Ricordate il clamore suscitato dalla chiusura da parte di Fiat dello stabilimento di Termini Imerese?
Moltiplicatelo per 5 ed avrete un'idea della tempesta politica e mediatica che sta colpendo Peugeot-Citroen.
Sì perché se la fabbrica siciliana di FIAT contava 1.556 addetti ed era un piccolo stabilimento produttivo, il gruppo PSA prevede addirittura 8.000 licenziamenti che ridimensioneranno tutto il quadro produttivo del gruppo. E la politica francese, tanto più se un governo socialista, non può accettare un evento del genere; il primo ministro francese, François Hollande, dichiara il piano tagli «inaccettabile» e «da rinegoziare». Promette incentivi e sostegno...
Ma le cause di una tale decisione sono grandi e difficilmente contrastabili, e riassumibili in tre punti strettamente legati.
L'amministratore delegato di PSA spiega il primo:
Questa tabella spiega il secondo:
Pulizia e cura dell'auto
Sì, il lavoro in Francia costa veramente tanto...
Ed i primi due punti ci portano direttamente al terzo: la divisione auto del gruppo ha perso 700 milioni di €uro nei primi sei mesi di quest'anno, le azioni hanno perso il 77% del loro valore in un anno (da 26 a 6 €uro l'una), ed in giro ci si interroga sulla capacità di PSA di sopravvivere...
L'evoluzione della crisi di Peugeot-Citroen è complessa e legata a mille fattori politici, economici ed industriali, ma purtroppo inserita in quella che sembra essere la tempesta perfetta sul mondo dell'auto europeo... Non tutti sopravviveranno, questo è sicuro. Ed il gruppo francese non è certo dei più solidi per affrontare le bordate che ancora lo attendono...
http://www.ilpost.it/2011/11/24/fiat-termini-imerese
http://www.linkiesta.it/fiat-peugeot-crisi-auto-camusso
http://www.linkiesta.it/costo-lavoro-italia-europa
http://www.ilsole24ore.com/art/fina...ipendenti-peugeot-inaccettabilie-162015.shtml
Pulizia e cura dell'auto
http://www.lemonde.fr/economie/arti...ur-la-possibilite-de-defaut_1735092_3234.html
Moltiplicatelo per 5 ed avrete un'idea della tempesta politica e mediatica che sta colpendo Peugeot-Citroen.
Sì perché se la fabbrica siciliana di FIAT contava 1.556 addetti ed era un piccolo stabilimento produttivo, il gruppo PSA prevede addirittura 8.000 licenziamenti che ridimensioneranno tutto il quadro produttivo del gruppo. E la politica francese, tanto più se un governo socialista, non può accettare un evento del genere; il primo ministro francese, François Hollande, dichiara il piano tagli «inaccettabile» e «da rinegoziare». Promette incentivi e sostegno...
Ma le cause di una tale decisione sono grandi e difficilmente contrastabili, e riassumibili in tre punti strettamente legati.
L'amministratore delegato di PSA spiega il primo:
Semplicemente, in Europa si vendono molte meno auto di prima, e gli stabilimenti sono sovradimensionati.La profondità e la persistenza della crisi che sta colpendo il nostro business in Europa ha reso indispensabile un progetto di riorganizzazione, al fine di allineare la nostra capacità produttiva all'andamento prevedibile dei mercati.
Questa tabella spiega il secondo:
Pulizia e cura dell'auto
Sì, il lavoro in Francia costa veramente tanto...
Ed i primi due punti ci portano direttamente al terzo: la divisione auto del gruppo ha perso 700 milioni di €uro nei primi sei mesi di quest'anno, le azioni hanno perso il 77% del loro valore in un anno (da 26 a 6 €uro l'una), ed in giro ci si interroga sulla capacità di PSA di sopravvivere...
L'evoluzione della crisi di Peugeot-Citroen è complessa e legata a mille fattori politici, economici ed industriali, ma purtroppo inserita in quella che sembra essere la tempesta perfetta sul mondo dell'auto europeo... Non tutti sopravviveranno, questo è sicuro. Ed il gruppo francese non è certo dei più solidi per affrontare le bordate che ancora lo attendono...
http://www.ilpost.it/2011/11/24/fiat-termini-imerese
http://www.linkiesta.it/fiat-peugeot-crisi-auto-camusso
http://www.linkiesta.it/costo-lavoro-italia-europa
http://www.ilsole24ore.com/art/fina...ipendenti-peugeot-inaccettabilie-162015.shtml
Pulizia e cura dell'auto
http://www.lemonde.fr/economie/arti...ur-la-possibilite-de-defaut_1735092_3234.html