Su gentile invito del dott. Tradico, scrivo questo post per presentare al forum di Club Alfa Italia una dream car, una vettura sportiva in omaggio ai 100 anni delll'Alfa Romeo, con l'intento di recuperare l'esclusività e il carattere agonistico dei tempi d'oro
Punto di partenza tecnico è la Caterham Seven (ideale per ragioni di semplicità tecnica), adattata per un maggiore confort con un telaio più lungo di 100 mm, cerchi maggiorati, mantenendo comunque dimensioni comparabili a una citycar (3500 x 1686 x 1124 millimetri), senza sporgere oltre la sagoma con gli specchietti.
Volumi decisi si alternano a linee flessuose, così definendo una scultura in movimento volutamente eccessiva.
Il frontale è minimale, pulito da qualsiasi presa d'aria poiché la propulsione è elettrica, favorendo inoltre un'aerodinamica più regolare; in contrasto i cerchioni, complessi, mutuando in ambito stradale la soluzione di Formula 1 delle ruote lenticolari per la gestione del flusso dell'aria, qui usata per incanalarne di più fresca verso i freni.
Altra peculiarità è la portiera ad apertura assistita, che comprende buona parte della sezione centrale della carrozzeria e del parabrezza (in policarbonato), sovvertendo la convenzione che l'accesso su queste vetture sia complesso e scomodo.
Essenziali gli interni, dominati dal grande schermo del navigatore satellitare, strumentazione ridotta al minimo e nessun impianto di aerazione, sostanzialmente inutile su una vettura sempre scoperta, per rendere più favorevole il rapporto peso / potenza.
Nell'eventualità di contatti con siti o riviste, potete segnalare il progetto ben volentieri, basta che mi teniate informato.
Punto di partenza tecnico è la Caterham Seven (ideale per ragioni di semplicità tecnica), adattata per un maggiore confort con un telaio più lungo di 100 mm, cerchi maggiorati, mantenendo comunque dimensioni comparabili a una citycar (3500 x 1686 x 1124 millimetri), senza sporgere oltre la sagoma con gli specchietti.
Volumi decisi si alternano a linee flessuose, così definendo una scultura in movimento volutamente eccessiva.
Il frontale è minimale, pulito da qualsiasi presa d'aria poiché la propulsione è elettrica, favorendo inoltre un'aerodinamica più regolare; in contrasto i cerchioni, complessi, mutuando in ambito stradale la soluzione di Formula 1 delle ruote lenticolari per la gestione del flusso dell'aria, qui usata per incanalarne di più fresca verso i freni.
Altra peculiarità è la portiera ad apertura assistita, che comprende buona parte della sezione centrale della carrozzeria e del parabrezza (in policarbonato), sovvertendo la convenzione che l'accesso su queste vetture sia complesso e scomodo.
Essenziali gli interni, dominati dal grande schermo del navigatore satellitare, strumentazione ridotta al minimo e nessun impianto di aerazione, sostanzialmente inutile su una vettura sempre scoperta, per rendere più favorevole il rapporto peso / potenza.
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