Operaio imbottiva di carte i sedili della MiTo: licenziato

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

Blackjack

Utente Storico
15 Aprile 2008
6,665
146
64
VA
Regione
Lombardia
Alfa
Stelvio
Motore
2.2 TurboD 210 CV Q4
Altre Auto
Lancia Musa
Via libera al licenziamento dell'addetto alla catena di montaggio che inserisce cartacce e materiali di risulta nei tubi dello schienale della macchina (Alfa MiTo) per fare uno scherzo all'addetta al controllo: se questa non li avesse scoperti ci sarebbe stata una lesione d'immagine per la Casa automobilistica. Così ha stabilito la Cassazione, con sentenza 2904 del 10 dicembre 2014, depositata il 13 febbraio 2015. Va chiarito che la questione non vede protagonista direttamente Alfa Romeo ma un suo indotto, un'azienda esterna.
PRIMO GRADO - Con un ricorso al Tribunale di Torino, un lavoratore chiamava in causa un'azienda (la Proma Srl) chiedendo di dichiarare illegittimi il licenziamento (avvenuto nel 2010), privo di giusta causa. Che era questo: l'inserimento di materiale nello schienale della MiTo. Chiedeva il reintegro sul posto di lavoro, e un'indennità di 1.633 euro mensili, dal giorno del licenziamento al giorno del reintegro, più gli interessi, più i contributi previdenziali. La Proma srl si costituiva in giudizio, chiedendo il rigetto della domanda e 600 euro di danni. Il Tribunale diceva no al lavoratore licenziato.
SECONDO GRADO E CASSAZIONE - L'uomo ricorreva in secondo grado, alla Corte d'appello di Torino, nel 2011.. E qui vinceva: ok al reintegro del lavoratore, più il risarcimento del danno. Più le spese dei due gradi di giudizio. Al che, la Proma Srl ricorreva per Cassazione. Anche perché il lavoratore, secondo l'azienda, aveva tenuto un comportamento analogo in passato, tutti i giorni per sei mesi. Non si trattata solo di scherzi stupidi (che comunque incidevano negativamente sulla qualità del lavoro, rappresentando un ostacolo al corretto svolgimento di tutte le operazioni), ma un grave inadempimento degli obblighi di diligenza. La Cassazione accoglieva il ricorso: ora, la Corte d'appello deve esprimersi di nuovo sulla questone, tenendo conto dell'orientamento degli ermellini.
CASI ANALOGHI - Già in passato si sono verificati casi simili. Dipendenti Fiat di Pomigliano d'Arco (Napoli) rubavano ricambi per poi rivenderli a basso prezzo: sono stati licenziati. I due ladri avevano caricato all'interno di un furgoncino 130 compressori dell'impianto di climatizzazione destinati a essere montati sulle Panda; il totale della merce rubata aveva un valore complessivo di circa 30.000 euro. Ovviamente, l'azienda li ha licenziati entro poche ore dalla scoperta del fatto e il caso è passato nelle mani della Procura di Nola, dove addirittura gli inquirenti sospettano che l'episodio sia da inquadrare in un giro di furti di ricambi molto più grande. Il sospetto è dato dal fatto che uno dei due addetti alla sicurezza licenziati per tentato furto - secondo quanto riportato da Il Mattino - avesse con sé un foglio colmo di diversi codici e di quantitativi corrispondenti, una sorta di appunto o di lista della spesa che potrebbe sottintendere un furto commissionato nella zona di Napoli da ricambisti e autoriparatori.
Alfa Romeo. Dipendente imbottiva di carte i sedili della MiTo: licenziato
 
benissimo anzi ottimo!!! che venga licenziato chi non ha voglia di lavorare o lavora a danno dell'azienda.... qst diciamo "persone" rubano il lavoro a chi davvero ha voglia di guadagnarsi uno stipendio.. avrei apprezzato davvero che i sindacati si fossero costituiti parte lesa o cmq preso posizione netta di condanna verso qst lavoratori che ledono l'immagine di tutti gli altri perchè non bisogna difendere il lavoratore in qnt tale ma il lavoratore discriminato o che ha subito un sopruso non qst che sono solo dei delinquenti e come tali vanno trattati
 
Sono senza parole.......
 
Mi pare di rivivere il periodo quando la Pininfarina stava per chiudere, che gli operai c******o nelle vetture in costruzione...
 
non ci credo... e nessuno gli ha rotto il qulo a quei bastardi?
 
eh... tanto anche qualcuno gli avesse rotto il c**o, cosa gli importava a loro? tanto l'azienda stava per chiudere, sarebbero rimasti a casa comunque...
 
se alfa è ridotta ai minimi termini è anche per colpa di operai come qll di pininfarina che non hanno un minimo di professionalità e intelligenza.. facendo in quel modo l'azienda va meglio secondo loro? e in caso di riapertura io pininfarina li riassumo? purtroppo la gente ormai ha perso valori come serietà e professionalità per acquisire qll della bella vita.. vedi a pomigliano che qnd gioca il napoli la fabbrica è tutta in malattia.. e la dabbrica ne ha un danno e se poi si licenzia si fanno i cortei.... si facessero assumere al san paolo visto che gli piace andarci più che sul posto di lavoro...

Inviato dal mio GT-I9301I utilizzando Tapatalk
 
Sisi difatti io su questo ti do pienamente ragione zio... Purtroppo oramai la serietà sul lavoro non c'è più... soprattutto tanta gente non ha voglia di lavorare.. Ho un amico che è in cassa integrazione da 4 anni, e a lui va bene cosi, tanto i soldi li prende e non fa un c****o... Tanto gli asini che lo pagano siamo noi!!!
 
Pubblicità - Continua a leggere sotto
Aggiungo che oltretutto si fanno anche il secondo lavoro ...Alla faccia nostra ...:Diablo:
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.