Sistemi di accensione a confronto

Dr Alpha

Responsabile Sardegna
29 Agosto 2008
862
37
29
CA
Regione
Sardegna
Alfa
147 GTA
Motore
3.200 V6
Altre Auto
Fiat scudo, porsche boxster,
A "grande richiesta" inizio questa discussione, l'ho inserita nella sezione motori moderni ma perleremmo anche dei vecchi sistemi , se poi ho sbagliato la sezione verrà spostato nell'apposita sezione.

l'idea sarebbe di iniziare facendo un confronto tra i vecchi sistemi e quelli di oggi, ( giacchè è stato argomento di "accese" discussioni in un altro topic dove l'argomento era in parte OT) , partendo dall'analisi del sistema di accensione in generale e dell'influenza che può avere la qualità della scintilla sul funzionamento e sulle prestazioni del motore per concludere con un approfondimento sulle candele dicendo possibilmente tutto quello che c'è da dire.

ora chi conosce il dr Alpha sa bene che il rischio più grosso è quello di interventi lunghiiiiiiiiiiiiiiiiissimi ...:D però mi sento in "dovere" di dire tutto quello che so e per questo la discussione avverrà a "puntate" anche per via del mio tempo limitato , alcuni concetti potrebbero essere "impugnati" ::cop:: da qualcuno obbiettando su qualcosa , in tal caso invito a fornire dimostrazione scinetifica anche con linguaggio tecnico di livello , non sarà sifficiente dire per esempio" non sono daccordo" senza citare nessun teorema o principio riconosciuto e senza fare un paragone plausibile anche al giudizio degli altri , altrimenti continuerò le mie descrizioni come se non fosse stata fatta alcuna osservazione. Cercherò di usare un linguaggio elementare in modo da estendere la comprensibilità anche a chi non ha a che fare con l'elettronica per mestiere e non ha dimestichezza con queste materie ma è comunque interessato e/o incuriosito all'argomento. Per alcini argomenti prenderò spunto da testi di autori famosi che non potrò citare per via del copyright quindi userò parole mie forse meno "eleganti" ma cercherò di farmi capire. A scanso di equivoci voglio precisare che esiste una possibilità di errore in percentuale non calcolabile che potrebbe per assurdo essere anche totale per cui invito chiunque a considerare ogni mia frase o parola delle semplici oppinioni personali e invito ogniuno a trarre liberamente le conclusioni , ogni osservazione anche contrastante se esposta con metodo è ben accetta :grinser002:
eventuali puntualizzazioni a correzione di eventuali errori se debitamente dimostrate saranno molto ben accette :eclipsee_Victoria:
il Dr Alpha ha molto ancora da imparare anche per quanto riguarda le materie che studia e "manipola" da una vita e non è detto che questo non avenga almeno per alcuni particolari , da uno che per esempio nella vita si ocupa di altro magari giovanissimo , è anche per questo che mi trovo nel forum altrimenti forse prenderei il cellullare in mano e mi metterei a...giocare a tetris:lol2:...

Voglio iniziare ponendo alcune domande le quali faranno "cogliere la palla al balzo" ma questo forse avverrà nel proseguo, però saranno ecclatanti per chi ne conosce già le risposte e susciteranno forte curiosità a chi non le conosce, ogniuno se vuole è invitato a rispondere dove anche io esprimerò il mio parere.

allora iniziamo a parlare di ACCENSIONI; SCINTILLE; CANDELE e tutti gli altri compnenti interessati:

-1 la tipologia del sistema di accensione qualunque essa sia ha una notevole influenza sull'ottenimento della potenza massima del motore?

- 2 cosa sono "l'angolo di accensione" e l'"anticipo di accensione"?

- cose'è la "famosa " "curva ad ombrello"?

- 3 chi conosce il significato del termine "buster gap" ?

questo termine la dice tutta a conferma della mia teoria sul mio parere che il sistema acalotta e spazzola non ha nulla da invidiare al sistema a scintilla persa in termini di potenza della scintilla alla candela.

-4 corrente, tensione, capacità, resistenza, induttanza, impedenza, frequenza ... tutti fattori che interessano "elettricamente" l'intera "catena" per avere alla fine una "potenza" sufficiente tra gli elettrodi della cendela ( espressa in JOULE)
quale influisce di più e quale meno per ottenere tale potenza? e perchè?

siamo solo allo 0,001% ( si fa per dire) di tutto quello che c'è da dire , in seguito dovremmo toccare argomenti come , fronte di fiamma, tempi di carica, doppia accensione sincrona e asincrona, influenza del rapporto di compressione e del rapporto stecchiometrico, dovremmo parlare anche di "incombusti" nonchè preaccensione, autoaccensione e detonazione, e toccare eventualmente tanti altri concetti sempre legati ai sistemi di accensione.

-5 ultima domanda : chi conosce bene tutta la "storia" alfa romeo e sopratutto in ambito di assistenza tecnica e autoriparazione, sa bene che quando nei primi anni 90 uscì la 33 1700 16 valvole con l'ultima evoluzione del mitico boxer essa "soffriva" di un "fragile equilibrio" del sistema di accensione ed accadeva che sopratutto nei motori con qualche km alle spalle bastava un "nulla" per ingolfare la macchina e una volta che questo accadeva metterla in moto metteva a dura prova i nervi... almenochè non si conosceva il TRUCCO ( che "tutti" i meccanici alfa conoscevano bene ) . le soluzioni erano due : smontare le candele ( che su questo modello non è come svitare il capelleto di una ruota...) e fare gli interventi di "routine" per un motore ingolfato, oppure usare il TRUCCO..:p
una operazione abbastanza banale e veloce come un batter d'occhio che nel 99% dei casi faceva ripartire il motore immediatamente , ora , chi conosce il trucco "alzi la mano"
( eventualmente se nessuno mi precederà lo spiegherò) esso si basa su una delle domande precedenti ed è MOLTO RILEVANTE per tutta l'argomentazione che ne seguira forse sul presente topic .

attendo "affluenze" che mi stimolino a continuare, a presto :decoccio:
 
:D Grande,questa discussione metterà alla prova molte menti eccellenti :smiley_001:,provo a rispondere alla 5a domanda,che per me è la più abbordabile :lol2:
se non ricordo male un metodo tra i vari sperimentati da un caro amico che aveva questa prestante autovettura consisteva nello staccare il cavo dell'alta tensione dalla bobina e tenerlo leggermente distanziato in modo da fare scoccare la scintilla tra il connettore e la bobina stessa,questo metodo molte volte lo toglieva dagli impicci,ma a volte doveva rassegnarsi e smontare le candele.....................
sai che sberle che si è preso in momenti di elevata umidità
 
Allora porvo a stimolare il prosieguo della tua trattazione, che si preannuncia interessante, dando la mia risposta alla domanda 2.

- 2 cosa sono "l'angolo di accensione" e l'"anticipo di accensione"?

- cose'è la "famosa " "curva ad ombrello"?


L'angolo di accensione è l’angolo che fa la manovella con l'asse del cilindro nel momento in cui avviene l’accensione della miscela.

L'angolo di anticipo è l'angolo che fa la manovella con l'asse del cilindro nel momento in cui scocca la scintilla.

La curva ad ombrello permette di valutare la variazione della coppia erogata in funzione dell'angolo di anticipo.
Queste curve sono fatte per vari punti di funzionamento del motore.


Spero ci essere stato abbastanza tecnico e preciso.
Ho risposto solo alla domanda e non sono andato oltre per restare nel modus di scrivere questa discussione da te proposto.
 
accidenti siamo all'esame !!!!
domanda 1
Ogni tipologia può andar bene se funziona al punto giusto.
domanda 2
L'angolo di accensione è il PMS, anticipo di accensione vuol dire prima del PMS.
PMS (punto morto superiore) sarebbe il punto più alto del gomito e pistone.
La curva a ombrello determina a secondo dei giri, si anticipa sempre più man mano che salgono i giri in un minuto.
domanda 3
buster gap è un termine per descrivere le accensioni gestite da centralina, dove determina la succesione scandita e va a ruota coi giri.
domanda 4
io conosco tre sistemi d'accensione
accensione a spinterogeno a corrente continua, dove in un motore a 4 tempi deve girare ½ rispetto il motore.
La corrente creata dalla dinamo (alternatore con radrizzatore) a bassa tensione a alto amperaggio (12volt) raggiunge la bobina che la trasforma a 400 volt a bassa amperaggio e raggiunge il spinterogeno, dove una spazzola girando attorno a 4 spilli porta la tensione alla determinata candela.
L'aticipo si autoregola tramite una massa nel gambo della spazzola, che con la forza centriguga tende a spostare la spazzola nel verso opposto.
Questo sistema è tra i migliori, perchè la scintilla alla candela risulta forte e intensa, però di contro la spazzola e spilli del spinterogeno tendono a consumarsi e a attirarsi delle impurità nella superficie dove avviene il trasporto di corrente ionizzando.
A scintilla persa, sarebbe un magnete o una bobina di filmento di rame (elettromagnete) posto in genere sul volano e l'altro in un punto fisso che coincide col PMS dove si trova una bobina con una polarità - collegata al motore e l'altra + diretta alla candela.
Non ha una tensione elevata al minimo, ma sale col salire dei giri, perchè passa più velocemente davanti al punto dove si crea la levitazione magnetica.
Non si regola l'anticipo, però visto che cresce la tensione, la miscela brucia sempre più velocemente, quindi studiato il punto giusto, può avere un buon rendimento.
questo sistema risulta semplice nei motori a 2 tempi, però con accorgimenti può funzionare anche nei 4 tempi.
Non ha usura.
Altro sistema è comandata dalla centralina, dove manda degli impulsi elettrici alle bobine disposte a coppie 1-4 e 2-3, per trasformare a alta tensione dirette alle candele.
L'anticipo funziona in base alle mappe inserite precedentemente dal progettatore, dove la centralina deve calcolare la temperatura dell'aria, dell'acqua, quant'aria aspira, temperatura nella marmita, quanto gas diamo col pedale e sensore nel volano per contare i giri.
Risulta seplice nel montare, perchè non ci sono organi meccanici in movimento e riduce i costi di produzione, però bisogna avere conoscenza elettroniche e motoristiche, ogni tanto bisogna cambiare vari sensori, trmite una diagnostica.
domanda 5
L'Alfa Romeo è un'azienda automobilistica fondata il 24 giugno 1910 a Milano come A.L.F.A., (acronimo di Anonima Lombarda Fabbrica Automobili). Dal 1986 fa parte del Gruppo Fiat e a partire da febbraio 2007 è una divisione della Fiat Group Automobiles SpA, nell'occasione il nome della società diventa Alfa Romeo Automobiles S.p.A.
La costituzione della società avvenne a Milano in via Gattamelata, nella zona denominata "Portello", e il nome scelto richiama anche la prima lettera dell'alfabeto greco e sembra voler sottolineare l'inizio di un nuovo tipo di attività nelle costruzioni automobilistiche, quello della macchina soprattutto sportiva. Rilevata da parte di un gruppo lombardo dalle mani di un imprenditore francese, sempre del ramo automobilistico, Alexandre Darracq, che aveva tentato con scarso successo una avventura industriale in Italia; sin dal primo marchio l'azienda ha voluto ricordare i suoi legami con la città di origine: da un lato il serpente visconteo (il biscione), dall'altro la croce rossa in campo bianco, simbolo di Milano. I 250 dipendenti della gestione precedente furono riassunti dall'azienda e l'obiettivo fu quello produrre 300 automobili all'anno.
Le origini dell'Alfa hanno un nome francese e le radici sono a Napoli. L'imprenditore Alexandre Darracq dopo aver prodotto biciclette, passò alla produzione di automobili con la Darracq. Nel 1906 nacque la Società Italiana Automobili Darracq, con sede a Napoli. I lavori per lo stabilimento iniziarono subito, ma la città campana era troppo distante dalla Francia, penalizzando il progetto. Darracq sposta lo stabilimento al nord, al Portello, periferia di Milano. Le automobili vengono montate con i pezzi provenienti dalla Francia.
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spero di aver risposto in maniera chiara.
E' tosto.........
ciao
 
Eccomi... quella dei quiz era una cosa che volevo proporre da tempo, permettono di imparare e confrontarsi in maniera facilitata..avanti con le risposte e sicuramente con le premesse che hai fatto sarà un dibattito ad alto livello. ;)


-1 la tipologia del sistema di accensione qualunque essa sia ha una notevole influenza sull'ottenimento della potenza massima del motore?
Sicuramente sì, hai fatto bene a specificare la potenza massima in quanto la criticità dell'accensione si rileva anche nei "transitori" ma soprattutto alla massima potenza che di norma corrisponde al massimo numero di giri;

- 2 cosa sono "l'angolo di accensione" e l'"anticipo di accensione"?
L'anticipo di accensione è il punto in cui scocca la scintilla. Questo è necessario per dar tempo alla miscela di incendiarsi teoricamente al PMS... La misura appunto viene effettuata rispetto al PMS...
L'angolo di accensione non mi sovviene... a meno che tu non intenda l'angolo di camma... :confused:


- cose'è la "famosa " "curva ad ombrello"?
La conosco per sentito dire, ma non l'ho mai vista .:blink:.... comunque ha a che fare con la carburazione, si ottiene una curva ad ombrello "smagrendo" la carburazione al massimo numero di giri e arrichendola negli intermedi...

- 3 chi conosce il significato del termine "buster gap" ?

questo termine la dice tutta a conferma della mia teoria sul mio parere che il sistema acalotta e spazzola non ha nulla da invidiare al sistema a scintilla persa in termini di potenza della scintilla alla candela.
Qui bisognerebbe fare una precisazione... quando parli di accensione con sistema a calotta intendi comunque l'accensione elettronica, non con le classiche puntine platinate...



-4 corrente, tensione, capacità, resistenza, induttanza, impedenza, frequenza ... tutti fattori che interessano "elettricamente" l'intera "catena" per avere alla fine una "potenza" sufficiente tra gli elettrodi della cendela ( espressa in JOULE)
quale influisce di più e quale meno per ottenere tale potenza? e perchè?
Anche qui la domanda non mi è ben chiara... comunque la potenza della scintilla è data dal prodotto tensione X corrente... è chiaro comunque che anche frequenza, impedenza del circuito hanno il loro peso...
Comunque non ci può essere corrente se non c'è tensione, il contrario si...:)
Non ho citato induttanza, resistenza e capacità in quanto sono tutte componenti contenute nell'impedenza. ;)


-5 ultima domanda : chi conosce bene tutta la "storia" alfa romeo e sopratutto in ambito di assistenza tecnica e autoriparazione, sa bene che quando nei primi anni 90 uscì la 33 1700 16 valvole con l'ultima evoluzione del mitico boxer essa "soffriva" di un "fragile equilibrio" del sistema di accensione ed accadeva che sopratutto nei motori con qualche km alle spalle bastava un "nulla" per ingolfare la macchina e una volta che questo accadeva metterla in moto metteva a dura prova i nervi... almenochè non si conosceva il TRUCCO ( che "tutti" i meccanici alfa conoscevano bene ) . le soluzioni erano due : smontare le candele ( che su questo modello non è come svitare il capelleto di una ruota...) e fare gli interventi di "routine" per un motore ingolfato, oppure usare il TRUCCO..:p
una operazione abbastanza banale e veloce come un batter d'occhio che nel 99% dei casi faceva ripartire il motore immediatamente , ora , chi conosce il trucco "alzi la mano"
( eventualmente se nessuno mi precederà lo spiegherò) esso si basa su una delle domande precedenti ed è MOLTO RILEVANTE per tutta l'argomentazione che ne seguira forse sul presente topic .
Questa è facile, magari ti anticipo io anche la motivazione...
E' sufficiente distanziare di qualche millimetro il cavo AT dalle candele...
Questa operazione provoca una caduta di tensione in corrispondenza del cavo staccato a volte sufficiente (in presenza di umidità o candele bagnate di benzina) a far scoccare la scintilla sugli elettrodi e non magari sul corpo ceramico della candela... se va bene altrimenti ti propongo un'altra teoria .:blink:. :decoccio:

Appena hai finito, preparo qualche domanda pure io...:D
 
A "grande richiesta" inizio questa discussione, l'ho inserita nella sezione motori moderni ma perleremmo anche dei vecchi sistemi , se poi ho sbagliato la sezione verrà spostato nell'apposita sezione.

l'idea sarebbe di iniziare facendo un confronto tra i vecchi sistemi e quelli di oggi, ( giacchè è stato argomento di "accese" discussioni in un altro topic dove l'argomento era in parte OT) , partendo dall'analisi del sistema di accensione in generale e dell'influenza che può avere la qualità della scintilla sul funzionamento e sulle prestazioni del motore per concludere con un approfondimento sulle candele dicendo possibilmente tutto quello che c'è da dire.

ora chi conosce il dr Alpha sa bene che il rischio più grosso è quello di interventi lunghiiiiiiiiiiiiiiiiissimi ...:D però mi sento in "dovere" di dire tutto quello che so e per questo la discussione avverrà a "puntate" anche per via del mio tempo limitato , alcuni concetti potrebbero essere "impugnati" ::cop:: da qualcuno obbiettando su qualcosa , in tal caso invito a fornire dimostrazione scinetifica anche con linguaggio tecnico di livello , non sarà sifficiente dire per esempio" non sono daccordo" senza citare nessun teorema o principio riconosciuto e senza fare un paragone plausibile anche al giudizio degli altri , altrimenti continuerò le mie descrizioni come se non fosse stata fatta alcuna osservazione. Cercherò di usare un linguaggio elementare in modo da estendere la comprensibilità anche a chi non ha a che fare con l'elettronica per mestiere e non ha dimestichezza con queste materie ma è comunque interessato e/o incuriosito all'argomento. Per alcini argomenti prenderò spunto da testi di autori famosi che non potrò citare per via del copyright quindi userò parole mie forse meno "eleganti" ma cercherò di farmi capire. A scanso di equivoci voglio precisare che esiste una possibilità di errore in percentuale non calcolabile che potrebbe per assurdo essere anche totale per cui invito chiunque a considerare ogni mia frase o parola delle semplici oppinioni personali e invito ogniuno a trarre liberamente le conclusioni , ogni osservazione anche contrastante se esposta con metodo è ben accetta :grinser002:
eventuali puntualizzazioni a correzione di eventuali errori se debitamente dimostrate saranno molto ben accette :eclipsee_Victoria:
il Dr Alpha ha molto ancora da imparare anche per quanto riguarda le materie che studia e "manipola" da una vita e non è detto che questo non avenga almeno per alcuni particolari , da uno che per esempio nella vita si ocupa di altro magari giovanissimo , è anche per questo che mi trovo nel forum altrimenti forse prenderei il cellullare in mano e mi metterei a...giocare a tetris:lol2:...

Voglio iniziare ponendo alcune domande le quali faranno "cogliere la palla al balzo" ma questo forse avverrà nel proseguo, però saranno ecclatanti per chi ne conosce già le risposte e susciteranno forte curiosità a chi non le conosce, ogniuno se vuole è invitato a rispondere dove anche io esprimerò il mio parere.

allora iniziamo a parlare di ACCENSIONI; SCINTILLE; CANDELE e tutti gli altri compnenti interessati:

-1 la tipologia del sistema di accensione qualunque essa sia ha una notevole influenza sull'ottenimento della potenza massima del motore?

- 2 cosa sono "l'angolo di accensione" e l'"anticipo di accensione"?

- cose'è la "famosa " "curva ad ombrello"?

- 3 chi conosce il significato del termine "buster gap" ?

questo termine la dice tutta a conferma della mia teoria sul mio parere che il sistema acalotta e spazzola non ha nulla da invidiare al sistema a scintilla persa in termini di potenza della scintilla alla candela.

-4 corrente, tensione, capacità, resistenza, induttanza, impedenza, frequenza ... tutti fattori che interessano "elettricamente" l'intera "catena" per avere alla fine una "potenza" sufficiente tra gli elettrodi della cendela ( espressa in JOULE)
quale influisce di più e quale meno per ottenere tale potenza? e perchè?

siamo solo allo 0,001% ( si fa per dire) di tutto quello che c'è da dire , in seguito dovremmo toccare argomenti come , fronte di fiamma, tempi di carica, doppia accensione sincrona e asincrona, influenza del rapporto di compressione e del rapporto stecchiometrico, dovremmo parlare anche di "incombusti" nonchè preaccensione, autoaccensione e detonazione, e toccare eventualmente tanti altri concetti sempre legati ai sistemi di accensione.

-5 ultima domanda : chi conosce bene tutta la "storia" alfa romeo e sopratutto in ambito di assistenza tecnica e autoriparazione, sa bene che quando nei primi anni 90 uscì la 33 1700 16 valvole con l'ultima evoluzione del mitico boxer essa "soffriva" di un "fragile equilibrio" del sistema di accensione ed accadeva che sopratutto nei motori con qualche km alle spalle bastava un "nulla" per ingolfare la macchina e una volta che questo accadeva metterla in moto metteva a dura prova i nervi... almenochè non si conosceva il TRUCCO ( che "tutti" i meccanici alfa conoscevano bene ) . le soluzioni erano due : smontare le candele ( che su questo modello non è come svitare il capelleto di una ruota...) e fare gli interventi di "routine" per un motore ingolfato, oppure usare il TRUCCO..:p
una operazione abbastanza banale e veloce come un batter d'occhio che nel 99% dei casi faceva ripartire il motore immediatamente , ora , chi conosce il trucco "alzi la mano"
( eventualmente se nessuno mi precederà lo spiegherò) esso si basa su una delle domande precedenti ed è MOLTO RILEVANTE per tutta l'argomentazione che ne seguira forse sul presente topic .

attendo "affluenze" che mi stimolino a continuare, a presto :decoccio:



....Quello che ho sottolineato in rosso è la mia "specialità", nel senso che essendo laureato in Ingegneria Meccanica e avendo studiato e approfondito ciò che riguarda i MCI, unito al fatto di collaborare con un centro di elaborazione con prova al banco, mi ha permesso di "crescere" più nel senso motoristico-meccanico della discussione, che non nelle modalità tecniche di accensione.....

In ogni caso reputo la discussione interessante, ma reputo te Dr.Alpha come l'unico che la debba gestire, in quanto l'apritore.....:)
 
ottimo, ringrazio mauretto, alfacorse , andrea e melo81 per aver "aderito" volentieri dando pregio alla discussione, rispondo per ordine, prima a mauretto in seguito a tutti gli altri altri.

ESATTO :) mauretto il trucco era proprio quello e mi serve da esempio per descrivere il "booster gap". Qualcuno si chiederà (anche io all'inizio lo feci ...) perchè allontanando il cavo dall'attacco centrale della calotta ( o dalla bobina) facendogli fare una LUNGA (è importante) scintilla il motore va in moto? "paradossalmente" la prima cosa che si pensa è che così facendo si attenuerà ancora di più la potenza della scintilla la quale è già compromessa dall'ingolfamento per cui serve maggiore intensità , mentre così facendo una parte dell'energia che produce la scintilla in aria sul gap creato manualmente allontanado il filo viene sottrata da quella disponibile peraltro già insufficiente a far scoccare la scintilla fra gli elettrodi della candela, EPPURE COSI VA IN MOTO! come mai?

dunque, farò un semplice esempio che lessi forse in qualche libro: bisogna premettere che in un motore ingolfato le superfici della candela sopratutto sulla ceramica tendono a ricoprirsi di uno strato fuligginoso a base di carbonio derivato proprio dalla cattiva combustione , come tutti sappiamo il carbonio è conduttivo per cui la ceramica diventa una "corsia preferenziale" dove la corrente passa più volentieri rispetto a dover "saltare" da un elettrodo all'altro, scaricandosi a massa producendo solo delle sotilissime scariche multiple attorno alla ceramica (di colore arancio poco intenso, se visualizzate su uno "spinterometro" apposito) le quali non potranno innescare un'accensione regolare . a lungo andare in queste condizioni o a furia di tentativi di messa in moto le scariche passeranno sempre negli stessi punti e si creeranno dei piccoli solchi sulla ceramica ponendo irrimediabilmente fine alla vita della candela.
Ora immaginiamo di avere una diga alimentata da un fiumicciattolo dove il flusso dell'acqua è appena sufficiente a far salire il livello fino al bordo del muro della diga e scavalcarlo per creare una cascata, immaginiamo che a causa di diverse piccole perdite di acqua diversi sottili rigagnoli impediscano al livello dell'acqua di raggiungere e scavalcare il muro della diga , ma questo potrà realizzarsi creando un'altra diga a monte che verrà riempita e verrà poi fatta scaricare di BOTTO! solo così la presenza dei rigagnoli sarà ininfluente e il muro della diga a valle verrà scavalcato dalla valanga di aqcua . Ora paragoniamo il muro da scavalcare agli elettrodi della candela e i rigangoli alle scariche sulla ceramica imbrattata , la seconda diga è paragonata alla famosa interruzione la cui utilità fu ben nota già molto tempo fa che venne chiamata "BOOSTER GAP" la quale fu in "voga" in diverse riprese non solo nel mondo automobilistico, per esempio nei motori a due tempi nell'era in cui si faceva la miscela al 6% questo sistema risolse molti problemi, la scintilla scoccava sempre eppure quei motore erano "perennemente" imbrattati.
Chi conosce meglio i principi dell'elettrotecnica ha sicuramente in mente il ragionamento fisico perchè questo accade, sembrerà strano ma un elemento fortemente interessato a questo è il cavo che va dalla sorgente (bobina-calotta e calotta-candela , oppure bobina-candela a seconda dei sistemi) questo perchè il cavo può essere rappresentato come una resistenza ( collegata in serie), una impedenza (serie-parallelo) e un condensatore(in parallelo) il cui dielettrico e formato in parte dall'isolate del cavo , se il cavo è schermato la capacità in parallelo risultante sarà ampia. Ora per ottimizzare il booster gap è necessaria la diga a monte che non potrà essere composta solo da una interruzione del conduttore ma sopratutto dalla capacità in parallelo al cavo ed esattamente il primo tratto di cavo prima dell'interruzione deve avere una capacità massima ed il secondo che va dall'interruzione alla candela una capacità minima , la capacità massima del primo tratto rappresenta la diga a monte che caricandosi di molta corrente deve scaricarsi il più velocemente possibile ecco perchè la bassa capacità del secondo tratto altrimenti avremmo una "terza diga di ostacolo" . ed è per questo che l'interruzione deve trovarsi il pù vicino possibile alla candela! per questo stesso motivo negli anni 70-80 entrarono in voga delle candele con il booster gap incorporato esse infatti inglobano una interruzione del conduttore interno su cui si "accumula " senza dispersioni il salto di tensione. Quando l'interruzione viene perforata dalla scintilla la tensione si scarica rapidamente tra gli elettrodi facendo scoccare una scintilla tanto più intensa quanto più rapidamente essa riverserà tutta la carica accumulata per propietà induttivo-capacitive date dalla particolarità costruttiva di questi impianti. Questa velocità è talmente importante che assieme ad altri fattori ad essa strettamente correlati sarà inevitabilmente oggetto di citazione nelle prossime puntate.
il fenomeno fisico descritto riguardo al booster gap è stato peraltro un nemico col quale il Dr alpha ha combattuto per anni perchè era spesso presente nei televisori a raggi catodici dove le tensioni in gioco erano attorno ai 20-30 kv e le correnti ben più elevate di quelle fornite ad una candela , così si innescavano delle scariche "amplificate " che in parte realizzavano l'effetto "corona" ben conosciuto e "temuto" da ogni radiotecnico, il gigantesco condensatore formato dal cinescopio si caricava positivamente e la ventosa che si attaccava all'anodo accelleratore era una "diga" pronta a scaricarsi anche dopo che il televisore era rimasto spento a lungo , le scintille arrivano anche a 7 cm e sulle dita di una mano è come ricevere il colpo di un martello da 2 kg!! (chiuso OT)
Se si è afferrato bene questo concetto fondamentale si capisce il perchè del trucco che metteva in moto il motore ingolfato ed ora è facilmente intuibile che tutti i sistemi con calotta e spazzola rotante
HANNO IL BOOSTER GAP INCORPORATO!! il quale è formato proprio dal gap tra spazzola e calotta e con questo ho svelato anche il segreto che pochi sanno per il quale non tutti i tipi di cavo vanno bene per questi sistemi..e questo a differenza dei sistemi a scintilla persa dove il gap della seconda candela non può essere paragonato ad un booster gap per il semplice fatto che è a valle, è come avere una diga a valle della diga dove ci interessa il superamento del muro!
Ora spero che tutti avranno capito perchè ho in altri topic espresso la mia convinzione a "favore" dello spinterogeno piuttosto che al sistema a scintilla persa parlando essenzialmente del paragone della intesità e la "produttività" della scintilla e questo mio parere è un parere "scoppiazzato" in certi ambienti dove si utilizzano motori con peculiarità particolari , grosse cilindrate, alti rapporti di compressione ecc
é chiaro che il sistema ormai obsoleto a spinterogeno non potrà reggere oltre a confronto con i modernissimi sistemi che sono tutt'altra cosa , e poi ne vedremmo i dettagli, ma con i primi "rudimenti" di scintilla persa (per esempio le prime 155 TS) però si. personalmente non toglierei un valido spinterogeno da un motore che è nato così per metterne uno che non farà la differenza.

devo andare , oggi sono particolarmente stanco, domani spero di tornare e rispondere algli altri amici e proseguire l'argomento, grazie a tutti. :decoccio:
 
ESATTO :) mauretto il trucco era proprio quello e mi serve da esempio per descrivere il "booster gap". . :decoccio:




Sono di corsa e non ho il tempo per leggere integralmente quanto hai scritto ma ti invito ad essere più preciso quando scrivi....il quesito che avevi fatto era sul "buster gap"... ;) :decoccio:

" 3 chi conosce il significato del termine "buster gap"

PS te lo dico non per essere polemico ma se vogliamo dare risposte precise è indispensabile che anche le domande lo siano... ;)
 
avere un'alta componente capacitiva in un circuito fa sfasare in anticipo la corrente, per cui banalmente per avere la stessa potenza un circuito con alto sfasamento necessita di maggior corrente. E' sempre vantaggioso avere una corrennte il meno sfasa possibile, non è che la componente capacitiva si rende necessaria dato che il circuito ha perdite per magnetizzazione che lo rendono tendenzialmente induttivo come circuito?

di per se dire che una componente capacitiva migliora il funzionamento della condela per me è sbagliato
 
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ottimo, ringrazio mauretto, alfacorse , andrea e melo81 per aver "aderito" volentieri dando pregio alla discussione, rispondo per ordine, prima a mauretto in seguito a tutti gli altri altri.
Ehm forse non s'era visto ma c'ero anch'io....:blink:.

HANNO IL BOOSTER GAP INCORPORATO!!
Bravo! Ottimo intervento, scrivi come un libro stampato!;)

Colgo l'occasione per un remember..qualcuno (tra gli anziani) si ricorda di quella scatoletta che vendevano nelle fiere paesane e che si metteva tra bobina e distributore? Ebbene era proprio un Booster Gap. :eek: (non lo chiamavano così per non spaventare la gente .:blink:.)

Ora spero che tutti avranno capito perchè ho in altri topic espresso la mia convinzione a "favore" dello spinterogeno piuttosto che al sistema a scintilla persa parlando essenzialmente del paragone della intesità e la "produttività" della scintilla e questo mio parere è un parere "scoppiazzato" in certi ambienti dove si utilizzano motori con peculiarità particolari , grosse cilindrate, alti rapporti di compressione ecc
é chiaro che il sistema ormai obsoleto a spinterogeno non potrà reggere oltre a confronto con i modernissimi sistemi che sono tutt'altra cosa , e poi ne vedremmo i dettagli, ma con i primi "rudimenti" di scintilla persa (per esempio le prime 155 TS) però si. personalmente non toglierei un valido spinterogeno da un motore che è nato così per metterne uno che non farà la differenza.
Qui mi trovo parzialmente in sintonia... sono d'accordo sul fatto di non modificare motori d'epoca come quello della Giulia per montare un'accensione elettronica dei giorni nostri... se dipendesse da me nemmeno l'autoradio cambierei...;)

Non sono d'accordo che lo spinterogeno dia prestazioni migliori di un'accensione statica... pensiamo solo alle tolleranze dimensionali che possono essere presenti su uno spinterogeno. (anche nuovo). :eek:

Tiri in ballo capacità, reattanza e resistenza del circuito di accensione, ma ti rendi conto quanto questi parametri incidono su un impianto AT dove ci sono cavi lunghi quasi 50 cm... Alfa 75-164 1^ serie docet!
Molto meglio bobina e candela collegate insieme senza quasi i cavi di connessione... comunque se vuoi approfondiamo l'argomento più avanti. ;)

Piccola comunicazione di servizio, i moderatori mi vorranno scusare se mi sostituisco momentaneamente a loro... Evitiamo QUOTE chilometrici se poi il quote riguarda 3 righe... scusate ancora, alla prossima! Buona serata. :decoccio: