Un boxer sotto al cofano....

andrea-cesenat

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14 Maggio 2009
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1.8 Twin Spark - GPL
a me piacerebbe sentire un rombo di un boxer sotto a qualche cofano, ma chiedo troppo e sono nostalgico, però mi consolo con le mie Alfa, chiamatele anche FiAlfa, mi sta bene lo stesso, in curva mi diverto troppo :D
 
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a me piacerebbe sentire un rombo di un boxer sotto a qualche cofano, ma chiedo troppo e sono nostalgico, però mi consolo con le mie Alfa, chiamatele anche FiAlfa, mi sta bene lo stesso, in curva mi diverto troppo :D

C'è la simpatica Subaru BRZ, vettura molto semplificata, con filosofia poca spesa, tanto divertimento,
guida sportivissima ma facile, sia per andare veloci tenendola dritta, oppure per guidare di traverso

la prima serie (dal 2012) ha la carrozzeria più pulita e motore boxer aspirato e semplificato al massimo 2.0 L 200cv;
la 2a serie (mi pare ancora in produzione)ha una linea un po' più arzigogolata e motore boxer sempre aspirato 2.4 L 230cv

E' un regalo fatto agli amanti del boxer e della guida sportiva, all'epoca costava anche relativamente poco;
tiene cosi bene la strada che molti si lamentavano che con 200cv la guida era tropo facile e chiedevano più cv,
alcune finivano elaborate con turbo; la casa madre ha preferito portare la cubatura a 2.4 e tenerla aspirata,
più da puristi e vettura GT, comoda e divertente ma non impegnativa e senza strafare :)

- Boxer montato ben in basso come sulle alfa d'epoca ( le altre ultime Subaru invece ormai erano quasi dei suv e con il boxer montato un po' in alto alto nel vano motore), con il tipico rumore vellutato piacevole

- il motore qui è montato arretrato, visto che la trazione è solo al posteriore, per centrare le masse,

- differenziale Torsen autobloccante meccanico

- vettura bassa 2+2, e non molto larga o lunga come sono invece le auto più recenti

- 1250kg la prima serie, più di 1300 la seconda serie, con mi pare cofani in alluminio, ora non ricordo

2012-briz Screenshot(1).png



2012-brz-Screenshot(1).png
 
Comunque è una bella macchinina la Subaru, sarà forse per il boxer, e pensare che il progetto glielo abbiamo dato noi, ti rendi conto!!
C'è anche da riflettere comunque se l'Alfa Romeo non riusciva ad evolvere i suoi progetti, forse la concorrenza con la sua politica, vende-va, noi sulla promozione non siamo capaci
 
Ciao, concordo sulla parte del sapersi promuovere, mentre per quanto ne so la storia del boxer è ancora più variegata

il boxer è il motore termico cui sono più affezionato, in famiglia abbiamo restaurato/avuto soprattutto auto con motori boxer, con qualche incursione nei motori a V Lancia, e inevitabilmente, perchè sono i più diffusi, anche in auto con motori in linea

Parlando di automobili ( tralasciando le moto) al memoria ricordo l'esitenza di questi motori boxer:

- 1938 c'è VW-Porsche che inizia a perfezionare il suo motore boxer, molto leggero, raffreddato ad aria ed olio e realizzati in fusioni di lega di magnesio; è dai motori VW, diffusi in enorme numero dal dopoguerra sino agli anni '90, che inizia anche la fama del rumore piacevole di questo tipo di motori; nel caso del maggiolino/furgoni vw con il rumoroso raffreddamento ad aria, al timbro sonoro ovattato del boxer, si aggiunge anche un cicalettio allegro ( ma che appunto aumenta i db di rumore in abitacolo se si viaggia ad alti giri in autostrada )

boxer-maggiolino.jpg


- 1947 Fiat sperimenta un boxer 1.3 da 47cv ma senza poi proseguire nello sviluppo; all'epoca l'imperativo, necessario nella nostra economia dell'epoca ancora abbastanza povera, era ridurre i costi di produzione al massimo; ho letto nelle interviste/libri dei progettisti Fiat, spiegavano come si ingegnavano per letteralmente risparmiare ogni cm di lamiera e lavorazione possibile..

..poi però questa mania del risparmio se la sono portata dietro anche negli anni 70, 80, 90, lamierati, impianti elettrici, accessori , etc con la fama che ne è conseguita ( Fiat = Fix It Again, Tony )..
.. nelle interviste c'è un passaggio divertente di quando un supervisore Fiat spiega ai progettisti della neo-aquisita Ferrari come risparmiare qualche lira adottano bulloneria di grado scadente sulle loro supercar di lusso e chiaramente almeno su questo viene mandato al quel paese in quanto è chiaro che non sarebbe stato un "risparmio" ma solo darsi la zappa sui piedi..


- 1948 Citroen 2CV boxer ad aria a 2 cilindri, scelto credo sia per motivi di minori vibrazioni (un altro motore avrebbe "smontato" l'auto) che di ingombro

NB: il costruttore ci riproverà nel 1970 con l'ottima Citroen GS con boxer 4 cilindri, prima 1.0 55cv e poi 1.2 60cv, motore ancora raffreddato ad aria, per essere più semplice e leggero, ma per questo anche un po' al limite delle potenze ottinibili

1970 640px-Citroen_GS_engine.jpg



- 1957 la Fiat Nuova 500 prodotta su licenza in Austria, "Nuova 500 Steyr-Puch", viene realizzata con un motore boxer 2 cilndri, con versioni da 16-20-26cv sino alle versioni sportive 650cc da 40cv; con il boxer che prende facilmente giri e potenza e i cerchi più scampanati che allargano le carreggiate la 500 austriaca risulta un oggettino diverso dalla cugina italiana e divertente anche sui tornanti di montagna

il boxer in Fiat era stata valutato ( motore 110E6 del 1955 di Giacosa ) ma escluso per ragioni di costo, il bicilindrico in linea risultava più economico da produrre, e forse da manutenzionare, anche se era meno potente e con le caratteristiche vibrazioni

1957.boxer-nuova-500.jpg


- 1959 in austria ci sono state altre vetture di dubbio gusto estetico e piccola serie ma con interessanti boxer 2 e 4 cilindri, per es. il 900cc della Lloyd Arabella, e non so se ci siano state influenze o aiuti di Daimer o di Vw Porsche o se riuscirono a creare loro questo motore
1959 Lloyd Arabella inspired subaru leone  1977 117113.jpg



- 1960 è boxer 1.5, poi 1.8, della Lancia Flavia berlina e Flavia Coupé Pininfarina, con versioni mono carburatore (foto qui sotto), doppio carburatore, e a iniezione; molte le costose raffinatezze adottate per il motore, il gruppo sospensioni, la geometria di sterzo, e tutta l'auto

1960-flavia-.jpg

1960 flavia lista_454586.d1521710195.jpg



1960 flavia motori.jpg


- 1976 Lancia Gamma Berlina e Coupé, boxer 2.5 litri, e per il fisco italiano anche versione 2.0 litri, carburatori e iniezione
sempre in alluminio con le due sezioni del basamento che si separano al centro verticalmente, ora in versione moderna, cioè con alberi a camme posizionati in testa (Ps: non direttamente sulle valvole, si vedono nello schema i martelletti di azionamento);
motore notevole all'epoca, molto leggero ma anche robusto a livello torsionale, potenzialmente di potenza elevata, concettualmente analogo a quelli che sarebbero diventati i motori Subaru; interessante anche il Coupe che lo utilizzava; però si tratta di auto alto di gamma, costose, a bassi numeri di produzione, diciamo che è più facile realizzare bei motori quando il limite di spesa è più alto;
Lancia in passato corrispondeva alle Mercedes (o parlando dei modelli più d'epoca, qualcuno le paragonava alle Rolls;
le potenze erano autolimitate, 140cv e 120cv, come era in stile Lancia, per un target di clienti che preferiva motori silenziosi e con la coppia in basso per una guida più confortevole invece che più apertamente vistosa/sportiva ( target Alfa )

nel travagliato passaggio di Lancia nel gruppo Fiat, con intenzione di abbassare i costi di produzione, riposizionare il brand, far andare a morire i progetti precedenti come questo, ad alto costo di produzione o non impiegabili in modo modulare su più tipi di vetture, il motore poco prima di entrare in produzione ha subito un cambio di direttore tecnico e un paio di modifiche con apparente sciatteria, che risulteranno fatali:
per motivi di costi e/o di scarsa esperienza, la catena di distribuzione viene sostituita con delle cinghie dentate in gomma però senza adeguato test, sottodimensionate (e all'epoca meno tenaci delle attuali), che si rompono facilmente, anche a 30.000km, anche perchè in aggiunta si decide di calettare la pompa dell'idroguida su un albero a camme, aumentando lo sforzo sulla cinghia di questa una bancata in particolare, anche in fase di avviamento; chi ha conservato queste vetture ha poi risolto il problema spostando la pompa e/o usando cinghie di materiali aggiornati o più larghe, ma all'epoca il problema diede al motore e all'ammiraglia Lancia Gamma pessima fama

1976_boxer-lancia-gamma-600x505.jpg



- un passo indietro, e nel 1971 viene presentata l'Alfasud, in vendita nel 1972, e progetto già pronto nel 1968, motore boxer 1.2, progettato come 1.5 e messo in produzione inizialmente con cilindrata ridotta e singolo carburatore; il motore sappiamo poi verrà evoluto in una serie di aggiornamenti progressivi (anche 1.7, iniezione, testate 16v) ed utilizzato da Alfasud, Sprint, Arna (progetto dovuto a ingerenze politiche e che per la sua macchinosità risultò in perdita e presto stoppato), Alfa 33, Alfa 145-146, sino al 1996 circa

boxer-alfa.jpg


il progetto è commissionato nel 1967, pronto nel 1968, anno in cui si inizia anche a costruire ad attivare in tempi record (3 anni) lo stabilimento a Pomigliano; Luraghi ha incaricato i progettisti Rudolf Hruska ( Hruschka ) e Domenico Chirico

Hruska era stato l'aiutante principale di Ferdinand Posrche nello sviluppo delle vetture con boxer ad aria e motore posteriore di Vw-Posche e mancando del personale, impegnato nell'ampliamento di Arese, richiese di portare in Alfa anche un gruppo di brillanti tecnici di Simca

Aggiornarono al passo con i tempi il design del boxer, realizzando un motore con caratteristiche sportive, quasi motociclistico, ma con un un'approccio opposto a quello di Lancia, nell'ottica di ottenere vetture divertenti ma in una fascia di costo media

il motore non doveva costare troppo da produrre, da cui scelte di progetto di semplicità che a posteriori risulteranno lungimiranti, vengono coniugate alta affidabilità e potenza, e materiali di ottima qualità, su cui invece non vengono fatti risparmi (almeno così mi spiegava un artigiano delle rettifiche motori), mentre risultano ridotti i costi di lavorazione, non molto superiori ad un motore in linea di tipo semplice, e compatibili anche con vetture di fascia media;
credo che sia anche per questa impostazione che il boxer alfa potrà restare a lungo in produzione nel contesto italiano (ed europeo, se si escludono le vetture di nicchia/costose Porsche), sopravvivendo per circa 25 anni alle sempre più pressanti "economie di scala produttive" per passare ai 4 cilindri in linea :

- basamento in una unica ed economica fusione di ghisa con apertura dal basso e rinforzi inferiori rimuovibili (adatta anche a semplificare la manutenzione delle bronzine rispetto alla soluzione più raffinata con il basamento che si scompone in due verticalmente)

- coperchio anteriore e campana posteriore del volano (con sede per i paraoli) restano in lega leggera

- albero motore semplice, con ancora 3 supporti di banco invece di 5 ( strutturalmente è concesso nei motori boxer )

- testate in alluminio con alberi in testa direttamente a contatto con le valvole; le testate sono quasi completamente piatte e con valvole perfettamente verticali, questo rende la loro lavorazione semplice e molto veloce (è lo stesso trucco che fu utilizzato per ridurre i costi delle testate della Lamborghini Miura )



- 1986 prototipo Alfa Boxer 2.0L come spiegato in una intervista all. Ing. De Chirico, appena prima che Fiat entrasse in Alfa (1986), in Alfa si pensava alla progettazione delle nuove vetture Alfa alto di gamma, sarebbero state trazioni posteriori e magari con motore boxer, guidicato più silenzioso e con meno vibrazioni del 4 cilindri in linea, che invece a certi regimi medio-alti di rotazione manda in risonanza l'intera scocca dell'auto generando il cosidetto "boom" , quel "rimbombo" in abitacolo che su lunghe tratte risulta affaticante per chi guida e impedisce di parlare tra occupanti dell'auto ( rimbombo forse ad oggi in buona parte mitigato in altri modi )

per questo motivo fu approntato un primo protipo di motore Boxer 2.0 litri riprogettando albero, basamento, dimensione dei supporti di banco e delle bronzine, che sino ad allora erano rimasti sostanzialmente invariati dal 1968 e limitavano la cilindrata a 1.7


1986-2L-boxer.jpg


Questo prototipo aveva un nuovo albero motore e basamento, con maggiore interasse tra i cilindri, per arrivare alla cilindrata 2.0 litri, e 5 supporti di banco;
non risultava più lungo del motore precedente perché era stata accorciata la zona prima del volano, eliminando lo spinterogeno (penso accensione elettronica a scintilla persa come poi adattato sulla 33) e ridisegnando l'azionamemeto della pompa olio;
dalla foto sembrerebbe avere anche iniezione elettronica multipoint (come poi verrà adottata sulla 33 nel 87 per la 1.7i.e.),
e il prototipo per semplicità fu realizzato adattando momentaneamente le testate dei boxer alfa 33, con dimensionamenti non corretti, in tale configurazione e prima della fase di sviluppo, erogava 126cv; immagino che per le aspettative dell'epoca sui motori 2 litri sarebbe stato tarato su circa 150-160cv, e in seguito proposto in versioni più pompate a 16v (che invece furono adottate sulla 33 nel 1989)

Chiaramente ci sarebbero poi state le spese anche per approntare un nuovo cambio, quello della 33 era stato dimensionato sul peso delle prime alfasud e concepito per essere il più leggero possibile, mal digerisce ulteriori incrementi di coppia potenza oltre a quelli raggiunti dal boxer 1.7

Con l'arrivo di Fiat questi progetti furono abbandonati, la nuove vetture sarebbero state su piattoforme Fiat a motore trasversale, cioè l'ammiraglia Alfa 164 nel 1987, e a seguire le medie di gamma Alfa 155, 145, 146; agli ingegneri Alfa, che avrebbero voluto continuare le piattaforme a motori longitudinali, con trazioni posteriori e motore arretrato per l'alto di gamma, e anteriori/4x4 per le vetture più piccole tenendo lo schema della 33 (analogo di audi e subaru), fu se non altro offerto un contentino, il motore Fiat 2.0 Litri aveva gli alberi controrotanti e così almeno il problema delle vibrazioni e dellla risonzanza del "boom" sarebbe stato risolto

Girano delle divertenti leggende su un ipotetico trasbordo di progetti dai boxer Alfa a Subaru per la serie di motori EJ, dovute ad una sana invidia perchè loro hanno continuato a sviluppare il motore e riuscendo a farne anche un plus nel loro segmento di mercato, e in parte alimentate anche da:

- la vicenda frustrante per i progettisti di questo motore Alfa che non fu sviluppato, con dicerie che Fiat cedette disegni e brevetti
- le collaborazioni che con Subaru aveva l'Ing. Chiti, motorista dei reparti corsa di Ferrari, poi ATS, poi Autodelta (Alfa Romeo), poi Motori Moderni

I boxer di Subaru sono in realtà frutto di un loro lungo sviluppo del boxer, già con la serie di motori boxer EA dal 1966, motori nati ad aste e bilanceri, come i boxer del 1959 di Lloyd Arabella e la prima generazione di quelli Lancia del 1960,
inialmente cilindrata 1.000, poi cresciuti di clindrata e aggiornati con alberi camme in testa e alcune versioni turbo

1966-EA-1000cc-EA52.subaru.jpg


Qualche ispirazione o confronto di progetti con i motori Alfa potrebbe esserci stato sui dimensionamenti interni e disposizione meccanica dei boxer EJ dal 1989, cilindrate a salire da 1.5 litri, ma in altri aspetti sono diversi, più paragonabili ai Boxer Lancia del 1976;
i primi subaru EJ a 8v hanno le testate con alberi a camme con rimando tramite martelletti per ridurre l'ingombro laterale e avere valvole angolate (e se ricordo potrebbero avere anche dei cuscinetti a rullini per ridurre gli atriti sui camme), e mantengono dalla serie EA precedente il classico basamento in due parti in alluminio che si separano verticalmente al centro; sono poi arrivate versioni a doppio albero a camme in testa, poi versioni turbo e versioni a 16v e con variatori di fase; una curiosità dei primi motori Ej è che adottano una unica cinghia di distribuzione che aziona entrambi le bancate, mentre successivamente ci sono stati anche modelli con catena di distribuzione invece della cinghia dentata;

inizialmente erano meno affidabili e potenti dei boxer coevi della 33 2a serie, ma sono stati costantemente sviluppati, sino a renderli noti per raggiungere alte potenze specifiche e resistenti ad elaborazioni abbastanza mostruose specie nelle versioni con turbo (gli appassionati fanno discorsi che per utenti normali sono surreali, del tipo "fino a 400cv puoi tenere i pistoni di serie e usare anche le versioni con basamenti open deck, mentre se vuoi salire a 500-600 ancora è meglio modificarli".. )

1989 ej15 -s.jpg


Subaru ha poi aggiunto dal 2001 anche boxer di grossa cilindrata per i suoi suv, da 3.0-3.6 litri, serie Ez,
e nel 2007 persino boxer diesel, serie EE, anche se il boxer in teoria non sarebbe il più adatto al Diesel

Un regalo agli appassionati lo ha fatto Subaru con il coupe BRZ, produtta dal 2012 a seguire, come citato nel post qui sopra, riproponendo un motore in versione aspirata e relativamente semplice, di gusto abbastanza retrò, unica "complicazione" i variatori di fase, immagino necessari in un aspirato per arrivare a 100cv per litro di cilindrata mantenedolo anche guidabile ad ogni regime;
il motore poi è montato molto in basso nella vettura, come sulle Alfa 33, smentendo il timore che aveva espresso De Chirico quando cedette al passaggio a 4 cilindri trasversali di Fiat, cioè che forse con l'avvento delle normative successive ad Euro 1 sarebbe stato obbligatorio montare i catalizzatori molto vicini alle testate rialzando altezza da terra del boxer, perdendo una parte del vantaggio relativo al baricentro basso
 
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Complimenti Bob, sei una enciclopedia...

I boxer nella storia erano dopo i motori stellari utili nell'aviazione, anch'io presi parte a un restauro di un Boxer dell'U.S.Army, perchè a impatto aereo li nascondevi bene nella scocca dell'aereo e influiva poco insieme alle ali "singole" sull'impatto, non doppie come quelli della seconda guerra mondiale.
Comunque sì è un motore largo rispetto i tradizionali, ma lo metti anche a pacco insieme al cambio e trasmissione come sia la 33 come anche alcuni modelli della VW, versatile ed mlolto equilibrato rispetto al fratello a V180.

Che la Subaru avesse sviluppato il suo progetto, non lo sapevo, sapevo che da qualche parte l'ho letto, comprò il progetto Alfa Romeo e lo sviluppò
 
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Ciao Andrea

si ho visto, c'è una tradizione di motori boxer "avio" per piccoli aerei ad elica, per l'assenza di vibrazioni, albero motore corto, relativa semplicità; oppure boxer automobilistici adattati avio in seguito, cioè "avionizzati", motori vari vw-porsche ad aria e anche un Alfa 33 raffreddato a liquido e qualche Subaru

I boxer auto avionizzati e alleggeriti non raggiungonola leggerezza dei motori nati avio, pare ci ballino 15-20kg, comunque sono appetibili perchè costano una frazione dei motori avio, ad es 8.000e (da nuovo) di questo alfa 33 avionizzato contro i 30.000 di un Rotax con potenza equivalente;
i Rotax sono i motori specialistici ma anche costosi, e pare anche abbastanza rubati in tutti gli hangar europei, li smontano tranciando di notte i supporti direttamente dai musi degli aerei parcheggiati

é un motore avio derivato da boxer Alfa 33 a 8 valvole, si chiamava BRM 1680 130hp,
(anni fa un utente postò una foto di un ultraleggero per chiedere dettagli sulla cinghia distribuzione)

- iniezione elettonica Iaf 8f, penso quella della alfa 33 1.3 i.e. adattata a cilindrata 1.7
- basamento rifatto in alluminio
- parti interne e testate sono sue originali della 33
- nuovi castelletti alberi a camme (forse per ridurre gli spazi vuoti e i trasferimenti in essi dell'olio)
- riduttore di velocità per l'elica imbullonato sulla campana del volano
- condotti di aspirazione e coppa dell'olio in fibra di carbonio
- alternatore anche sembra un tipo più leggero
- peso compreso il riduttore: 90 kg

Era (si parla di decenni fa) una serie semi-artiginale di motori avionizzati fatti in italia, da un imprenditore che aveva aquistato degli stampi dei basamenti del motore alfa 33 8v dismessi da Fiat-Alfa ed era riuscito ad adattarli per fare in piccola serie i basamenti in fusione di alluminio, più leggeri, per uso avio, più le altre varie modifiche

Si trova traccia che veniva usato su piccoli aerei/ultraleggeri Ultravia Pelican PL o il Pioner 300 in alternativa ai costosi (e un pò più leggeri) Rotax 912 o 914

00 BRM 1680 img-0813.jpg


Per avionizzazione i più gettonati restano i boxer vecchia maniera raffreddamento ad aria e privi di cinghia di distribuzione ( l'albero a camme è posto sotto albero motore ed è comandato da ingraggio, poi ci sono aste di rimando sigillate in cannette esterne al motore a tenuta d'olio e bilanceri nelle testate per comandare le valvole in testa al cilindro )

Questo è un motore vw (simil Maggiolino, es. 1.5-1.5-1.8) raffreddato ad aria avionizzato; i boxer maggiolino anche elaborandoli non raggiungono grosse potenze però sono semplici (non hanno neanche la guarnizione della testata ! ) e sono già abbastanza leggeri ( canne alettate in ghisa, testate alettate in alluminio, e il carter DX e SX del motore sono in lega di magnesio ) :

motori derivati WV vendo magneti slick 4220.jpg


Un altro vw avionizzato, questo è più corposo 2000cc,
si usava sul VW bus T2 esteri, ambulanze, etc, o sulle Posrche più piccole a 4 cilindri:

Volkswagen 2000 80 hp.jpg


Altro Vw- Porsche , 75cv:

VW boxer 75 hp avionizzato Great Plains.jpg


Anche una versione mignon per ultraleggeri ridotta a solo 2 cilindri:

Vendo 12 motore wv.jpg


Subaru EA81 avionizzato 80hp (ad aqua però ancora del tipo ad aste e bilancieri, senza cinghia di distribuzione):

subaru ea 81 80hp.jpg


Motori motociclistici avionizzati BMW 1150cc 85hp e BMW 1200cc:

bmw1150gs 85cv completo di riduttore con frizione centrifuga riduttore simonini.jpg


BMW 1200.jpg


Off topic, anche esperimenti per avionizzare un motore fire:

FIAT FIRE 1.3 90cv i.e o carb AVIONIZZATI DALLA JEOF DI JACK ZANAZZO.jpg


FIRE 1300 CC OTTIMO 98 CV AVIONIZZATO.jpg


======================
Per vedere la differenza, qualche foto invece di motori boxer nato avio,
con priorità a massima semplicità e leggerezza:

Rotax 812 80cv completo di accessosi:

Rotax 812 80 hp.jpg


Rotax 912 (motore pulito senza parte degli accessori):

ROTAX USATI E ACCESSORI 912-2-.jpg


Rotax 914 turbo:

MOTORE 914 TURBO.jpg


Jabiru (?) 2200A:

Motore jabiru 2200A, (punterie meccaniche).jpg


UL Power 390is 6 cilindri (160hp):

Motore UL Power 390is 160hp ul390is.jpg



Lycoming O-320 (?) :

Morore Lycoming O-320.jpg

Molser 2 cilindri Mosler (?):

mosler due cilindri.jpg


Questo un 70hp non so la marca:

2 tempi quattro cilindri boxer, potenza 70 cv 4100 giri.jpg
 

Allegati

  • Rotax EPA Power,iniezione elettronica,125 Hp.jpg
    Rotax EPA Power,iniezione elettronica,125 Hp.jpg
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..... è risulta pure leggero e neanche tanto complicato, però con la distribuzione in banco e stecche e bilancieri per falsare le valvole.
Nei Boxer stradali la distribuzione richiede qualche malizia, altrimenti ti ritrovi quando metti in tensione la cinghia, una testata con fasatura valvole anticipata, l'altra ritardata.
 
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Nei Boxer stradali la distribuzione richiede qualche malizia, altrimenti ti ritrovi quando metti in tensione la cinghia, una testata con fasatura valvole anticipata, l'altra ritardata.

Mi sfugge questo particolare... perchè per "fasare" il boxer serve malizia? o_O
 
Mi sfugge questo particolare... perchè per "fasare" il boxer serve malizia? o_O
so dove vuoi arrivare,,,,
malizia intendo controllare quando metti in fase la cinghia, che qualcuno se usa i segni bianchi e si affida solo a quelli, non è detto che vada sempre bene, conosco professionisti caduti in quella trappola.
 
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..poi se il motore è a bordo dell'auto, hai un pizzico di visibilità e accesso in meno sulle pulegge (vabbè si risolve togliendo il radiatore)
..e con due alberi a camme e due cinghie, pare che gli errori fatti dai meccanici siano più frequenti
 
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