Per trapiantare il motore....TS

E' siglato 06224, sì il motore della 164 super ce l'ho e ho visto che è leggermente diverso 06420.
ciao
 
Non vorrei fare la suocera del forum ma intendo puntualizzare una cosa... la distanza tra gli elettrodi della candela dove scocca la scintilla persa e la distanza della spazzola rotante dalla calotta dello spinterogeno si equivalgono perciò non si può affermare che ciò che sostieni... :eek:
Per il resto sono d'accordo... ;) :decoccio:

ottima osservazione anche se scontata , anzi ti dirò di più la distanza tra spazzola e contatti calotta è quasi sempre maggiore di quella tra gli elettrodi della candela, e lo è ancora di più se la calotta non è perfettamente posizionata nel punto ottimale o se spazzola e contatti sono consumati, senza contare che tali contatti sono soggetti ad ossidazione oltre a formarsi una pattina di impurità che il rame attira e trattiene dall'aria circostante per effetto della ionizzazione dotuta all'alta tensione. Tuttavia è stato dimostrato più di una volta sopratutto all'inizio dei sistemi a scarica, che l'intensità della scintilla è spesso ( non sempre e non in tutte le vetture) maggiore nei sistemi a spazzola rotante il motivo è puramente fisico ed elettrico : personalmente ho eseguito alcuni test essendo molto attrato dai nuovi sistemi sopratutto agli inizi, le comparazioni le ho eseguite a parità di candela , a parità di pilotaggio e di cavi At, nonchè a parità di isolatori, di temperatura e umidità dell'ambiente ecc.
le prove sono state eseguite in "camera iperbarica" ( un attrezzo che serve aprovare le candele composto da un ampolla nella quale viene immersa la candela filettandola nel foro appostito, poi viene immessa aria a pressione variabile da zero a 10 bar attraverso un regolatore , e viene applicata l'alta tensione con frequenza variabile che simula la rotazione del motore da zero a 10.000 rpm , da una finestrella trasparente si può osservare la scintilla direttamente e la sua forma , volendo si può visualizzare con un aistema stroboscopico, oppure fotografare ( lo farò e posterò...) la scintilla con un otturatore veloce , si può misurare l'intensità della corrente sul cavo AT, la tensione applicata alla candela, la corrente indotta dal cavo AT e dalla bobina ncohè il campo elettrico creato. per fare la prova non ho usato il pilotaggio fornito dallo strumento ma direttamente la vettura per poter provare anche il sistema a spinterogeno .
in tutte le prove il sistema a spinterogeno ha battuto il sistema a scarica persa . questo perchè far attraversare da una corrente in alta tensione l'aria dell'ambiente, con la sua temperatura, la sua percentuale di umidità e sopratutto la sua pressione è una cosa, far passare la stessa corrente in un ambiente privo di umidità e scarsamente "popolato" da moleccole di aria fresca ionizzabile ( ricordiamoci che la seconda candela è nel cilindro in fase di scarico, saturo di di tutti i residui della combustione , ambiente poco favorevole per essere attraversato dalla corrente in questione ) E' importante sottolineare che le due candele in serie sono attraversate dalla stessa corrente e per questo motivo un'attenuazione della corrente su una delle due fa attenuare conseguentemente la corrente e quindi la scintilla anche sull'altra nel caso interessato su quella che si trova nel cilindro in fase di scoppio dove la pressione rende l'aria molto densa , cosa che ostacola il suo attraversamento della scintilla, ocorre maggiore potenza e siccome questa dipende dal prodotto della tensione per la corrente ( P=VxI) ne consegue che un abbassamento della corrente fa aumentare la tensione ( se nessuna potenza viene dissipata ,altrimenti la farà abbassare) ma la tensione più elevata non serve , anzi è controproducente sulla candela secondaria ( quella in fase di scarico) la situazione ideale sarebbe avere sulla candela primaria ( quella che produce in quel momento la scintilla utile) la tensione il "più elevata possibile" dove la corrente ( la corrente dipende dalla tensione per la semplice legge fisica) farà scoccare una bella scintilla dovuta ad una discreta intesità che vincerà l'ostacolo dato dall'aria/benzina in pressione ( anche la percentuale di benzina e il suo grado di nebulizzazione ha un'enorme influenza sulla qualità della scintilla!!) , mentre sulla candela secondaria ci drovrebbe essere una elevata corrente ed una tensione più bassa , per cui la seconda candela non è altro che un "ponte" che consente di collegare a massa il capo freddo dell'avvolgimento secondario della bobina . E non è tutto!! nel sistema a spinterogeno le caratteristiche della bobina unica sono differenti ( non a caso è più grossa), inanzitutto a parità di tensione al secondario fornisce già in partenza una corrente maggiore e quindi una potenza disponibile totale più elevata, questo non è possibile ottenerlo con le piccole bobine multiple dove l'isolamento è costituito in resina e non in olio liquido che ha un dielettrico maggiore oltre alle altre caratteristiche , ma non è ancora tutto!!: nel sistema a spinterogeno la bobina ha il "capo freddo" del primario e del secondario collegati permanentemente a massa per cui la corrente indotta assume un andamento univoco in termini di polarità (rispetto agli alettrodi) mentre nel sistema a scarica persa la polarità sul secondario che elettricamente è la medesima avviene in senso opposto tra le due candele in serie, questo influisce notevolemte sul rendimento globale del sistema di accensione e per questo ormai la tendenza è quella di mettere una bobina per ogni candela. Infine a parità di pilotaggio ( inteso come tensione, corrente, frequenza e duty cycle) il sistema a spinterogeno ha caratteristiche intrinseche differenti dovute a quelle della bobina e dei suoi tipici collegamenti di polarizzazione creando notevoli differenze sui tempi di carica della bobina stessa Concludo continuando ad esprimere la mia oppinione in merito che rimane ferma , dicendo che ci sono altri fattori che fanno la differenza che non sto ad elencare per non allungare troppo il presente, che già è stato ( e non è una battuta) molto sintetizzato , ci sarebbe da scrivere un libro per descrivere in dettaglio tutte le componenti in gioco su un sistema d'accensione ( i principi dell'elettromagnetismo, delle correnti altrenate e delle correnti indotte , la legge di ohm, la legge di joule, la legge di Coulomb, la legge di faraday, i principi di kirckoff e così via).

detto tutto questo, non per fare il gennero della suocera poco istruita ma mi sembra poco sufficiente paragonare solo il gap tra spazzola e calotta con quello degli elettrodi della candela:decoccio:
 
ottima osservazione anche se scontata , anzi ti dirò di più la distanza tra spazzola e contatti calotta è quasi sempre maggiore di quella tra gli elettrodi della candela, e lo è ancora di più se la calotta non è perfettamente posizionata nel punto ottimale o se spazzola e contatti sono consumati, senza contare che tali contatti sono soggetti ad ossidazione oltre a formarsi una pattina di impurità che il rame attira e trattiene dall'aria circostante per effetto della ionizzazione dotuta all'alta tensione. Tuttavia è stato dimostrato più di una volta sopratutto all'inizio dei sistemi a scarica, che l'intensità della scintilla è spesso ( non sempre e non in tutte le vetture) maggiore nei sistemi a spazzola rotante il motivo è puramente fisico ed elettrico : personalmente ho eseguito alcuni test essendo molto attrato dai nuovi sistemi sopratutto agli inizi, le comparazioni le ho eseguite a parità di candela , a parità di pilotaggio e di cavi At, nonchè a parità di isolatori, di temperatura e umidità dell'ambiente ecc.
le prove sono state eseguite in "camera iperbarica" ( un attrezzo che serve aprovare le candele composto da un ampolla nella quale viene immersa la candela filettandola nel foro appostito, poi viene immessa aria a pressione variabile da zero a 10 bar attraverso un regolatore , e viene applicata l'alta tensione con frequenza variabile che simula la rotazione del motore da zero a 10.000 rpm , da una finestrella trasparente si può osservare la scintilla direttamente e la sua forma , volendo si può visualizzare con un aistema stroboscopico, oppure fotografare ( lo farò e posterò...) la scintilla con un otturatore veloce , si può misurare l'intensità della corrente sul cavo AT, la tensione applicata alla candela, la corrente indotta dal cavo AT e dalla bobina ncohè il campo elettrico creato. per fare la prova non ho usato il pilotaggio fornito dallo strumento ma direttamente la vettura per poter provare anche il sistema a spinterogeno .
in tutte le prove il sistema a spinterogeno ha battuto il sistema a scarica persa . questo perchè far attraversare da una corrente in alta tensione l'aria dell'ambiente, con la sua temperatura, la sua percentuale di umidità e sopratutto la sua pressione è una cosa, far passare la stessa corrente in un ambiente privo di umidità e scarsamente "popolato" da moleccole di aria fresca ionizzabile ( ricordiamoci che la seconda candela è nel cilindro in fase di scarico, saturo di di tutti i residui della combustione , ambiente poco favorevole per essere attraversato dalla corrente in questione ) E' importante sottolineare che le due candele in serie sono attraversate dalla stessa corrente e per questo motivo un'attenuazione della corrente su una delle due fa attenuare conseguentemente la corrente e quindi la scintilla anche sull'altra nel caso interessato su quella che si trova nel cilindro in fase di scoppio dove la pressione rende l'aria molto densa , cosa che ostacola il suo attraversamento della scintilla, ocorre maggiore potenza e siccome questa dipende dal prodotto della tensione per la corrente ( P=VxI) ne consegue che un abbassamento della corrente fa aumentare la tensione ( se nessuna potenza viene dissipata ,altrimenti la farà abbassare) ma la tensione più elevata non serve , anzi è controproducente sulla candela secondaria ( quella in fase di scarico) la situazione ideale sarebbe avere sulla candela primaria ( quella che produce in quel momento la scintilla utile) la tensione il "più elevata possibile" dove la corrente ( la corrente dipende dalla tensione per la semplice legge fisica) farà scoccare una bella scintilla dovuta ad una discreta intesità che vincerà l'ostacolo dato dall'aria/benzina in pressione ( anche la percentuale di benzina e il suo grado di nebulizzazione ha un'enorme influenza sulla qualità della scintilla!!) , mentre sulla candela secondaria ci drovrebbe essere una elevata corrente ed una tensione più bassa , per cui la seconda candela non è altro che un "ponte" che consente di collegare a massa il capo freddo dell'avvolgimento secondario della bobina . E non è tutto!! nel sistema a spinterogeno le caratteristiche della bobina unica sono differenti ( non a caso è più grossa), inanzitutto a parità di tensione al secondario fornisce già in partenza una corrente maggiore e quindi una potenza disponibile totale più elevata, questo non è possibile ottenerlo con le piccole bobine multiple dove l'isolamento è costituito in resina e non in olio liquido che ha un dielettrico maggiore oltre alle altre caratteristiche , ma non è ancora tutto!!: nel sistema a spinterogeno la bobina ha il "capo freddo" del primario e del secondario collegati permanentemente a massa per cui la corrente indotta assume un andamento univoco in termini di polarità (rispetto agli alettrodi) mentre nel sistema a scarica persa la polarità sul secondario che elettricamente è la medesima avviene in senso opposto tra le due candele in serie, questo influisce notevolemte sul rendimento globale del sistema di accensione e per questo ormai la tendenza è quella di mettere una bobina per ogni candela. Infine a parità di pilotaggio ( inteso come tensione, corrente, frequenza e duty cycle) il sistema a spinterogeno ha caratteristiche intrinseche differenti dovute a quelle della bobina e dei suoi tipici collegamenti di polarizzazione creando notevoli differenze sui tempi di carica della bobina stessa Concludo continuando ad esprimere la mia oppinione in merito che rimane ferma , dicendo che ci sono altri fattori che fanno la differenza che non sto ad elencare per non allungare troppo il presente, che già è stato ( e non è una battuta) molto sintetizzato , ci sarebbe da scrivere un libro per descrivere in dettaglio tutte le componenti in gioco su un sistema d'accensione ( i principi dell'elettromagnetismo, delle correnti altrenate e delle correnti indotte , la legge di ohm, la legge di joule, la legge di Coulomb, la legge di faraday, i principi di kirckoff e così via).

detto tutto questo, non per fare il gennero della suocera poco istruita ma mi sembra poco sufficiente paragonare solo il gap tra spazzola e calotta con quello degli elettrodi della candela:decoccio:
Premesso che non mi piace la piega che hai dato alla risposta, ti invito cortesemente a preoccuparti delle inesattezze che scrivi, più che esprimere giudizi circa il grado di istruzione del tuo interlocutore...
Hai fatto una quantità di affermazioni concettualmente errate che non ho nemmeno voglia di confutarle, resta con le tue credenze...
Oltrettutto si stà andando palesemente OT. :decoccio:
 
Ciao a tutti.
Per Maurizio, glielo chiesto io.
Sintettizzato ma è tutto chiaro e poi mi sono fatto una cultura in wikipedia prima di questa discussione, sull'accensione.
ciao ragazzi
 
:D @ Paolo.....una spiegazione da manuale :)
:confused: @ Maurizio,mi sa che hai letto solo il finale :lol2:
 
Premesso che non mi piace la piega che hai dato alla risposta, ti invito cortesemente a preoccuparti delle inesattezze che scrivi, più che esprimere giudizi circa il grado di istruzione del tuo interlocutore...
Hai fatto una quantità di affermazioni concettualmente errate che non ho nemmeno voglia di confutarle, resta con le tue credenze...
Oltrettutto si stà andando palesemente OT. :decoccio:

la mia conclusione nel lungo intervento è mirata al tuo inizio di frase dove hai impostato con un certo tono dove ho intuito (forse mi sono sbagliato ) delle sfumature umoristiche , dove hai citato il temine "suocera" e bla bla bla, intendevo stare al gioco con la mia "equazione" gennero sta a suocera... in questo caso un gennero di fronte ad uno suocera poco istruita (come ce ne sono tante ) dove il termine "poco istruita" non è rivolto direttamente a te ma alla suocera che pretende di fare appunto la "suocera del forum" senza aver dimostrato un sufficiente grado di istruzione ESSENZIALMENTE in relazione all'argomento in questione! dove posso asserire che quanto detto da te sul paragone gap candela-gap spazzola/calotta è ASSOLUTAMETE ERRATTO! e le spiegazioni sul mio lungo intervento sono solo una parte dei fattori che farebbero valere le mie ragioni, intervento che è publico sul forum e sicuramente lo leggeranno persone che ne sanno più di me, ingegneri, preparatori, tecnici specializzati e così via, resto a disposizione di chiunque (compreso te) per discutere di eventuali inesatezze come dici tu ma se non NON HAI VOGLIA di parlarne perchè ti scaldi tanto? Sono sempre abbastanza convinto di quello che scrivo ma non escludo ci siano inesatezze anche perchè battere una lista così lunga di concetti mentre si stà pranzando non è come avere di fronte gli appunti o il manuale da consultare per cui può darsi che i concetti che scrivo siano privi di fondamento però c'è un piccolo particolare : sono più di 20 anni che li metto in pratica e sino ad ora hanno funzionato in modo impeccabile, non a caso da me arrivano le macchine "in fin di vita" dopo che hanno "rimbalzato" per le officine della sardegna ed una cosa è assoluta: in 20 anni mai un qualsiasi guasto è rimasto irrisolto dopo che è passato per le mani del dr alpha a costo di progettare e fabbricare centraline, dispositivi e quantaltro, potrei pure dirti che su alcune macchine particolari ho progettato personalmente e realizzato il sistema di accenzione con risultati più che soddisfacenti dopo di chè ho usato questi progetti come esempio nei corsi dove ho insegnato e nei seminari, oppure potrei dirti che più di 20 anni fa ero solo un ragazzino e la mia alfetta di allora aveva la doppia accenzione ( 8 candele e 2 spinterogeni ) ma non il motore della 75 t.spark lascio immaginare cosa sia stato necessario fare , non credo ci fossi riuscito se il bagaglio teorico in possesso fosse stato errato peraltro all'epoca si trovava ad una percentuale di maturazione di gran lunga inferiore rispetto ad oggi .

Una cosa dove sono daccordo con te è quella di chiudere l'OT anche se mi sembra doveroso rendere partecipi tutti gli interessati di questa discussione.
Non ti piace la "piega" della discussione che tu stesso hai dato? rileggiti tutto e renditi conto che la discussione segue la linea della piega che TU STESSO hai dato!!!
credo che si dovrebbe discuttere in modo più costruttivo, se pensi ci siano inesatezze parliamone , ho dedicato un lunghissimo intervento solo per spiegare le mie convinzioni su un piccolo paragone che tu hai fatto, più disponibile di così... non puoi stuzzicarmi e con me il forum e poi "tirarti indietro" perchè NON HAI VOGLIA di discutterne, così è troppo facile , a chi pensi che dia ragione il "popolo?
per quel che mi riguarda potrei iniziare da questo momento a smettere di interloquire con te , già un'idea me la sono fatto solo da un piccolo particolare : la dimensione dei caratteri...
inoltre siccome mi hai stuzzicato mi sono letto pazientemente molti tuoi messaggi, scoprendo che (secondo il mio modesto parere), "inesatezze" ce ne sono eccome se ce ne sono, potrei farne post kilometrici...
concludo invitandoti a rivedere il tono che hai preso senza motivo sul tuo intervento che ho appena quotato in modo che io stesso possa ammorbidire con una successiva retifica il presente, per il piacere sia nonstro che di chi ci legge chiudo OT scusandomi per la mia parte col forum per aver osato.
a te maurizio porgo una riconciliante stretta di mano :decoccio:
 
.: sgrat :..:stretta:. Ave dr Alpha il popolo ti loda :hail: qualcun altro forse un po meno.: protest :.
sarebbe interessante approfondire il discorso dell'alfetta a doppia accensione,ti andrebbe di aprire una discussione in merito? :)
per il discorso della 75 di Andrea,sarebbe una cosa interessante e arricchirebbe il bagaglio culturale di alcuni appassionati se decidesse di montare l'elettronica 164/155,ma credo che per questioni di velocità di esecuzione e pratiche di montaggio sia consigliabile rimanere sull'elettronica di serie con gli spinterogeni
oppure con la modifica del doppio modulo e spinterogeno modificato,molto alla portata e rapido da eseguire :p
 
la mia conclusione nel lungo intervento è mirata al tuo inizio di frase dove hai impostato con un certo tono dove ho intuito (forse mi sono sbagliato ) delle sfumature umoristiche , dove hai citato il temine "suocera" e bla bla bla, intendevo stare al gioco con la mia "equazione" gennero sta a suocera... in questo caso un gennero di fronte ad uno suocera poco istruita (come ce ne sono tante ) dove il termine "poco istruita" non è rivolto direttamente a te ma alla suocera che pretende di fare appunto la "suocera del forum" senza aver dimostrato un sufficiente grado di istruzione ESSENZIALMENTE in relazione all'argomento in questione! dove posso asserire che quanto detto da te sul paragone gap candela-gap spazzola/calotta è ASSOLUTAMETE ERRATTO! e le spiegazioni sul mio lungo intervento sono solo una parte dei fattori che farebbero valere le mie ragioni, intervento che è publico sul forum e sicuramente lo leggeranno persone che ne sanno più di me, ingegneri, preparatori, tecnici specializzati e così via, resto a disposizione di chiunque (compreso te) per discutere di eventuali inesatezze come dici tu ma se non NON HAI VOGLIA di parlarne perchè ti scaldi tanto? Sono sempre abbastanza convinto di quello che scrivo ma non escludo ci siano inesatezze anche perchè battere una lista così lunga di concetti mentre si stà pranzando non è come avere di fronte gli appunti o il manuale da consultare per cui può darsi che i concetti che scrivo siano privi di fondamento però c'è un piccolo particolare : sono più di 20 anni che li metto in pratica e sino ad ora hanno funzionato in modo impeccabile, non a caso da me arrivano le macchine "in fin di vita" dopo che hanno "rimbalzato" per le officine della sardegna ed una cosa è assoluta: in 20 anni mai un qualsiasi guasto è rimasto irrisolto dopo che è passato per le mani del dr alpha a costo di progettare e fabbricare centraline, dispositivi e quantaltro, potrei pure dirti che su alcune macchine particolari ho progettato personalmente e realizzato il sistema di accenzione con risultati più che soddisfacenti dopo di chè ho usato questi progetti come esempio nei corsi dove ho insegnato e nei seminari, oppure potrei dirti che più di 20 anni fa ero solo un ragazzino e la mia alfetta di allora aveva la doppia accenzione ( 8 candele e 2 spinterogeni ) ma non il motore della 75 t.spark lascio immaginare cosa sia stato necessario fare , non credo ci fossi riuscito se il bagaglio teorico in possesso fosse stato errato peraltro all'epoca si trovava ad una percentuale di maturazione di gran lunga inferiore rispetto ad oggi .

Una cosa dove sono daccordo con te è quella di chiudere l'OT anche se mi sembra doveroso rendere partecipi tutti gli interessati di questa discussione.
Non ti piace la "piega" della discussione che tu stesso hai dato? rileggiti tutto e renditi conto che la discussione segue la linea della piega che TU STESSO hai dato!!!
credo che si dovrebbe discuttere in modo più costruttivo, se pensi ci siano inesatezze parliamone , ho dedicato un lunghissimo intervento solo per spiegare le mie convinzioni su un piccolo paragone che tu hai fatto, più disponibile di così... non puoi stuzzicarmi e con me il forum e poi "tirarti indietro" perchè NON HAI VOGLIA di discutterne, così è troppo facile , a chi pensi che dia ragione il "popolo?
per quel che mi riguarda potrei iniziare da questo momento a smettere di interloquire con te , già un'idea me la sono fatto solo da un piccolo particolare : la dimensione dei caratteri...
inoltre siccome mi hai stuzzicato mi sono letto pazientemente molti tuoi messaggi, scoprendo che (secondo il mio modesto parere), "inesatezze" ce ne sono eccome se ce ne sono, potrei farne post kilometrici...
concludo invitandoti a rivedere il tono che hai preso senza motivo sul tuo intervento che ho appena quotato in modo che io stesso possa ammorbidire con una successiva retifica il presente, per il piacere sia nonstro che di chi ci legge chiudo OT scusandomi per la mia parte col forum per aver osato.
a te maurizio porgo una riconciliante stretta di mano :decoccio:


Carissimo Dr. Alfa dopo avere letto il poema, concordo pienamente con quanto affermi a riguardo dell'equazione integro-differenziale suocera-genero, e per quello che hai scritto ieri in riferimento ai sistemi di accensione;
Mi è sembrata una descrizione esatta ed esaustiva, fatta da una persona che effettivamente ci ha messo mano e ne sa veramente qualcosa.....

Inoltre mi associo al pensiero di Mauretto, al quale forse dovrei copiare la firma....ma...va bene così lo stesso....:)
 
.: sgrat :..:stretta:. Ave dr Alpha il popolo ti loda :hail: qualcun altro forse un po meno.: protest :.
sarebbe interessante approfondire il discorso dell'alfetta a doppia accensione,ti andrebbe di aprire una discussione in merito? :)
per il discorso della 75 di Andrea,sarebbe una cosa interessante e arricchirebbe il bagaglio culturale di alcuni appassionati se decidesse di montare l'elettronica 164/155,ma credo che per questioni di velocità di esecuzione e pratiche di montaggio sia consigliabile rimanere sull'elettronica di serie con gli spinterogeni
oppure con la modifica del doppio modulo e spinterogeno modificato,molto alla portata e rapido da eseguire :p

grazie mauretto, sei sempre il solito simpaticone :grinser002:
prima o poi (spero al più presto) aprirò la gia promessa discussione sulla mia alfetta, non l'ho ancora fatto perchè come promisi allo staff dovevo fornire il documentario che venne trasmesso nel 1994 nelle reti private della mia zona che io stesso produssi quando mi occupavo ancora anche di produzioni video, siccome è da rielaborare per poterlo pubblicare devo trovare il tempo per farlo e allo stesso modo di tutte le foto che devo ancora mettere nel garage . Riguardo all'alfetta venne pubblicata sul numero di "auto" nel maggio del 1994 ( avevo 30 anni ... che bei tempi) tra le innumerevoli modifiche che riassumerò nella futura discussione quella di spicco era il servosistema radiocomandato grazie al quale la guidavo dall'esterno come qualsiasi modellino radiocomandato, per questo venne sfruttata per realizzare dei "candid camera" e scherzi vari ( racconterò anche questi) il motore era una bomba , sulla base di un 2.0 a carburatori montai una testata di 164 t spark e dei pistoni speciali trovandomi a metà strada a dover superare tant ostacoli e ogni volta modifiche su modifiche erano le uniche soluzioni alla fine uscì un capolavoro col quale in 17 anni di utilizzo ho fatto quasi 400.000 km senza mai aprirlo e va ancora anche se è da riovedere , ricordo che appena messo in moto appurando che era andato tutto per il meglio ebbi la brutta sorpresa che non chiudeva il cofano perchè toccava sulla testa troppo alta costrngendomi a tagliare le ossature di rinforzo del cofano. il doppio impianto di accensione era differente dal sistema t.spark montato sulle 75 e 164 di allora, avevo usato dei "darlington NPN" per realizzare i due moduli per pilotare le bobine che erano bobine "normali" differenti da quelle di t spark allora introvabili e costosissime! ma era presente un sistema vantaggioso che inventai grazie al quale veniva segnalato in tempo reale sul cruscotto se in uno dei due gruppi una o più candele non stava "dando" mentre con un altro circuito vedevo il range del variatore di fase ... beh come anticipazione mi sembra che basti, tra l'atro siamo lievemente in OT anche se non del tutto , stiamo comunque parlando di " trapianto" di motore t. spark, a proposito il motore di t spark prima serie per me è stato in assoluto il motore che ho trapiantato maggiormente su diversi modelli ( su altre due alfetta oltre che la mia, su una Gt junior 1300 ancora in circolazione , su una alfa 90, su ben 3 alfa 75 1600 e 1800, tutto questo in circa 10-15 anni è stato uno dei sistemi più "semplici" e più a buon mercato per ottenere notevoli incrementi di potenza e coppia su modelli con motorizzazioni meno generose , facendole "rinascere" con un motore a mio avviso tra i più "riusciti" della casa :decoccio: a presto.
 
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Carissimo Dr. Alfa dopo avere letto il poema, concordo pienamente con quanto affermi a riguardo dell'equazione integro-differenziale suocera-genero, e per quello che hai scritto ieri in riferimento ai sistemi di accensione;
Mi è sembrata una descrizione esatta ed esaustiva, fatta da una persona che effettivamente ci ha messo mano e ne sa veramente qualcosa.....

Inoltre mi associo al pensiero di Mauretto, al quale forse dovrei copiare la firma....ma...va bene così lo stesso....:)

grazie Melo81 , anche per il "carissimo" :grinser002:
fa sempre piacere leggere questo tipo di frasi, il mio "problema" è che sono molto appassionato altrimenti non starei qui a digitare mentre sono consapevole che non potrei permettermelo con il tempo limitatissimo che ho , alla fin fine mi fa piacere anche la discussione fatta con maurizio può darsi che anche Lui in un certo senso la pensi come noi, magari lo ha "irritato" leggermente il mio modo di esporre le cose , daltronde non posso avere la presunzione che a tutti vada a genio il mio modo di esprimermi di esporre le cose o di presentarmi degli interventi, non siamo mica fatti tutti in serie..sarei felice nel condividere anche i suoi punti di vista , magari se mi aiutasse a poterlo fare . raramente tengo nascosta la sagoma che combaccia meglio con la forma che avvicinandosi diventa prossima al contatto , non so se mi spiego
( però questa potrebbe diventare la mia nuova firma, che ne dite? :rolleyes: ) comunque quando mi difendo lo faccio con lo spirito della competizione che è in me e mi stimola, come quando sono in gara , però alla fine mi abbraccio con i miei rivali e la sera siamo tutti assieme a cena, che bellezza. Azz OT pazzesco, Pardon, pardon

hem ... cosa dicevamo' BEH allora lo trapiantiamo questo t. spark? io sono pronto a fare un elenco dettagliato delle modifiche partendo dall'inizio, l'inizio?... a si: materiale occorrente, poi attrezzatura occorrente, trasferimenti, senza modifiche , modifiche indispensabili e modifiche non indispensabili ( quelle da farsi eventualmente per ovviare alla sostituzione dei cablaggi, per esemio..) :decoccio: