Io però faccio una riflessione...
Ci siamo mai chiesti quanta corrente elettrica ci vuole per pompare petrolio in superficie, raffinarlo e toccare i prodotti?
Voi direte che ci sono le batterie che sono altamente inquinanti, vero anche questo.
Esistono anche batterie al sale e a Faenza stanno già progettando un prototipo per l'auto..
Quindi non pensiamo che sarà una demenza, bisogna capire come fare...
Anche i motori a ciclo otto o diesel, sembravano una pazzia nel lontanto 1890, eppure...
Ogni tanto provo ad immaginare quante materie prime sono necessarie per potenziare le reti elettriche, costruire una colonnina per ogni parcheggio, costruire mezzi di trasporto che pesano il doppio di prima con tutte le materie prime e le miniere necessarie, l’energia per i processi di separazione, le montagne di scorie e l’inquinamento della selezione mineraria perché rame e litio non si estraggono a blocchi, ma vengono prodotte tonnellate e tonnellate di scarti. Facendo la somma di tutto, non la vedo una tecnologia così pulita, considerando che a differenza del petrolio che viene trasportato dai produttori ai paesi consumatori, nel caso delle estrazioni minerarie le materie prime prendono prima la via del paese di lavorazione (indovina di quale paese si tratta in tema di batterie) e poi quello dei paesi destinatari, compiendo questo doppio viaggio su enormi e devastanti navi da carico.
Meglio puntare sulla tecnologia migliore per ogni contesto, le elettriche sono un’ottima soluzione per l’utilizzo cittadino con tagli di batterie non esagerati e non votati alla prestazione pura, come invece spingono la maggior parte delle case per riuscire a stuzzicare l’aspetto emozionale dei clienti per questi mezzi altrimenti asettici. Se la razionalità cede il passo alle ideologie, francamente mi sento meno inquinatore con la mia diesel di un teslaro
La corsa all'auto elettrica significa anche questo. Ma a Bruxelles se ne saranno accorti?
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