Avvistamenti alfistici! Magari qualcuno di noi.

Metto il sedile eiettabile collegato ad un tasto sulla consolle centrale con dicitura: premere in caso di emergenza (cozze mascherate o peggio...brrrrr)
 
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Un mio amico aveva il v6 tb nera, un animale! Ti attaccava al sedile con tutte le marce!

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Era molto più cattiva della 166 con lo stesso motore, forse perché la 64 aveva la turbina diversa....comunque la 66 a 5000 giri sembra entri un'altro turbo, la 64 dava tutto subito....2 auto fantastiche!!
 
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Nel 1991 ci fu un rilevante salto prestazionale e tecnologico con l'entrata in produzione dell'innovativo 2.0 V6 Turbo. Questo propulsore derivava dalla versione 3 litri atmosferica del V6 "Busso" - che già motorizzava la 164 3.0. Caratterizzato da testate e monoblocco in alluminio e completamente gestito elettronicamente, sovralimentato inizialmente da una turbina Mitsubishi/Piaggio TD05H dotata di dispositivo overboost e raffreddata da intercooler, lo stesso della Lancia Delta HF Evoluzione. La potenza era di 210 CV e grazie all'overboost - che consente un momentaneo innalzamento della pressione di sovralimentazione per far fronte a repentine richieste di potenza utile soprattutto alla richiesta di forti accelerazioni utili anche nei sorpassi - la coppia motrice veniva aumentata per diversi secondi a 30.6 kgm e con essa anche la potenza rispetto al valore dichiarato. Tali numeri consentivano una velocità massima di oltre 240 km/h, facendo della 164 V6 turbo una delle berline più veloci dell'epoca, anche se ancor più di rilievo era l'accelerazione (non tanto da ferma, in quanto soffriva di turbo lag e di scarsa trazione alla partenza, ma quella rilevabile in particolare nei regimi compresi tra i 4000 e 6250 giri). Il mensile Quattroruote nel 1991 rilevò una velocità massima di 241,800 km/h; lo scatto 0/100 km/h in 7,4 secondi e il chilometro da fermo in 27,60 secondi. AUTO del 03-91 rilevò una ripresa in V marcia da 80–120 km/h in 9.04 secondi.
 
Nel 1991 ci fu un rilevante salto prestazionale e tecnologico con l'entrata in produzione dell'innovativo 2.0 V6 Turbo. Questo propulsore derivava dalla versione 3 litri atmosferica del V6 "Busso" - che già motorizzava la 164 3.0. Caratterizzato da testate e monoblocco in alluminio e completamente gestito elettronicamente, sovralimentato inizialmente da una turbina Mitsubishi/Piaggio TD05H dotata di dispositivo overboost e raffreddata da intercooler, lo stesso della Lancia Delta HF Evoluzione. La potenza era di 210 CV e grazie all'overboost - che consente un momentaneo innalzamento della pressione di sovralimentazione per far fronte a repentine richieste di potenza utile soprattutto alla richiesta di forti accelerazioni utili anche nei sorpassi - la coppia motrice veniva aumentata per diversi secondi a 30.6 kgm e con essa anche la potenza rispetto al valore dichiarato. Tali numeri consentivano una velocità massima di oltre 240 km/h, facendo della 164 V6 turbo una delle berline più veloci dell'epoca, anche se ancor più di rilievo era l'accelerazione (non tanto da ferma, in quanto soffriva di turbo lag e di scarsa trazione alla partenza, ma quella rilevabile in particolare nei regimi compresi tra i 4000 e 6250 giri). Il mensile Quattroruote nel 1991 rilevò una velocità massima di 241,800 km/h; lo scatto 0/100 km/h in 7,4 secondi e il chilometro da fermo in 27,60 secondi. AUTO del 03-91 rilevò una ripresa in V marcia da 80–120 km/h in 9.04 secondi.
È sempre stato il motore dei miei sogni!

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Reactions: Auguy78
Giulia Bianca interni neri 2.2 at8 180 cv....distributore Ip Balanzano (Pg)....mi sono avvicinato al proprietario per fargli i complimenti, mi ha risposto:
Siamo tornati Grandi come alle origini!!!!

Mi sono sentito veramente fiero e orgoglioso!!!!
:troll-dance:
 
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