Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio - 2.9 v6 510cv - MT6 - Rosso Alfa - 2016 - mi

Allora...GRAZIE!
Questo sentito ringraziamento va a chi ha creato la mia Q...
Stasera ho realizzato che ti cambia realmente la vita.

Guidavo piano, rilassato, sotto una lievissima pioggia, quasi un vapore che imperlava appena i vetri.
Sopra i 130 le minuscole gocce, evidentemente sole e tristi, si abbracciavano, crescevano e scappavano via veloci.
Il cielo sulla BreBeMi era grigio, basso e cupo ma là in fondo uno squarcio di gloria inondava di raggi qualche fortunata collina.
Il motore ronfava sereno in sesta lamentandosi che non lo lasciassi libero.
Ma ogni cosa a suo tempo.
Solita chiacchierata col ragazzo del distributore, un po' di lavavetri blu oltremare e la solita 100 ottani. E via.
Dopo tanta quiete, contemplazione e concentrazione nella guida finalmente la mente è libera, la malattia, il dolore che vivo ogni giorno lontano, attutito, non scomparso ma rientrato nel cerchio della vita. E in quel cerchio ritrovo finalmente il puro piacere che lei ti da. Qualcosa solo per me, solo mio.

Gli AC DC mi scuotono il torace con tuoni e inferno e Giulia li segue.
Gli affondi del pedale in quarta la scuotono a destra e a sinistra ma senza che il controllo di trazione intervenga. Siamo sposati da troppo tempo, troppi chilometri assieme perché non abbia imparato a spingerla al limite senza superarlo, per un pelo.
Non esagero ma la faccio respirare. Riprese assassine dopo rallentamenti voluti, quando nessuno segue.
Un paio di SUV sorpassano baldanzosi. Prendo subito il loro passo. Si spostano sorpresi. Li lascio andare.

Lo squarcio nelle nuvole mi segue.
Prima di Mantova la fila inchioda. Lo vedo da lontano, freno in anticipo ma non basta. I carboceramici mordono forte, progressivi, scarto un filo a destra, lascio spazio all'auto che mi segue. Ci voleva. Ci si infila riconoscente.
Ma viene toccata dietro, solo un buffetto. Vedo che accosta e si ferma.
Non ho avuto paura, non un battito cardiaco in più. Lei mi infonde una fiducia assoluta.

Esco come al solito a Mantova Nord per godermi il ponte e la meravigliosa vista.
Il cielo esplode di rosso dallo squarcio che pian piano tramonta.

Solite strade poco trafficate. Quelle principali sono piene di famiglie con gli occhi lucidi e le braccia piene di regali.
A una rotonda un dubbio: è slittata la frizione o c'era ghiaccio? Trovo il rettilineo vuoto e riprendo cattivo in terza, da dieci all'ora.
A 4000 giri devo modulare l'acceleratore, risponde cattiva e nervosa serpentinando col posteriore. Bene, tutto a posto!
La pulisco dal sale, la guido verso casa in una colonna che non finisce mai.
Sul ponte del Po un SUV si incolla agli scarichi.
Calma, non voglio essere aggressivo, sono sereno. Ma continua a pressare.
Semaforo, rosso........verde.....
Non spingo neppure, basta premere un poco, solo un poco.
Non li capisco...

E finalmente arrivo in ospedale. Un saluto alla mia vecchina di 88 anni appena ricoverata. Sta bene.
Il suo sorriso mi ricorda quello squarcio nel cielo nuvoloso...

Non so se gli ingegneri di AR abbiano discusso col marketing, con la direzione, abbiano rinunciato a qualcosa, siano scesi a qualche compromesso oppure no.
Ma una sola cosa vi chiedo: non rinunciate a dare queste emozioni. Solo questo.
E GRAZIE!
 
Sì MPP,questo è il cuore sportivo che parla
Allora...GRAZIE!
Questo sentito ringraziamento va a chi ha creato la mia Q...
Stasera ho realizzato che ti cambia realmente la vita.

Guidavo piano, rilassato, sotto una lievissima pioggia, quasi un vapore che imperlava appena i vetri.
Sopra i 130 le minuscole gocce, evidentemente sole e tristi, si abbracciavano, crescevano e scappavano via veloci.
Il cielo sulla BreBeMi era grigio, basso e cupo ma là in fondo uno squarcio di gloria inondava di raggi qualche fortunata collina.
Il motore ronfava sereno in sesta lamentandosi che non lo lasciassi libero.
Ma ogni cosa a suo tempo.
Solita chiacchierata col ragazzo del distributore, un po' di lavavetri blu oltremare e la solita 100 ottani. E via.
Dopo tanta quiete, contemplazione e concentrazione nella guida finalmente la mente è libera, la malattia, il dolore che vivo ogni giorno lontano, attutito, non scomparso ma rientrato nel cerchio della vita. E in quel cerchio ritrovo finalmente il puro piacere che lei ti da. Qualcosa solo per me, solo mio.

Gli AC DC mi scuotono il torace con tuoni e inferno e Giulia li segue.
Gli affondi del pedale in quarta la scuotono a destra e a sinistra ma senza che il controllo di trazione intervenga. Siamo sposati da troppo tempo, troppi chilometri assieme perché non abbia imparato a spingerla al limite senza superarlo, per un pelo.
Non esagero ma la faccio respirare. Riprese assassine dopo rallentamenti voluti, quando nessuno segue.
Un paio di SUV sorpassano baldanzosi. Prendo subito il loro passo. Si spostano sorpresi. Li lascio andare.

Lo squarcio nelle nuvole mi segue.
Prima di Mantova la fila inchioda. Lo vedo da lontano, freno in anticipo ma non basta. I carboceramici mordono forte, progressivi, scarto un filo a destra, lascio spazio all'auto che mi segue. Ci voleva. Ci si infila riconoscente.
Ma viene toccata dietro, solo un buffetto. Vedo che accosta e si ferma.
Non ho avuto paura, non un battito cardiaco in più. Lei mi infonde una fiducia assoluta.

Esco come al solito a Mantova Nord per godermi il ponte e la meravigliosa vista.
Il cielo esplode di rosso dallo squarcio che pian piano tramonta.

Solite strade poco trafficate. Quelle principali sono piene di famiglie con gli occhi lucidi e le braccia piene di regali.
A una rotonda un dubbio: è slittata la frizione o c'era ghiaccio? Trovo il rettilineo vuoto e riprendo cattivo in terza, da dieci all'ora.
A 4000 giri devo modulare l'acceleratore, risponde cattiva e nervosa serpentinando col posteriore. Bene, tutto a posto!
La pulisco dal sale, la guido verso casa in una colonna che non finisce mai.
Sul ponte del Po un SUV si incolla agli scarichi.
Calma, non voglio essere aggressivo, sono sereno. Ma continua a pressare.
Semaforo, rosso........verde.....
Non spingo neppure, basta premere un poco, solo un poco.
Non li capisco...

E finalmente arrivo in ospedale. Un saluto alla mia vecchina di 88 anni appena ricoverata. Sta bene.
Il suo sorriso mi ricorda quello squarcio nel cielo nuvoloso...

Non so se gli ingegneri di AR abbiano discusso col marketing, con la direzione, abbiano rinunciato a qualcosa, siano scesi a qualche compromesso oppure no.
Ma una sola cosa vi chiedo: non rinunciate a dare queste emozioni. Solo questo.
E GRAZIE!
 
Allora...GRAZIE!
Questo sentito ringraziamento va a chi ha creato la mia Q...
Stasera ho realizzato che ti cambia realmente la vita.

Guidavo piano, rilassato, sotto una lievissima pioggia, quasi un vapore che imperlava appena i vetri.
Sopra i 130 le minuscole gocce, evidentemente sole e tristi, si abbracciavano, crescevano e scappavano via veloci.
Il cielo sulla BreBeMi era grigio, basso e cupo ma là in fondo uno squarcio di gloria inondava di raggi qualche fortunata collina.
Il motore ronfava sereno in sesta lamentandosi che non lo lasciassi libero.
Ma ogni cosa a suo tempo.
Solita chiacchierata col ragazzo del distributore, un po' di lavavetri blu oltremare e la solita 100 ottani. E via.
Dopo tanta quiete, contemplazione e concentrazione nella guida finalmente la mente è libera, la malattia, il dolore che vivo ogni giorno lontano, attutito, non scomparso ma rientrato nel cerchio della vita. E in quel cerchio ritrovo finalmente il puro piacere che lei ti da. Qualcosa solo per me, solo mio.

Gli AC DC mi scuotono il torace con tuoni e inferno e Giulia li segue.
Gli affondi del pedale in quarta la scuotono a destra e a sinistra ma senza che il controllo di trazione intervenga. Siamo sposati da troppo tempo, troppi chilometri assieme perché non abbia imparato a spingerla al limite senza superarlo, per un pelo.
Non esagero ma la faccio respirare. Riprese assassine dopo rallentamenti voluti, quando nessuno segue.
Un paio di SUV sorpassano baldanzosi. Prendo subito il loro passo. Si spostano sorpresi. Li lascio andare.

Lo squarcio nelle nuvole mi segue.
Prima di Mantova la fila inchioda. Lo vedo da lontano, freno in anticipo ma non basta. I carboceramici mordono forte, progressivi, scarto un filo a destra, lascio spazio all'auto che mi segue. Ci voleva. Ci si infila riconoscente.
Ma viene toccata dietro, solo un buffetto. Vedo che accosta e si ferma.
Non ho avuto paura, non un battito cardiaco in più. Lei mi infonde una fiducia assoluta.

Esco come al solito a Mantova Nord per godermi il ponte e la meravigliosa vista.
Il cielo esplode di rosso dallo squarcio che pian piano tramonta.

Solite strade poco trafficate. Quelle principali sono piene di famiglie con gli occhi lucidi e le braccia piene di regali.
A una rotonda un dubbio: è slittata la frizione o c'era ghiaccio? Trovo il rettilineo vuoto e riprendo cattivo in terza, da dieci all'ora.
A 4000 giri devo modulare l'acceleratore, risponde cattiva e nervosa serpentinando col posteriore. Bene, tutto a posto!
La pulisco dal sale, la guido verso casa in una colonna che non finisce mai.
Sul ponte del Po un SUV si incolla agli scarichi.
Calma, non voglio essere aggressivo, sono sereno. Ma continua a pressare.
Semaforo, rosso........verde.....
Non spingo neppure, basta premere un poco, solo un poco.
Non li capisco...

E finalmente arrivo in ospedale. Un saluto alla mia vecchina di 88 anni appena ricoverata. Sta bene.
Il suo sorriso mi ricorda quello squarcio nel cielo nuvoloso...

Non so se gli ingegneri di AR abbiano discusso col marketing, con la direzione, abbiano rinunciato a qualcosa, siano scesi a qualche compromesso oppure no.
Ma una sola cosa vi chiedo: non rinunciate a dare queste emozioni. Solo questo.
E GRAZIE!
Bel pezzo, come sempre...non si potranno mai scrivere parole così per un motore elettrico: l’endotermico ha una connessione diretta con le nostre emozioni, il suo urlare rappresenta la nostra necessità di sentirci VIVI e farlo sentire al mondo intero...il suo “ronfare sereno” è il riposo di un primordiale istinto guerriero
 
Allora...GRAZIE!
Questo sentito ringraziamento va a chi ha creato la mia Q...
Stasera ho realizzato che ti cambia realmente la vita.

Guidavo piano, rilassato, sotto una lievissima pioggia, quasi un vapore che imperlava appena i vetri.
Sopra i 130 le minuscole gocce, evidentemente sole e tristi, si abbracciavano, crescevano e scappavano via veloci.
Il cielo sulla BreBeMi era grigio, basso e cupo ma là in fondo uno squarcio di gloria inondava di raggi qualche fortunata collina.
Il motore ronfava sereno in sesta lamentandosi che non lo lasciassi libero.
Ma ogni cosa a suo tempo.
Solita chiacchierata col ragazzo del distributore, un po' di lavavetri blu oltremare e la solita 100 ottani. E via.
Dopo tanta quiete, contemplazione e concentrazione nella guida finalmente la mente è libera, la malattia, il dolore che vivo ogni giorno lontano, attutito, non scomparso ma rientrato nel cerchio della vita. E in quel cerchio ritrovo finalmente il puro piacere che lei ti da. Qualcosa solo per me, solo mio.

Gli AC DC mi scuotono il torace con tuoni e inferno e Giulia li segue.
Gli affondi del pedale in quarta la scuotono a destra e a sinistra ma senza che il controllo di trazione intervenga. Siamo sposati da troppo tempo, troppi chilometri assieme perché non abbia imparato a spingerla al limite senza superarlo, per un pelo.
Non esagero ma la faccio respirare. Riprese assassine dopo rallentamenti voluti, quando nessuno segue.
Un paio di SUV sorpassano baldanzosi. Prendo subito il loro passo. Si spostano sorpresi. Li lascio andare.

Lo squarcio nelle nuvole mi segue.
Prima di Mantova la fila inchioda. Lo vedo da lontano, freno in anticipo ma non basta. I carboceramici mordono forte, progressivi, scarto un filo a destra, lascio spazio all'auto che mi segue. Ci voleva. Ci si infila riconoscente.
Ma viene toccata dietro, solo un buffetto. Vedo che accosta e si ferma.
Non ho avuto paura, non un battito cardiaco in più. Lei mi infonde una fiducia assoluta.

Esco come al solito a Mantova Nord per godermi il ponte e la meravigliosa vista.
Il cielo esplode di rosso dallo squarcio che pian piano tramonta.

Solite strade poco trafficate. Quelle principali sono piene di famiglie con gli occhi lucidi e le braccia piene di regali.
A una rotonda un dubbio: è slittata la frizione o c'era ghiaccio? Trovo il rettilineo vuoto e riprendo cattivo in terza, da dieci all'ora.
A 4000 giri devo modulare l'acceleratore, risponde cattiva e nervosa serpentinando col posteriore. Bene, tutto a posto!
La pulisco dal sale, la guido verso casa in una colonna che non finisce mai.
Sul ponte del Po un SUV si incolla agli scarichi.
Calma, non voglio essere aggressivo, sono sereno. Ma continua a pressare.
Semaforo, rosso........verde.....
Non spingo neppure, basta premere un poco, solo un poco.
Non li capisco...

E finalmente arrivo in ospedale. Un saluto alla mia vecchina di 88 anni appena ricoverata. Sta bene.
Il suo sorriso mi ricorda quello squarcio nel cielo nuvoloso...

Non so se gli ingegneri di AR abbiano discusso col marketing, con la direzione, abbiano rinunciato a qualcosa, siano scesi a qualche compromesso oppure no.
Ma una sola cosa vi chiedo: non rinunciate a dare queste emozioni. Solo questo.
E GRAZIE!
Caro Mario, come dice ziopalm, sembra di stare in macchina con te! Una nuova carriera da scrittore, non la escluderei...:)
 
Secondo voi il Far West era pericoloso? Giravano pericolosi banditi?
Naaaa.....
Mi sono convinto che siano più pericolosi gli assicuratori.
Ma andiamo con ordine.

Il 21 Novembre 2016 resterà nella mia storia personale: ho "sposato" Giulia con regolare contratto e contratti accessori.
Tra questi il passaggio della precedente RC auto, che scadeva il 5 di Marzo, sull'auto nuova, ovviamente con la stessa scadenza e la stessa classe di rischio (grazie Bersani) e la stipula con FCA, in data 21 Novembre, di quanto obbligatoriamente richiesto per il finanziamento, cioè furto, incendio, kasko e una manciata di altre garanzie prestate per FCA da Verti. Scadenza 37 mesi, cioè domani...

Queste le premesse. E un commento: prima e ultima volta in vita mia che chiederò un finanziamento su qualcosa. Mi sono fatto convincere come un cxxxxxne nell'euforia del momento, senza averne bisogno.
Gratta gratta non convengono mai. Felice di saldare tutto domani (tra l'altro con FCA "sorpresa" di non poterci guadagnare più nulla con la restituzione o il rifinanziamento che ha mandato comunicazioni per convincermi a fare quello che invece conveniva...a lei...).

Beh, tornando in tema: chiedo alla mia assicurazione (Genialloyd) se è possibile integrare la RC in corso con le garanzie che terminano domani con FCA/Verti e mi dicono "si, ma deve chiamarci non prima di sette giorni dalla scadenza".
Lunedì chiamo, faccio il preventivo e sono "appena" 622€ dal 21 Dicembre al 5 Marzo.
OK, non voglio grane. Pronto a pagarli.
Mi chiedono libretto e assicurazione Verti che invio. Ricevo conferma di ricezione e aspetto il preventivo per pagare e transitare in modo indolore da Verti a Genialloyd, con tutto.
Aspetto...
Aspetto...
Aspetto...
Chiamo. Il 21 si avvicina e incendio e furto mi sembrano garanzie di tutto rispetto.
"i documenti sono al vaglio della direzione...", mi rispondono "si, ma a me scadono garanzie importanti!" abbozzo...
"la informeremo!". In più non è possibile neppure pagare (sono un po' ingenuo, lo so, ma pensavo che pagamento = assicurato).
Scrivo una pessima recensione su un sito di assicurazioni/assicuratori e, magicamente, in poche ore compare la possibilità di pagare. Ma attenzione: l'accettazione della carta di credito non garantisce l'assicurazione. La burocrazia deve fare il suo corso...

Mi servo di diverse compagnie (case, RC professionali etc. etc.) e quindi chiamo le Generali, un essere umano in carne ed ossa e non un sito online. Peccato che l'assicurazione auto mi sia stata imposta per cinque/sesti da FCA che usa la sua compagnia altrimenti mi sarei assicurato con loro. Forse.....
Beh, la signora, che mi conosce da 29 anni, mi conferma un sospetto: "vede, lei potrebbe aver subito un furto o un incidente e, vista la somma che vuole assicurare, la compagnia deve tutelarsi facendo ricerche".
Prego???
Vuoi vedere che devo mandare foto della Q sotto tutte le angolazioni con il Corriere della Sera di giornata? Ma cos'è, il rapito di turno per cui si chiede il riscatto dopo la prova che è in vita?
E il 21 si avvicina...

Morale:
Mai più un finanziamento, sono ladri...Non per il ridicolo tasso di interesse ma perché ti costringono a sposare anche i parenti.
Mai più Genialloyd, il 5 Marzo libero! (BTW si giocano 5500€ all'anno tra questa e le altre assicurazioni stipulate con loro).
E il nuovo matrimonio, con le stesse garanzie, costerà esattamente il 40% della folle cifra chiesta da questi bru bru.
Perché, ovviamente, ho fatto un po' di ricerche e si può fare...ho già il preventivo...

Quindi, dove sono i banditi, qui o nel Far West?


PS
Sapete cosa mi rode di tutto questo? Il non potermi godere la Giulia con completa serenità fino al 5 Marzo. Questo più di ogni altra cosa.
 
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Quando mi hanno prospettato le varie formule di finanziamento rifiutai di fare quella che prevedeva l'assicurazione con FCA e ora da questo tuo racconto ne ho conferma.
In compenso sono passato a Genertel e oltre a un cospicuo risparmio ho trovato anche persone estremamente disponibili.
 
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