Km truffa

Se vogliamo essere precisi e dirla tutta comunque la garanzia sulle auto usate è sempre un problema perché prevede una condizione di partecipazione da parte del cliente alle spese di riparazione, mi spiefo meglio, se si guasta l'auto è tu vai dal rivenditore, lui la porta a riparare tu devi corrispondergli una parte dell'importo sulla riparazione perché???
Perché quando tu hai comprato l'auto era usata, e la pagata per usata, con svalutazione sul nuovo del 30% per esempio, quindi il pezzo che si è guastato tu lo hai pagato per usato, e quando viene messo il pezzo nuovo esso a più valore di quello da te pagato e di conseguenza devi pagare la differenza, in alternativa va messo un pezzo usato dello stesso valore di quello che si è guastato e la differenza non va pagata.
Almeno questo è quello che ho letto.
 
Beh..plausibilissime entrambe le tesi..in effetti perché su un'auto usata dovrebbero dare la stessa garanzia che una nuova?E poi come giustamente dice Fabereng,se si ha per esempio il problema della maniglia e sei in garanzia Alfa,vai in officina e ti cambiano il pannello...se vai dal rivenditore con la garanzia usata mi sa che al massimo te la riparano...[emoji16]
 
Non capisco esattamente "il punto" di questa risposta ... ma provo a riprendere il problema in una prospettiva diversa ...


Tu dici :





Ma il comma 2 dell'art. 134 del Dlgs 206 del 2005 (il Codice del Consumo) dice semplicemente :

"Nel caso di beni usati, le parti possono limitare la durata della responsabilita’ di cui all’articolo 1519-sexies, comma primo, del codice civile ad un periodo di tempo in ogni caso non inferiore ad un anno."


Un contratto è un accordo tra due (o più) parti (art.1321 cod.civ.)

Se non ce l'accordo, non c'è il contratto ... e il venditore non è obbligato a darti una garanzia di 2 anni né più né meno di quanto non sia obbligato a venderti l'auto al prezzo che vuoi tu invece di quello che chiede lui ...

Non commette alcun illecito ... e direi nemmeno "furbata", visto che i 12 mesi sono lo standard e prima dell'introduzione di questa norma sulle auto usate non vi era alcun tipo di garanzia ...
La tua, perdonami se mi esprimo così, è una interpretazione non corretta della legge.

La legge prevede una garanzia di due anni, punto (non ha nessuna importanza che ciò sia scritto oppure no), la garanzia è dovuta se si rispetta questa legge, non ci sono altre interpretazioni.

Se poi tra le parti (e solo qui si stabilisce la contrattazione) ci si accordarci per 1 anno, la si accetta con la firma.

Prima come contratto esiste solo quello di vendita dell'usato che implica una garanzia di 2 anni.
 
Aggiungo inoltre che la garanzia ha valenza solo se si eseguono regolarmente tutti i tagliandi, ivi comprese quelle operazioni che in molti di norma non eseguirebbero così pedestremente. Con tutti gli introiti non previsti da parte del venditore che ovviamente se individua una "criticità" interviene con tagliando (che paghi), prima che nasca il guasto.
 
La tua, perdonami se mi esprimo così, è una interpretazione non corretta della legge.


La mia non è "un'interpretazione" ... io ho semplicemente precisato cosa dice la legge, riportandola

Invece la tua posizione gira tutta intorno ad una tesi palesemente errata, cioè che il venditore che non chiude il contratto senza la limitazione a 12 mesi commetta un illecito ...
 
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Caro ack, forse è un mio limite, ma non riesco a capire...

Tu dici...
"Se non ce l'accordo, non c'è il contratto ... e il venditore non è obbligato a darti una garanzia di 2 anni né più né meno di quanto non sia obbligato a venderti l'auto al prezzo che vuoi tu invece di quello che chiede lui ..."

Il venditore fa quello che vuole questo mi è chiarissimo, se non ti vuole vendere un'auto per mille motivi, sono affari suoi, ma non può dichiarare ufficialmente che non ti vende l'auto perché lui ti nega la garanzia legale. Ed a questo scopo ti propone un accordo su un anno. Come dici giustamente tu, il contratto si fa almeno in due, ebbene se io acquirente non accetto 1 anno, tu saresti tenuto a darmi i 2 anni, in altre parole se non vuoi venderla alle condizioni "legali", non sei dalla parte della legge.
Poi io meschino acquirente posso mettere la coda tra le gambe e accettare 1 anno, ma rifiutare la vendita per non concedere ciò che prevede la legge è un illecito.
 
Scusa se ti rispondo solo adesso, ma non mi sono mai più loggato ...

Tornando alla questione, non è un illecito perché la legge prevedendo la possibilità di limitare ad 1 anno la garanzia di fatto ed in pratica ha eliminato l'obbligo dei 2 anni, semplicemente condizionando la limitazione in questione alla previsione contrattuale esplicita della stessa.

Tu hai interpretato la normativa come se la riduzione fosse condizionata "al consenso dell'acquirente"

Ma non è quello che dice la legge ... che recita "le parti possono limitare ..."

Il venditore è una parte ed è un fatto assodato (ad oltre 10 anni di distanza dall'entrata in vigore della normativa) che i venditori possano rifiutarsi di contrarre con la garanzia a due anni ... non c'è casistica giurisprudenziale di venditori che siano stati citati e condannati per aver limitato contrattualmente la garanzia, come la legge stessa prevede.


Se il legislatore avesse voluto concedere non "alle parti", ma solo ad una di esse (l'acquirente) la possibilità di "concedere gentilmente" all'altra (il venditore) la limitazione temporale della garanzia avrebbe usato un'espressione letterale molto diversa ...

Inoltre la cosa non avrebbe avuto molto senso perché quale acquirente vorrebbe privarsi di un diritto così , gratis et amore ?

L'unica possibilità in questo ipotetico caso sarebbe che il venditore offrisse una riduzione del prezzo in cambio della riduzione, che in pratica sarebbe come dire che il venditore starebbe facendo pagare di più chi vuole i 2 anni interi ... e così il problema uscito dalla porta rientrerebbe dalla finestra.


Invece il punto è che il legislatore con questa clausola ha di fatto previsto (e "preveduto" direi) che la riduzione ad un anno sarebbe stata la norma ... il che ha un senso, visto che garantire un bene usato come uno nuovo non è molto logico e la clausola è stata inserita in una normativa lunga e complessa pensata sostanzialmente per la vendita di beni nuovi.



Poi ci sono anche "programmi" di vendita dell'usato varati direttamente delle case automobilistiche (ed in genere etichettati con altisonanti termini di marketing) che prevedono durate superiori e lunghe liste di controlli ... sono politiche commerciali che tendono a valorizzare l'usato, tu sei più garantito ... ma l'auto la paghi di più ...

Perché gira che ti rigira il punto è quello, la garanzia alla fine della fiera la paga l'acquirente.

E può anche essere un buon business per chi la fornisce ... dai concessionari di auto che ti offrono 772 rassicuranti controlli" (hahaha) ... alle assicurazioni alle quali molti venditori di auto usate si rivolgono per coprirsi ...

Alla fine loro guadagnano, tu spendi ... e quando poi hai un problema invece di andare dal tuo meccanico di fiducia che magari ti sistema l'auto con due soldi (oppure anche risolvertelo da solo, se sei uno come me a cui piace "metterci le mani") devi metterti a stare dietro al concessionario, al venditore, all'assicurazione, all'avvocato ...
 
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Volevo specificare alcune cose ( e scusate se faccio un po' il professorino).

1) vendere una macchina con i chilometri abbassati integra reato, e in particolare il reato di truffa. Se la macchina poi viene riacquistata dal venditore che dà indietro i soldi questo non cancella assolutamente il reato. Sarebbe come dire, oggi rubo a casa tua, domani mi scopri, ti do indietro le cose rubate, e siamo a posto così. Ovviamente non è così, aldilà del fatto che questo comportamento può comunque avere un effetto positivo sulla pena da applicare in concreto.

2) certamente la cosa migliore per te è comunque dare indietro la macchina e recuperare tutti i soldi spesi. Questo però non ha nessuna attinenza con la possibilità di denunciare il venditore. Quello che ti consiglio di fare è prima chiudere la vicenda tra voi due recuperando i soldi, ma poi comunque denunciarlo alle forze dell'ordine. Solo così infatti si limiteranno questi comportamenti. Se uno vende una macchina schilometrata e poi semplicemente riprendendosela chiude tutto, sarà incentivato a farlo, per uno che se ne accorge come te ne fregherà altri 10.

3) non è assolutamente vero che denunciandolo rischi la calunnia, la calunnia è accusare falsamente qualcuno che si sa innocente, tu invece ti limiterai a esporre i fatti: ho comprato la tal macchina dal venditore in data, aveva i tal chilometri, successivamente ho appreso che i chilometri reali erano altri. Poi sarà onere suo eventualmente dimostrare che non è stato lui a compiere l'operazione, ma chi a lui l'ha venduta. E non preoccuparti per la dimostrazione dei chilometri, il pubblico ministero se riterrà disporrà una perizia che accerti i chilometri reali.

Secondo me sarebbe veramente un peccato non denunciare questi comportamenti, solo così possiamo sperare che calino in futuro.
 
Io non lo farei mai. Troppe rotture di scatole...avrò poco senso civico, ma di rogne ne ho abbastanza.
 
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