Busso un motore in continua evoluzione...sottodimensionato ?

catullo

Alfista principiante
6 Maggio 2008
409
4
19
38
ba
Regione
Puglia
Alfa
164
Motore
2.0 turbo v6
Carissimi ragazzi dopo aver letto diverse pagine sul Busso,dopo aver anche preso visione della discussione "Busso story",letto articoli su wikipedia,volevo cercare di comprendere quali siano stati nel corso del tempo le modifiche sostanziali dal Busso della 75 a quello della147 gta.Inoltre leggendo qui e lì su forum crucchi la 75 veniva criticata nel top di gamma,3.0 v6 a tutto vantaggio del 325is mi pare,poichè aveva un rapporto cavalli/ litro pari a 60.
Come si spiega questa scelta?Come mai un motore di queste proporzioni,di questa cubatura che avrebbe potuto sviluppare ben oltre i 185 cv dell'america,sia di fatto stato ridimensionato?
 
Credo che sia stata una decisione normative di emmissione nell'atmosfera, più che di potenza, infatti ora montano i V6 JTS ed è tutta un'altra musica, non di CV purtroppo.
 
Il V6 nasce con la ALfa 6 a carburatori e poi passa alla GTV6 2.5.
Nei depliants originali di queste auto, se non ricordo male perché ora non li ho sotto mano, era descritto come un motore che poteva dare 200 CV, ma che avevano deciso di limitare a 160 Cv, privilegiando la coppia ai bassi regimi. Perché è quello che conta nella vita di tutti i giorni, non le massime potenze. Una ottima abitudine dell'ALfa era di mettere nei suoi depliants le curve di potenza e di coppia, e non solo i dati max ad un certo regime. Ed è la curva di coppia che spiega più di tutto il carattere dell'auto (se la si sa leggere).
Quando presi la 75 Twin Spark 2.0, mi incuriosì il fatto che le prestazioni di punta erano quasi uguali alla 75 2,5 o al GTV6 2.5, da156 CV. Gli 8 CV in più non bastavano a compensare i circa 100 Kg di massa in più (nonostante almeno i GTV6 avesse parecchi carters del motore in lega ultraleggera di magnesio), quindi velocità max e accelerazione con partenza da fermo erano simili. La differenza era in ripresa da 50 Km/h in V. Il T.S: (che ha la potenza specifica più alta tra le 75 aspirate) ha 16 Kgm di coppia a 2000 giri/min e 18 a 3000 e 5000 giri/min e 19 kgm di max a 4000, ma sotto i 2000 la curva di coppia crolla, nonostante il variatore di fase. Invece il 2,5 ed il 3.0 hanno una coppia molto elevata già a 1000 giri/min, pochi Kgm meno della massima.
La scelta di privilegiare la coppia dove serve e dove la si usa tutti i giorni (ai bassi regimi) anche a costo di perdere qualche CV dove non si usa quasi mai (agli alti) potrà magari penalizzare con una clientela poco esperta che guarda solo ai dati massimi, ma è la più appagante per gli appassionati che amano guidare.
Purtroppo non mi è mai capitato di guidare una 75 2.5, ma sono sicuro che è molto più gradevole del mio T.S. nell'uso quotidiano.
Se ti capita leggi il test dell'Alfetta GTV 6 2.5 che fece per 4Ruote Carlos Reutmann (ex pilota Ferrari di Formula 1), salì che sembrava non piacergli e scese ammiratissimo anche perchè non si aspettava che oltre alle prestazioni di punta con quel motore poteva fare in 5^ in salita. La provò sui tornanti delle strade in cui facevano le speciali del Rally di Montecarlo.
Il 3.0 è rimasto con una impostazione simile al 2.5.

Anni fa 4Ruote fece un confronto tra varie auto 1.6 sui 4 metri di luinghezza: la 147, la Golf etc. La 147 col suo motore a 4 valvole per cilindro e la potenza specifica più elevata tra le 1.6 era quella che tirando al massimo spiccava le accelerazioni migliori (e quella che girava più forte).
Ma i 4valvole per cilindro danno il meglio di sè oltre i 4000 giri/min, e di solito si guida senza superare tale valore, e sotto sono vuoti.
Rifattala prova di accelerazione senza tirare oltre i 4000 giri/min (come fanno quasi tutti ripartendo da un semaforo) la 147 finì in fondo e invece ai primi posti salirono le auto con la più bassa potenza specifica, ma più coppia ai regimi medio bassi, dove serve di solito.

I classici bialbero Alfa ad alimentazione singola ante crisi petrolifera del 1973 avevano il grande pregio di avere sia una elevata potenza specifica (rispetto agli altri motori dell'epoca), sia una coppia molto elevata sin dai bassissimi regimi, con una garande elasticità e tanta prontezza salir di giri. Ma erano unici come caratteristiche costruttive rispetto ai concorrenti. Avendo molta più tecnologia dei concorrenti riuscivano ad avere una coperta lunga: che copriva sia i piedi che al testa. Se la coperta è meno lunga (perchè poi ci sono state da soddisfare norme antinquinamento e ridurre i consumi) si deve scegliere se coprire la testa o i piedi. Col V6 2.5 fecero la scelta più saggia. Con gli ultimi 24 valvole scelsero di pienare gli alti svuotando i bassi, anche per le difficoltà di una trazione anteriore di scaricare molta coppia a terra... più accelerano, più si scaricano le ruote ant e più patinano. Con la trazione posteriore più acceleri, più si caricano le ruote posteriore e più trazione hai.

Sono andato a memoria, posso aver snagliato qualche dato, mi scuso.

La hai immatricolata poi? Portala in una bella strada di montagna! Leggi nei garages i racconti di quelli che hanno la stessa tu auto e se la godono.
 
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attendo ansioso il certificato caratteristiche tecniche ASI...
 
Naturalmente alfista concordo con quanto tu abbia detto,coppia straripante a tutti i regimi,in quinta a 100 km|h ho potuto notarenel viaggio di rientro da Monaco la progressività e la fluidità del Busso,mi pare di aver letto da qualche parte che il Busso,così concepito,con i materiali usati e l'ingegnieristica applicata,avrebbe potuto sviluppare su carta anche i 300 cv,ora mi chiedo perchè non sia stato possibile realizzare e mettere in pratica tutto ciò?Scelta di mercato?Costi di gestioni troppo elevati?Politica interna in casa alfista?
 
C'e' anche un discorso di fasature valvole per avere la coppia in basso o "progressiva", la giulia aveva un'anticipo di 40 gradi d'aspirazione e un'altro per lo scarico per rendere in alto, la 75 col variatore e' a 20 gradi e ritardata nello scarico per avere un uso stradale.
Se entrate nel mio profilo sulle statistiche ho aperto una discussione proprio sulle valvole e fluidi e un post che se guardate in reputazione, l'ultima di mauretto parla in un riassunto proprio su questo.
La tua catullo se ha 180 cv e' per via del rapporto di compressione, poi per la coppia un V6 aiuta, ma anche una fasatura delle valvole fa da man forte, poi avendo una farfalla per tutti i cilindri non permette un ampio incrocio valvole e bisognerebbe mettere o due variatori o 6 farfalle, insomma sarebbe da mettere in ballo tutto il motore, diciamo che e' stato mirato proprio un discorso di inquinamento e dimenticavo per alzare il regime si va sul richiamo delle valvole.
 
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come bisognerebbe agire sulle valvole?
 
Gia' mantendendo la stessa fasatura e alzare l'alzata delle valvole consente una risposta migliore, mantenendo i stessi regimi, ma forse non riesci per via dello spazio per le valvole da sciacciare, e' da controllare e devi rifarti degli alberi a camme nuovi.
Poi se anticipi quella di scarico aiuti gli alti, con quella aspairazione i bassi, ma hai il colettore d'aspirazione a una farfalla e se apri di colpo puoi ricevere un ritorno per via dell'ampio incrocio, cioe' entrambe le valvole sono "aperte", con una farfalla per cilindro fai come vuoi, ma con una farfalla per tutti no, infatti e' nato il variatore.
Se vuoi cambiare senza invadere troppo sarebbe bello fare un colettore artigianale con farfalle a serranda, cioe' due lastre che aprono il foro a tuo comando e ti puoi permettere di avere un ampio incrocio.
La fasatura s'intende il pistone quando scende (aspirazione) la valvola e' gia' aperta e si chiude un po' prima che raggiunga il PMI (fine corsa), quando sale per espellere (scarico) dal PMI e' gia' aperta per consentire ai gas di uscire in tempo utile prima che chiuda nel PMS, ecco perche' rende in alto, perche' riesce a scaricare bene senza "frenare" la salita del pistone ed avere un alto incrocio (entrambe le valvole semi aperte) serve per pulire nel PMS, perche' il pistone raggiunto il suo fine corsa con la spinta ricevuta in aspirazione la miscela e' catapultata nella camera di scoppio che ha la forza di spingere fuori i gas combusti, rinfrescare la valvola di scarico e avere sempre tutta la miscela senza gas combusti intrappolati.
Quindi e' bene che prima conosci la fasatura di ditribuzione e ti fai degli alberi a camme come li vuoi
 
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Sul collettore mi è stato detto che non era chiaro cosa intendevo con due lastre cosa fare?
Dunque inefetti leggendo non ho messo un pezzo, mi è rimasto in testa e non l'ho scritto, sarebbe una lastra per parte, cioè ogni trio di foro di valvola ha una lastra davanti per parte (2 parti: testata dx, testata sx), che quando inizi ad aprire devono entrambe "scorrere" in un verso aprendo i canali per le valvole.
Queste hanno 3 fori ogni una, scorrendo il foro e canale s'incontrano fino a lasciare il passagio libero, un pò come il sole e la luna in eclisse di sole, funge come 6 farfalle un pò come i famigerati carburatoti bi-corpo, dove infatti c'era una farfalla per cilindro, in questo caso è uguale.
 
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