Alfa Romeo Junior ( Ex Milano )

Hai fatto bene per non dire benissimo
Non ho letto tutti i post che nel frattempo si sono aggiunti e non so se sarò ridondante rispetto ai contenuti di questo 3D, ma dico la mia. Ho visto solo foto di questo "Milano": carino, ma non ha niente a che vedere con un' Alfa, a parte un vago (ma vago...) richiamo al desing italiano nella fanaleria posteriore ma, siamo sempre lì, levati fregi e scritte Alfa, potrebbero schiaffargli su il marchio FIAT, il Leone Peugeot, il logo Renault, oppure il doppio chevron di Citroen e ci cascheremmo con entrambi i piedi! Questo, non me ne vogliano i proprietari che frequentano il forum, per me vale anche per Tonale, sono auto belle ed accattivanti, ma di larga diffusione, mancano completamente di personalità e carattere. Alfa Romeo era un marchio esclusivo, con una sua grande e distintiva personalità, anche imperfetta se vogliamo, qui invece siamo alla trasposizione in campo automobilistico dell' "Italian sounding". Chi può si metta oggi in garage una Stelvio, una Giulia, una Giulietta, una MiTo, oppure... una159, una GT, la fine del mondo!!
 
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Volvo Car Group (Volvo Cars) è sotto il controllo della cinese Zhejiang Geely Holding (Geely Holding)
Vi aggiornate vero? O fate di tuta l'erba un fascio?
Esattamente. E Mercedes (marchio premium tedesco per eccellenza)sotto il cofano ha la Losanga...francese n.d.r(class a-b-gla e una parte delle cla)
 
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Buon salve Alfisti, con questo post proverò a commentare, con le mie competenze disponibili, il nuovo veicolo SUV di segmento B nel suo complesso partendo dal design a quello tecnico, che uscirà quest'ultimo in un successivo e forse più breve post, per quanto per ora le informazioni della nuova autovettura del Biscione siano limitate e dovremmo attendere le prove da parte della stampa tra qualche settimana. Cominciamo da un commento che, a prima vista, potrebbe sembrare un commento qualsiasi dei molti detrattori di questo nuovo modello ma che, essendo che tale utente è una persona che ho conosciuto, non è superficiale e che se chiedessi la sua opinione tecnica dal punto di vista di design suppongo mi risponderebbe in maniera fortemente dettagliata.

"Onestamente, se fossi stato dentro il centro stile come designer di Alfa Romeo, mi sarei dimesso dopo aver ricevuto il briefing (di progetto)"


D'accordo, partiamo dal fatto che chi ha commentato altro non è stato che il professore su fotomontaggio digitale la quale mi sono ritrovato lo scorso semestre. Persona relativamente giovane e molto preparata in questo settore del design automotive, anzi direi una persona che non ha peli nella lingua ed è diretto nel suo lavoro quando deve segnalare errori progettuali, come allo stesso modo faceva nel nostro corso. Tra l'altro l'individuo in questione ha lavorato con marchi automobilistici molto importanti. Non vado oltre, non voglio avere cause legali se diffondessi sue informazioni di lavoro private ma posso garantirvi che è una persona molto competente. Con questa introduzione voglio affermare che se persino una persona che lavora nel mondo automotive si sia permesso di affermare ciò, allora c'è qualcosa non va nel risultato finale dell'Alfa Romeo Milano. Dunque, con le mie competenze attuali, proverò a dare un giudizio senza troppe influenze nel progetto "Milano" partendo dall'esterno.

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La vista front del veicolo si caratterizza per una radicale reinterpretazione del trilobo che non avveniva da più di 20 anni, da quando nel 1998 venne presentata l'Alfa Romeo 166 che fu l'ultima vettura del biscione ad avere il porta targa in maniera simmetrica nel paraurti anteriore con un trilobo di dimensioni più "umane" prima che effettivamente la 147 sdoganasse, a livello visivo, il trilobone che è arrivato fino ad oggi con l'Alfa Romeo Tonale. Con la Milano, invece, si fa un passo indietro nella reinterpretazione del trilobo seppur comunque rimanga molto elaborato rispetto alla gamma attuale del Biscione. Tale cambio, probabilmente, è stato imposto dagli ingegneri Alfa Romeo per i limiti tecnici nel pianale di origine PSA e per il fatto che ci siano componenti di raffreddamento sia per l'unita elettrica e sia per quella termica associata al powertrain elettrico di tipo mild-hybrid che hanno imposto una riprogettazione del bumper anteriore per fattori anche ai flussi aereodinamici da far incanalare nella sezione frontale. Continuando, un elemento che, rispetto ai render presenti su internet, che entra in contrasto con gli elementi stilistici tradizionali del Biscione è il trilobo, in colore della carrozzeria, che unisce i due fanali. Citando i fanali, la forma e grafica interna di essa sono una reinterpretazione "strong" e forse eccessiva delle tre lampade (elemento caratteristico della 159) che se presi singolarmente dell'auto non ti comunicano che si tratti di un elemento Alfa Romeo anzi, piuttosto di un elemento di un auto asiatica soprattutto a causa della forma dei fanali che rappresenta una sorta di "ciglio". La griglia triangolare centrale, dal mio punto di vista, è un pugno nell'occhio con colori molto chiari come il bianco che, appunto, nell'esemplare leakato il giorno prima della presentazione del veicolo, mentre stava per essere camuffato, non era un bel vedere. Altra problematica è creata nella riproduzione grafica della griglia triangolare, in tipo plastico, del logo del biscione, presente nelle versioni con unità totalmente elettriche, da una sensazione "cheap" o comunque poco consona allo status del veicolo che rientra nel segmento di tipo "Premium" tra i concorrenti. Ho voluto, quindi, provare a fare delle piccole correzioni attraverso Photoshop e, dal mio punto di vista, la situazione cambia in maniera migliore rispetto al modello definitivo. Anzi, rimuovere quell'elemento plastico nella griglia migliorerebbe di molto la vista front del veicolo insieme alle modifiche proposte in foto. Nonostante ciò, la vettura è ben piazzata a terra nelle foto ufficiali della cartella stampa rispetto, ad esempio, alla Tonale.

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Nella vista side si può notare come il veicolo sia ben piazzato a terra, complice la dimensione dei cerchi in lega e dell'assetto ribassato in questa versione "veloce" della Milano. Continuando, le proporzioni in questa vista si sviluppano molto in altezza, complice la lunghezza del veicolo assieme agli sbalzi anteriori e posteriori ridotti che la fanno sembrare più alta di quel che è in foto, infatti l'altezza effettiva è di circa 1,50 metri e quindi non molto alta, paragonabile quasi a quella della Fiat panda in versione stradale. La fiancata, sotto la green-house (volume dell'abitacolo), presenta delle character line apprezzabili con conseguenti riflessi alla luce che non sono così difettosi. E' interessante come il volume risale verso il fender (parafango) in posizione posteriore insieme all'accenno del piccolo spoiler, che può piacere o meno, che danno un probabile richiamo ai due volumi e mezzo presenti nell'AlfaSud o nella 33. E' apprezzabile che, come per Tonale, i designer del centro stile Alfa Romeo abbiano voluto dare un volume più dinamico possibile attraverso un volume posteriore, dov'è presente il lunotto, molto inclinato per evitare l'effetto "boxy" o "scatoloso" presente in molti SUV dello stesso segmento della Milano o più in alto come Volkswagen T-Cross o Mercedes GLA a discapito, però, della visibilità posteriore in situazione di parcheggio. Una critica che dà un ulteriore sensazione "cheap" nell'esterno dei veicolo sono i brancardi inferiori di plastica in effetto opaco che potevano mettere in effetto lucido, come nelle versioni top di gamma della Tonale. Per concludere l'analisi del side, affermo che molti nella fiancata della green-house ci hanno visto una forte somiglianza verso una concorrente dello stesso segmento, poco più grande, ovvero la Nissan Juke, in particolare nella parte posteriore della Y0 della outline del posteriore. Su ciò, posso concordare abbastanza.

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Nel vista back è molto discussa la scelta del gruppo fanali, che segue un trend stilistico che persino la Stola 2000 aveva seppur fosse un concept, che rimane unita apparentemente da una striscia di colore nero lucido. Di fronte abbiamo un grande paraurti in plastica nera opaca, lì vale lo stesso discorso fatto sui brancardi laterali, ovvero che se fossero state in nero lucido sarebbe stata migliore la percezione di un prodotto "Premium". In questa vista l'Alfa Romeo, seppur forse in maniera impersonale e uniformato ad altri concorrenti, anche di segmento superiore, si dimostra molto aggressiva seppur le critiche sulla fanaleria sia stata dura, in particolare il fatto che le frecce di direzione formino una sorta di "lacrima" che scende in giù senza una continuità e integrazione nel complesso del volume posteriore del side. Altra critica è stato il fatto di dover mettere, in lettering, il nome del marchio al posto del logo (che fa posto alla telecamera di parcheggio posteriore di 180°) creando una non-continuità come nel caso fiat, con presenza di loghi e lettering non uniformi. Il nome della vettura, in questo caso, si trova nel side, precisamente nel fender anteriore. Io ho provato a fare qualche piccolo cambiamento nel gruppo fanaleria e l'inserimento del logo del biscione nel piccolo spoiler. I risultati sono minimi, ma penso possano dare un altra direzione stilistica nel veicolo che forse, a livello stilistico, avrebbe potuto salvarla.

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Concludo questa parte incentrata sul design generale analizzando l'architettura organizzativa degli interni. Rispetto agli interni di Tonale, si è fatto un passo avanti con un organizzazione di elementi come ad esempio il sistema di infotainment inserito al centro plancia come elemento interno, rispetto ad esempio ai sistemi di Jeep Avenger e Fiat 600 che sono a sbalzo. E' interessante la differenziazione che hanno fatto i designer del biscione rispetto a quest'ultimi due veicoli citati che hanno plance molto simili, soprattutto considerando il posizionamento di prodotto che ha questo SUV del Biscione. Continuo che la selleria dei sedili e la scelta dei materiali, nella parte superiore della plancia, sembra ben consona ad un marchio premium seppur si veda l'influenza del carry-over PSA, vedasi i comandi nel tunnel centrale che sono ereditati dai modelli dei marchi francesi. Mi aspetto che la nota dolente saranno i pannelli porta (ereditati da altri modelli come appunto Avenger e 600) e i materiali nella parte inferiore della plancia che, posso suppore, saranno di plastica rigida al tatto e lontana dagli occhi dei passeggeri, come già succede in altre auto, anche di segmento superiore e di marchi più blasonati. Molto belli come trama dei tessuti ed ergonomia contenitiva i sedili delle 1st Edition "Speciale", disponibili come optional anche nelle top di gamma, di produzione Sabelt.

In conclusione di questa 1° parte del post, seppur ci siano state forti e dure critiche nei confronti di questa autovettura del biscione, bisogna tenere conto che si tratta di un autovettura di grande produzione in serie e che dietro all'utilizzo di componenti già pre-esistenti ci sono delle logiche economiche e industriali atte a contenere anche i costi di produzione e cercare di puntare al massimo profitto. Su ciò, comunque, ci tornerò nel successivo post dove mi incentrerò, in base a quanto ne possa sapere, nel lato tecnico e industriale sulla quale molte sono state le critiche, anche di persone "autorevoli". Dal punto di vista di design, penso che l'auto debba essere vista dal vivo per farsi una reale impressione dello stile esterno e di seguito, probabilmente a chi piaccia o meno, abituarsi ad un aspetto esterno molto prorompente e contrastante rispetto agli ultimi modelli del Biscione ovvero Giulia, Stelvio e Tonale. Sono curioso di vederla, sinceramente, e di analizzare e toccare i volumi per farmi un idea più chiara del design esterno. L'auto non la trovo così pesante o brutta, ma presenta dei difetti di elementi esterni non indifferente ma per il resto il volume e la gestione di quest'ultimo mi piace. Detto ciò, alla prossima parte del post Alfisti!​
Grazie per questo approfondimento e per la tua prospettiva, che condivido anch'io.
 
Ho già ricordato che vi furono critiche feroci ai tempi della autobianchi y10 alla sua coda tronca e portellone nero ….andava “capita “ o era in leggero anticipo sui tempi e ci sono molti altri esempi nella storia ….
Lo ricordo anche io. E dire "feroci" è anche riduttivo
 
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Che era la prima una Fiat punto e L altra deriva dalla Opel vectra
Cosa c'entra? Non a caso nel post ho parlato esclusivamente di DESIGN e niente altro; attenendosi quindi al design, né l'una né l'altra somigliano a punto ed Opel vectra, ma erano e sono portatrici di una continuità stilistica di gran carattere Alfa, seppure in una naturale e giusta rilettura di design in chiave evolutiva. Idem per Giulia e perfino per Stelvio seppure SUV. Mentre ora, nei due nuovi modelli, vedo una discontinuità stilistica un'insipida deriva verso il mare dell'omologazione.
 
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Chi può si metta oggi in garage una Stelvio, una Giulia, una Giulietta, una MiTo, oppure... una159, una GT, la fine del mondo!!
Bhe avevi scritto che 159 e mito erano nell elenco di quelle da mettersi in garage assolutamente …io invece trovo che quelle due auto siano “il cerca l intruso della lista “
Certo va a gusti , ( rispettabili)ma sono proprio le due auto ove , rispetto alle altre da te elencate , si erano scatenati quasi gli stessi effetti di oggi sulla Milano .
Solo che bisognava sostituire “Peugeot “ con Fiat per quanto riguardava la stretta parentela


Assomigliavano meno ? Ma io sono d accordo , perché fra l altro sono fra quelli che non ritengono che la Milano assomigli direttamente al Peugeot 2008, certo i volumi del veicolo hanno proporzioni simili , ma quello allora farebbe diventare tutti uguali i B suv e quello è un altro discorso
Ha la stessa idea di arco passaruota in plastica di Peugeot ? Scusatemi … ma trovatemi un auto di oggi che non ha quella soluzione stilistica … allora sono tutte uguali ?

Poi la personalizzazione del montante c … anni fa non ricordo chi fosse , ma un designer su quattroruote scrisse che quella parte delle auto avrebbe assunto maggior peso stilistico , infatti Captur ha un baffo cromato che spezza il finestrino , alfa ha serigrafato lo stemma etc … scenic lo vernicia in nero per simulare un coupe … insomma sono tendenze di questi anni

Che come stile avessero più personalità le auto di anni fa ?
Bhe effettivamente vi era un dettaglio molto bello che defferenziava la mito dalla punto : L assenza della cornice ai vetri … quello effettivamente dava un bel tocco

Ma ricordate … in quegli anni si diceva ( come oggi ) che quelle non erano più alfa
 
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Diciamo che in tutto questo, una chiave abbastanza comune a tutti è che ci brucia il culo vedere i nostri marchi finiti in mano ai francesi. Alfa Romeo in primis.
Questa è la grande verità.
Quanto all'estetica ci sarà sempre a chi piace e a chi no, quanto ai contenuti sono ormai decenni che non sono più singoli per ogni brand ma comuni per gruppi. E purtroppo ormai noi siamo in mano ai francesi e in balia delle loro onde tecnologiche con ben poche possibilità di autonomia stilistica.
 
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Almeno potevano tenere il problema fca.. di tonale i motori Peugeot sono indietro anni luce rispetto ai motori fca!! Poi hanno fatto un successone con la cinghia a bagno d’olio spero vivamente che la gente non compra ibrido 3 cilindri perché poi su affidabilità ne vedremo delle belle.. già sul resto dei modelli alfa che vendono ora non è che siano proprio il massimo come affidabilità!!
 
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