Ciao a tutti!
È giunto il momento di presentarvi la mia
Questo progetto significa un punto d’inflessione nella mia esperienza quale entusiasta Alfista e, per tanto, voglio dedicargli tutta la serietà e l’esaustività che merita in modo da presentarvelo come si deve.
Lo dedico alla mia famiglia che fin dal primo momento mi dette il suo appoggio e, soprattutto, alla mia nonna che mi dimostrò che nulla è impossibile di fronte alla forza di volontà.
1.1. Introduzione:
Essere Alfista è qualcosa difficile da spiegare con le parole. È qualcosa che si sente, con la quale si nasce, non si impara. Probabilmente tutti gli umani siamo Alfisti, pur se molti non lo sanno e altri se ne renderanno conto quando sarà tardi. Per coloro che, invece, abbiamo già le idee chiare un qualsiasi viaggio diventa puro piacere. Godere ogni curva, divorare chilometri e chilometri, ogni accelerazione e ogni frenata ci offrono una sensazione unica che fu l’obiettivo di chi inventò questo mitico marchio italiano.
1.2. Motivi del progetto:
Fondamentalmente sono tre:
In primo luogo, al di là della follia e dell’irrazionalità di un simile progetto, v’è la provocazione. Mi venne in mente dal nulla. Pensai “perché non c’è mai stata una 145 QV Selespeed? Non ci cascarono all’Alfa Romeo che un modello del genere potrebbe dare una batosta alla concorrenza?” Iniziai le indagini e non trovai niente! Quindi, siccome ognuno di noi è unico e sogna una macchina totalmente personalizzata, mi proposi di costruirmene una su misura. Tutti mi dicevano che era impossibile... che, se non lo fosse, qualcun’altro lo avrebbe già fatto... che la smettessi di dire fesserie e scendessi dalle nuvole... Insomma, gente che di fronte ad un ostacolo enorme si arrende. Signori miei, sarà così per un altro ma per me è una provocazione!!! Si prenda come esempio un enorme puzzle. Per grande che sia, se si separa in diversi mini-puzzle, si cerca la soluzione a ciascuno di essi, poi si uniscono le mini-soluzioni, alla fine si avrà la soluzione del tutto.
In secondo luogo, per puro egoismo e protagonismo. È miiiiiiiiaaaaaaaaa!
No, ora sul serio. Immaginate questa scena: vi fermate ad un semaforo qualsiasi e accanto a voi si dispone un presuntuoso con la macchina nuova di zecca, musica al massimo, finestrino abbassato e la ragazza a fianco accarezzandogli il collo; ridono, ti guardano e aspettano il semaforo verde per umiliarti pensando “ma dove vai con quest’Alfa preistoricaaaaaaaaaaa???”. Siamo tutti lí? Ci siamo? Bene, perché il semaforo diventa verde e allora io e la mia piccola Alfa ce la prendiamo veramente sul serio. Alcuni secondi più tardi, già nel seguente semaforo rosso, ci fermiamo e circa 1, 2 o 3 secondi dopo arriva il nostro amico dallo sguardo impertinente. Ma vedi un po’ che caso!!! Lei ha smesso di accarezzargli il collo, i finestrini stanno salendo, la musica è a mezzo volume e nessuno guarda più nessuno! Calma per uno, dubbi e incomodità per gli altri? E decidi di lasciarlo seguire la sua strada perché tanto lui ha già sbagliato quando non comprò un’Alfa Romeo...
Per ultimo, per convenienza, perché posso usare il risultato di questo progetto come lettera di presentazione di fronte a terzi. Purtroppo viviamo in un mondo che si fida di segnali. Bisogna segnalare tutto.
1.3. Il virus Alfa:
Chiunque esprime la propria opinione sull’Alfa Romeo e sulla sua affidabilità ??? senza averne avuta mai nessuna. Certuni persino non sono nenache saliti su di un’Alfa!!! La situazione muta quando provieni da una 156 2.0 TS Pack Sport, Rosso Alfa, Koni regolabili, ribassata, interni e quadro strumenti in nero... Ormai è tardi, sei contagiato! E non c’è antidoto...
La 156 è una macchina incredibilmente ben fatta sulla quale potrei dire quanto vorrei che tanto sarebbe sempre poco.
La mia ex-156:
Ma io feci lo sbaglio di provare una 145 QV. Quei 200 Kg di differenza, il passo corto, le sensazioni all’antica... rendono irrefrenabile il desiderio di averne una... ma SUBITO!!! È un giocattolo per bambini cresciuti!!! Un anno di ricerche, 4-5 candidate e una sola vincitrice. Mi procurai così una 145 della prima serie, di febbraio del ’96, senza colpi, del primo padrone, con le cinghie cambiate perisno prima del necessario, olio sostituito ogni 7.000-7.500 Km, mai surriscaldata, sempre curata nella stessa officina. Insomma, un 10 e lode al motore e al telaio! Il resto, così cosà: rivestimento del padiglione staccato, cambio in fin di vita, le luci e le frecce non funzionavano, sedili sporchi, verniciatura scadente, due piccole ammaccature su parafango e cofano, ecc...
Una volta eliminati alcuni dei difetti riscontrati, la macchina aveva questo aspetto:
La Citroën XM Turbo CT bianca che si vede dietro è l’altra mia grande passione:
La 528i dovetti venderla e i soldi servirono per finanziare questo progetto:
È giunto il momento di presentarvi la mia
Alfa Romeo 145 QV + Selespeed
Questo progetto significa un punto d’inflessione nella mia esperienza quale entusiasta Alfista e, per tanto, voglio dedicargli tutta la serietà e l’esaustività che merita in modo da presentarvelo come si deve.
Lo dedico alla mia famiglia che fin dal primo momento mi dette il suo appoggio e, soprattutto, alla mia nonna che mi dimostrò che nulla è impossibile di fronte alla forza di volontà.
1.1. Introduzione:
Essere Alfista è qualcosa difficile da spiegare con le parole. È qualcosa che si sente, con la quale si nasce, non si impara. Probabilmente tutti gli umani siamo Alfisti, pur se molti non lo sanno e altri se ne renderanno conto quando sarà tardi. Per coloro che, invece, abbiamo già le idee chiare un qualsiasi viaggio diventa puro piacere. Godere ogni curva, divorare chilometri e chilometri, ogni accelerazione e ogni frenata ci offrono una sensazione unica che fu l’obiettivo di chi inventò questo mitico marchio italiano.
1.2. Motivi del progetto:
Fondamentalmente sono tre:
In primo luogo, al di là della follia e dell’irrazionalità di un simile progetto, v’è la provocazione. Mi venne in mente dal nulla. Pensai “perché non c’è mai stata una 145 QV Selespeed? Non ci cascarono all’Alfa Romeo che un modello del genere potrebbe dare una batosta alla concorrenza?” Iniziai le indagini e non trovai niente! Quindi, siccome ognuno di noi è unico e sogna una macchina totalmente personalizzata, mi proposi di costruirmene una su misura. Tutti mi dicevano che era impossibile... che, se non lo fosse, qualcun’altro lo avrebbe già fatto... che la smettessi di dire fesserie e scendessi dalle nuvole... Insomma, gente che di fronte ad un ostacolo enorme si arrende. Signori miei, sarà così per un altro ma per me è una provocazione!!! Si prenda come esempio un enorme puzzle. Per grande che sia, se si separa in diversi mini-puzzle, si cerca la soluzione a ciascuno di essi, poi si uniscono le mini-soluzioni, alla fine si avrà la soluzione del tutto.
In secondo luogo, per puro egoismo e protagonismo. È miiiiiiiiaaaaaaaaa!
No, ora sul serio. Immaginate questa scena: vi fermate ad un semaforo qualsiasi e accanto a voi si dispone un presuntuoso con la macchina nuova di zecca, musica al massimo, finestrino abbassato e la ragazza a fianco accarezzandogli il collo; ridono, ti guardano e aspettano il semaforo verde per umiliarti pensando “ma dove vai con quest’Alfa preistoricaaaaaaaaaaa???”. Siamo tutti lí? Ci siamo? Bene, perché il semaforo diventa verde e allora io e la mia piccola Alfa ce la prendiamo veramente sul serio. Alcuni secondi più tardi, già nel seguente semaforo rosso, ci fermiamo e circa 1, 2 o 3 secondi dopo arriva il nostro amico dallo sguardo impertinente. Ma vedi un po’ che caso!!! Lei ha smesso di accarezzargli il collo, i finestrini stanno salendo, la musica è a mezzo volume e nessuno guarda più nessuno! Calma per uno, dubbi e incomodità per gli altri? E decidi di lasciarlo seguire la sua strada perché tanto lui ha già sbagliato quando non comprò un’Alfa Romeo...
Per ultimo, per convenienza, perché posso usare il risultato di questo progetto come lettera di presentazione di fronte a terzi. Purtroppo viviamo in un mondo che si fida di segnali. Bisogna segnalare tutto.
1.3. Il virus Alfa:
Chiunque esprime la propria opinione sull’Alfa Romeo e sulla sua affidabilità ??? senza averne avuta mai nessuna. Certuni persino non sono nenache saliti su di un’Alfa!!! La situazione muta quando provieni da una 156 2.0 TS Pack Sport, Rosso Alfa, Koni regolabili, ribassata, interni e quadro strumenti in nero... Ormai è tardi, sei contagiato! E non c’è antidoto...
La 156 è una macchina incredibilmente ben fatta sulla quale potrei dire quanto vorrei che tanto sarebbe sempre poco.
La mia ex-156:
Ma io feci lo sbaglio di provare una 145 QV. Quei 200 Kg di differenza, il passo corto, le sensazioni all’antica... rendono irrefrenabile il desiderio di averne una... ma SUBITO!!! È un giocattolo per bambini cresciuti!!! Un anno di ricerche, 4-5 candidate e una sola vincitrice. Mi procurai così una 145 della prima serie, di febbraio del ’96, senza colpi, del primo padrone, con le cinghie cambiate perisno prima del necessario, olio sostituito ogni 7.000-7.500 Km, mai surriscaldata, sempre curata nella stessa officina. Insomma, un 10 e lode al motore e al telaio! Il resto, così cosà: rivestimento del padiglione staccato, cambio in fin di vita, le luci e le frecce non funzionavano, sedili sporchi, verniciatura scadente, due piccole ammaccature su parafango e cofano, ecc...
Una volta eliminati alcuni dei difetti riscontrati, la macchina aveva questo aspetto:
La Citroën XM Turbo CT bianca che si vede dietro è l’altra mia grande passione:
La 528i dovetti venderla e i soldi servirono per finanziare questo progetto:
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