Scusate signori ho letto queste pagine lievemente OT ma interessanti..
vi dico quel che penso perché a mio avviso siete tutti convinti di dire il giusto ed in effetti è così, solo che come ci racconta la filosofia, la premessa è importante per definire il discorso e qui di premesse ve ne sono diverse.
il discorso di mauretto a mio avviso non può essere sbagliato, se premettiamo a livello teorico che il consumo istantaneo sia capace di prendere in esame una finestra temporale in cui il motore va in folle.. difatti esistono alcuni algoritmi di processamento dati che:
con 20 (per non dire XX) valori a disposizione, ne vedono 19 (per non dire XX-1) simili (come trend) e uno totalmente diverso (il/i parametro/i che descrive/descrivono il funzionamento del motore come carico motore e istruzioni alla CU del controllo motore) e di conseguenza usano una “envelope” definita dai 20 valori in istanti precedenti per stabilizzare il dato visualizzato a schermo, dopo l’esaurimento della “envelope” il CDB potrebbe mostrarci
a) il valore corretto (non lo so..)
b) - - - (159 o spider o Brera se non ricordo male)
c) il valore rappresentativo più vicino tipo il fondoscala (147, Passat)
il discorso di Maurizio, sempre a mio avviso, tende a rimarcare che non è detto che gli algoritmi di calcolo siano costruiti con una robustezza tale da riconvertire il dato di consumo con motore in marcia e carico a motore in folle e carico minimo; pertanto sebbene quel che mauretto dice sia matematicamente inoppugnabile non è detto che l’algoritmo inserito nel CDB sia capace di determinarlo, per alcune logiche intrinseche quali la stabilizzazione del dato visualizzato, pertanto maurizio mi pare dica “ma vi aspettate che il veicolo riadatti i parametri in funzione della folle e del carico minimo motore per visualizzare il dato corretto?”
vi faccio un ulteriore esempio:
la mia compagna vive in Austria dove i limiti in autostrada si devono rispettare moooolto più che da noi perché I velox vengono messi a pochi metri dai cartelli o in discesa o in posti infami; pertanto dalle parti di Salisburgo c’è una discesa in cui il limite va da 130 a 100 e a 80, molto spesso ho percorso tale discesa in folle con la sua passat aziendale che in folle, da 130 a 80km/orari visualizzava un consumo istantaneo di 300km/L ovvero il fondo scala, a testimoniare che tale tipo di misura non potesse in alcun modo essere usata per ricavarne un consumo orario poiché il consumo orario della sua passat al minimo era da 0,8 a 1,3L/ora a seconda delle condizioni degli apparati di bordo.
la stessa discesa con la mia Giulia in sailing arriva a 30km/L, il fondo scala, con la 147 in quinta marcia addirittura senza carico motore vedevo valori di 50km/L mentre in folle vedevo valori dai 19km/L ai 16km/L ma non facevo molta attenzione alla loro correlazione con la velocità... alla fine quel che voglio dirvi è che alle condizioni di uso non previste i costruttori potrebbero non dedicare tutto il tempo che noi pensiamo allo sviluppo di visualizzazioni veritiere, inoltre i dati del consumo istantaneo cambiano a seconda di diversi parametri motore, questo per evitare di attorcigliarci gli occhi visualizzando valori in continuo cambiamento e potenzialmente non concordanti tra loro...
ad ogni modo non è mia intenzione dire chi ha ragione poiché a mio avviso:
se premettiamo che l’algoritmo di Giulia tiene in considerazione “i cicli di iniezione && la velocità && la marcia“ “sempre“ allora mauretto avrà ragione, limitatamente a Giulia
se premettiamo che l’algoritmo di Giulia non tiene sempre in considerazione “i cicli di iniezione && la velocità && la marcia” allora Maurizio avrà ragione, limitatamente a Giulia
va poi premesso che non tutte le auto usano lo stesso metodo, pertanto universalmente a mio avviso non si può ne negare ne confermare alcun ragionamento.
però vi confesso che apprezzo davvero il coinvolgimento che avete messo nella discussione, siete davvero degli appassionati e mi dispiace vedere che ve le diciate più o meno amichevolmente...