Ciao, si, ci conosciamo tutti da tanto e alla fine non ci accapiglieremo per un po' di chiacchera
..credo che il vantaggio del veleggiare non è nella gestione a cicli in sè (accelero, poi non carburante, poi accelereo, etc) del carburante più o meno parzializzato; come avete già detto, intanto l'energia cinetica del veicolo si conserva, far riprendere velocità costa l'energia risparmiata nel rallentare, e anzi considerando le imperfezioni di resa del motore ( rese diverse a seconda di quanto si parzializza/accelera), questo tira e molla, rallentare e poi riaccelerare se fatto male potrebbe persino aumentare i consumi rispetto alla marcia a velocità costante con pedale del gas tenuto leggero, anche se ad oggi l'elettronica aiuta a non sprecare carburante
il vantaggio è introdotto dallo staccare della frizione (e mettere in folle) e lasciar scendere i giri del motore al minimo, c'è una riduzione degli atriti interni del motore (atriti meccanici e di pompaggio aria), quando si veleggia il motore scende a 1000 giri invece che stare a 2000 (diesel) o 3000 (benzina), questo è un risparmio di energia quantificabile in alcuni cavalli motore,
cioè energia che invece con frizione attaccata, sollevando l'acceleratore verrebbe sottratta al veicolo rallentandolo (verrà rallentato solo dagli altri atriti, trasmissione, gomme, aria, ma anche agli atriti del motore), mantenendo l'acceleratore verrebbe sottratta al carburante per vincere anche gli atriti del motore e mantenere giri più alti dle minimo
In pianura veleggiando hai un risparmio piccolo penso del 3-5% in autostrada (130-120 km/h), aumenta ancora un po' a velocità più basse (70-90 km/h), e che in parte viene mangiato dall'inefficenza (imperfezione, ma piccola con l'elettronica di oggi) di carburazione dei cicli accelerare e rallentare, che penso andrebbero fatti con piede leggero (accelerare piano),
Però per quanto piccolo un risparmio in teoria c'è (specie a basse velocità), perchè la tecnica del veleggiamento è usata insieme ad altre accortezze nelle gare di bassi consumi su strada
poi per l'uso nel quotidiano non mi convince tanto, cioè:
cercare di risparmiare penso 3-5% di carburante ma dovendosi impegnare molto di più nel badare alla guida invece di rilassarsi nel viaggio ad andatura regolare o comunque più naturale, con accelerazioni quando richieste giusto dal traffico, e anche distrarre con rischio di rimanere coinvolto in un incidente a forza di superare e farsi superare dagli altri veicoli in marcia, non potrebbe essere una fatica controproducente ?
è un po' come raccontava Sandruzzo per scendere a valle in discesa in folle, lo facevi se molto "motivato", altrimenti tra rischio di scaldare freni o la fatica di doversi impegnare/distrarsi di più alla guida non valeva la pena