Problema all'accensione

maris

Nuovo Alfista
7 Marzo 2016
3
0
1
ct
Regione
Sicilia
Alfa
159
Motore
1.9
Salve,
ho un caso Alfa sottomano.
All'accensione la macchina tenta l'avviamento ma si arresta. Dopo diversi tentativi ho notato che accelerando e tenendo il pulsante di accensione pre,uto si accende e parte regolarmente. Ho notato un cattivo odore, direi di combusstione di gasolio sporco.
E' una 159 1.9 jtd 150cv 16V. Alcune informazioni a mio avviso importanti:
- non si riscontrano errori di alcun tipo collegando il computer
- il pompista sostiene che non è un problema suo e ha invertito due relè perchè secondo lui il problema è di relè, ma la macchina fa lo stesso giochino
- La macchina è senza filtro antiparticolato con centralina rimappata, per ben due volte (a mio avviso a cavolo visto che continua a segnalare la presenza di filtro antiparticolato con richiesta di rigenerazione).
Io penso che il fap sia stato rimosso fisicamente ma non dal sw e che la macchina tenta varie volte la rigenerazione agendo chissà su cosa.
Qualcuno ha mai visto nulla di simile?

Ciao
 
Confermo la tua ipotesi.

È un problema elettronico.

Defappata alla ca.zzo.
 
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Per togliere il fap si deve avere anche una buona conoscenza dell'elettronica dell'auto per rimappare la centralina....non lo può fare chiunque.....
.... cmq....i valori dei gas dei scarico saranno molto differenti da quelli riportati sul libretto di circolazione......si rischiano multe salatissime oltre i 1000 euro + denuncia penale!
Quando si fa la revisione i dati vengono trasmessi alla motorizzazione......
 
vai da un buon mappatore perche' la centralina non deve fare la rigenerazione senza dpf la 159 cia' il dpf no' il fap come scrivono in tanti.
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La tecnologia FAP, adottata attualmente da Peugeot/Citroen, Volvo, Ford, Toyota, prevede la miscelazione al gasolio di un additivo catalizzatore: il biossido di cerio (CeO2) allo stato liquido, la cosiddetta "cerina", al fine di creare agglomerati più grossi che possono essere bloccati dall'elemento filtrante. La "cerina" è contenuta in uno specifico serbatoio da 5 litri posto accanto a quello del gasolio e la miscelazione, tramite pompa elettrica, avviene in automatico e nella corretta percentuale ad ogni rifornimento di carburante (il segnale è fornito dal galleggiante del livello gasolio). La taratura limite per ottenere la miscelazione di cerina prevede una immissione di almeno 7 litri di gasolio nel serbatoio.

La tecnologia DPF, ritenuta più sicura e meno onerosa per l'utente, è stata adottata da molte Case automobilistiche tra le quali citiamo BMW, Audi, Jaguar, Mercedes, Mazda, Fiat, Opel. Nel DPF sono quindi necessarie temperature più elevate (circa 600-650°C) per la fase di rigenerazione. L'assenza della cerina crea un minore accumulo di cenere nel filtro e ciò è un grosso vantaggio pratico ed economico poiché evita di dover sostituire il DPF alle scadenze chilometriche previste invece per il FAP. Tuttavia, l'accumulo nel tempo di ceneri ineliminabili può ridurre l'efficienza del DPF al punto da rendere necessaria la sua sostituzione a percorrenze molto elevate.
E' interessante rilevare che nel DPF avviene anche la rigenerazione "passiva" che si verifica quando il veicolo viene guidato ad alta velocità e la temperatura del filtro raggiunge circa i 250°C. In questo caso il modulo di controllo del DPF non interviene.
 
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La tecnologia FAP, adottata attualmente da Peugeot/Citroen, Volvo, Ford, Toyota, prevede la miscelazione al gasolio di un additivo catalizzatore: il biossido di cerio (CeO2) allo stato liquido, la cosiddetta "cerina", al fine di creare agglomerati più grossi che possono essere bloccati dall'elemento filtrante. La "cerina" è contenuta in uno specifico serbatoio da 5 litri posto accanto a quello del gasolio e la miscelazione, tramite pompa elettrica, avviene in automatico e nella corretta percentuale ad ogni rifornimento di carburante (il segnale è fornito dal galleggiante del livello gasolio). La taratura limite per ottenere la miscelazione di cerina prevede una immissione di almeno 7 litri di gasolio nel serbatoio.

La tecnologia DPF, ritenuta più sicura e meno onerosa per l'utente, è stata adottata da molte Case automobilistiche tra le quali citiamo BMW, Audi, Jaguar, Mercedes, Mazda, Fiat, Opel. Nel DPF sono quindi necessarie temperature più elevate (circa 600-650°C) per la fase di rigenerazione. L'assenza della cerina crea un minore accumulo di cenere nel filtro e ciò è un grosso vantaggio pratico ed economico poiché evita di dover sostituire il DPF alle scadenze chilometriche previste invece per il FAP. Tuttavia, l'accumulo nel tempo di ceneri ineliminabili può ridurre l'efficienza del DPF al punto da rendere necessaria la sua sostituzione a percorrenze molto elevate.
E' interessante rilevare che nel DPF avviene anche la rigenerazione "passiva" che si verifica quando il veicolo viene guidato ad alta velocità e la temperatura del filtro raggiunge circa i 250°C. In questo caso il modulo di controllo del DPF non interviene.
ottima spiegazione
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Quoto M@urizio sulla possibile infiltrazione di aria......
magari il filtro aria è stato montato male (il coperchio potrebbe essere stato chiuso male)
oppure qualche manicotto lento.......
Non è da escludere neanche il filtro gasolio intasato.....(potrebbe esserci addirittura un po di acqua...)
cmq una rimappatura fatta a regola d'arte è obbligatoria.....
Se tutti questi controlli danno esito negativo, a mio parere, non resta che il problema elettrico/elettronico......
ho constatato di persona che sono molto sensibili......qualche tempo fa rimasi in panne dopo un tagliando.......albero di natale acceso, tutti i cicalini possibili e luci strobo in macchina.......insomma una vera e propria discoteca.......dopo aver risolto (con il supporto di M@urizio)......la centralina non segnalava nessunissimo errore.....come se non fosse successo nulla....