Luca De Meo lascia Fiat Automobiles

Per favore, qui nessuno deve mettersi uno straccio in bocca perché ognuno è libero di pensarla come vuole.

Se la penso così è perché questa persona se ne è andata lasciando solo tante promesse e tante belle parole, che ora non servono a nulla, quindi non pensare che gli faccia gli auguri per il futuro perché mi sono sentito tradito da questa persona in cui ho scommesso nel suo successo di rilancio del marchio.
Speravo che lui fosse veramente la persona in grado di far rilanciare questo marchio così sfortunato e pensavo che la famosa "vendetta dell'alfa romeo" finalmente stesse per arrivare.

Io credo che per fare il manager in un marchio come l'alfa romeo devi per prima cosa essere "Alfista" e poi saper fare il manager.
Ripper, non possiamo sapere cosa ha generato queste scelte, non lo vedo come un "traditore" ma come una persona libera di scegliere, dietro a queste decisioni ci sono accordi, scelte da entrambe le parti, è impossibile giudicare dal nostro punto di vista senza conoscere.........
Non sono daccordo sul fatto che un manager di Alfa Romeo debba essere per forza alfista, solo conoscere bene il suo lavoro e applicarlo negli interessi dell'azienda per cui lavora, certo un team è anche e soprattutto amore per il marchio e il prodotto ma non diamo tutto per scontato ;)
Ripeto le scelte si fanno per cercare di migliorare, ora attendiamo gli sviluppi, da clienti che amano un marchio glorioso, vedrai non è tutto negativo :rolleyes:
 
"Il mio personale obiettivo è quello di restituirvi un’Alfa Romeo come quella che sognate" Luca De Meo

Io non l'ho vista questa alfa che tanto ho sognato e continuerò a sognare e tu l'hai vista?


... chi ci dice,Ripper , che non se ne vada proprio per questo, magari le sue aspettative future erano queste, quelle di "altri"no!!!... noi non valoriziamo mai i nostri migliori manager...ciao
 
Ripper, non possiamo sapere cosa ha generato queste scelte, non lo vedo come un "traditore" ma come una persona libera di scegliere, dietro a queste decisioni ci sono accordi, scelte da entrambe le parti, è impossibile giudicare dal nostro punto di vista senza conoscere.........
Non sono daccordo sul fatto che un manager di Alfa Romeo debba essere per forza alfista, solo conoscere bene il suo lavoro e applicarlo negli interessi dell'azienda per cui lavora, certo un team è anche e soprattutto amore per il marchio e il prodotto ma non diamo tutto per scontato ;)
Ripeto le scelte si fanno per cercare di migliorare, ora attendiamo gli sviluppi, da clienti che amano un marchio glorioso, vedrai non è tutto negativo :rolleyes:

Pensala come vuoi, resta il fatto che io mi sono sentito tradito da questa persona.

Io penso poi che l'alfa non sia un marchio come tutti gli altri ma ha qualcosa in più.
L'Alfa Romeo, come disse Orazio Satta Puliga, "non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. È una specie di malattia, l’entusiasmo per un mezzo di trasporto. È un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore. Qualcosa che resiste alle definizioni. I suoi elementi sono come quei tratti irrazionali dello spirito umano che non possono essere spiegati con una terminologia logica."

Purtroppo oggi questa "malattia" si sente sempre meno, perché le persone che gestiscono questo grande e glorioso marchio, non ci si attaccano emotivamente come era una volta, e questo è un male enorme.

:smiley_029::smiley_029:
 
sempre peggio ragazzi....speriamo bene......
:grinser026::grinser026::grinser026:
 
per me questa è la risposta di De Meo alla decisione di Marchionne di fermare tutti i progetti Alfa a parte la 149, come dichiarato a Dicembre dal Sergio.
credo che a fronte dell'impegno di De Meo a raggiungere certi risultati di vendita, Marchionne si era impegnato a dare disponibilità finanziarie e di risorse. se Marchionne blocca tutto è chiaro che De Meo o si adegua o lascia.
Io credo la cosa potesse essere gestita diversamente.
ovvero, anzitutto, prima di fare dichiarazioni così drastiche Marchionne
avrebbe dovuto ridiscutere col management gli obiettivi es. del triennio
2009-2011, riallineando ad essi le risorse.

A
 
Ragazzi ... sveglia a certi livelli di potere ed economici non frega niente a nessuno di essere per un machio o l'altro.
A certi vertici aziendali si giocano delle lotte di potere che neanche potete averne un'idea, girano talmente tanti soldi ... tutto il resto e' fuffa ... parole parole parole
Io sinceramente per quanta passione possa avere in un marchio quando trovo qualcuno che mi paga X mila euro al mese posso cambiare marca di auto, posso convertirmi a qualsiasi auto ... ma avete una lontana idea di quanti soldi girano, quello che prendete voi allì'anno loro lo prendono in un mese :smiley_001:
L'unica cosa che invece importa al management che verra' nuovo e' fare bene il proprio lavoro con responsabilita' obiettivita' e passione, indipendentemente che sia pro o contro alfa, deve fare strettamente gli interessi dell'azienda per la quale e' stato assunto, allora si le cose funzioneranno bene, se sei un manager con le balls e fai bene il tuo lavoro l'azienda intera ne trovera' beneficio indipendetemente dall'auto che guidi.
ciao, livio.
 
I rapporti tra De Meo e Marchionne sono in effetti stati caratterizzati spesso da alti e bassi.
Un anno fa è diventato amministratore delegato della marca Alfa Romeo quando Antonio Baravalle ha lasciato il gruppo.
L'uscita di De Meo potrebbe essere seguita in tempi brevissimi da un rimpasto ai vertici Fiat Auto che vedrebbe l'eliminazione di altre posizioni e il possibile affidamento a Lorenzo Sistino responsabile della marca Fiat.
De Meo si aggiunge al gruppo di dirigenti che hanno lasciato il Lingotto da fine 2007; oltre a Baravalle anche Giuseppe Bonollo e Roberto Ronchi, tutti rimpiazzati con soluzioni interne.
L'uscita di De Meo riporta un faro sugli assetti internial Lingotto in un periodo che sarà cruciale per il futuro di Fiat Auto: Marchionne è convinto che l'attuale fase di crisi provocherà un consolidamento a tappe forzate tra produttori di auto, una fase al termine della quale non resteranno più di 6 grandi gruppi a livello internazionale.
 
per me questa è la risposta di De Meo alla decisione di Marchionne di fermare tutti i progetti Alfa a parte la 149, come dichiarato a Dicembre dal Sergio.
credo che a fronte dell'impegno di De Meo a raggiungere certi risultati di vendita, Marchionne si era impegnato a dare disponibilità finanziarie e di risorse. se Marchionne blocca tutto è chiaro che De Meo o si adegua o lascia.
Io credo la cosa potesse essere gestita diversamente.
ovvero, anzitutto, prima di fare dichiarazioni così drastiche Marchionne
avrebbe dovuto ridiscutere col management gli obiettivi es. del triennio
2009-2011, riallineando ad essi le risorse.

A

In parte condivido perchè sotto molti aspetti già il passaggio dal "brand" Fiat ad Alfa e Abarth, nonostante le apparenze, è stato un ridimensionamento di De Meo all'interno del top management del gruppo.
Con questa mossa gli si è ridotto di molto la capacità operativa sia in termini economici che tecnici, tra l'altro in un momento di forte contrazione del mercato dove i soldi in cassa vanno spesi con molta cautela.

Adesso probabilmente avrà libertà e cash per sviluppare le sue idee inolre se a questo associamo che l'offerta del gruppo VW-AUDI sarà stata allettante sia in termini economici che professionali (fornisce l'occasione di dimostrare che si è in grado di andare avanti senza "papà" Marchionne), non ci si può soprendere di questa, tra l'altro lecita, scelta.

:decoccio:
 
Ci vorrebbe uno come il drake... Uno con le p... x far risollevare alfa... uno che non ha paura di dire le cose come stanno... e che se fa promesse le mantiene (vedrete più modelli nei prossimi 3 anni che negli ultimi 10... questa me la lego al dito)... possibile che al mondo non c'è nessuno che ha davvero il desiderio di far ripartire alfa con macchine valide, veloci, sportive?!?

mi viene da piangere...
 
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ciao a tutti....dopo che s'è andato luca de meo....ci sono rimasto veramente male..perche aveva speso parole importanti e sembrava che volesse rilanciare veramente il biscione.Al di questo...e che in alfa romeo...non sono mai riusciti a seguire un cammino...ci sono sembre stati colpi di scena...e non c'è mai stato un organigramma aziendale solido è questo il punto che mi fa rimanere perplesso..e poi l'alfa romeo dovrebbe essere un punto di riferimento del made in italy..e invece..anche i motori non c'è ne uno alfa...tutto alfa...ma sara possibile..ci siamo rotti di girare con motori fiat...basta..:smiley_001::smiley_001: