Volkswagen interessata a Italdesign-Giugiaro

EddyAR

Alfista principiante
21 Ottobre 2008
1,000
2
39
RN
Regione
Emilia-Romagna
Alfa
147
Motore
1.6 T.Spark 105 cv
Dopo le anticipazioni date ieri dal quotidiano La Stampa, dal periodico Automotive News Europe e dal sito di Quattroruote, oggi la ventilata cessione di una quota del capitale dell'Italdesign-Giugiaro alla Volkswagen campeggia sui principali quotidiani italiani. Mentre da Moncalieri, quartiere generale del carrozziere torinese, continuano a trincerarsi dietro il "no comment", cerchiamo di capire – se la notizia si rivelerà fondata - quali ne sarebbero le implicazioni.

Italdesign, un'azienda vera. Tanto per cominciare la portata della notizia è pesante: l'Italdesign non è un piccolo atelier, ma un'azienda di grandi dimensioni, con quasi 1000 dipendenti, che lavora a 360 gradi in tutte le parti del mondo e con i committenti più disparati, dagli stessi tedeschi ai cinesi, dai sudcoreani agli indiani. E non è apprezzata soltanto per il design, ma pure per l'elevato know-how in tema di ingegnerizzazione. Basti pensare che quando la Citroën dovette studiare il dispositivo di apertura del tetto della sua C3 Pluriel si rivolse proprio a Giugiaro e lo stesso fece, tanto per fare un altro esempio, la Mini per studiare i meccanismi delle portiere sulla sua Clubman. L'azienda di Giugiaro è anche l'unico dei grandi carrozzieri italiani ad essere passato praticamente indenne dalla grande crisi, con una Bertone finita in liquidazione e una Pininfarina in cerca di un acquirente.

A Moncalieri si parlerà tedesco. Certo, se la Volkswagen, come sembra, ne acquisterà la quota di controllo, cambierà un po' il passaporto dell'ultimo gigante sopravvissuto a un cambio epocale che ha di fatto spazzato via i superstiti carrozzieri italiani, retaggio di un'era in cui i committenti privati prima e le case automobilistiche poi affidavano loro la fattura e la produzione di fuoriserie o di serie a tiratura limitata. La maggiore flessibilità delle linee produttive dei costruttori ha messo in crisi quel modello industriale. Giugiaro se l'è cavata meglio di altri perché con grande lungimiranza non si è mai lasciato tentare dalle sirene della produzione, ma ha concentrato le sue risorse su design, progettazione, ingegnerizzazione e prototipistica. Tutte specialità che le Case continuano ad attingere all'esterno.

Dalla Murciélago alla New Beetle. I tempi però sono duri per tutti. Negli ambienti torinesi si sussurra che, senza il lavoro che arriva a Moncalieri proprio dalla Volkswagen, anche l'Italdesign sarebbe in difficoltà. Che sia così o meno, una cosa è certa: i legami dell'azienda fondata da Giorgetto Giugiaro (assieme al socio Mantovani) con il gruppo di Wolfsburg sono sempre stati forti e, negli ultimi tempi, lo sono ancora di più. Sarebbero moltissimi i progetti della casa tedesca su cui l'Italdesign sta fornendo la sua consulenza. Tra quelli più recenti la nuova generazione della Lamborghini Murciélago e, si dice, la futura Volkswagen New Beetle. Quello della Volkswagen è dunque un salvataggio? In parte sì o, con un'immagine più efficace, potremmo dire che è un'assicurazione sulla vita per l'Italdesign, una garanzia di continuità aziendale. La famiglia Giugiaro, Giorgetto e suo figlio Fabrizio, continuerebbero comunque a dirigere l'azienda.

Lo "stilista personale" di Piëch. Per una volta, poi, sotto alle grandi strategie giocano anche fattori personali. Ferdinand Piëch, il "grande vecchio" del gruppo tedesco, ha un rapporto di stima molto forte verso Giugiaro, nato ai tempi della prima Golf, quella del 1975 firmata proprio dallo stilista italiano. Pare che Piëch faccia vedere tutto ciò che di nuovo esce dai centri stile Volkswagen a Giugiaro, per avere la sua opinione. Ma naturalmente la Volkswagen non è un istituto di beneficienza. Nell'operazione ha il suo tornaconto. Con il controllo dell'Italdesign si assicurerebbe il prezioso know-how dell'azienda italiana, da utilizzare per i progetti interni, ma anche da spendere sul mercato per servizi da offrire a terzi. Certo, tutti noi avremmo preferito pensare a un futuro al cento per cento italiano per una grande azienda come l'Italdesign. Ma, pensando alla possibilità che si accasi da qualche parte, la Volkswagen appare per Giorgetto e Fabrizio il luogo più naturale dove approdare.

Fonte: Quattroruote
 
L'annuncio a breve, il 90% dell'Italdesign passa al gruppo VAG, Giorgetto Giugiaro ed il figlio rimarranno in azienda e proprietari del residuo 10%.
 
L'annuncio a breve, il 90% dell'Italdesign passa al gruppo VAG, Giorgetto Giugiaro ed il figlio rimarranno in azienda e proprietari del residuo 10%.

Quindi da rumors si sta trasformando in un'operazione "ufficiale".
 
Giugiaro ha curato l'estetica di moltissime Alfa, tra cui quelle più recenti : 159, Brera, Spider, i restyling di 147 e 156.
 
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Continuerà a lavorare per Alfa anche se di proprietà VW?

Penso sia difficile, è probabile che l'Italidesign, oltre che per il gruppo VAG, continuerà a lavorare solo per i competitors di secondo piano di Volkswagen ma ho seri dubbi che continuerà a lavorare con Fiat.

Peraltro ho l'impressione che questa cessione sia stata necessaria all'Italdesign proprio per, in qualche modo sopravvivere.