magari sequenziale fasato) va molto meglio, chi ce l'ha ne è contento, ma costa molto più della quotazione di Ruote Classiche di una 75.