«Dire no al nucleare negli Anni Settanta fu un errore del movimento verde». Vent'anni dopo la tragedia di Chernobyl, vent'anni dopo le polemiche che ne seguirono e che condizionarono e condizionano tutt'oggi le scelte in tema di politica energetica di molti Paesi, suona come una dichiarazione di resa la clamorosa enunciazione che Patrick Moore, uno dei fondatori del movimento ecologista Greenpeace, ha messo nero su bianco per il Washington Post.
Nell'articolo accolto con grande clamore dal movimento ecologista internazionale, Moore, spiegando la sua nuova svolta radicale, sostiene che il nucleare da «sinonimo di olocausto» sta diventando al contrario oggi l'ultima speranza di «salvare la Terra ».
Che ne pensate ? :cool001:
Nell'articolo accolto con grande clamore dal movimento ecologista internazionale, Moore, spiegando la sua nuova svolta radicale, sostiene che il nucleare da «sinonimo di olocausto» sta diventando al contrario oggi l'ultima speranza di «salvare la Terra ».
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