Alfa Romeo Junior ( Ex Milano )

Premetto che mi viene da dire che mediamente il forum sia più orientato a criticare (anche pesantemente) le Alfa Romeo, piuttosto che sostenerle (e questo in un forum Alfa lascia un po' perplessi). Anche su Alfa e Giulia, che come concetto di prodotto sono perfettamente conformi a quanto verrebbe richiesto a Milano in questo thread, le critiche non sono mancate. Ed erano esattamente opposte a quanto si legge qui: ".. e l'albero di cabonio sì è bello, ma cosa vuoi che interessi ai più, che non sanno neanche cos'è. E manca un infotainment che quando sali puoi dire "Ehi, Giulia!", che piace a molti, soprattutto a quelli che hanno pochi amici con cui parlare, che di sicuro non capiscono, e quindi non apprezzano, le sospensioni sofisticate a quadrilatero virtuale, che poi sono anche un brevetto, ma cosa ne sa la gente dei brevetti...
Detto questo, a costo di fare il bastian contrario, per quel poco che ho visto su internet, il mio giudizio sulla Milano è positivo e proprio in merito ai sedili che tu citi, confermo che sono spettacolari, almeno da quel che si vede nel link sotto postato (ma dubito che siano di serie).
Poi posso essere d'accordo che le Alfa dei tempi d'oro erano una cosa diversa, tipo questa
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Ma diciamoci la verità, se Alfa facesse un'auto tipo questa, oggi che successo avrebbe nel mercato? Anche qui dentro, con tanti che direbbero, "Bella, bellissima", poi sarebbero pochissimi che se la comprerebbero. Un po' come quelli che nel video linkato qualche post fa, dicono bella la Giulia e poi si comprano la T-Roc.
I tempi cambiano e i nostalgici (fra cui mi ci metto anche io) devono valutare la realtà del mercato attuale e non arroccarsi sul "una volta sì che andava tutto bene", "Sì stava bene quando si stava peggio" e cose simili.
Quindi, in definitiva, io dico: ben venga la Milano, che per quel poco che si vede su internet, nel suo segmento mi sembra la più bella, come ritengo nel suo segmento la Tonale la più bella di tutte.

Alfa Romeo Milano: andiamo a scoprirla
(un altro video sulla Milano)
Vero, soprattutto il fatto che Giulia piace molto ma altrettanto vero che pochi se la possono permettere dei veri Alfisti ( io stesso avrei comprato Giulia ma i soldi sono sempre meno, quindi mi sono accontentato di Giulietta). Il vero problema della Junior o ex Milano è che non verrà costruita in Italia. A parte la bellezza che è soggettiva, per quanto riguarda i contenuti tecnici Alfa a sempre cercato di modificare il più possibile la base di partenza di pianali e sospensioni per caratteristiche di Brand. Ora comunque l'importante è che venda almeno ci saranno più soldi per fare altro. Ciao
 
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finalmente un pò di verità e buon senso !

Infatti al di là del "de gustibus" sulla vettura, che prima o poi dovrà piacerci per forza di cose, è proprio la fusione voluta dagli Elkann con la Peugeout (di cui il Governo Francese detiene il più del 6% attraverso la pubblica d'investimento "Bpifrance"), a rendere questa discussione interessante e calorosa.
Non si tratta di fusione ma di acquisizione da parte di PSA dell'ex gruppo FCA. La differenza e' notevole.
 
Insieme al cambio nome già che ci sono potrebbero fare un cambio di logo e ammettere che si è trattato di uno scherzo e che la nuova piccola di Alfa Romeo deve ancora arrivare.. Che delusione.
 
Non si tratta di fusione ma di acquisizione da parte di PSA dell'ex gruppo FCA. La differenza e' notevole.
Il principale azionista di Stellantis è Exor, la holding della famiglia Agnelli, con il 14,2%. Il secondo azionista è Peugeot con il 7,1%, il terzo il governo francese, tramite Bpi, con il 6,1%. Tutti e tre sono azionisti di lungo corso e quindi hanno chiesto e ottenuto, dopo tre anni di possesso delle loro quote, di aumentare i diritti di voto in assemblea: quindi oggi Exor ha il 23,13%, Peugeot l’11,1%. Bpi il 9,6%. Nella prossima assemblea di Stellantis, che si terrà ad Amsterdam il 16 aprile, Exor potrà quindi far valere la nuova quota del 23,13%, i soci francesi insieme arrivano al 20,7%
 
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Ma ad arrivare al 100% il resto delle quote chi sono? Singoli investitori?
Non sono informato quindi se qualcuno è al corrente mi piacerebbe sapere come funziona l'unione di questi gruppi
Ciao
Essendo una società per azioni, ( N.V. in olandese...) ,
la restante parte del capitale è nelle mani di soggetti minori indistinti quali fondi di investimento, privati, ecc.
Il fondo Black Rock ha circa il 3,50%, ad esempio.
La capitalizzazione di borsa di Stellantis ad oggi è di € 77 Mld circa; per poter entrare nel capitale e avere voce in capitolo ( ovvero avere i consiglieri di maggioranza nel CDA ) bisognerebbe superare la quota del 15% almeno con in teorico esborso, in caso di OPA ostile, di € 12 mld circa.

Una cifra immensa e un atto praticamente impossibile poiché la nostra "attuale" EU vieta agli stati qualsiasi tipo di intervento sui capitali di aziende private.
Non a caso lo stato Francese è presente con la Banca BPI...

La quota Exor al 13.3.24 ( 14,2%) supera di circa l' 1% la quota Francese EPF + BPI France ( 13,17% ).
Tuttavia i Francesi dispongono di opzione per salire maggiormente nel capitale ma a cosa servirebbe.. ? Oggi i componenti del CDA sono praticamente tutti francesi...
Lo stato Italiano potrebbe anche provarci a comprare una quota significativa ma qualsiasi consigliere riuscisse a mettere nel CDA non avrebbe rilievo significativo, nel consiglio attuale.

La situazione va, quindi , letta diversamente, ovvero: quanto interesse c'è da parte di Exor a partecipare alle strategie aziendali, nonostante una presenza azionaria di relativa maggioranza?
Nessun interesse, visto che il governo è tutto a guida Francese.
Per poter intravedere un cambiamento bisognerà attendere le future generazioni Agnelli / Elkann le quali, se nel frattempo Exor avrà mantenuto le quote, potrebbero avere un rinnovato interesse nell' automotive e ribaltare il CDA nell' assemblea dei soci.

Per il momento, PREGO che le risorse umane di Alfa Romeo non si scoraggiano e continuino a profondere tutta la loro passione nel sostenere il nostro amato marchio.
 
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Mah, hanno cambiato il nome da Milano a Junior ma, secondo me, avrebbero dovuto cambiare il marchio da Alfa Romeo a Peugeot. Non la ho vista dal vivo però non mi pare abbia alcunché a che vedere con Alfa Romeo, neanche da un punto di vista di coerenza stilistica con gli ultimi modelli. Perché proporre un modello del genere anziché puntare su una 4C in linea con le emissioni? Se fosse per auto sostentare Alfa Romeo, capirei ma, dentro lo stesso calderone Stellantis, credo si possano spostare i capitali.
 
..... Perché proporre un modello del genere anziché puntare su una 4C in linea con le emissioni? .....
Con Milano/Junior stiamo parlando di un'autovettura di segmento B che ha come mission aziendale quello di fare numero nelle vendite. Non si può pensare che un'alternativa a tale modello possa essere una 4C modificata nelle emissioni, che più che un'auto diversa, è un pianeta, anzi... una costellazione, diversa
 
Io comincio a pensare che sia una trovata pubblicitaria... Non so, mollare l'osso così facilmente mi sembra na roba poco credibile. Ma forse mi sbaglio e al buon Imparato gli sono girate di brutto e ha fatto il ribaltone... Ahahah sembra un tipo così calmo...
 
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Non si tratta di fusione ma di acquisizione da parte di PSA dell'ex gruppo FCA. La differenza e' notevole.
E' una fusione. Il fatto che la si consideri nella realtà un'acquisizione di PSA dipende dal fatto che il management con potere discrezionale è tutto francese o comunque scelto dai francesi. Ma questo non è capitato "a caso": è conseguenza dell'accordo intercorso fra PSA e FCA. In tal modo gli azionisti di FCA hanno ottenuto maggiori vantaggi economici dalla fusione. Per dirla in modo semplice quelli di FCA hanno detto ai francesi più o meno così: "Decidete un po' tutto voi, basta che a noi ci date i soldi". Non c'è da stupirsi, trattandosi degli Agnelli. Mi ricordo di aver letto tempo fa che Gianni Agnelli aveva detto che alle riunioni degli azionisti i vari Agnelli (e relativi familiari interessati) presenti all'approvazione del bilancio non ascoltavano nulla, fino alla comunicazione della distribuzione degli utili, che era l'unica cosa che gli interessava. Si vede che hanno continuato questa tradizione con impegno e determinazione.