Punti di ricarica per batteria

Ciao a tutti,

inizio con dire che non dovete insultarmi... mi rendo conto della banalità della domanda per un pubblico di esperti.

L'auto non si accende più. Tenta di partire, ma mi dice che la batteria e scarica.
Trovo in casa, non si sa come, un caricabatterie per auto della Bosh probabilmente degli anni 70-80.
Bene...
Prendo il manuale. Trovo la procedura, apro il baule e trovo la batteria.
Smonto il coperchio del polo positivo e mi trovo davanti la batteria come da immagine
Visualizza allegato 204815

Qui sorge il mio dubbio:
- da manuale dovrei collegare il polo positivo vicino al cavo rosso (quindi in posizione 1)
- ma se guardo la batteria il simblo "+" lo ho vicino alla posizione 2.

Che faccio?

Nessun dubbio per il polo negativo che ho collegato nel punto 3.

Ciao e grazie ancora!
e perchè mai dovresti sentirti in imbarazzo? cosa dovrei dire io? qui, per nostra fortuna, ci sono valenti scienziati.
 
Caricabatterie BOSCH tipo a valigetta con un indicatore a lancetta, che quando è acceso ronza un pochino?
Nel caso, si tratta di caricabatterie abbastanza essenziale: trasformatore, diodi e corrente pulsante ai morsetti. La corrente di carica si riduce man mano che la batteria si carica, fino ad azzerarsi a batteria carica, quando cioè la resistenza presentata dalla stessa batteria diventa così alta da impedire praticamente del tutto la circolazione della corrente stessa.
Con caricabatterie di questo tipo io tendenzialmente non caricherei le moderne batterie sigillate e, non potendo proprio fare altrimenti, lascerei in circuito i dispositivi di controllo della carica precablati nei morsetti. Quindi: poli remoti nel cofano.
I caricabatterie più moderni hanno programmi di carica controllata da algoritmi che durante il processo monitorano correnti e tensioni. In questo modo è possibile anche riportare alla vita batterie completamente scariche o procedere ad un efficace mantenimento.
Ormai costano poco e funzionano molto bene. Conviene dotarsene.
 
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Caricabatterie BOSCH tipo a valigetta con un indicatore a lancetta, che quando è acceso ronza un pochino?
Nel caso, si tratta di caricabatterie abbastanza essenziale: trasformatore, diodi e corrente pulsante ai morsetti. La corrente di carica si riduce man mano che la batteria si carica, fino ad azzerarsi a batteria carica, quando cioè la resistenza presentata dalla stessa batteria diventa così alta da impedire praticamente del tutto la circolazione della corrente stessa.
Con caricabatterie di questo tipo io tendenzialmente non caricherei le moderne batterie sigillate e, non potendo proprio fare altrimenti, lascerei in circuito i dispositivi di controllo della carica precablati nei morsetti. Quindi: poli remoti nel cofano.
I caricabatterie più moderni hanno programmi di carica controllata da algoritmi che durante il processo monitorano correnti e tensioni. In questo modo è possibile anche riportare alla vita batterie completamente scariche o procedere ad un efficace mantenimento.
Ormai costano poco e funzionano molto bene. Conviene dotarsene.
ecco vedi, Swordy, cosa ti ho appena detto? io tolgo sempre lo S&S. non vado oltre. sento dire che fa bene.
 
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quando cioè la resistenza presentata dalla stessa batteria diventa così alta da impedire praticamente del tutto la circolazione della corrente stessa.
Più che la resistenza che cambia è la tensione della batteria che salendo fino a eguagliare quella del caricabatteria, impedisce la circolazione di corrente... ;)


Con caricabatterie di questo tipo io tendenzialmente non caricherei le moderne batterie sigillate e, non potendo proprio fare altrimenti, lascerei in circuito i dispositivi di controllo della carica precablati nei morsetti. Quindi: poli remoti nel cofano.
Io se avessi un caricabatteria di dubbia fattura farei l'opposto... ossia scollegherei completamente la batteria evitando che eventuali anomalie si ripercuotessero sull'impianto elettrico dell'auto.
 
E' sempre l'antico problema se è il fusibile che protegge il transistor o il transistor che protegge il fusibile...
 
[emoji28] ciao Clud! Ma la #Stelviablu ti conosce e sa che deve rigare dritto!
Swordy ciao!
sei sempre una sicurezza per me: siccome non capisco un tubo mi verrebbee da pensare che il manutentore dovrei attaccarlo al cofano! lasciamo perdere. non è cosa.(forse dovrei aprire il cofano?) mai fatto.
la uso e amen.
 
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Ciao a tutti,

inizio con dire che non dovete insultarmi... mi rendo conto della banalità della domanda per un pubblico di esperti.

L'auto non si accende più. Tenta di partire, ma mi dice che la batteria e scarica.
Trovo in casa, non si sa come, un caricabatterie per auto della Bosh probabilmente degli anni 70-80.
Bene...
Prendo il manuale. Trovo la procedura, apro il baule e trovo la batteria.
Smonto il coperchio del polo positivo e mi trovo davanti la batteria come da immagine
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Qui sorge il mio dubbio:
- da manuale dovrei collegare il polo positivo vicino al cavo rosso (quindi in posizione 1)
- ma se guardo la batteria il simblo "+" lo ho vicino alla posizione 2.

Che faccio?

Nessun dubbio per il polo negativo che ho collegato nel punto 3.

Ciao e grazie ancora!
Leggi il libretto di manutenzione, dovrebbero esserci dei collegamenti da remoto direttamente nel cofano motore, sulla mia Giulia ci sono[emoji106], la piastra dove attaccare la pinza rossa del positivo è sotto il tergicristallo lata passeggero, si toglie uno sportellino di plastica e se ne solleva un altro con la molla, sotto c'è la piastra del positivo [emoji106]
IMG_20200219_150035.jpeg
IMG_20200426_161513.jpeg
 
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Io se avessi un caricabatteria di dubbia fattura farei l'opposto... ossia scollegherei completamente la batteria evitando che eventuali anomalie si ripercuotessero sull'impianto elettrico dell'auto.
Ciao Ripamount, ho visto solo ora il tuo post e quindi la batteria l'avrai già ricaricata, ma ti do comunque qualche consiglio.
Prima di tutto riporto il consiglio di M@urizio, perchè è assolutamente da seguire. E aggiungo qualcos'altro. Per avere dei buoni consigli sarebbe più che opportuno che postassi i dati di targa del caricabatterie (magari puoi fare una foto alla targhetta). Comunque faccio le seguenti considerazioni. Prima di tutto il fatto che il caricabatterie sia degli anni 70/80 non vuol dire che non possa fare il suo mestiere (caricare la batteria) efficacemente, però dato che al Lidl se ne trova uno ottimo e di uso più comodo a 15 euro, con controllo elettronico ecc.. ecco che quei caricabatterie "vecchi" non si usano praticamente più (ne ho un paio anche io in garage che non ho più usato dopo aver acquistato quello "moderno"). Se è un Bosh, sarà anche di buona qualità, ma data l'età non avrà nessun controllo elettronico di interruzione carica ecc.. . Sarebbe importante conoscere la capacità di carica che suppongo essere di 4 / 5 Ah, e se così fosse potresti effettuare la carica senza staccare niente, ma come dice M@urizio è sempre meglio essere prudenti. Io almeno staccherei il polo negativo (che essendo a sgancio rapido si stacca in un secondo).
Per la ricarica dato che il caricabatterie non avrà il distacco automatico a fine carica e che la tua batteria, da quel che ho capito è completamente a terra, io consiglio la seguente regola pratica che ho sempre (più o meno) seguito io e che sinceramente seguo anche ora per caricare le batterie NiMh con caricabatterie che non hanno l'interruzione di carica (ora su questo mi aspetto strali di critiche perchè, se leggi l'altro thread sulla carica della batteria, vedrai che per noi la questione "carica batterie" è un aspetto di fondamentale importanza, praticamente un credo che ciascuno segue come una propria filosofia di vita che non può essere messa in discussione :rolleyes:). Devi dividere la capacità della batteria (Ah) per la capacità di carica del caricabatterie (Ah), moltiplicare il risultato per 1,5 ed ottieni le ore di carica necessarie. Dato che abbiamo presupposto che il caricabatterie non abbia l'interruzione di carica automatica, non è consigliabile lasciarlo collegato a lungo dopo che la batteria ha raggiunto la piena carica.
Altra cosa, se la batteria è completamente a terra è possibile che non sia in grado di mantenere la carica e quindi essere inaffidabile. Il caricabatterie Cteck o quello del Lidl hanno un sistema di "recupero" delle batterie malandate che potrebbe migliorare la situazione, ma sinceramente non so quanto possa essere affidabile.
 
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in realtà un caricatore degli anni 80 non è propriamente adatto a caricare una batteria AGM - del fatto di collegarlo prima dell'ibs vi avevo già riportato che serve per non bruciare l'ibs stesso e nulla più.
in ogni caso se avete un caricatore di ultima generazione fate quello che volete in tutta sicurezza.