alleggerire il pedale della frizione - lubrificare il cuscinetto

capitano1988

Alfista principiante
16 Luglio 2010
823
21
19
UD
Regione
Friuli-Venezia Giulia
Alfa
147
Motore
1.9 jtd-m 8V @140cv
Ero intervenuto in varie discussioni per il medesimo problema.
Mi son impuntato per almeno un anno per risolvere sto problema, ho smontato tutto personalmente, cambiato tutto speso una cifra per scoprire che in realtà era na monata..
La frizione del 147 ha un solo problema, che causa poi anche il consumo precoce della frizione, consumo precoce della pompa e del ripetitore, oltre l'indurimento del pedale.
Ho smontato tutto l'impianto idraulico, cambiato pompa e ripetitore, cambiato le boccole, spurghi, lubrificazione del fulcro del pedale, tutto insomma ma niente apparte lievi miglioramenti poco duraturi..fino al punto di ordinare una nuova frizione per poi fortunatamente non comprarla..
ho pianto dalla felicità quando sono salito in macchina e mi son trovato sotto il piede una frizione che pareva quella di un benzina 1.4.. morbida e fluida come un budino al cioccolato appena fatto dalla nonna..
Il problema della frizione della 147 è LA LUBRIFICAZIONE DEL CUSCINETTO REGGISPINTA.
Io mi sono creato una finestrella usando una fresa a tazza, circa sotto la batteria vicino appunto alla boccola del perno della forcina che agisce sullo spingidisco.
Alcune macchine hanno questa finestrella già di fabbrica per consentire la lubrificazione appunto!
Dato che la frizione è a secco le polveri e la sporcizia si legano al grasso facendo venir meno la lubrificazione.
Se non è lubrificato il cuscinetto spingidisco fa fatica a muoversi "grippandosi".
Si creano scalini, si sentono rumori come quelli che hai descritto, o peggio fa fatica a spingere la frizione che non attacca bene e ciao frizione nel giro di qualche migliaia di km.. L'alternativa alla creazione della finestrella è smontare il carter del cambio.
Io per lubrificarlo ho usato un grasso spray dalla finestrella.
Ad ogni tagliando adesso smonto la batteria e con un penello lungo e un po' di grasso lubrifico la parte dell'albero su cui scorre lo spingidisco.
Se lo avessi saputo prima avrei risparmiato un sacco di soldi e tempo!
 
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Re: Frizione dura con "scalino" - Alfa 147

Per capirci.. questo è il carter frizione, l'albero centrale è quello che trasmette la coppia al cambio. Su di esso scorre in avanti e indietro il reggispinta che spinge la frizione. Ora tu devi creare una finestrella da sopra e lubrificare con grasso spray o pennello come indicato dal cacciavite.

03032011002.jpg

qui si vede la forcina che agisce sul reggispinta..

ssm14160.jpg

Questa invece è la finestrella da cui si lubrifica senza smontare il cambio ogni volta!!

IMG_2656 %28Copia%29.JPG
 
Re: Frizione dura con "scalino" - Alfa 147

bella sta modifica.
Il classico uovo di colombo.
bravo!!!!
 
Re: Frizione dura con "scalino" - Alfa 147

Io dopo averlo lubrificato mi sembrava di aver cambiato frizione! Ieri son salito sul gt di un amico e la sua frizione era più dura della mia! Anche se la sua non aveva mai presentato scalini.. L'unico problema è quando lubrificare, nel senso che io già dalla prima volta poi non mi si è più ripresentato il problema, ma per sicurezza ogni 10 mila km circa gli do una lubrificata, asportando prima con il pennello a setole dure il vecchio grasso. Ma se vai a lubrificare un cuscinetto reggispinta ormai compromesso perchè a lavorato troppo a secco.. allora dubito che si risolva. Alcuni reggispinta a forza di dai e dai si rovinano e non scorrono più in asse o addirittura il perno si rovina come qualcuno a scritto all'inizio discussione.
Fatto sta che io dopo una spruzzata di grasso e un paio di pompate, la frizione era tornata magicamente perfetta. Un risultato che non avevo neanche lontanamente ottenuto quando avevo cambiato boccole, pompa, ripetitore e fatto lo spurgo. ;)
 
Re: Frizione dura con "scalino" - Alfa 147

Io dopo averlo lubrificato mi sembrava di aver cambiato frizione! Ieri son salito sul gt di un amico e la sua frizione era più dura della mia! Anche se la sua non aveva mai presentato scalini.. L'unico problema è quando lubrificare, nel senso che io già dalla prima volta poi non mi si è più ripresentato il problema, ma per sicurezza ogni 10 mila km circa gli do una lubrificata, asportando prima con il pennello a setole dure il vecchio grasso. Ma se vai a lubrificare un cuscinetto reggispinta ormai compromesso perchè a lavorato troppo a secco.. allora dubito che si risolva. Alcuni reggispinta a forza di dai e dai si rovinano e non scorrono più in asse o addirittura il perno si rovina come qualcuno a scritto all'inizio discussione.
Fatto sta che io dopo una spruzzata di grasso e un paio di pompate, la frizione era tornata magicamente perfetta. Un risultato che non avevo neanche lontanamente ottenuto quando avevo cambiato boccole, pompa, ripetitore e fatto lo spurgo. ;)


ho capito il tuo metodo, solo che non c'è nessuno disposto a farmi questo lavoro :ì( dicono che si rischia di rovinare il cambio/frizione perchè gli entra l'olio dentro. anche volendolo fare da solo mi sorge un dubbio importante, se freso dall'esterno (dato che non sono in grado di aprire il cambio) tutto il materiale di "scavo" non cade dentro ??? e si insinua tra gli ingranaggi compromettendoli?
 
Re: Alfa 147 - Frizione dura con "scalino"

non l'avevo visto perchè la scritta quì è in rosso ed essendo daltonico non vedevo la diff tra nero e rosso XD credevo mancasse il link di fianco.. ho letto ma credo di dover togliere il karter del motore per trovare quell'attuatore sul cofano, se invece si trova più in fondo non sono in grado di raggiungerlo con la mia poca esperienza
 
Re: Frizione dura con "scalino" - Alfa 147

Innanzi tutto all'interno del carter frizione non c'è nessun ingranaggio...c'è il cuscinetto, le boccole, la forcina, la frizione, il volano etc.. ma nessun "ingranaggio". Inoltre la frizione è a secco e già di suo originale c'è una finestrella lato cambio che da all'aria, non accessibile però (nella foto si vede). Inoltre la fresa a tazza asporta il materiale e automaticamente lo lancia all'esterno, se sei scrupoloso come me ci metti un'aspirapolvere a fianco. Per la questione rigidità del carter di sicuro non la comprometti se fai un foro di diametro 16mm...
Ci sono solo due cose a cui devi fare attenzione: quando fori il pezzo centrale che avanza non devi farlo cadere all'interno, quando lubrifichi infili una luce o illumini da fuori per non spruzzare grasso sul piatto frizione ma solo sullo spingidisco e sul perno. A lavoro finito ci metti un tappo in gomma, fine.
Questo è il carter di una fiat punto nuova serie, vedi che anche qui c'è la finestrella con un semplice tappo in gomma, anzi una finestrona direi a confronto del forellino fatto da me..

e.JPG
 
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Re: Alfa 147 - Frizione dura con "scalino"

non l'avevo visto perchè la scritta quì è in rosso ed essendo daltonico non vedevo la diff tra nero e rosso XD credevo mancasse il link di fianco.. ho letto ma credo di dover togliere il karter del motore per trovare quell'attuatore sul cofano, se invece si trova più in fondo non sono in grado di raggiungerlo con la mia poca esperienza

Devi solo togliere la batteria e il cestello, poi è tutto li bello visibile e con tanto spazio per fare il lavoro. Se ti prendi il tuo tempo e fai con calma non è un lavoro difficile. Devi fare il lavoro con pazienza e criterio, se avete dubbi chiedete.
 
Benone, appena avrò un pò di tempo mi ci metterò , domanda: come faccio a non far cadere il pezzo centrale di metallo dentro? mi fermo prima e lo tolgo con il cacciavite? ho una paura XS
 
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allora io ho usato una fresa a tazza come in foto, di diametro 19mm in maniera tale che con un tappo in gomma da 20mm (misura standard che ho trovato da obby) si incastra alla perfezzione.
Immagine.JPG

Per non far cadere il "tappo" che crea la fresa tu buchi fino a lasciare 1mm di spessore sul carter, poi metti del nastro isolante sulla estremità della punta di centraggio della fresa, la infili piano e finisci di fresare. il nastro isolante avvolto sulla punta fa da spessore e chiaramente se la infili fa frizione e non fa scappare dalla fresa il "tappo" che rimane.