ragazzi ho studiato qualcosina a riguardo e voglio esporre le mie idee: in termini di sciurezza, quando vengono progettate talune opere, non potete immaginare a monte che studio viene fatto solo in termini di sicurezza, immaginate a mò di esempio che un distributore di carburante in cui ci sia gpl viene trattato in termini di rischi, frequnza e tipo di eventi completamente in maniera differente se invece è solo benzina/diesel quindi sulla sicurezza metterei la mano sul fuoco che non affiderebbero un lavoro del genere al primo pinco-pallino che passa ma ci sarà un intero staff di tutto rispetto. Avendo precisato il tutto a regola d'arte, poi come avete detto piu volte voi, il problema maggiore diventa istruire personale in grado di fare scrupolosamente il proprio dovere, senza guardare solo ad un interesse in un posto di lavoro ma che abbiano le vere intenzioni di credere in quello che fanno, ma purtoppo avvolte accade che ci ritroviamo in tanti luoghi pubblici dove le cose non funzionano del tutto e questo è un punto a svantaggio del nucleare in italia, se poi ci aggiungiamo che le imprese si improvvisano "tagli" nei costi dei materiali di realizzazione (come è avvenuto per la calcestruzzi spa) allora ancora peggio. Adesso però avendo definito il problema strutturale passo al dire che da fonti trovate in giro su internet, il nucleare in Francia compare dal 1945, con la creazione del Commissariato per l'Energia Atomica ad opera del generale de Gaulle ma ha il suo maggior sviluppo negli anni 70-80, con due progetti di creazione di 54 stazioni nucleari. Nel 2000, la Francia esentava in totale 59 reattori, sparsi lungo tutto il territorio. Ora mi chiedo avendo assistito ad una conferenza su tale argomento, ma se la Francia ha centrali nucleari con standar di sicurezza più bassi di quelli con cui si realizzerebbero quelle Italiane, se succedesse qualcosa nella vicina Francia, anoi comporterebba qualcosa? Allora se la cosa suscita parecchie perplessita, perche l'Italia deve continuare ad acquistare risorse da qualcunaltro e non prodursele da se, a parità di rischi?