Alfa 33 - Contagiri quasi morto

Ho testato lo strumento al banco e funziona..
L'ho anche sostituito con un altro ed il difetto è lo stesso.
 
per funzionare correttamente il sensore deve essere perfettamente pulito. Normalmente ,essendo magnetizzato,dopo lunghe percorrenze attrae limature que possono causare il difetto che riporti. Inoltre deve essere montato con il corretto traferro, ossia la distanza dalla ruota che comunica gli impulsi. si puo' variare aggiungendo o togliendo le lamelle di montaggio,o con rimedi artigianali a base di rondelle.controlla anche il cablaggio del sesore,stacca lo spinotto,pulisci i contatti interni e rimonta.
con un po di fortuna il contagiri tornera 'a vivere.
facci sapere,ciao
 
non sostituite i contagiri a vuoto, il difetto sta nel sensore.
 
Grazie a tutti per le vostre risposte, proverò a pulire il sensore, ma ho un dubbio, anche grazie ad un meccanico AR. Oggi ho portato la macchina a fare un check della centralina, ed ho chiesto al meccanico se il difetto potesse essere il sensore, e lui convinto, mi ha risposto che il difetto del contagiri è un difetto storico di queste macchine, e che il problema è lo strumento. Alchè io gli ho subito detto che avevo sostituito già lo strumento e che lo avevo provato al banco, ma lui mi prontamente risposto che le 33 prendono il segnale del contagiri dalle bobine, quindi quel sensore non è il sensore del contagiri. Quindi mi chiedo, sono io che non sono in grado di leggere il manuale d'officina o il meccanico per tagliare corto mi ha subito liquidato dando la colpa allo strumento????
 
Quindi mi chiedo, sono io che non sono in grado di leggere il manuale d'officina o il meccanico per tagliare corto mi ha subito liquidato dando la colpa allo strumento????
Io credo proprio abbia ragione il meccanico...

Qui si parla di sensore ma nessuno l'ha mai fotografato o almeno indicato in che posizione si trova. :cool:

Comunque non è detto sia lo strumento, probabilmente è il cablaggio...

:decoccio:

:decoccio:
 
Questo problema sulla 33 non lo ho avuto.
Però la confusione è che non si può parlare di 33 a benzina come fossero tutte uguali. Le prime erano a carburatori, mi pare avessero l'accensione elettronica con il distributore di accensione. Tra quelle a iniezione alcune hanno il distributore di accensione accensione, altre no.
Il 1.5 ie e 1.7 ie hanno un sistema Bosch con debimetro a paletta, etc (simile a quello delle 75). Invece la 1.3 i.e hanno una Marelli-IAW (con logica alfa-n, senza debimetro), le bobine comandate dalla centralina, niente spinterogeno.
Nella 33 1.3 i.e. mi pare poi che la scintilla venga data contemporanemente a entrambi i cilindri opposti (una scintilla viene persa nel cilindro in fase di scarico). Quindi è come un bicilindrico (quando vado a far la revisione e collegano il sensore del contagiri dello strumento di revisione impazziscono un po' se selezionano 4 cilindri perchè fa il doppio di scintille di un 4 cilindri con accensione più tradizionale: leggono un numero di giri doppio).
Gli stessi impianti Weber-Marelli della 33 erano usati su moto italiane contemporanee (le Ducati sia di serie che le derivate usate vittoriosamente nel campionato del mondo di SuperBike e altre competizioni, le Moto Guzzi, sia di serie che usate con successo in competizioni per bicilindrici derivati di serie, in vari continenti).
Il sensore del link francese è il pick-up che dà alla centralina il numero di giri, e dà anche la fase, cioè la posizione dei punti morti superiori (credo PMH corrisponda al PMS italiano) di ciascuna coppia di cilindri.
Nelll moto con la stessa centralinai è la centralina del motore che comunica al contagiri il segnale dei giri.
Dai disegni è chiaro che il sensore è sul volano motore, a metà altezza lato sinistro. Basta aprire il cofano, magari illuminare con una lampada e si vede bene, è davanti e più in alto del giunto del semiasse sinistro, quasi a filo della paratia che divide in 2 il vano motore. Mi pare che la Imola (e forse anche la Hit?) erano solo serie speciali della 33 1.3 i.e.
Io proverei a controllare i cablaggi, se fosse il sensore la centralina sballerebbe, il motore non funzionerebbe bene: i problemi sarebbero ben altri che un contagiri che sballa!

Il link francese (lingua che non ho studiato) mi pare parli del pick-up (sensore che comunica alla centralina sia il numero di giri che la fase) e del controllo e regolazione del traferro (la distanza tra il sensore e la ruota dentata). E' una regolazione fondamentale per il buon funzionamento del motore, da fare preferibilmente a motore smontato, quando si rimonta la corona dentata e/o il sensore e da non più toccare. Nelle moto ci si gioca un po' a seconda del numero di ottano della benzina usata, per aumentare o diminuire l'anticipo di accensione. Se il traferro è al minimo dell'intervallo prescritto dal costruttore il sensore dà il segnale di fase prima alla centralina, se il traferro è al massimo dell'intervallo prescritto dal costruttore il sensore dà il segnale dopo. Nel primo caso (a parità di mappatura) la centralina comanda prima l'accensione, l'anticipo di accensione è massimo, si guadagna un po' di coppia e potenza ma serve benzina ad alto numero di ottano per non incorrere nel battito in testa. Nel secondo caso l'anticipo di accensione è minimo (sempre a parità di mappatura), ci sono meno problemi con benzina a basso numero di ottano, ma si perde un po' di prestazioni.
 
Ultima modifica:
Se il traferro è al minimo dell'intervallo prescritto dal costruttore il sensore dà il segnale di fase prima alla centralina, se il traferro è al massimo dell'intervallo prescritto dal costruttore il sensore dà il segnale dopo. Nel primo caso (a parità di mappatura) la centralina comanda prima l'accensione, l'anticipo di accensione è massimo, si guadagna un po' di coppia e potenza ma serve benzina ad alto numero di ottano per non incorrere nel battito in testa. Nel secondo caso l'anticipo di accensione è minimo (sempre a parità di mappatura), ci sono meno problemi con benzina a basso numero di ottano, ma si perde un po' di prestazioni.
E' talmente limitato il traferro che dubito (sulla 33) che "giocando" sullo stesso si possano ottenere variazioni di anticipo strmentalemente apprezzabili...:confused:

Comunque ripeto quanto già ho scritto in precedenza non esiste il sensore del contagiri, forse qualcuno lo confonde con quello del tachimetro/odometro. ;)

:decoccio:

:decoccio:
 
Daccordo sull'ultima condiderazione.

Il traferro qualcosa gli fa, magari poco. Ma quando si cerca di ottimizzare un motore di serie sono i dettagli, anche piccoli, che fanno la differenza.
Sulle moto su cui ho esperienza il traferro sta nel campo 0,6÷0,8 mm (con limitatore che taglia a 10500 giri/min contro i quasi 7000 della 33), per cui gli 0,5÷1,5 mm ammessi per il traferro nella 33 mi sono sembrati un campo ampio.

Non è che lavorando sulla frizione si rischia di inciampare nel sensore di fase?
 
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Daccordo sull'ultima condiderazione.

Il traferro qualcosa gli fa, magari poco. Ma quando si cerca di ottimizzare un motore di serie sono i dettagli, anche piccoli, che fanno la differenza.
Sulle moto su cui ho esperienza il traferro sta nel campo 0,6÷0,8 mm (con limitatore che taglia a 10500 giri/min contro i quasi 7000 della 33), per cui gli 0,5÷1,5 mm ammessi per il traferro nella 33 mi sono sembrati un campo ampio.

Non è che lavorando sulla frizione si rischia di inciampare nel sensore di fase?
Diciamo che non sono d'accordo sui piccoli dettagli...

Un motore di serie per forza di cose deve avere tolleranze molto ampie, sicuramente maggiori di quelli da competizione per cui qualche decimo di grado in più o in meno non fà la differenza... ;)

Modificando il traferro si hanno variazioni estremamente ridotte, per ampliarle dovresti spostare lateralmente il sensore e non assialmente....

Mi sembrerebbe una grossa stupidata farlo... .:blink:.

Non ho capito il riferimento alla frizione.... :confused:

:decoccio:

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