Alfa Romeo non cambierà logo
Rinviato a data da destinarsi restyling del marchio del Biscione
Doveva debuttare nel 2010 con l’Alfa Giulietta il nuovo logo Alfa Romeo, proprio nell’anno del Centenario della Casa, ma qualcosa è andato storto. Il dietrofront sul nome della nuova compatta, e ancora, alcuni ritardi decisionali, hanno imposto lo slittamento della presentazione a data da destinarsi.
Il nuovo logo era pronto e di fatto approvato. Secondo una fonte di OmniAuto.it, mancava solo un l’ok ai fornitori per la produzione dei nuovi stemmi in materiale metacrilato al posto dell’alluminio, e alla complessa (e costosa) operazione di restyling della corporate identity della rete di vendita europea. Curato dalla Robilant Associati, in collaborazione con la Zanini, il marchio che racchiude il Serpente della famiglia Visconti (detto “Biscione”) e la croce rossa su sfondo chiaro simbolo di Milano, sarebbe dovuto essere caratterizzo da una grafica 3d più moderna. L’altra grande novità era il ritorno della parola “Milano” scritta per esteso, com’è sempre stato per Alfa Romeo fino al 1972, anno dell’ultimo restyling sostanziale del marchio, quando la costruzione dello stabilimento ALFASUD a Pomigliano impose per coerenza geografica l’eliminazione del nome del Capoluogo lombardo. Un problema di coerenza che oggi, a seguito delle polemiche per la chiusura degli impianti Alfa di Arese, si è rivelato a maggior ragione più vincolante.
Difficile prevedere quali saranno i passi riparatori del management Fiat. Certo è che quest’occasione persa insieme al caso Milano-Giulietta, deve scottare non poco a Sergio Marchionne. E forse sono stati proprio questi due intoppi a far perdere la pazienza al numero 1 del Lingotto che qualche giorno fa avrebbe manifestato, secondo Automotive News Europe, l’intenzione di congelare nuovi investimenti in Alfa Romeo nell’ambito di una revisione strategica del brand: «Dobbiamo lavorare ancora di più su Alfa per prendere una decisione intelligente che mantenga realmente il valore più alto possibile per Fiat».
Quello che succederà lo sapremo tra gennaio e marzo del 2010 quando sarà presentato il nuovo piano industriale che accompagnerà il gruppo fino al 2015.