Secondo me la questione non è se sia bella o brutta. Perché l'obiettivo dei designer non era di fare un'auto bella, ma di tradurre le richieste del marketing. Questo è il punto. E quelle richieste erano, molto probabilmente che fosse potente e aggressiva (vedi tutta la parte frontale) ma allo stesso tempo rassicurante (tutto il resto). Vista l'importanza di quest'auto è veramente improbabile che si siano sbagliati a realizzarla, quindi quest'Alfa è proprio la prova che nel nostro tempo i car designer hanno lasciato da parte la ricerca della bellezza, per lo meno nelle auto a grande produzione. La bellezza, evidentemente, non fa vendere. L'aggressività e la natura rassicurante, sì. La cosa poi ancora più sconvolgente è che anche in molte auto di nicchia la ricerca della bellezza è del tutto assente (si vedano le creazioni ripugnanti di quel genio malvagio che è Manzoni alla Ferrari). Fino a pochi anni fa ancora non era così e lo testimoniano molte creazioni italiane degli anni 90-2000: vedasi le varie Thesis, 156, 166, 147, auto dove la ricerca estetica era evidentemente in primo piano. Io credo che questa Giulia sia il segno della fine non di un'era, ma di qualcosa di più, di una carriera: il car designer non è oggi altro che un uomo del marketing. Ergo, mi tengo la mia 166 seconda serie, cioè l'auto più bella del mondo, finché non si staccano le ruote.