Confronto con la concorrenza

Forse potrebbe essere il momento per i costruttori di un esame di coscienza e valutare il fatto che l'aver intrapreso per l'auto la stessa strada dei smartphone non é quella giusta.
Direi che il problema è un altro: è ora che EU e USA si sveglino e smettano di dipendere da una dittatura straniera per i comparti fondamentali dell'economia moderna.
 
Forse potrebbe essere il momento per i costruttori di un esame di coscienza e valutare il fatto che l'aver intrapreso per l'auto la stessa strada dei smartphone non é quella giusta.
Standing ovation!

Mi associo alla standing ovation di MPP e aggiungo che questo esame di coscienza non dovrebbero farlo solo i costruttori di auto ma andrebbe applicato a quasi tutti i settori. Va bene il progresso, ci mancherebbe ma, quando il progresso diventa essenzialmente "futilità", ben venga del sano "conservatorismo"!
 
Direi che il problema è un altro: è ora che EU e USA si sveglino e smettano di dipendere da una dittatura straniera per i comparti fondamentali dell'economia moderna.
il problema è che sono quasi presi per la gola: parte del debito pubblico, soprattutto usa, è in mano alla cina
 
Senza dubbio i sedili della Giulia non sono il suo fiore all’occhiello, dal mio punto di vista necessitano di una particolare regolazione prima di essere comodi, sedile arretrato e schienale molto reclinato
io trovo il sedile sufficientemente comodo e duro al punto giusto, guido vicino al volante e con lo schienale piuttosto verticale, quando guidavo quasi per lavoro le auto erano grosse mercedes, avevo il mio sedile Recaro che facevo installare a macchina nuova, credo di averlo ancora da qualche parte, sembra il sedile di un camion, mille regolazioni, ventilato e con due rivestimenti uno estivo e uno invernale quando scendevi l'unica cosa stanca erano gli occhi ...
 
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il problema è che sono quasi presi per la gola: parte del debito pubblico, soprattutto usa, è in mano alla cina
Lo so, infatti è ancor più ridicolo come i 'muricans (un popolo che francamente detesto) quando parlino di tutto ciò che viene da lì ne parlino come di mer*a, non sapendo che l'80% delle cose che usano quotidianamente viene esattamente da quel posto. Loro e quel loro idiota orgoglio nazionale...
 
Direi che il problema è un altro: è ora che EU e USA si sveglino e smettano di dipendere da una dittatura straniera per i comparti fondamentali dell'economia moderna.

Ci sono svariati elementi che rendono la cosa estremamente difficile da risolvere:
1- gli abbiamo fornito (tutti) know-how per qualsiasi cosa dato che il mondo intero è corso a produrre là per i costi ridotti e ora loro, non solo sanno come fare le cose, ma hanno imparato a farle meglio.
2- la maggior parte di miniere che forniscono le materie prime sono loro (la questione Huawei innescata da Trump ha dato il via all'inizio della crisi dei semiconduttori... poi sommandosi al Covid è stato il disastro)
3- la Cina compra il debito degli altri e li tiene per le palle
4- ogni singola alternativa è troppo costosa quindi o si impara a contenere i costi o bisogna necessariamente aver a che fare con loro.
 
Ci sono svariati elementi che rendono la cosa estremamente difficile da risolvere:
1- gli abbiamo fornito (tutti) know-how per qualsiasi cosa dato che il mondo intero è corso a produrre là per i costi ridotti e ora loro, non solo sanno come fare le cose, ma hanno imparato a farle meglio.
2- la maggior parte di miniere che forniscono le materie prime sono loro (la questione Huawei innescata da Trump ha dato il via all'inizio della crisi dei semiconduttori... poi sommandosi al Covid è stato il disastro)
3- la Cina compra il debito degli altri e li tiene per le palle
4- ogni singola alternativa è troppo costosa quindi o si impara a contenere i costi o bisogna necessariamente aver a che fare con loro.
Analisi ineccepibile, particolarmente interessante il punto 4: o diventiamo più poveri in un modo oppure nell’altro, a parte ovviamente chi fa da mediatore tra i due mondi
 
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Più che altro abbiamo delocalizzato per decenni, ovviamente in un paese dove il costo della vita è totalmente differente, ma è un po' lo stesso concetto di FCA che produce in Turchia o Polonia alla fine, non è che è solo la Cina ad essere concorrenziale per il costo della manodopera.

Si tratta di dover riorganizzare ma sono processi di quasi "reindustrializzazione" ma soprattutto devono venire dopo quello che è per ora il problema più grosso, le materie prime.

Ad esempio noi in azienda produciamo materiale elettrico, un nostro prodotto ha al suo interno un processore che di norma costa pochi centesimi... bene è salito a 12 euro. Sommiamoci anche la crisi dei container che da 2000 dollari per l'utilizzo sono saliti a 12000 e anche spostare componenti e materie prime è diventato un problema.
 
Ci sono svariati elementi che rendono la cosa estremamente difficile da risolvere:
1- gli abbiamo fornito (tutti) know-how per qualsiasi cosa dato che il mondo intero è corso a produrre là per i costi ridotti e ora loro, non solo sanno come fare le cose, ma hanno imparato a farle meglio.
2- la maggior parte di miniere che forniscono le materie prime sono loro (la questione Huawei innescata da Trump ha dato il via all'inizio della crisi dei semiconduttori... poi sommandosi al Covid è stato il disastro)
3- la Cina compra il debito degli altri e li tiene per le palle
4- ogni singola alternativa è troppo costosa quindi o si impara a contenere i costi o bisogna necessariamente aver a che fare con loro.
Concordo specialmente con il 2 e il 4: il discorso materie prime è importante, ma ancora di più è che ad oggi quello che venisse prodotto da noi (dopo averci realizzato costosissime fabbriche) sarebbe decisamente più costoso come prodotto finale, andando di fatto ad impoverire tutti i potenziali acquirenti. Per quanto riguarda il know-how: ok, ma questo non significa molto dato che anche da noi è presente (esempio di qualche tempo fa: le super perfette moto Jap comunque non hanno impedito che KTM, Ducati, Aprilia eccetera continuino ad esistere), per quanto riguarda il debito, questo credo valga soprattutto per gli americani.
 
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Concordo specialmente con il 2 e il 4: il discorso materie prime è importante, ma ancora di più è che ad oggi quello che venisse prodotto da noi (dopo averci realizzato costosissime fabbriche) sarebbe decisamente più costoso come prodotto finale, andando di fatto ad impoverire tutti i potenziali acquirenti. Per quanto riguarda il know-how: ok, ma questo non significa molto dato che anche da noi è presente (esempio di qualche tempo fa: le super perfette moto Jap comunque non hanno impedito che KTM, Ducati, Aprilia eccetera continuino ad esistere), per quanto riguarda il debito, questo credo valga soprattutto per gli americani.
Ricordo un video interessantissimo di Marcello Ascani quando è stato ospite in Cina per dei corsi e visitò diverse scuole. Quando inizi a vedere strutture gigantesche, ordinate, con laboratori di robotica (già da piccoli) capisci che è una nazione che, nonostante si possa deprecare il come viene gestita, investe comunque tantissimo nella preparazione dei propri studenti.
La preparazione poi diventa capacità e abbinata a quanto già fanno diventa un mix esplosivo.

L'esempio di Huawei è lampante, terminali esagerati a prezzi concorrenziali. Io stesso utilizzo ancora un P30 Pro e oggi come quando l'ho preso, non solo è perfetto e senza un graffio, ma viaggia ancora alla grande e non risente del tempo.

Per la questione moto stiamo però andando a rapportarci al Giappone anche se ho inteso perfettamente il ragionamento.