Sono bastate poche ore e le "lievissime" pressioni del presidente Obama sui vertici Chrysler per trovare l'accordo con Fiat, Cerberus (azionista di maggioranza) ed il ministero del tesoro Americano che su questa base aveva vincolato il prestito di 6 miliardi di $
Ho sottolineato il concetto del prestito perchè nulla viene dato a fondo perduto inoltre, a differenza dell'approccio Europeo, non si è data priorità al salvataggio delle aziende a prescindere per salvaguardare i posti di lavoro ma si è preteso piani e garanzie industriali ben precise ed in breve tempo.
Dal corriere i dettagli dell'accordo:
"La lettera di intenti non vincolante resa nota lo scorso 20 gennaio prevede un’alleanza strategica globale tra Fiat, Chrysler e Cerberus Capital Management (l'azionista di maggioranza della casa americana) grazie alla quale il Lingotto avrà inizialmente il 35% del capitale della casa automobilistica americana a fronte del conferimento di prodotti, piattaforme e tecnologie senza nessun esborso in denaro. L'alleanza, che dovrebbe rappresentare «un elemento chiave» del piano di ristrutturazione di Chrysler, potrà consentire alla società americana l`accesso a piattaforme competitive per veicoli a basso consumo, motori, trasmissioni e componenti che saranno prodotti negli stabilimenti Chrysler. Fiat fornirà a Chrysler accesso alla propria rete di distribuzione in paesi di importanza fondamentale per la crescita, oltre a significative opportunità di contenimento dei costi. Nel dettaglio la società italiana offrirà inoltre servizi di management a Chrysler. L'alleanza potrà permettere inoltre al Gruppo Fiat e a Chrysler di trarre beneficio dalle rispettive reti commerciali e industriali e dai rispettivi fornitori globali. La proposta di alleanza, secondo le due società, «è coerente con i termini e le condizioni del finanziamento concesso dal dipartimento del Tesoro americano alla Chrysler». In base a questo contratto di finanziamento, ognuno degli stakeholders di Chrysler (finanziatori, dipendenti, sindacato UAW, dealers, fornitori e Chrysler Financial) dovrà contribuire agli interventi messi in atto da Chrysler per il proprio risanamento. Quanto ai termini, in base all'intesa raggiunta Fiat contribuirà all'alleanza con attività strategiche, tra le quali: condivisione di prodotti e piattaforme, inclusi quelli destinati ai veicoli dei segmenti city e compatti, per ampliare l`attuale gamma dei prodotti di Chrysler; condivisione di tecnologie, comprese quelle relative a motori ecologici ed a basso consumo; accesso a nuovi mercati, compresa la distribuzione di veicoli Chrysler in paesi al di fuori del Nord America. Come corrispettivo Fiat riceverà una quota iniziale del 35% del capitale di Chrysler, con un opzione per salire al 55% e quindi al controllo della società. Non sono previsti per Fiat alcun esborso di cassa verso Chrysler né impegni a finanziare Chrysler in futuro"
:decoccio:
Ho sottolineato il concetto del prestito perchè nulla viene dato a fondo perduto inoltre, a differenza dell'approccio Europeo, non si è data priorità al salvataggio delle aziende a prescindere per salvaguardare i posti di lavoro ma si è preteso piani e garanzie industriali ben precise ed in breve tempo.
Dal corriere i dettagli dell'accordo:
"La lettera di intenti non vincolante resa nota lo scorso 20 gennaio prevede un’alleanza strategica globale tra Fiat, Chrysler e Cerberus Capital Management (l'azionista di maggioranza della casa americana) grazie alla quale il Lingotto avrà inizialmente il 35% del capitale della casa automobilistica americana a fronte del conferimento di prodotti, piattaforme e tecnologie senza nessun esborso in denaro. L'alleanza, che dovrebbe rappresentare «un elemento chiave» del piano di ristrutturazione di Chrysler, potrà consentire alla società americana l`accesso a piattaforme competitive per veicoli a basso consumo, motori, trasmissioni e componenti che saranno prodotti negli stabilimenti Chrysler. Fiat fornirà a Chrysler accesso alla propria rete di distribuzione in paesi di importanza fondamentale per la crescita, oltre a significative opportunità di contenimento dei costi. Nel dettaglio la società italiana offrirà inoltre servizi di management a Chrysler. L'alleanza potrà permettere inoltre al Gruppo Fiat e a Chrysler di trarre beneficio dalle rispettive reti commerciali e industriali e dai rispettivi fornitori globali. La proposta di alleanza, secondo le due società, «è coerente con i termini e le condizioni del finanziamento concesso dal dipartimento del Tesoro americano alla Chrysler». In base a questo contratto di finanziamento, ognuno degli stakeholders di Chrysler (finanziatori, dipendenti, sindacato UAW, dealers, fornitori e Chrysler Financial) dovrà contribuire agli interventi messi in atto da Chrysler per il proprio risanamento. Quanto ai termini, in base all'intesa raggiunta Fiat contribuirà all'alleanza con attività strategiche, tra le quali: condivisione di prodotti e piattaforme, inclusi quelli destinati ai veicoli dei segmenti city e compatti, per ampliare l`attuale gamma dei prodotti di Chrysler; condivisione di tecnologie, comprese quelle relative a motori ecologici ed a basso consumo; accesso a nuovi mercati, compresa la distribuzione di veicoli Chrysler in paesi al di fuori del Nord America. Come corrispettivo Fiat riceverà una quota iniziale del 35% del capitale di Chrysler, con un opzione per salire al 55% e quindi al controllo della società. Non sono previsti per Fiat alcun esborso di cassa verso Chrysler né impegni a finanziare Chrysler in futuro"
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