Brera 2.2 JTS: i giudizi della carta stampata

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AccaEmme

Utente Cancellato
Quattroruote nr.603, del gennaio 2006, dedica un'accurato servizio alla Brera col nuovo motore 2.2 a benzina JTS da 185 cavalli. Nelle 12 pagine del servzio, i commenti sono a dir poco entusiasti, ragion per cui viene valutata con il voto complessivo di 83/100, molto alto. Partendo dai giudizi finali, la Brera incassa il pieno di voti alle voci CLIMATIZZAZIONE, DOTAZIONI DI SICUREZZA, STERZO, FRENI E COMPORTAMENTO STRADALE. Sfiorano il massimo invece le voci POSTO GUIDA, ACCESSORI E CAMBIO. Quattro stelle su cinque infine per le altre importanti voci FINITURA, MOTORE, ACCELERAZIONE, E RIPRESA. Nel complesso quindi, votazione fantastica. Ma andiamo piu' nel dettaglio, ai commenti del servizio:

FINALMENTE VOLA ALTO recita la pagina di apertura.

Sotto il vestito firmato Giugiaro nasconde un autotelaio per alte prestazioni stradali. Sincera, maneggevole e sicura, invita alla guida sportiva. L'altro lato della medaglia e' che beve parecchio. Questa volta ci siamo. Finalmente e' arrivata una coupe' italiana di alto profilo, senza complessi di inferiorita', in grado di competere sul mercato europeo delle sportive. Anzi, ora sono le principali concorrenti straniere, comprese quelle a trazione posteriore piu' titolate, ad avere un nuovo punto di riferimento. ( .... ) Per domare la Brera, non occorre essere dei manici tra i cordoli di una pista, anche se il suo comportamento vivace invita ad osare di piu', ad andare oltre i limiti, davvero elevati nel caso della coupe' Alfa. Questione di fiducia, quella fiducia che la coupe' di Arese riesce a conquistarsi al primo contatto, complici le reazioni sincere, sempre progressive, mai brusche o imprevedibili. ( .... ) molto di rado si avverte l'intervento dei controlli elettronici di trazione e stabilita'. ( .... ) Una breve pressione sul pulsante Start e una rapida sequenza di cambiate fanno emergere la prontezza del propulsore e quella tipica sonorita' sportiva Alfa. La spinta non e' di quelle che fanno mancare il respiro e schiacciano il conducente contro il sedile, ma la risposta del cronometro non delude, anzi, e' incoraggiante per un'aspirata. Del resto, sarebbe difficile scendere sotto i risultati ottenuti, considerato il non favorevolissimo rapporto massa/potenza. In ripresa, il 2200 non e' prontissimo in basso, ma si esibisce in un'eccellente progressione oltre i 3000 giri, accennando un calo di spinta soltanto poco prima della zona rossa. A basso regime bisogna darsi da fare di piu' col cambio per mantenere la grinta di quando gira in alto, ma la rapidita' della selezione delle marce e la manovrabilita' della leva, nonostante la corsa un po' lunghetta per il temperamento della vettura, compensano abbondantemente questo limite. Lo sterzo e' ancora piu' gradevole del cambio: diretto, preciso, molto progressivo, invita a guidare ssportivamente, trasferendo al conducente grande sicurezza ed una non comune familiarita' con i comandi, complice l'assetto del posto guida, raccolto e con seduta bassa e volante quasi verticale e ben centrato rispetto alla pedaliera ed al sedile.

Le uniche vere critiche, riguardano alcuni aspetti sull'abitacolo, in merito alla leggibilita' degli strumenti, alla disponibilita' e capienza dei portaoggetti, allo spazio disponibile eccetera eccetera, tutte cose di cui ce ne frega molto relativamente su di una macchina di questo tipo.

Quattroruote poi ha dedicato due ampie pagine alla questione dinamica, provando la Brera 2.2 JTS sulla sua pista privata di Vairano e traendo le seguenti, lusinghiere conclusioni:

( .... ) Un risultato mai raggiunto da una trazione anteriore, spesso giudicaata dagli appassionati poco piacevole da guidare e meno sfruttabile sportivamente di una posteriore. Dopo un lungo lancio ed una staccata decisa, la Brera si inserisce in traiettoria con grande precisione e rapidita'. ( .... ) L'appoggio e' immediato, la vettura tiene la traiettoria con notevole precisione senza manifestare evidenti fenomeni sottosterzanti. ( .... ) La Brera " non prende mai sotto " e il pneumatico puo' cosi' esercitare la massima tenuta di strada possibile. Di piu', se si da gas, si riesce a trasferire ancora un po' d potenza a terra ed a uscire dalla curva a velocita' maggiore. Appena la vettura recupera la traiettoria, si puo' affondare il piede sull'acceleratore e superare bene la veloce " esse " che precede il misto rally. In questo caso emerge soprattutto l'ottimo equilibrio complessivo della vettura, evidente anche nel brusco cambio di traiettoria tra la prima e la seconda curva della seconda " esse " della pista, quella piu' stretta. Qui la Brera si rivela agile e maneggevole, garantendo nel contempo una notevole stabilita', indipendentemente dall'intervento dei ccontrolli elettronici che, anzi, abbiamo volutamente disinserito per misurare innaanzitutto le qualita' telaistiche della vettura. In genere, stabilita' e manegevolezza non vanno tanto d'accordo: i tecnici Alfa invece sono riusciti a far convivere queste due qualita' lavorando sulla legge di convergenza delle ruote posteriori. ( .... ) Nell'ultima curva del misto rally, la Brera vira quasi piatta, evidenziando cosi' anche un moderato coricamento laterale. Concludiamo il giro facendo una considerazione che esalta ulteriormente l'ottima impressione ricevuta. La facilita' di controllo, l'affidabilita' e la sincerita' di risposta della Brera non sono state in alcun modo influenzate dall'elettronica, segno che non si e' risparmiato sul " ferro ", magari magari facendo affidamento sulle azioni correttive dei vari dispositivi di controllo della trazione e della stabilita'. Il loro intervento ee' previssto soltanto per rimediare ad errori di guida od improvvise situazioni di emergenza, non certo per correggere difetti di progetto od economie nella realizzazione della telaistica.

Ancora, a corredo di foto della Brera in azione sull suddetta pista, importanti didascalie ribadiscono i grandi pregi dell'auto riguardo al suo comportamento stradale:

Sincera, intuitiva, mai impegnativa, la Brera si guida d'istinto come una qualsiasi trazione anteriore, ma ha l'agilita' e la piacevolezza di una posteriore. - Per sincerarci delle ottime doti stradali della Brera, l'abbiamo spinta oltre il limite dopo aver disinserito tutti i controlli elettronici. Il sovrasterzo indotto e' stato recuperato dal pilota senza ricorrere a manovre impegnative. La perdita di aderenza della coda e' risultata progressiva ed il suo recupero agevole. - Una volta impostata la curva, l'appoggio e' immediato, quindi il mantenimento della traiettoria non richiede interventi correttivi col volante, per merito anche dell'ottimo bilanciamento. La vettura risponde prontamente alle sollecitudini dell'acceleratore: chiude la traiettoria rilasciando e si riallinea aumentando il gas. - A differenza di molte concorrenti che fanno convergere le ruote posteriori per rollio, la coupe' Alfa genera questo effetto soltanto sotto l'azione della forza laterale. Cio' significa grande stabilita' nei curvoni veloci e nei rapidi cambi di corsia, ma anche straordinaria agilita' nelle curve strette lente e sul bagnato.

Capito ragazzi? Che differenza di giudizio tra questo servizio e quello di Auto, sulla piu' potente 3.2 JTS da 250 cavalli........
 
Re: Brera 2.2 JTS

nel servizio sopra... c'è scritto:
__anche se il suo comportamento vivace invita ad osare di piu', ad andare oltre i limiti, davvero elevati


lo dicono anche loro....!!! la brera è troppo la migliore!!! :eclipsee_Victoria:
 
Re: Brera 2.2 JTS

Pero' mi sono dimenticato di integrare il titolo del topic con la frase " i giudizi della carta stampata ". Chi puo ' rimediare?
 
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Re: Brera 2.2 JTS

AccaEmme ha detto:
Pero' mi sono dimenticato di integrare il titolo del topic con la frase " i giudizi della carta stampata ". Chi puo ' rimediare?

Va bene così HM ? :cool001:
 
Va benissimo!!! :Cool!!!:
Ma come ti dovro' chiamare ora..... " pubblico relatore " ? :Dentistretti:
 
La rivista Gente Motori, nel mese di Marzo 2006 ha effettuato la propria prova sulla Brera 2.2 JTS dotata di tetto Sky Window. Questo il resoconto sostanziale delle 7 pagine del servizio:

Nata per sedurre l'occhio, ora puo' stregare anche al volante, spinta dal 4 cilindri 2.2 litri JTS che abbiamo provato. ( .... )Proporzioni che la fanno sembrare un felino accucciato e pronto a scattare, una sensazione esaltata dalla larghezza delle carreggiate che visivamente la schiacciano alla strada. La Brera e' bella, e a questo altare sacrifica accessibilita' ed abitabilita'. La portiera e' lunga ben 135 mm, caratteristica che, oltre a renderla pesante, consiglierebbe l'impiego di una luce d'ingombro se e' troppo chiederne una di cortesia per illuminare la zona del battitacco. I sedili anteriori hanno i poggiatesta integrati e sono comodi, ma offrono una posizione troppo elevata per una sportiva ( .... ) Il posto guida e' costruito intorno al pilota. La plancia lo avvolge e gli strumenti lo guardano dritto negli occhi, anche i tre supplementari sistemati sul pannello centrale rivestito in alluminio serigrafato. ( .... ) eccellenti i retrovisori esterni sagomati come quelli di un'auto da corsa e grandi come quelli di un...... autobus. Scomoda la cintura d sicurezza, con punto di atttaco aretrato, neppure regolabile in atezza. E' uno d quei particolari che meriterebbero maggior attenzione, insieme ad altri dettagli di finitura, alcuni decisamente da perfezionare. ( .... ) Il 4 cilidri 2.2 JTS di origine GM ( .... ) molto pronto ai bassi regimi, ha, rispetto alla stessa unita' provata sulla 159, un andamento della coppia piu' sostenuto ai medi e da il meglio tra i regimi intermedi allungando fino a 7000 giri con una sonorita' pesante nell'abitacolo e piacevole, ma mai invadente. Come sulla 159, massa e rapporti del cambio non aiutano le prestzoni. La Brera accelera da 0 a 100 in 9,36 secondi, complice una seconda marcia da 85,3 km/h ed il peso elevato. Anche la dstanza tra quinta e sesta e' minima: solo 400 giri. Si tratta in ogni caso di valori inferiori a quelli dichiarati. Rispetto alla 159 va segnalato il miglioramento della frizione, dalla corsa lunga ma leggera ed omogenea. Lo sterzo e' solido, sensibile, e nonostante sia molto diretto ( solo due giri ed un quarto ), il retrotreno e' letteralmente inamovibile, anche con il controllo della stabilita' disinserito ed alleggerendo bruscamente il gas in curva. Ben avvertibile invece la tendenza ad allargare con il muso la traiettoria. Dove la Brera si dimostra imbattibile e' nel misto veloce, grazie all'accoppiata tra sospensioni raffinate e pneumatici Pirelli PZero 245/45 R18: e' sempre elavata la precisione negli appoggi e la velocita' in curva. Per quanto riguarda la frenata si segnala un'ottima modulabilita' del pedale, ma alle alte velocita' l'auto affonda di muso ed il retrotreno si allegerisce, quindi gli spazi si allungano. La 2.2 regala in definitiva sensazioni da granturismo piu' che sportiva pura. E' capace di offrire buon comfort e di infondere sicurezza, anche in se stessi vista....... l'ammirazione che suscita al suo passaggio.

Anche per Gente Motori quindi il giudizio complessivo e' quello di una Brera piu' votata al grantursimo che alla sportivita' pura e cruda, malgrado le linee aggressive e spettacolari. Per quanto riguarda le votazioni alla guida, il mensile ha una sua tebella particolare che divide tra Citta', Autostrade, Strade extraurbane, Strade bagnate e Montagna. Questi i voti ed i brevissimi commenti:

Citta' = 7,5 Forme e proporzioni non aiutano a vedere intorno ed a percepire gli ingombri. Per fortuna che dietro ci sono i sensori di parcheggio. Frizione leggera e raggio di sterzo ridotto. Elevati i consumi.

Autostrade = 9 A 130 km/h viaggia a 3.800 giri, ma si sente solo il suono del 4 cilindri coperto da qualche fruscio. Stabilita' di grande livello e motore pronto rendono i sorpassi un gioco da ragazzi.

Strade extraurbane = 9 Motore brioso ed autotelaio preciso permettono una guida brillante Perfetta nelle gite in campagna e nelle giornate di sole, l'ideale per godersi lo SkyWindow ed il rombo del motore.

Strade bagnate = 8 L'elettronica gestisce molto bene freni e motore, ma la gommatura generosa impone qualche piccola attenzione sui veli d'acqua. I tergi hanno una supefricie di pulitura non molto estesa.

Montagna = 8 Sterzo molto diretto e passo corto forniscono grande agilita', limitata solo da un certo sottosterzo in accelerazione. Instancabili invece i freni, anche dopo un uso gravoso e prolungato.


Giudizi nel complesso molto lusinghieri quindi, e voti alti. Infine con un occhio alle votazioni sulle singole caratteristiche, si segnalano il 9,5 dato a STABILITA' e STERZO. seguito dal 9 attribuito a DESIGN e CLIMATIZZAZIONE. Molto buoni anche gli 8,5 assegnati per PLANCIA, MOTORE, TENUTA DI STRADA, COMFORT e DOTAZIONE. Le altre votazioni vanno dal 7,5 all'8, e deludono solo i 7 per le voci ASSEMBLAGGIO ed ABITABILITA'. Nel complesso pero', tra un minimo di discreto ed un massimo di eccellente, la rivista assegna alla Brera 2.2 JTS SkyWindow un bellissimo OTTIMO.
 
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Vale la pena di riportare alcune, positivissime, conclusioni della rivista Cambio, che sul nr. di marzo 2006 ha provato in maniera del tutto particolare la Brera 2.2 JTS Sky Window. Non si e' trattato della solita prova tutta rilevazioni strumentali e cronometro, bensi' un'originale test di una settimana nel quale la vettura e' stata messa sotto osservazione nella normale fruibilita' quotidiana, tra lavoro, spesa, gita fuori porta eccetera. Alcune considerazioni sono davvero succulente, e vale la pena di segnalarle:

Avete mai provato a viaggiare a bordo di un'opera d'arte? Noi l'abbiamo fatto, per una settimana intera. Accompagnati dalla curiosita' della gente, da una pioggia di consensi e da un brillante 2.2 benzina. Citta' e montagna per scoprire la sportivita' ( ma anche il confort ) di questa grande Alfa. ( .... ) Come una 147, solo piu' bassa, larga ed allungata. Malizia, eleganza e dettagli High-Tech: cosi' la Brera incanta ed ipnotizza ad ogni passaggio. ( .... ) Sara' la novita', sara' l'irresistibile attrazione che molti provano verso la casa del Biscione: sta di fatto che la Brera suscita piu' curiosita' ( e consensi ) di blasonatissime tedesche. Soste ai semafori con " interrogatorio ", esclamazioni di approvazione: raramente si assiste a simili scene di entusiasmo collettivo. ( .... ) Dalla citta' alla montagna, sempre con la stesa classe ( .... ) " Ma che auto e'? " Questa la domanda piu' frequente. La risposta campeggia fieramente in coda, sotto il logo Alfa. E sull'asfalto ci pensa il telaio a mettere le cose in chiaro: efficace sul misto quanto in autostrada. ( .... ) Puro spirito Alfa, forme morbide e fascino oggettivo, la giusta sintesi tra modernita' e tradizione. Una due posti secchi ( nonostante la finta della fila posteriore ) che turbera' le notti di molti alfisti, portando nella famiglia nuovi adepti.
 
Effettivamente la Brera è davvero un'auto fantastica... chissà se prima o poi riesco a comprarla...
 
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