Verifica visiva usura cinghia distribuzione

Infatti, se uno ad esempio viaggia sempre in quarta a 3000 giri impiega piú tempo a fare un km che a 5000 giri ma il numero di giri fatto dal motore é lo stesso.
Se si viaggia in citta per spostarsi un km inserendo spesso marce basse i giri del motore per fare un km saranno di piú, in 1a, 2a e 3a ad esempio per far girare le ruote un certo numero di volte servono piú giri motore o no?
Quindi a paritá di ore di utilizzo dovrebbe essere l'uso che se ne é fatto che determina l'usura reale.
Perché allora non viene montato un "contatore" di usura visto che la digitalizzazione nel 2020 permetterebbe in modo anche relativamente facile di farlo?
Un semplice programma poi che applica una formula che tenga conto delle condizioni (cambi marcia, temperature esterne, etc) agevolerebbe la scelta di se e quando fare la manutenzione.

Penso perché quando poi, per i più svariati motivi, si rompesse, l'utilizzatore darebbe la colpa al sistema di rilevamento (se realmente sviluppabile) e quindi al produttore dell'auto.
 
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Perché allora non viene montato un "contatore" di usura visto che la digitalizzazione nel 2020 permetterebbe in modo anche relativamente facile di farlo?
Un semplice programma poi che applica una formula che tenga conto delle condizioni (cambi marcia, temperature esterne, etc) agevolerebbe la scelta di se e quando fare la manutenzione.
A parte il costo sia pur minimo la ragione è che la cinghia non ha una durata ben definita per cui è preferibile dare un'indicazione di massima "prudenziale", avvertendo che se l'uso è gravoso è da sostituire prima.

Credo che il timore di rompere la cinghia sia generalizzato tra gli automobilisti che hanno cura del proprio mezzo ma che allo stesso tempo sia un evento abbastanza raro.
Quasi sempre la cinghia si rompe non perchè e vecchia o usurata ma perchè tuttociò stà attorno non funziona in maniera ottimale (tendicinghia, puleggie, pompa etc).
 
No, l'evento non è affatto raro...anzi.... ; Le cinghie della distribuzione si rompono eccome anche oggi ed anche a chi rispetta tutte le prescrizioni della casa (vedi Peugeot 1.2 a 3 cilindri, ma anche molti altri motori ). Di sicuro quando fanno girare una solo puleggia di albero a camme (come nei Fire ...) la durata è sempre superiore a quelle che invece ne fanno girare n.2 (come nel 1750, nel 1.2 Peugeot , ecc.) .Per le case produttrici la durata è sempre superiore a quella indicata nel libretto dell'auto, ma in realtà non è vero (sono tantissimi i motori che vanno in pezzi a causa della rottura della cinghia distribuzione). Ovviamente influisce il funzionamento dei vari tenditori e della pompa acqua, ma non è detto. La cosa migliore è non comprare mai un motore con cinghia distribuzione che aziona n.2 pulegge di alberi a camme ; Sui motori senza INTERFERENZA (come i FIRE a 2 valvole per cilindro) la rottura della cinghia non comporta alcun danno solo la sostituzione della cinghia stessa e ovviamente il motore si ferma, ma senza danni. In futuro si avranno solo catene , che comunque hanno ancora i loro problemi, ma difficilmente si rompono all'improvviso, prima iniziano a fare dei forti rumori di sbattimento. Sui motori ALFA del passato e su alcuni Mercedes, di catene se ne mettevano addirittura 2 (in caso di rottura di una la seconda impediva di fare danni...). Sulle Mercedes 190 le rotture della catena era all'ordine del giorno (cera un errore di progettazione delle corone e pignoni sugli alberi ) quindi passarono a mettere n. 2 catene contemporaneamente. Grossi guai anche sui recenti BMW e motori VW.
 
No, l'evento non è affatto raro...anzi.... ;
Vado a sensazione non ho statistiche sottomano... in rapporto alle auto circolanti credo che il guasto alla cinghia non sia percentualmente elevato.
Il fatto è che purtroppo l'evento è catastrofico e lascia il segno nella memoria ma soprattutto nel portafoglio. :p


Di sicuro quando fanno girare una solo puleggia di albero a camme (come nei Fire ...) la durata è sempre superiore a quelle che invece ne fanno girare n.2 (come nel 1750, nel 1.2 Peugeot , ecc.)
Se fanno girare più alberi voglio sperare che le dimensioni della cinghia siano proporzionate, bisogna anche dire che l'uso del FIRE è diverso da quello di un comune TS Alfa.

. In futuro si avranno solo catene
Personalmente non ne sono certo in quanto la cinghia è sicuramente più silenziosa, economica, assorbe meno energia ed è "facilmente" sostituibile.
Io sono sempre stato un sostenitore della catena ma dopo aver visto le rogne qualche Doblò 1,3 e motori derivati sono abbastanza perplesso.

Sui motori ALFA del passato, di catene se ne mettevano addirittura 2 (in caso di rottura di una la seconda impediva di fare danni...)..
Non so se ti riferisci al vecchio bialbero Alfa dove le catene erano 2 (una corta e l'altra lunga) ma avevano compiti ben distinti. Forse intendevi che avevano doppia maglia e giravano su ingranaggi diversi..
 
Il punto di vista sulla cinghia è molto controverso. Poco tempo fa discutevo sull argomento con un meccanico che lavora solo su Ferrari. Sosteneva di avere smontato parecchi motori di 10 /12 anni e di avere sempre trovato le cinghie in condizioni pari al nuovo. Da parte mia ho visto un 147 con 70k km e quattro anni aquistata nuova da un ragazzo con cinghia rotta. Era in condizioni che con il pollice premendo leggermente sui denti saltavano via. Il povero ragazzo aveva gia concordato la Sostituzione della cinghia con il meccanico per la settimana successiva. Dalla delusione ha dato in permuta l auto cosi come era passando ad altro marchio.
 
Per quanto riguarda le ALFA del passato , le catene erano 2+2 (2 lunghe + 2 corte = totale 4 , erano sempre doppie..) e tutte e due facevano lo stesso lavoro (una era di sicurezza, idem per la Mercedes) vedi foto : Poi per il futuro è impensabile mantenere la cinghia di distribuzione perchè richiede comunque e sempre una manutenzione costosa (vedi i nuovi Firefly FCA), ci sono le cinghie in bagno d'olio (vedi FORD 3 cilindri e VW..) ma hanno dato "problemi" comunque e quindi già la FORD le ha sostituite con le catene (vedi il 3 cil. su nuova Puma).
 

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O anche questo link : Alfa 75 Turbo: tanti cavalli e un buon comfort

Comunque è vero che anche le catene danno grossi problemi e si rompono ( vedi BMW, ma anche altri..) però non richiedono manutenzione e i motori IBRIDI del futuro si devono aprire il meno possibile... esiste anche la distribuzione comandata da cascata di ingranaggi (precisa e indistruttibile, ma costosa e rumorosa...) viene adottata nelle competizioni e sulle moto. A mio avviso la migliore è quella della cinghia senza interferenza (Fire a 2 valvole ) non si può rompere mai nulla, ma poi si devono limitare le prestazioni del motore e di molto.
 
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Avere la cinghia di distribuzione è un costo in più certo e per sempre , anche perchè se fai pochi KM la devi cambiare comunque ogni 4-5 anni . Le OPEL (se ne sono rotte una infinità , muovevano 2 pulegge sempre..) la cambiavano ogni 2 tagliandi ....e so bene quanto costava....(secondo me il Fire è stato un motore davvero "Intelligente" fatto per risparmiare ...valido ancora oggi..).
 
....(secondo me il Fire è stato un motore davvero "Intelligente" fatto per risparmiare ...valido ancora oggi..).
Esperienza in famiglia..
Panda anno 2007 (13 anni) circa 140.000 Km, con la scusa che se si rompe la cinghia non ci sono danni, la sostituzione avverrà a scadenza naturale ovvero quando salterà qualche dente. :)
 
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Penso perché quando poi, per i più svariati motivi, si rompesse, l'utilizzatore darebbe la colpa al sistema di rilevamento (se realmente sviluppabile) e quindi al produttore dell'auto.

Bhe, cambierebbe poco rispetto a quando si rompe prima della scadenza degli intervalli max dichiarati.
Anzi ritengo che un controllo basato sul reale utilizzo dia piú garanzie di intervenire in tempo ed evitare il problema e metterebbe daccordo casa costruttrice e cliente visto che il primo non correrebbe il rischio di riparare in garanzia a causa di un usura maggiore pur se in un breve periodo e con chilometraggio basso e il cliente dalla sua saprebbe che nonostante abbia percorso meno km e il tempo trascorso é piú breve sarebbe il caso cambiarla e se non lo fá ne paga le conseguenze indipendentemente dalla garanzia.
Inoltre basterebbe aggiungere una clausola in garanzia per coprire le avarie dovute alla rottura cinghia anche fuori dal periodo purché si siano seguite le indicazioni del "programma".