Alfa Romeo Giulietta 2.0 JTDM-2 140cv, Exclusive + Pack sport, Style pack, Impianto Brembo maggiorato
Per iniziare,
vettura acquistata su ordinazione e assicurata consegna in circa 90 giorni. Dopo neanche 60 vengo contattato dalla concessionaria che mi informa che la mia vettura è viaggiante. Stupito dalla celerità della costruzione attendo nuove direttive con la speranza che in pochi giorni sarei stato ricontattato per la comunicazione di telaio per iniziare tutte le pratiche per l’immatricolazione. Dopo pochi giorni vengo effettivamente contattato, ma con la notizia che i guidatori di bisarca sono in sciopero pertanto la mia vettura non si sa esattamente dove sia.
La concessionaria nel frattempo si adopera per cercare di reperire le informazioni e mi promette intanto che in una settimana la macchina sarebbe stata pronta per la consegna, mi viene comunicato il telaio e vengo rassicurato sul fatto che potevo far partire le pratiche per l’assicurazione. Così faccio. Poco dopo si scopre come sia realmente la storia; la mia giulietta si trovava ancora sul piazzale di Cassino in attesa di essere messa sulla bisarca per il trasporto verso il deposito di Telgate in Lombardia. Intanto la concessionaria ha continuato ad illudermi sul fatto che entro fine mese di settembre l’auto sarebbe arrivata, ma silenziosamente adoperandosi per concludere il proprio budget mensile immatricolando l’auto entro il 30 settembre, quando in realtà non è stata consegnata prima delle due settimane successive.
A seguito di lamentele per il trattamento, non pulito, il concessionario ha provveduto, in quella settimana dove ero rimasto sprovvisto di auto precedente ormai venduta, ad erogarmi una “degna” sostituta.
Si fanno perdonare offrendomi un pieno di benzina. Avrei dovuto capire che la mia esperienza iniziava nel peggiore dei modi.
Ritiro soddisfatto il mio mezzo, avendo infine aspettato i famosi 90 giorni promessi, e comincia la mia avventura alla scoperta delle potenzialità e dei difetti che qualsiasi auto come mezzo di trasporto possa presentare, senza cadere nei soliti “clichè” delle auto italiane. (non avrei sbagliato più di tanto!).
Premetto che non sono proprio l’ultimo degli sprovveduti del settore, in quanto lavoratore presso officine e venditore commerciale settore “automotive”. Dopo pochissimi chilometri mi accorgo di alcuni rumori che con un grande atto di misericordia decido di attribuire ad un problema di assestamento e non di un pessimo assemblaggio. A 4500 km diventa necessario un rientro in officina a seguito di un battito motore che ricorda il classico “TA TA TA TA” dei motori GPL. Il rumore mette in allarme i tecnici dell’officina incorporata alla concessionaria, (l’unica che abbia mai messo le mani sulla mia vettura, onde evitare di farsi la guerra con le varie officine autorizzate del gruppo Alfa Romeo. Accortezza che mi è tornata utile nel momento in cui le cose sono diventate serie), i quali mi dicono che è il primo caso che capita e che avrebbero richiesto il supporto tecnico direttamente da Torino per farsi istruire sul da farsi. Pertanto l’autovettura viene lasciata in officina e mi viene data un’auto sostitutiva a Benzina che mi costringe a doverla usare il meno possibile e per non ipotecarci un capitale per il rifornimento. Dopo quasi 3 settimane di fermo, dove l’auto mi era stata riconsegnata e in seguito ritirata nuovamente(2), mi viene riconsegnata comunicandomi che a seguito di analisi fatte con i tecnici torinesi si era resa necessaria la sostituzione dei pistoni ritenuti fuori tolleranza, i quali andavano ad attribuire alla pompa dell’olio un non corretto funzionamento motivo del fatidico rumore avvertito nell’abitacolo. Mi è stato spiegato che Giulietta monta una pompa dell’olio a fasatura variabile che in base alle necessità di erogazione si attiva o si disinserisce. Si era quindi stabilito che il rumore proveniva da lì e che quindi a seguito della sostituzione dei pistoni, bielle e bronzine (ritenuti non perfette dai tecnici e quindi sostituite a scanso d’equivoco), il problema avrebbe dovuto risolversi. Potete immaginare la mia faccia al momento della notizia di un motore completamente APERTO a soli 4500 km di vita. Diciamo che l’originalità di una vettura “nuova” è stata compromessa, confidando comunque nella professionalità dei meccanici dell’officina “madre” nel rimontaggio.
Sperando nell’esito positivo dell’operazione a “cuore aperto” subito, ritiro il mezzo e cerco di fare attenzione se il problema fosse stato realmente risolto. A parte riscontrare altre problematiche sorte quali, plastiche su plancia vibranti e rumorose (lato sx sotto bocchetta ventilazione fianco volante), mi accorgo che il rumore se pure in maniera meno acuta è ancora presente; senza dimenticare che i consumi dal momento dell’apertura della testa si sono completamente sballati senza più ristabilirsi. Mi era stato detto che con quell’intervento si sarebbe dovuto aspettare ancora un nuovo “rodaggio” e cioè che dopo altri 10000km almeno, si sarebbero viste le differenze. Arriverò a descrivere anche questa parte.
Procedo con i km nella speranza che il rumore si assestasse, ma con la sola risposta che il problema continuava a persistere addirittura contornato da altre problematiche quali:
- Montanti anteriori delle ruote difettosi di gioco, che emettevano uno STOCK secco in manovra a bassissime velocità (l’officina era già al corrente del problema ed ha applicato un intervento di risoluzione andato a buon fine. Non so se fosse presente una campagna per tale errore di progettazione/ montaggio)
- Il pedale della frizione che ha bisogno di una continua lubrificata per evitare di avvertire uno STOCK ad ogni pressione (vi assicuro che guidando in città diventa snervante al terzo semaforo!)
- Freni anteriori che emettono fischio come d’usura ad ogni frenata (motivo spiegato come pura normalità dell’impianto frenante potenziato quale il mio installato e dalla mescola delle pastiglie più prestanti. Sono state cambiate le stesse e il problema è rimasto con la soluzione che avrei dovuto tenermelo così perché avendo scelto quell’allestimento sportivo (da pista quasi), era normale. Sperare nel momento in cui i dischi avessero iniziato ad usurarsi nell’appianamento del gioco e conseguente sparizione del rumore, (come fortunatamente avvenuto, gridando incredulo al miracolo ma mai sarcasticamente convinto di poter affermare con sicurezza la risoluzione).
- Comparsa di rumore derivante dal sedile guida in qualsiasi circostanza di guida, sconnesso o non. Sia rumore legato allo schienale di guida che al gancio della clip della cintura di sicurezza. Viene sostituita la clip e parte del rumore sparisce, invece per lo schienale viene smontato e visualizzato l’ammodernamento del telaietto che era presente in campagna anche se già implementato. Viene sostituito davanti a me, ma il rumore permane. In seguito il rumore si ripresenta e viene lubrificato nuovamente il telaietto, cercando di attribuire il rumore da parte dell’officina ad oggetti che avevo presenti in macchina. Risultato che alla mia richiesta, dopo almeno 5 interventi, di sostituzione del sedile ad ogni ripartenza il rumore è sempre presente e di una coerenza invidiabile nell’accompagnarmi in ogni viaggio.
- Le pinze delle pastiglie posteriori presentano un rumore in manovra o su pressione (momento in cui si sale sulla vettura), dal giorno del ritiro dell’auto le quali vengono lubrificate e cambiate le pastiglie a carico della concessionaria. Rumore ridotto ma non eliminato. Premessa che anche in questo caso si era cercato di far ricadere a degli attrezzi che avevo nel vano baule il motivo di tale rumorosità, immediatamente smentita da parte mia e controprovata al momento del ritiro del mezzo, costringendo fra le righe ad essere cosciente che queste problematiche non erano state nemmeno considerate dalla concessionaria che aveva cercato di scaricare la responsabilità e che quindi era necessario un nuovo rientro in officina. Ormai ho perso il conto.
Con il passare dei km il rumore derivante dalla pompa persiste a condizioni non definibili, a freddo, a caldo, ad alti regimi, a bassi. Diciamo a comparsa non prevedibile. Ora l’officina afferma che è risaputo che la versione 140cv ha questa problematica a differenza del simile 170cv che invece non lamenta nulla di simile. (sembra quasi che ora sia un problema noto su qualsiasi testata giornalistica, peccato che la risoluzione ancora non la si conosca!).
I consumi continuano ad essere sballati e non confortanti per una vettura diesel che guidata in un certo modo promette, da dati dichiarati dalla casa, percorrenze esaustive per una tipologia di cliente come me che necessita di prestazioni ma anche di comfort ed economicità.
Risulta disponibile l’aggiornamento del blue&me il quale è possibile essere portato a compimento dallo stesso cliente, ma onde evitare criticità decido di portare nuovamente la vettura in officina e far sistemare anche questo punto oltre agli altri “pending” ormai da tempo aperti. Risultato: la riproduzione della chiavetta USB non è più controllabile. Inizia, si spegne, si resetta poi riaccende la radio poi si blocca, rendendo impossibile un normale utilizzo della radio la quale deve rimanere RIGOROSAMENTE SPENTA fino al successivo rientro in officina. Nel frattempo i tasti dei comandi al volante non rispondono più e il tasto dello scorrimento della stessa radio hardware non funziona correttamente. Problemi già presenti e non imputabili all’aggiornamento. Risultato sostituzione della radio, sostituzione del cerchio volante ad esclusione dell’airbag e sostituzione della presa usb per lettura chiavetta. Problema risolto dopo 3 rientri in officina.
Periodo invernale, lo spruzzino dei tergi non eroga più acqua sul vetro; penso ad un problema di gelo nella vaschetta in realtà accorgendomi che il tubetto dove passa il liquido per la pulizia si è sganciato dalla sua sede facendo disperdere tutto il liquido nel vano motore. Ho provveduto personalmente a ripristinare il collegamento con l’apporto di una fascetta per evitare l’inesorabile smontaggio e l’ennesimo rientro in officina. Tanto per segnalare che ogni rientro in officina ha provocato necessità di chiedere permessi a lavoro per attraversare l’intera città prima dell’orario di chiusura e il dispendio economico per la distanza coperta ad ogni andata e ad ogni ritorno.
Stanco del rumore della famosa pompa dell’olio che persiste decido nuovamente di far rientrare l’auto in officina e chiedere l’intervento di un tecnico da Torino. Allora, porto l’auto mi prendono l’appuntamento ritorno a casa e dall’oggi al domani mi dicono che il tecnico è pronto ad incontrarmi. Senza darmi tempo di organizzarmi sia a lavoro che personalmente. Rifiuto e mi propongono allora di fare gli interventi e di collaudarla nel momento della consegna; rifiuto per evitare che se qualcosa non fosse andata a buon fine di dover riportare nuovamente l’auto. Quindi aspetto di organizzare un appuntamento con un tecnico il quale, quasi con malavoglia si presenta e chiede se realmente necessario provare l’auto insieme, non si risparmia battutine circa il mio trascorso e mi liquida dicendo che faranno gli opportuni controlli e che mi chiameranno per il rientro non appena tutti i pezzi pronti per la sostituzione saranno pervenuti in officina, promessi in circa 10 giorni che poi si sono rivelati 25. Domanda: quali pezzi sai già che devi sostituire se mi dici solo che devi fare controlli e scovare la causa?? Nella trasposizione degli avvenimenti sto cercando di essere il più neutrale e non nervoso possibile anche se sfiderei chiunque a non perdere fiducia e pazienza.
In ultima analisi si presenta un rumore insopportabile nell’ammortizzatore posteriore, credo dovuto ad un tampone silent block, che suggerisce ad un non esperto l’età dell’auto di circa 20 anni con ammortizzatori scoppiati. Inoltre mi accorgo che la temperatura del clima al momento dello spegnimento dell’auto non viene memorizzata. (Sono a conoscenza che esiste un “Service” a tal proposito da applicare anche al mio telaio.) Informandomi su forum vari e nell’ambiente ho scoperto che oltre alla mia auto, presentano lo stesso problema al motore almeno altri 200 veicoli tutti testimoniati e sui quali è stata apportata la stessa sostituzione dei pistoni. Comincio a pensare che non sia solo una questione di sfortuna ma di qualche procedimento non ben concluso.
Inutile dire che in questi periodi sono diventato assiduo frequentatore telefonico del customer care che mi assicura la totale disponibilità per la risoluzione del problema e di un riconoscimento di estensione garanzia da valutare al momento della restituzione dell’auto.
Quale è il punto ad oggi?
- auto attualmente in officina (neanche fosse una formula uno soggetta a continui accorgimenti per gara)
- esborso in termini economici e di tempo per gli illimitati e infiniti rientri dell’auto in officina
- continue parole di conforto da parte del customer care ma che non si concretizzano in un reale riconoscimento effettivo. Una conoscenza smisurata dell’intero ITER procedurale del customer care alfainfomore
- auto sostituiva a benzina che permette la metà dei km che avrei necessità di fare con lo stesso esborso economico
- sconforto nei confronti del marchio, dell’auto, dell’officina e della professionalità italiana
- conteggio per la vendita della vettura non appena ritirata
- posizione ferma sul fatto che l’auto non ho intenzione di ritirarla nel momento in cui avverto uno dei problemi sopra elencati perché non richiedo ne più né meno di ciò che ho acquistato con 30.000 Euro, con conseguente non volontà di riappropriarmi del mezzo e di trovare una soluzione che sia la sostituzione dell’intero mezzo o il reintegro economico dell’intera vettura.
Cercherò di fare il passaparola più negativo possibile per il marchio Fiat in generale e nel profondo dispiaciuto ma, MAI Più UN’AUTO ITALIANA.
Per iniziare,
vettura acquistata su ordinazione e assicurata consegna in circa 90 giorni. Dopo neanche 60 vengo contattato dalla concessionaria che mi informa che la mia vettura è viaggiante. Stupito dalla celerità della costruzione attendo nuove direttive con la speranza che in pochi giorni sarei stato ricontattato per la comunicazione di telaio per iniziare tutte le pratiche per l’immatricolazione. Dopo pochi giorni vengo effettivamente contattato, ma con la notizia che i guidatori di bisarca sono in sciopero pertanto la mia vettura non si sa esattamente dove sia.
La concessionaria nel frattempo si adopera per cercare di reperire le informazioni e mi promette intanto che in una settimana la macchina sarebbe stata pronta per la consegna, mi viene comunicato il telaio e vengo rassicurato sul fatto che potevo far partire le pratiche per l’assicurazione. Così faccio. Poco dopo si scopre come sia realmente la storia; la mia giulietta si trovava ancora sul piazzale di Cassino in attesa di essere messa sulla bisarca per il trasporto verso il deposito di Telgate in Lombardia. Intanto la concessionaria ha continuato ad illudermi sul fatto che entro fine mese di settembre l’auto sarebbe arrivata, ma silenziosamente adoperandosi per concludere il proprio budget mensile immatricolando l’auto entro il 30 settembre, quando in realtà non è stata consegnata prima delle due settimane successive.
A seguito di lamentele per il trattamento, non pulito, il concessionario ha provveduto, in quella settimana dove ero rimasto sprovvisto di auto precedente ormai venduta, ad erogarmi una “degna” sostituta.
Si fanno perdonare offrendomi un pieno di benzina. Avrei dovuto capire che la mia esperienza iniziava nel peggiore dei modi.
Ritiro soddisfatto il mio mezzo, avendo infine aspettato i famosi 90 giorni promessi, e comincia la mia avventura alla scoperta delle potenzialità e dei difetti che qualsiasi auto come mezzo di trasporto possa presentare, senza cadere nei soliti “clichè” delle auto italiane. (non avrei sbagliato più di tanto!).
Premetto che non sono proprio l’ultimo degli sprovveduti del settore, in quanto lavoratore presso officine e venditore commerciale settore “automotive”. Dopo pochissimi chilometri mi accorgo di alcuni rumori che con un grande atto di misericordia decido di attribuire ad un problema di assestamento e non di un pessimo assemblaggio. A 4500 km diventa necessario un rientro in officina a seguito di un battito motore che ricorda il classico “TA TA TA TA” dei motori GPL. Il rumore mette in allarme i tecnici dell’officina incorporata alla concessionaria, (l’unica che abbia mai messo le mani sulla mia vettura, onde evitare di farsi la guerra con le varie officine autorizzate del gruppo Alfa Romeo. Accortezza che mi è tornata utile nel momento in cui le cose sono diventate serie), i quali mi dicono che è il primo caso che capita e che avrebbero richiesto il supporto tecnico direttamente da Torino per farsi istruire sul da farsi. Pertanto l’autovettura viene lasciata in officina e mi viene data un’auto sostitutiva a Benzina che mi costringe a doverla usare il meno possibile e per non ipotecarci un capitale per il rifornimento. Dopo quasi 3 settimane di fermo, dove l’auto mi era stata riconsegnata e in seguito ritirata nuovamente(2), mi viene riconsegnata comunicandomi che a seguito di analisi fatte con i tecnici torinesi si era resa necessaria la sostituzione dei pistoni ritenuti fuori tolleranza, i quali andavano ad attribuire alla pompa dell’olio un non corretto funzionamento motivo del fatidico rumore avvertito nell’abitacolo. Mi è stato spiegato che Giulietta monta una pompa dell’olio a fasatura variabile che in base alle necessità di erogazione si attiva o si disinserisce. Si era quindi stabilito che il rumore proveniva da lì e che quindi a seguito della sostituzione dei pistoni, bielle e bronzine (ritenuti non perfette dai tecnici e quindi sostituite a scanso d’equivoco), il problema avrebbe dovuto risolversi. Potete immaginare la mia faccia al momento della notizia di un motore completamente APERTO a soli 4500 km di vita. Diciamo che l’originalità di una vettura “nuova” è stata compromessa, confidando comunque nella professionalità dei meccanici dell’officina “madre” nel rimontaggio.
Sperando nell’esito positivo dell’operazione a “cuore aperto” subito, ritiro il mezzo e cerco di fare attenzione se il problema fosse stato realmente risolto. A parte riscontrare altre problematiche sorte quali, plastiche su plancia vibranti e rumorose (lato sx sotto bocchetta ventilazione fianco volante), mi accorgo che il rumore se pure in maniera meno acuta è ancora presente; senza dimenticare che i consumi dal momento dell’apertura della testa si sono completamente sballati senza più ristabilirsi. Mi era stato detto che con quell’intervento si sarebbe dovuto aspettare ancora un nuovo “rodaggio” e cioè che dopo altri 10000km almeno, si sarebbero viste le differenze. Arriverò a descrivere anche questa parte.
Procedo con i km nella speranza che il rumore si assestasse, ma con la sola risposta che il problema continuava a persistere addirittura contornato da altre problematiche quali:
- Montanti anteriori delle ruote difettosi di gioco, che emettevano uno STOCK secco in manovra a bassissime velocità (l’officina era già al corrente del problema ed ha applicato un intervento di risoluzione andato a buon fine. Non so se fosse presente una campagna per tale errore di progettazione/ montaggio)
- Il pedale della frizione che ha bisogno di una continua lubrificata per evitare di avvertire uno STOCK ad ogni pressione (vi assicuro che guidando in città diventa snervante al terzo semaforo!)
- Freni anteriori che emettono fischio come d’usura ad ogni frenata (motivo spiegato come pura normalità dell’impianto frenante potenziato quale il mio installato e dalla mescola delle pastiglie più prestanti. Sono state cambiate le stesse e il problema è rimasto con la soluzione che avrei dovuto tenermelo così perché avendo scelto quell’allestimento sportivo (da pista quasi), era normale. Sperare nel momento in cui i dischi avessero iniziato ad usurarsi nell’appianamento del gioco e conseguente sparizione del rumore, (come fortunatamente avvenuto, gridando incredulo al miracolo ma mai sarcasticamente convinto di poter affermare con sicurezza la risoluzione).
- Comparsa di rumore derivante dal sedile guida in qualsiasi circostanza di guida, sconnesso o non. Sia rumore legato allo schienale di guida che al gancio della clip della cintura di sicurezza. Viene sostituita la clip e parte del rumore sparisce, invece per lo schienale viene smontato e visualizzato l’ammodernamento del telaietto che era presente in campagna anche se già implementato. Viene sostituito davanti a me, ma il rumore permane. In seguito il rumore si ripresenta e viene lubrificato nuovamente il telaietto, cercando di attribuire il rumore da parte dell’officina ad oggetti che avevo presenti in macchina. Risultato che alla mia richiesta, dopo almeno 5 interventi, di sostituzione del sedile ad ogni ripartenza il rumore è sempre presente e di una coerenza invidiabile nell’accompagnarmi in ogni viaggio.
- Le pinze delle pastiglie posteriori presentano un rumore in manovra o su pressione (momento in cui si sale sulla vettura), dal giorno del ritiro dell’auto le quali vengono lubrificate e cambiate le pastiglie a carico della concessionaria. Rumore ridotto ma non eliminato. Premessa che anche in questo caso si era cercato di far ricadere a degli attrezzi che avevo nel vano baule il motivo di tale rumorosità, immediatamente smentita da parte mia e controprovata al momento del ritiro del mezzo, costringendo fra le righe ad essere cosciente che queste problematiche non erano state nemmeno considerate dalla concessionaria che aveva cercato di scaricare la responsabilità e che quindi era necessario un nuovo rientro in officina. Ormai ho perso il conto.
Con il passare dei km il rumore derivante dalla pompa persiste a condizioni non definibili, a freddo, a caldo, ad alti regimi, a bassi. Diciamo a comparsa non prevedibile. Ora l’officina afferma che è risaputo che la versione 140cv ha questa problematica a differenza del simile 170cv che invece non lamenta nulla di simile. (sembra quasi che ora sia un problema noto su qualsiasi testata giornalistica, peccato che la risoluzione ancora non la si conosca!).
I consumi continuano ad essere sballati e non confortanti per una vettura diesel che guidata in un certo modo promette, da dati dichiarati dalla casa, percorrenze esaustive per una tipologia di cliente come me che necessita di prestazioni ma anche di comfort ed economicità.
Risulta disponibile l’aggiornamento del blue&me il quale è possibile essere portato a compimento dallo stesso cliente, ma onde evitare criticità decido di portare nuovamente la vettura in officina e far sistemare anche questo punto oltre agli altri “pending” ormai da tempo aperti. Risultato: la riproduzione della chiavetta USB non è più controllabile. Inizia, si spegne, si resetta poi riaccende la radio poi si blocca, rendendo impossibile un normale utilizzo della radio la quale deve rimanere RIGOROSAMENTE SPENTA fino al successivo rientro in officina. Nel frattempo i tasti dei comandi al volante non rispondono più e il tasto dello scorrimento della stessa radio hardware non funziona correttamente. Problemi già presenti e non imputabili all’aggiornamento. Risultato sostituzione della radio, sostituzione del cerchio volante ad esclusione dell’airbag e sostituzione della presa usb per lettura chiavetta. Problema risolto dopo 3 rientri in officina.
Periodo invernale, lo spruzzino dei tergi non eroga più acqua sul vetro; penso ad un problema di gelo nella vaschetta in realtà accorgendomi che il tubetto dove passa il liquido per la pulizia si è sganciato dalla sua sede facendo disperdere tutto il liquido nel vano motore. Ho provveduto personalmente a ripristinare il collegamento con l’apporto di una fascetta per evitare l’inesorabile smontaggio e l’ennesimo rientro in officina. Tanto per segnalare che ogni rientro in officina ha provocato necessità di chiedere permessi a lavoro per attraversare l’intera città prima dell’orario di chiusura e il dispendio economico per la distanza coperta ad ogni andata e ad ogni ritorno.
Stanco del rumore della famosa pompa dell’olio che persiste decido nuovamente di far rientrare l’auto in officina e chiedere l’intervento di un tecnico da Torino. Allora, porto l’auto mi prendono l’appuntamento ritorno a casa e dall’oggi al domani mi dicono che il tecnico è pronto ad incontrarmi. Senza darmi tempo di organizzarmi sia a lavoro che personalmente. Rifiuto e mi propongono allora di fare gli interventi e di collaudarla nel momento della consegna; rifiuto per evitare che se qualcosa non fosse andata a buon fine di dover riportare nuovamente l’auto. Quindi aspetto di organizzare un appuntamento con un tecnico il quale, quasi con malavoglia si presenta e chiede se realmente necessario provare l’auto insieme, non si risparmia battutine circa il mio trascorso e mi liquida dicendo che faranno gli opportuni controlli e che mi chiameranno per il rientro non appena tutti i pezzi pronti per la sostituzione saranno pervenuti in officina, promessi in circa 10 giorni che poi si sono rivelati 25. Domanda: quali pezzi sai già che devi sostituire se mi dici solo che devi fare controlli e scovare la causa?? Nella trasposizione degli avvenimenti sto cercando di essere il più neutrale e non nervoso possibile anche se sfiderei chiunque a non perdere fiducia e pazienza.
In ultima analisi si presenta un rumore insopportabile nell’ammortizzatore posteriore, credo dovuto ad un tampone silent block, che suggerisce ad un non esperto l’età dell’auto di circa 20 anni con ammortizzatori scoppiati. Inoltre mi accorgo che la temperatura del clima al momento dello spegnimento dell’auto non viene memorizzata. (Sono a conoscenza che esiste un “Service” a tal proposito da applicare anche al mio telaio.) Informandomi su forum vari e nell’ambiente ho scoperto che oltre alla mia auto, presentano lo stesso problema al motore almeno altri 200 veicoli tutti testimoniati e sui quali è stata apportata la stessa sostituzione dei pistoni. Comincio a pensare che non sia solo una questione di sfortuna ma di qualche procedimento non ben concluso.
Inutile dire che in questi periodi sono diventato assiduo frequentatore telefonico del customer care che mi assicura la totale disponibilità per la risoluzione del problema e di un riconoscimento di estensione garanzia da valutare al momento della restituzione dell’auto.
Quale è il punto ad oggi?
- auto attualmente in officina (neanche fosse una formula uno soggetta a continui accorgimenti per gara)
- esborso in termini economici e di tempo per gli illimitati e infiniti rientri dell’auto in officina
- continue parole di conforto da parte del customer care ma che non si concretizzano in un reale riconoscimento effettivo. Una conoscenza smisurata dell’intero ITER procedurale del customer care alfainfomore
- auto sostituiva a benzina che permette la metà dei km che avrei necessità di fare con lo stesso esborso economico
- sconforto nei confronti del marchio, dell’auto, dell’officina e della professionalità italiana
- conteggio per la vendita della vettura non appena ritirata
- posizione ferma sul fatto che l’auto non ho intenzione di ritirarla nel momento in cui avverto uno dei problemi sopra elencati perché non richiedo ne più né meno di ciò che ho acquistato con 30.000 Euro, con conseguente non volontà di riappropriarmi del mezzo e di trovare una soluzione che sia la sostituzione dell’intero mezzo o il reintegro economico dell’intera vettura.
Cercherò di fare il passaparola più negativo possibile per il marchio Fiat in generale e nel profondo dispiaciuto ma, MAI Più UN’AUTO ITALIANA.