Risarcimento per danno all'immagine di Alfa Mito
[FONT=times new roman, new york, times, serif]Il Tribunale civile di Torino lo scorso 20 febbraio ha condannato la Rai
ed il giornalista Formigli al risarcimento di 7 milioni di euro per
danno all’immagine e danni patrimoniali causati dal commento fatto
dal giornalista al servizio fatto da Top Gear nel quale è fatto il
confronto tra la Mito e altre due vetture prodotte da Case
automobilistiche concorrenti (Mini e Citroen ), servizio andato in
onda su Annozero del 2 dicembre 2010.[/FONT]
[FONT=times new roman, new york, times, serif]Nella sentenza il giudice ha condiviso la perizia degli esperti nominati
dal Tribunale, tra i quali il Rettore del Politecnico di Torino, un
docente del Politecnico di Milano e un docente della Università
Bocconi di Milano, secondo i quali il commento del giornalista
trasmetteva un’informazione incompleta e parziale, che dava ai
potenziali acquirenti della vettura una cattiva immagine e faceva
credere che l'Alfa Mito non solo fosse meno veloce, ma avesse anche
caratteristiche -di sportività ed in generale di qualità- inferiori
rispetto a quelle delle vetture concorrenti"[/FONT]
[FONT=times new roman, new york, times, serif]Il Formigli ha al riguardo affermato che nel confronto con le altre due
vetture la Mito sarebbe arrivata ultima, ciò anche se in realtà nel
servizio giornalistico non era stata fatta una gara di velocità tra
le auto né erano stati cronometrati i tempi di percorrenza ma la
prova era fondata solo su impressioni di guida da parte del pilota e
non su parametri oggettivi quali tempi di percorrenza cronometrati,
gara di velocità di vetture.[/FONT]
[FONT=times new roman, new york, times, serif]Il Formigli ha in particolare espresso un giudizio sommario con
l’espressione ( l'Alfa Mito) "s'è beccata...tre secondi",
per commentare l'ultimo posto in classifica della vettura Alfa Mito,
formalmente per la sola velocità, ma sostanzialmente per la
complessiva qualità tecnica. [/FONT]
[FONT=times new roman, new york, times, serif]Il giornalista inoltre afferma che i risultati del confronto sono stati
confermati da identico test fatto dalla nota rivista "Quattroruote"
che in realtà aveva compiuto una valutazione positiva della vettura
Alfa Romeo, addirittura attribuendo alla Mito il punteggio
complessivo più alto, e, precisamente di 85/100, mentre la Citroen e
la Mini avevano ottenuto rispettivamente 83 e 82 punti su 100.[/FONT]
[FONT=times new roman, new york, times, serif]L’informazione data dal Formigli è stata inoltre parziale per non essere stata
riferita la diversità di cilindrata, di massa, passo e quindi di
prestazioni tra le tre vetture nè altre condizioni rilevanti (usura
pneumatici, pressione di gonfiaggio pneumatici, eventuali
modifiche delle vetture rispetto alla produzione di serie) e non
ha tenuto in alcuna considerazione i diversi criteri normalmente
utilizzati per valutare la qualità delle automobili quali i consumi,
il confort o il bagagliaio.[/FONT]
[FONT=times new roman, new york, times, serif]Interessante l'opinione riferita da un sondaggio pubblicato su automobilismo.it
che sostanzialmente condivide la condanna pronunciata dal giudice
torinese.[/FONT]
[FONT=times new roman, new york, times, serif]In particolare, oltre il 73% degli intervistati ritiene fazioso il
commento del giornalista, il 52% ritiene giusta la condanna al
risarcimento di 7 milioni di euro e solo il 26,5% ritiene che il
risarcimento sia dovuto solo al fatto di aver criticato la Fiat
mentre il 50 % non concorda con tale opinione ed il 23,4% dubita
della sua correttezza.
[/FONT][FONT=times new roman, new york, times, serif]Nella sostanza secondo il sondaggio la sentenza sembra aver trovato
un riscontro positivo tra i consumatori.[/FONT]