Confronto con la concorrenza

In un momento di crisi del settore auto (Germania -34% di produzione del settore auto..) i modelli nuovi non si fanno. Soprattutto se ci sono probabili cambiamenti tecnologici nell'aria. A meno di non avere l'idea geniale.
I Tedeschi non fanno nuovi modelli, fanno restyling ed upgrade di quelli vecchi.
Datevi una guardata intorno pensando alla classe A.... quello si che è un megaflop.....
Fca con Giulia ha ristabilito la differenza tra vettura premium sportiva (la giulia) e cassoni/etti vari.
Purtroppo ai marchi Italiani manca la spinta del mercato interno che invece non manca ai tedeschi.
È vero, con la scomparsa di Marchionne la strategia Fca è cambiata o diventata meno visibile. Marchionne oltre che grande manager era un grande comunicatore, un talento...
 
si e no... nel senso che l'Alfa avrebbe voluto vendere in teoria già oggi 400.000 auto all'anno, che dovevano essere distribuite tra Giulietta, Giulia+Stelvio e Alfetta+SUV classe E, queste due poi cancellate (ma non erano quelle destinate a far numeri ovviamente). Io non ci girerei troppo intorno, per me speravano di venderne di più, lo dicono le loro proiezioni.
E forse non hanno tutti i torti, è certamente una gran macchina, e 400.000 auto erano probabilmente i numeri che Alfa faceva 15 anni fa, quindi perché non sperarci? Certo quelle allora vendite erano fatte con una gamma più completa e con il grosso dei numeri che venivano da segmenti inferiori; pensare di tornare a quei numeri ma vendendo auto molto più costose era una scommessa. La scommessa di riposizionare in alto il marchio e farne una sorta di anti-BMW.
Perseverando, non discuto che potranno fare bene. Il ritorno in F1 è un bel segnale. Ma serve una gamma più ampia per essere credibili, sennò uno si chiede anche se dureranno o no, perché non sembrano molto intenzionati a presentare delle novità, restiling o nuovi modelli che siano. Invece quanti modelli ha in catalogo BMW? quante berline, quanti coupé, quanti SUV...? hanno pure cabrio e spider! è come Davide contro Golia...

...di fatto sembra un fuoco di paglia e non un cambio di rotta verso una meta chiara e precisa.

una sintesi perfetta, non lo si potrebbe dire meglio!

PS: avendone una, non sto a dirvi quanto bene ne penso, nonostante i piccoli o magari anche grandi difettucci che ho lamentato qua e là nel forum. Credo che meriterebbe certamente maggior fortuna, ma capisco anche gli argomenti di chi alla fine non l'acquista e si rivolge alla concorrenza, e non parliamo di Tipo, ma di concorrenza che costa anche decisamente di più.
 
Purtroppo per FCA invece ne fanno molti, soprattutto sulla direzione ibrido/elettrico
In un momento di crisi del settore auto (Germania -34% di produzione del settore auto..) i modelli nuovi non si fanno. Soprattutto se ci sono probabili cambiamenti tecnologici nell'aria. A meno di non avere l'idea geniale.
I Tedeschi non fanno nuovi modelli, fanno restyling ed upgrade di quelli vecchi.
Datevi una guardata intorno pensando alla classe A.... quello si che è un megaflop.....
Fca con Giulia ha ristabilito la differenza tra vettura premium sportiva (la giulia) e cassoni/etti vari.
Purtroppo ai marchi Italiani manca la spinta del mercato interno che invece non manca ai tedeschi.
È vero, con la scomparsa di Marchionne la strategia Fca è cambiata o diventata meno visibile. Marchionne oltre che grande manager era un grande comunicatore, un talento...
 
Una considerazione. Si sta parlando di flop di Giulia, ma mi sembra eccessivo o meglio riduttivo del problema. Considerando l'idea di rilancio che aveva in mente Marchionne, la Giulia è stata l'auto giusta. La strategia impostata è stata quella di competere con BMW/Audi/Mercedes e il punto di partenza non poteva essere che produrre un'auto superiore alle concorrenti, in linea con la tradizione sportiva e di qualità meccanica, caratteristiche distintive del marchio che si erano però offuscate negli anni. E questo è riuscito al 100%. Ma proprio perchè si è trattato di una strategia, questo non poteva che essere il punto di partenza di un cammino molto più lungo ed articolato. Sicuramente i budget di vendita del modello erano troppo ottimistici e soprattutto è stato troppo ottimistico pensare che molti sarebbero passati dalle solite marche premium ad Alfa quasi immediatamente. Di sicuro un modello per quanto ottimo non cancella in un istante le abitudini e le percezioni dei consumatori formate in molti anni. La rinascita del marchio non può non prevedere consistenti altri investimenti oltre a quelli (per quanto ingenti) relativi al lancio di un nuovo modello, non solo in pubblicità (che è solo un pezzetto del puzzle) ma anche e soprattutto nel continuare con la presentazione di nuovi modelli che vadano a coprire gli altri segmenti di mercato (soprattutto quelli dove si fanno i numeri) con qualità più elevate rispetto alla concorrenza. Se si è pensato di fare ciò con gli utili prodotti dalle vendite di Giulia, di certo si è commesso un errore, anche perchè il segmento delle berline sportive grandi numeri non li ha mai fatti. Sicuramente Marchionne aveva in testa dei passi successivi che non sono stati fatti, forse per mancanza di risorse finanziarie, ma io credo più probabilmente, non tanto per la mancanza, ma per la scelta di non "rischiare" disponibilità finanziarie sul proseguo dell'operazione. Quello che vedo è un'immobilità, o se vogliamo un passo estremamente lento, che sembra derivare dai vertici FCA e dalla famiglia Agnelli che sembra, per il momento, aver "fermato i buoi" in attesa di vendere. In pratica vedo una precisa volontà a restare fermi che di sicuro non fa bene al futuro del marchio. Anche la presentazione di un modello interessante e bello (ma qui devo dire de gustibus...) come il (o la ?) Tonale, solo come prototipo sembra confermare questa impressione, è un po' come dire: "Guarda che bell'auto e nel segmento che più tira possiamo produrre. Se mi compri puoi produrla tu". Ma ora intanto non la produco perchè così non investo (o almeno rimando l'investimento).
Il flop non è stato di sicuro Giulia, che in realtà ha raggiunto gli obiettivi prefissati nella visione strategica del rilancio del marchio: essere la migliore auto del segmento, cosa confermata in modo unanime da tutte le testate giornalistiche di settore italiane e non (ricordo solo il riconoscimento da rivista tedesca citato qualche post addietro conferito per il quarto anno consecutivo), ma il flop principale è stato non continuare in tutte quelle azioni indispensabili per portare avanti la strategia iniziata (bene) con Giulia.
Quoto totalmente quanto hai scritto.


In risposta a quanto hai scritto @amati35, in realtà non la pensiamo così diversamente. Personalmente credo che in un settore così asfittico non si potesse fare di più partendo da zero, mentre le vendite attuali sono figlie della caccia alle streghe in atto a tutto ciò che non è elettrico (se ci mettiamo Maserati, anche per la guerra dei dazi in atto con la Cina), anche Stelvio ne è vittima, mi pare ovvio.
Sulle motorizzazioni e allestimenti si potrebbe fare qualcosa per migliorare la situazione, qui ecco che dò ragione a te; al contrario invece la politica che stanno attuando in Alfa è incomprensibile: da un prezzo di attacco di 35000€ con la Giulia base 150cv manuale, ora Giulia passa agli oltre 40000 della AT8 Business. Il fatto che delle versioni base manuali se ne vendessero poche non aveva importanza, serviva come base di partenza: molti clienti, specialmente aziendali, guardano il prezzo di attacco e poi scelgono i propri upgrade mentre partire immediatamente da cifre superiori alla concorrenza è un autogol, anche se poi le scontistiche sono migliori.
Altra cosa: ero tra quelli che con una motorizzazione inferiore a benzina e manuale, a pari prezzo, avrei optato per quella e rinunciato al diesel.
Si è ipotizzato anche che Giulia possa montare un giorno il 1.3 180cv...con questo motore temo che Giulia verrebbe bersagliata dai detrattori come motore non premium, troppo...Fiat. Se utilizzato dovrebbe essere proposto con un ibrido serio (non farlocco come viene proposto ora su Audi A6 diesel), portando in dote una bella quota di cv anche con la parte elettrica, magari la prima auto a montarlo su tutto il gruppo: Giulia conserverebbe la sua leggerezza nonostante la parte ibrida.
Non si può però pensare di scendere troppo sotto un certo livello di motorizzazione, temo come tanti che sarebbe un passo falso
 
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Sono ampiamente d’accordo con voi. Manca appunto una pianificazione budget permettendo, fatta a medio lungo termine. Il lancio della Giulia tecnicamente avrà raggiunto l’obiettivo, ma in termini di vendite non so i numeri ma da quello che vedo nelle strade la superemazia tedesca quanto a numeri mi pare evidente. Giustamente l’onta di un passato incostante non si cancella con una macchina ben fatta, bisognerebbe inserirla in un progetto coerente di rinascita. La gamma dovrebbe essere trasversale dal coupè due posti secchi al suv ed al van multispazio, come fanno le altre case che hanno navigato in acque leggermente migliori quanto a finanza. Molto spesso questo concetto non é stato applicato per non creare “doppioni” con il resto del gruppo FCA. L’Alfa Romeo ha 4 modelli in gamma, contro alcune decine delle tedesche. Ogni veicolo di categorie diversa in strada é una pubblicità gratis, e per quanto nelle una Giulia de una Stelvio miracoli non ne possono fare. É un circolo virtuoso che secondo me va cavalcato ed implementato ma servono valanghe di fantaeuro.
 
io ricordavo sconti maggiori, comunque sopra il 15, in particolare per albi di ingegneri e gli ordini simili, nonché per il mitico ENCI, l'ente canino. Addirittura sconti più alti che quelli del dipendente FCA...

Nel 2017, quando l'ho presa io, gli sconti "elevati" c'erano solo per categorie particolari. Al cittadino "comune" si faceva pochissimo sconto, intorno al 5%.
 
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Sono ampiamente d’accordo con voi. Manca appunto una pianificazione budget permettendo, fatta a medio lungo termine. Il lancio della Giulia tecnicamente avrà raggiunto l’obiettivo, ma in termini di vendite non so i numeri ma da quello che vedo nelle strade la superemazia tedesca quanto a numeri mi pare evidente. Giustamente l’onta di un passato incostante non si cancella con una macchina ben fatta, bisognerebbe inserirla in un progetto coerente di rinascita. La gamma dovrebbe essere trasversale dal coupè due posti secchi al suv ed al van multispazio, come fanno le altre case che hanno navigato in acque leggermente migliori quanto a finanza. Molto spesso questo concetto non é stato applicato per non creare “doppioni” con il resto del gruppo FCA. L’Alfa Romeo ha 4 modelli in gamma, contro alcune decine delle tedesche. Ogni veicolo di categorie diversa in strada é una pubblicità gratis, e per quanto nelle una Giulia de una Stelvio miracoli non ne possono fare. É un circolo virtuoso che secondo me va cavalcato ed implementato ma servono valanghe di fantaeuro.
Purtroppo i modelli sono solo più 3, la MiTo che avrebbe cresciuto gli alfisti più giovani non esiste più.
Il primo passo in proposito sarebbe stato quello di rinnovare per bene Giulietta soprattutto negli interni e nelle tecnologie, la meccanica è ottima e con l’andazzo del mercato di oggi non era necessario stravolgerla spendendo un patrimonio; magari una rinfrescata alla carrozzeria, specialmente davanti. Invece...

Edit: Ops, ho dimenticato la 4C, fanno 4:) , lei avrebbe bisogno soltanto di un volante e comandi del clima degni
 
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L’Alfa Romeo ha 4 modelli in gamma, contro alcune decine delle tedesche. Ogni veicolo di categorie diversa in strada é una pubblicità gratis, e per quanto nelle una Giulia de una Stelvio miracoli non ne possono fare.

Questo e', a mio modestissimo avviso, uno dei problemi più grandi. Devono mettere mano seriamente a Giulietta, non tanto dal punto di vista meccanico dove, nonostante l'età la base è più che valida per reggere la concorrenza, ma sul piano estetico, sull'immagine. Anche l'abbandono della MiTo è un grosso errore. Allo stesso tempo ci vorrebbe anche una segmento E, magari sfruttando le sinergie con Maserati. Una Ghibli con allestimento meno lussuoso, più sportivo, con il biscione al posto del tridente, non mi pare un'idea da scartare perche', come dici tu, ogni veicolo è uno spot!
 
Eliminare la Mito che rappresenta la porta d'ingresso più economica al mondo Alfa Romeo e continuare a fare la respirazione bocca a bocca alla Giulietta, secondo il mio modesto parere è una scelta commerciale ridicola.
I soldi per sviluppare nuovi prodotti vengono in parte anche da lì, e tu che fai?
Regali un segmento alla concorrenza...
Posso capire anche lo scoraggiamento che probabilmente aleggia in Fca in quanto hanno fatto la più bella e tecnicamente valida berlina del mercato ma incompresa dalle masse. Abbiamo cercato di dare il massimo ma il mercato non ci premia.
E ora?
 
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Purtroppo i modelli sono solo più 3, la MiTo che avrebbe cresciuto gli alfisti più giovani non esiste più.
Il primo passo in proposito sarebbe stato quello di rinnovare per bene Giulietta soprattutto negli interni e nelle tecnologie, la meccanica è ottima e con l’andazzo del mercato di oggi non era necessario stravolgerla spendendo un patrimonio; magari una rinfrescata alla carrozzeria, specialmente davanti. Invece...

Edit: Ops, ho dimenticato la 4C, fanno 4:) , lei avrebbe bisogno soltanto di un volante e comandi del clima degni

Giuro che non ho letto il tuo post prima di scrivere il mio! :oops: L'abbiamo scritto in contemporanea, io ho solo perso un po' di tempo prima di cliccare "invia risposta".
 
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