Villa d'Este vince l'Alfa Romeo 8C 2900B

Alfacorse

Alfista principiante
1 Aprile 2008
1,138
13
39
To
Regione
Piemonte
Alfa
147
Motore
2.0 T.S.
Ancora un rionoscimento per le Alfa Romeo.
Quest'anno a vincere il concorso di Villa d'Este è proprio un'Alfa Romeo e più precisamente la 8C 2900B.

W le Alfa

vi riporto la notizia da 4R:


Faceva registrare due ricorrenze significative, l'edizione 2009 del Concorso d'eleganza di Villa d'Este, organizzato a Cernobbio (Como): l'ottantesimo anniversario della prima edizione, risalente al 1929, e il decimo della partnership con il BMW Group, main sponsor dell'evento in particolare con il marchio Rolls-Royce. E poteva essere diversamente, visto l'alto profilo dell'evento?

Nonostante la pioggia battente, che ha infierito nel secondo giorno della manifestazione su partecipanti e pubblico, le "bellissime" hanno sfilato nella cornice prima del Grand Hotel Villa d'Este, poi in quella della vicina Villa Erba per sottoporsi al giudizio della giuria e dei visitatori.

Con una curiosa coincidenza di opinioni, esperti e semplici amanti delle belle auto d'un tempo hanno consacrato la stessa regina: sia il premio Best in show, assegnato dalla giuria presieduta da Lorenzo Ramaciotti (responsabile dello Stile Fiat), sia la Coppa d'oro Villa d'Este e la Coppa Villa d'Erba, risultato di votazioni "popolari", sono andati a un magnifico esemplare di Alfa Romeo 8C 2900B, con linea firmata dalla carrozzeria Touring, del 1938. Un trionfo, dunque, per l'italian style e per il felicissimo proprietario, Jon Shirley da San Diego, "semplicemente" un ex presidente di Microsoft che ora si dedica al suo hobby preferito, le più belle auto italiane d'epoca.

E dire che la concorrenza era dura… Applausi, per esempio, sono andati a regine degli anni 30 come le Alfa 8C 2300 e 6C 1750 GS, a rappresentanti del più puro british style come la Rolls-Royce Phantom I del 1925 o la sportivissima Jaguar D-Type del 1955, alle immancabili e sempre apprezzatissime "emiliane" (Ferrari, Maserati, Lamborghini...; tra l'altro, la Ferrari 250 GT Lusso partecipante era stata acquistata nel 1963 dall'attore Steve McQueen).

Difficile, dire, chi meritasse di più il titolo di "regina" dello show, tale era l'eccellente stato di conservazione o di restauro degli esemplari partecipanti: prototipi compresi, visto che da qualche anno il Concorso d'eleganza ammette, in una categoria apposita, anche le concept contemporanee. Tra tutte, quest'anno, spiccavano due esempi di sportive che seguono filosofie opposte: l'elvetica Mindset a propulsione elettrica e la potentissima, ma più tradizionale, Aston Martin One-77, che qui ha mosso i primi metri (finora si erano viste solo presentazioni statiche, come al Salone di Ginevra) facendo ruggire il suo possente V12 da sette litri. A fare loro "da ancelle" erano creature eleganti e bizzarre come Rinspeed iChange, Zagato Perana, Bertone Mantide, Infiniti Essence e l'ibrida Fisker Karma S.

L'evento ha voluto ricordare anche altri importanti anniversari, con piccole rassegne tematiche esposte a Villa Erba: un secolo di Bugatti, celebrati anche con la presenza di quattro Veyron nei colori blu, rosso, verde e bianco, a rappresentare rispettivamente Francia, Italia, Inghilterra e Germania; cento anni di Morgan, il marchio artigianale inglese sorto un secolo fa per produrre tricicli e approdato alle auto sportive; ottant'anni di anni di tradizione BMW, sintetizzati in un esemplare di 303, la prima auto bavarese a sfoggiare la griglia del radiatore a forma di doppio rene che sarebbe diventata l'emblema della Casa.


Il Concorso d'eleganza di Villa d'Este ha assegnato, oltre a quelli principali, diversi altri premi, coi quali la giuria e il pubblico hanno voluto sottolineare l'eccellenza di molte delle vetture presenti alla manifestazione. A fare incetta di riconoscimenti è stata l'Alfa Romeo 8C 2900B Touring del 1938 (nella terza foto) dell'americano Jon Shirley, vincitrice del Primo premio della Giuria-Trofeo BMW Group, del Referendum del pubblico a Villa d'Este e di quello del pubblico a Villa Erba.

L'Aston Martin One-77 (quarta foto) si è aggiudicata il premio, sempre del pubblico, riservato a Concept Cars & Prototipi; i Premi speciali della giuria sono andati a un'Alfa Romeo 6C 1750 GTC Cabriolet Castagna del 1931 (quinta foto) per la vettura meglio conservata, a una Rolls-Royce Phantom I Sports Saloon Hooper del 1925 per la Rolls-Royce più elegante, alla Bugatti 57S Atalante del 1938 per lo stile più emozionante, all'Abarth 204A Berlinetta Vignale del 1950 per il Trofeo Girard Perregaux, alla Ferrari 250 GT Europa Coupé Pinin Farina del 1955 per il miglior restauro, alla Bentley 8 Litre Sportsman Coupé del 1931 per il Trofeo Banque Brothers Sturdza e quello per la vettura proveniente su strada da più lontano (il proprietario è arrivato dall'Olanda).

Poi ci sono i vincitori delle varie classi previste dal regolamento: una Lancia Astura Cabriolet Boneschi del 1938 si è aggiudicata la Classe A-Vetture aperte anteguerra (con menzione d'onore per una Mercedes-Benz 500 K del 1936), la solita Alfa Romeo 8C 2900B la Classe B-Vetture chiuse anteguerra (con menzione d'onore per una Bugatti 57S Atalante del 1938), un'Auburn 852SC del 1936 la Classe C-Vetture sportive anteguerra (con menzione d'onore per una S.S. 90 Prototype del 1935), un'Alfa Romeo 6C 2500 SS del 1949 la Classe D Prestigio internazionale-Chiuse (menzione d'onore per una Ferrari 250 GT Europa del 1955), una Lamborghni 350 GT del 1964 la Classe E-Purosangue modenesi (menzione d'onore per una Ferrari 250 GT SWB Scaglietti del 1960), una Ferrari 250 GT Cabriolet Pinin Farina del 1958 la Classe F-Prestigio internazionale-Aperte (menzione d'onore per un'Aston Martin DB 2/4 Cabriolet Bertone del 1954), una Fiat 8V Berlinetta Zagato del 1953 la Classe G-Vetture da corsa dei primi anni 50 (menzione d'onore per una Ferrari 410 Berlinetta Speciale Scaglietti del 1955), un'Iso Grifo Targa Bertone del 1970 la Classe H-Lo stile italiano diventa internazionale (menzione d'onore per una Momo Mirage 2+2 Frua del 1972).

Se volete la foto ecco il link:

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