- 28 Marzo 2008
- 1,739
- 252
- 136
- 37
- Regione
- Veneto
- Alfa
- 159
- Motore
- 1.9 jtdm 16v 150cv
- Altre Auto
- BMW E34 520i 24v 200cv
Come alcuni ben sanno ho dovuto sostituire la mia amata 159 per un eccessivo chilometraggio percorso in poco tempo. La prima idea fu di acquistare una bmw x1 ma come si dice il fato ti porta sempre su altre strade. Ed ecco apparire una 320d coupé. Sono sempre stato un grande amante del biscione ed ora che in mano ho il top della concorrenza posso realmente dare un giudizio sincero ed oggettivo.
Partiamo dall’esterno, ma non stilisticamente, bensì per materiali ed assemblaggi: i materiali utilizzati sono gli stessi di casa Fiat ma usati in modo totalmente diverso; la plastica è sovrana nella tedesca, paraurti, passaruote, minigonne, solo portelloni e tetto sono in lamiera… la 159 utilizzava plasticone solo per i paraurti il resto era di solida lamiera. I tanto invidiati assemblaggi non sono ne più ne meno gli stessi di mamma Fiat; si nota dalla voragine creata tra il cofano motore chiuso e i passaruta anteriori (vedi foto) … si parla di un centimetro di differenza. Molte volte la chiusura delle porte non avviene correttamente per una mal registrazione delle stesse e alla chiusura del bagagliaio si avverte un forte rumore metallico provocato dal battito della targa col portellone. Per 80 milioni delle vecchie lire se le potevano risparmiare.
L’assetto risulta essere pressoché inesistente rispetto alla 159 ma la tenuta è notevole e l’assorbimento delle asperità è da auto superiore. Le gomme sono all’altezza del motore anche nell’allestimento base; si parte da una minima di 225/45 r17 93w e sono di serie le gomme runnflat con sensore pressione.
Chicca estetica del 320 coupé: non è presente l’antenna radio a vista; è inserita come filetto di rame nel vetro posteriore.
Entriamo in quest’auto. Salta subito all’occhio il pacchetto luci composto da led sotto le maniglie esterne, una lunga fila di led sul poggia-braccio della portiera, luci anti-pozzanghera, luci ambiente e illuminazione zona piedi. All’interno la vettura risulta molto semplice, forse troppo; per chi arriva da un’alfa è difficile ambientarsi al primo colpo. C’è tutto ma è ridotto all’essenziale. Clima e radio sono di facile raggiungimento e per il clima c’è da aggiungere una nota positiva per funzionalità e versatilità, è possibile perfino programmarlo. La radio invece, per chi come me ha installato la “professional”, bisogna tener conto che pochi tasti gestiscono troppe funzioni, può distrarre rischiosamente la guida. I sedili risultano comodi per una coupé e viene aggiunto di serie nella gamma la possibilità di basculamento, cosa di cui ho avvertito la mancanza nella 159 per la differenza di altezza fra me e mio padre. L’accesso alla parte posteriore non è dei migliori ma una volta dietro ci si rende conto della grandezza dell’auto; al centro fra i due passeggeri spicca un pronunciato tunnel con porta oggetti, bracciolo reclinabile e bocchette del clima indipendenti dal sistema centrale; il tutto comodo e di indubbia eleganza … devo far notare però che una volta saliti dietro il posto guida non si può scendere dal lato passeggero e viceversa, a meno che non si vogliono implicare difficili contorsionismi che potrebbero rovinare l’auto. La cura dell’interno si fa notare anche se si va a vedere dove non si dovrebbe (come nella zona piedi o sotto i sedili) e la rigidità dei materiali fa da padrona. Di serie in tutti i modelli è presente il porgi cintura automatico per prelevare la cintura con facilità altrimenti irraggiungibile(foto). Ultimo non per importanza il bagagliaio risulta essere decisamente più grande di quanto si pensi (440 litri) e come litraggio non si allontana di molto dalla 159 SW (445 litri).
Il motore ormai lo conosciamo tutti: un 2.0 litri diesel da 177cv in alluminio che permette un raggiungimento dei 100 km/h in soli 7,8 secondi ed una velocità massima di 232 km/h. Bello!?! Si e no!!! Perché l’erogazione risulta constante e progressiva dai 1200 ai 4500 giri e rispetto al 1.9 jtdm dell’alfa ha tanta potenza e prestazionalità in più ma purtroppo manca di emozione/cattiveria tipica del biscione.
Il peso è di soli 1475 kg, molti meno dell’alfa e la leggerezza si avverte soprattutto nei cambi di direzione precisi e nella partenze tranquille dove il motore non accenna a faticare.
I consumi sono da record e dove la casa dichiara una media di 20,8 km/l alla pompa non si scende sotto i 19, anche con un pizzico di città.
Per ultimo tutte le fanalerie esterne sono a led (anche luci targa) e i fari anteriori rigorosamente bi-xenon su tutte le versioni.
La garanzia è di 4 anni km illimitati.
Partiamo dall’esterno, ma non stilisticamente, bensì per materiali ed assemblaggi: i materiali utilizzati sono gli stessi di casa Fiat ma usati in modo totalmente diverso; la plastica è sovrana nella tedesca, paraurti, passaruote, minigonne, solo portelloni e tetto sono in lamiera… la 159 utilizzava plasticone solo per i paraurti il resto era di solida lamiera. I tanto invidiati assemblaggi non sono ne più ne meno gli stessi di mamma Fiat; si nota dalla voragine creata tra il cofano motore chiuso e i passaruta anteriori (vedi foto) … si parla di un centimetro di differenza. Molte volte la chiusura delle porte non avviene correttamente per una mal registrazione delle stesse e alla chiusura del bagagliaio si avverte un forte rumore metallico provocato dal battito della targa col portellone. Per 80 milioni delle vecchie lire se le potevano risparmiare.
L’assetto risulta essere pressoché inesistente rispetto alla 159 ma la tenuta è notevole e l’assorbimento delle asperità è da auto superiore. Le gomme sono all’altezza del motore anche nell’allestimento base; si parte da una minima di 225/45 r17 93w e sono di serie le gomme runnflat con sensore pressione.
Chicca estetica del 320 coupé: non è presente l’antenna radio a vista; è inserita come filetto di rame nel vetro posteriore.
Entriamo in quest’auto. Salta subito all’occhio il pacchetto luci composto da led sotto le maniglie esterne, una lunga fila di led sul poggia-braccio della portiera, luci anti-pozzanghera, luci ambiente e illuminazione zona piedi. All’interno la vettura risulta molto semplice, forse troppo; per chi arriva da un’alfa è difficile ambientarsi al primo colpo. C’è tutto ma è ridotto all’essenziale. Clima e radio sono di facile raggiungimento e per il clima c’è da aggiungere una nota positiva per funzionalità e versatilità, è possibile perfino programmarlo. La radio invece, per chi come me ha installato la “professional”, bisogna tener conto che pochi tasti gestiscono troppe funzioni, può distrarre rischiosamente la guida. I sedili risultano comodi per una coupé e viene aggiunto di serie nella gamma la possibilità di basculamento, cosa di cui ho avvertito la mancanza nella 159 per la differenza di altezza fra me e mio padre. L’accesso alla parte posteriore non è dei migliori ma una volta dietro ci si rende conto della grandezza dell’auto; al centro fra i due passeggeri spicca un pronunciato tunnel con porta oggetti, bracciolo reclinabile e bocchette del clima indipendenti dal sistema centrale; il tutto comodo e di indubbia eleganza … devo far notare però che una volta saliti dietro il posto guida non si può scendere dal lato passeggero e viceversa, a meno che non si vogliono implicare difficili contorsionismi che potrebbero rovinare l’auto. La cura dell’interno si fa notare anche se si va a vedere dove non si dovrebbe (come nella zona piedi o sotto i sedili) e la rigidità dei materiali fa da padrona. Di serie in tutti i modelli è presente il porgi cintura automatico per prelevare la cintura con facilità altrimenti irraggiungibile(foto). Ultimo non per importanza il bagagliaio risulta essere decisamente più grande di quanto si pensi (440 litri) e come litraggio non si allontana di molto dalla 159 SW (445 litri).
Il motore ormai lo conosciamo tutti: un 2.0 litri diesel da 177cv in alluminio che permette un raggiungimento dei 100 km/h in soli 7,8 secondi ed una velocità massima di 232 km/h. Bello!?! Si e no!!! Perché l’erogazione risulta constante e progressiva dai 1200 ai 4500 giri e rispetto al 1.9 jtdm dell’alfa ha tanta potenza e prestazionalità in più ma purtroppo manca di emozione/cattiveria tipica del biscione.
Il peso è di soli 1475 kg, molti meno dell’alfa e la leggerezza si avverte soprattutto nei cambi di direzione precisi e nella partenze tranquille dove il motore non accenna a faticare.
I consumi sono da record e dove la casa dichiara una media di 20,8 km/l alla pompa non si scende sotto i 19, anche con un pizzico di città.
Per ultimo tutte le fanalerie esterne sono a led (anche luci targa) e i fari anteriori rigorosamente bi-xenon su tutte le versioni.
La garanzia è di 4 anni km illimitati.
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