Le Alfa Romeo e l'Arma dei Carabinieri

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AUDACE

Alfista Intermedio
20 Marzo 2008
3,393
68
49
BG
Regione
Lombardia
Alfa
GT
Motore
1300 Junior (1967)
Da un documento conservato presso l'Archivio di Stato di Torino portante la data del 9 agosto 1814 risulta la consistenza numerica del Corpo dei Carabinieri Reali a 25 giorni dalla sua fondazione, avvenuta il 13 luglio di quell'anno: 476 militari a cavallo, 327 militari a piedi, per un totale della forza di 805 unità. Di quelli a cavallo, 27 erano ufficiali, compreso il Colonnello Comandante, 13 marescialli, 69 brigadieri e 367 carabinieri.
Come si legge nell'articolo 12 delle Regie Patenti della fondazione - "sarà considerato nell'Armata per il primo fra gli altri, dopo le Guardie Nostre del Corpo. Goderà perciò in ogni incontro di tutte le prerogative, che in tale qualità gli spettano, ed all'occasione sarà preferito per l'accompagnamento delle Persone Reali". A parte il tratto distintivo che al Corpo derivava dal cavallo, questo era fondamentale ed indispensabile per l'attività d'istituto, soprattutto se si considera la conformazione geografica del Piemonte, caratterizzata da estese ed impervie zone di montagna.
L'immagine del Carabiniere a cavallo, poi, appartiene ad un'iconografia dal sapore romantico: la pattuglia nella campagna romana o ai margini di una pacifica riunione di popolo, sulle colline toscane o lungo i viali innevati di una cittadina di montagna, essa è stata l'elemento caratterizzante di una serena visione del pacifico vivere sociale.
E' stata, proprio così. Lo è stata oltre un secolo. Poi la civiltà delle macchine ha inesorabilmente iniziato la sua azione innovatrice.

Tra tutte le Forze Armate e Forze di Polizia Italiane e non, l'Arma dei Carabinieri, da sempre, è quella più legata alla Casa del Biscione.
La Storia dell'Arma ha visto le "mitiche Gazelle" sempre in prima linea nell'espletamento del Servizio Istituzionale cui la Forza Armata è chiamata quotidianamente a svolgere il proprio servizio per la colletività.
Tra le Alfa Romeo impiegate dalla Benemerita annoveriamo:

[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Alfa Romeo 1900-M (matta) venne costruita negli anni 1951/1953 in soli 2050 esemplari di cui 2000 destinati all'Esercito Italiano e soltanto 50 destinati agli impieghi civili. All'Arma dei Carabinieri vennero assegnati 120 mezzi nell'anno 1953.

[/FONT] [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif] CARATTERISTICHE TECNICHE MOTORE MOTORE = Cilindrata : 4 cilindri in linea per 1884 cm2; Potenza : 65 CV a 4.400 giri/min.; Cambio : 4 marce + RM, riduttore a 2 velocità; Velocità massima : 105 Km/h (su asfalto). CARROZZERIA CARROZZERIA = Lunghezza : 3,634 m.; Larghezza : 1,546 m. ; Peso a secco : 1250 Kg.
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif] PREZZO DI LISTINO DELL’EPOCA 1.935.000 lire nel 1951.[/FONT]
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif] IMPIEGO E QUANTITA’ 120 unità di Alfa Romeo «Matta» furono assegnate probabilmente alla sole Legioni di Cagliari, Torino, Firenze,Roma e Milano.
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]COLORAZIONE E REPARTI Tutte le unità erano di colorazione caki
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]L'introduzione dell' Alfa Romeo Giulia T.I.alla fine degli anni ’50 era stata evidenziata da parte di tutti i Comandi dell’Arma con l’esigenza di modernizzare il servizio automobilistico allo scopo di controbattere la malavita organizzata. I tentativi di miglioramento hanno raggiunto il loro scopo soltanto con l’arrivo della nuova nata dalla casa di Arese, una vettura di concezione avveniristica che consentiva di coniugare grandi prestazioni motoristiche con le elevate doti di affidabilità necessarie ai gravosi compiti dei nascenti "Nuclei Radiomobile". La Giulia T.I. si inserisce perfettamente nel disegno di grande rinnovamento strutturale che l’Arma si stava dando nei primi anni ’60, completato dai nuovissimi apparecchi radiotelefonici che collegati alle avveniristiche Centrali Operative costituivano il fiore all’occhiello del Comando Generale. L'elevato numero di pezzi acquistati ed il chilometraggio raggiunto in media da ciascuna delle Giulia T.I. dei Carabinieri e dalla sua derivata Giulia Super (oltre 300.000 Km.) rappresentano la prova lampante di quanto detto.

[/FONT] [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]CARATTERISTICHE TECNICHE MOTORE MOTORE = Cilindrata : 4 cilindri in linea per 1570 cm2; Potenza : 92 CV a 6.200 giri/min.; Cambio : 5 marce + RM, leva sotto il volante (a cloche dopo il 1964); Velocità massima : 165 Km/h. CARROZZERIA CARROZZERIA = Lunghezza : 4,010 m.; Larghezza : 1,310 m. ; Peso a secco : 1000 Kg.
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]IMPIEGO E QUANTITA’ Il mezzo venne impiegato dal 1963 al 1968 (poi sostituito dalla Giulia Super), ma anche per questo automezzo si hanno notizie di presenze nell’Arma fino all’anno 1971. La distribuzione nei Nuclei Radiomobili (solo delle principali città), data la premessa, fu subito massiccia, alla media di 200/250 unità all’anno per un totale di quasi 1.500 vetture.
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif] A partire dal 1969 arriva per l'Arma la nuovissima Giulia Super, derivata come carrozzeria e telaio dalla T.I.; la Super beneficiava dei rivoluzionari carburatori doppio corpo che la rendevano ancora più veloce e potente. Riconoscibile esternamente dalla sola scritta cromata posta sul cofano, la Super si differenziava comunque di pochissimo dalla T.I., per cui, al cessare della produzione di questa, fu naturale dare gli stessi compiti di pronto intervento alla nuova Super.

[/FONT] [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]CARATTERISTICHE TECNICHE MOTORE = Cilindrata : 4 cilindri in linea per 1570 cm2; Potenza : 102 CV a 5.500 giri/min.; Cambio : 5 marce + RM, leva a cloche; Velocità massima : 175 Km/h. CARROZZERIA = Lunghezza : 4,010 m.; Larghezza : 1,310 m. ; Peso a secco : 990 Kg. PREZZO DI LISTINO DELL’EPOCA 1.850.000 lire nel 1966. IMPIEGO E QUANTITA’ La Giulia Super (nelle sue diverse versioni) entrò a far parte dell’Arma dei Carabinieri in un momento in cui l’autoparco andava sempre più ampliandosi, cercando di soddisfare le sempre crescenti richieste di automezzi specie nell’ambito della prevenzione e repressione dei reati. La particolare situazione ambientale fece in modo che, dalla metà del 1969 a tutto il 1973, l’Arma si approvvigionasse di oltre 2.000 di tali veicoli, estendendo la dotazione a tutti i Nuclei Radiomobile d’Italia.
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]COLORAZIONE E REPARTI La fama dell’Alfa Romeo Giulia Super nell’Arma dei Carabinieri deriva anche dal fatto che ha rappresentato il momento di passaggio dalla colorazione del dopoguerra (caki-oliva) alla colorazione dei giorni nostri (blu-bianco), facendo anche da cavia per numerosi esperimenti fatti prima di trovare la colorazione definitiva. Piuttosto noto al pubblico è l’esperimento fatto da Comando Generale nel 1970 con una Giulia Super di colore integralmente bianco, con le insegne e le scritte sulle fiancate di colore blu.
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Nella primavera del 1973, il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri procede all’acquisto di 75 Alfa Romeo Alfetta, da assegnare alle Legioni di Torino, Milano, Roma, Napoli e Palermo, nell’ambito della lotta alla dilagante criminalità. L’Alfetta era stata immessa in commercio nell’estate del 1972 e rappresentava un notevole balzo in avanti in materia di autovetture veloci, considerata la sua ragguardevole cilindrata (1.800) e la sua elevata velocità massima. L’assegnazione iniziale ai predetti Comandi di Legione era dettata non solo dalle ovvie necessità di procedere a cauti acquisti ma anche e soprattutto dal fatto che molti erano titubanti circa la possibilità di rimpiazzare la ormai "mitica" Giulia Super con automezzi che potevano dimostrarsi non all’altezza del compito da svolgere. Un grosso impegno anche in termini di diffusione quasi a livello "pubblicitario" viene profuso dal Comando Generale, allo scopo di far conoscere a tutti i perchè di questa scelta. I dubbi vengono immediatamente fugati, l’Alfetta, difatti, si dimostra eccellente sotto tutti i punti di vista, tanto da venire assegnata entro l’estate del 1974 a tutti i Comandi di Gruppo in sede di Legione , oltre ai 76 Comandi di Gruppo isolato, fino a sostituire completamente le ormai obsolete Giulia.

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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]CARATTERISTICHE TECNICHE MOTORE = Cilindrata : 4 cilindri in linea per 1779 cm2; Potenza : 122 CV a 5.500 giri/min.; Cambio : 5 marce + RM, leva a cloche; Velocità massima : 180 Km/h. CARROZZERIA = Lunghezza : 4,280 m.; Larghezza : 1,620 m. ; Peso a secco : 1.075 Kg. PREZZO DI LISTINO DELL’EPOCA 3.750.000 lire nel 1973.[/FONT]
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]IMPIEGO E QUANTITA’ L'autovettura ebbe un così largo impiego e si trovò in una fase di così grande ampliamento del parco autovetturo del Nucleo Radiomobile, che venne acquistata ed impiegata in numero superiore a tutte le autovetture che la precedettero. Dai dati esaminati si puo affermare che i 39 Nuclei Radiomobile di allora e i 76 Comandi isolati vennero riforniti, dal 1973 al 1977, con 1.952 unità di questo modello.
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]COLORAZIONE E REPARTI L’Alfetta, pur mantenendo l’ormai consolidata livrea blu e bianca, introduce una importante novità di allestimento : il doppio faro lampeggiante sul tetto. Tale innovazione – che rimarrà immutata negli anni fino ad oggi – viene dettata dalla necessità di far notare l’automezzo da lontano in condizioni di traffico caotico. [/FONT]


[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]A partire dalla metà del 1981, anche il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri decide di adeguare la dotazione dei mezzi del Nucleo Radiomobile con le nuove Alfetta 2.0 (dette II serie). Oltre ad un evidente restyling (fanaleria rettangolare, ampi fascioni in plastica antiurto), la vettura apporta anche drastici miglioramenti al motore. La maggiore brillantezza del 2000 cmc aspirato, rispetto al vecchio 1800, offre ulteriori garnazie sulla potenze e l'affidabilità di un mezzo ormai affidato a sempre più gravosi compiti di radiopattugliamento e pronto intervento.

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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]CARATTERISTICHE TECNICHE MOTORE = Cilindrata : 4 cilindri in linea per 1962 cm2; Potenza : 130 CV a 5.400 giri/min.; Cambio : 5 marce + RM, leva a cloche; Velocità massima : 185 Km/h.
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif] CARROZZERIA = Lunghezza : 4,320 m.; Larghezza : 1,598 m. ; Peso a secco : 1.140 Kg. PREZZO DI LISTINO DELL’EPOCA 15.375.000 lire nel 1982. IMPIEGO E QUANTITA’ Gli acquisti vennero ripartiti negli anni come segue: 472 acquistate nel 1981, 446 nel 1982, 370 nel 1983 e 435 nel 1984, per un ammontare globale di 1.723 unità, che assommate alle Alfetta I serie indicano che l'Arma dei Carabinieri ha acquistato, per un periodo di oltre 10 anni, ben 3.675 modelli Alfa Romeo Alfetta, decretandone un enorme successo sia in termini di affidabilità che di immagine stessa del Nucleo Radiomobile.
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]COLORAZIONE E REPARTI Tutte le Alfetta di questa serie hanno avuto la verniciatura "classica" dei moderni mezzi del Nucleo radiomobile, di colore blu uniforme brillante e tetto biancio lucido, con scritte laterali, doppio lampeggiante e faro di emergenza sul tetto.
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Fino a tutto il 1987 il parco macchine del Nucleo Radiomobile dell'Arma dei Carabinieri era pressoche uniformemente dotato di Alfa Romeo Alfetta, in piccola parte ancora motorizzate col 1800 cmc e per il resto con il 2000 cmc. Tale dotazione cominciava a risultare ormai obsoleta ed in parte necessitava di costosi e frequenti manutenzioni. D'altro canto il panorama nazionale dei produttori automobilistoci aveva già (fin dal 1985) affiancato un'autovettura alla "mitica" Alfetta, che seppur di taglio e classe leggermente inferiore, vantava motorizzazioni uguali: l'Alfa 75 1.8.
Nata dalla casa di Arese come modello sostitutivo alla Giulietta, l'Alfa 75 racchiudeva caratteristiche e soluzioni tecniche di gran lunga superiori a quest'ultima, meritandosi un posto di rilievo nel pubblico internazionale tanto da divenire - non previsto - erede dell'Alfetta stessa. In questa situazione, il Comando Generale, che progettava il rinnovo del parco auto del Radiomobile, intervenne con un cospicuo acquisto di unità. Il modello prescelto fu quello con motorizzazione 1.800 cmc aspirato, che vantava addirittura una velocità superiore all'Alfetta 2.000 (190 Km/h questa contro i 185 Km/h dell'Alfetta), con un evidente risparmio in termini di consumi ed emissioni in atmosfera.

[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]CARATTERISTICHE TECNICHE MOTORE = Cilindrata : 4 cilindri longitudinali per 1779 cm2; Potenza : 120 CV a 5.300 giri/min.; Cambio : 5 marce + RM, leva a cloche; Velocità massima : 190 Km/h.CARROZZERIA = Lunghezza : 4,135 m.; Larghezza : 1,411 m. ; Peso a secco : 1.060 Kg. PREZZO DI LISTINO DELL' EPOCA=8.411.000 lire nel 1986.[/FONT]
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]IMPIEGO E QUANTITA: Le Alfa 75 acquistate non raggiunsero gli stessi successi di numero ed impieghi riservati alle precedenti Giulia Super e Alfetta, ma raggiunsero ach'esse le 2.000 unità complessive. Queste vennero ripartite in 705 unità nel 1988, 703 nel 1989, 665 nel 1990.[/FONT]
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif] COLORAZIONE E REPARTI Tutte le 2.073 Alfa 75 acquistate hanno avuto la verniciatura "classica" dei moderni mezzi del Nucleo radiomobile, di colore blu uniforme brillante e tetto biancio lucido, con scritte laterali, doppio lampeggiante e faro di emergenza sul tetto.[/FONT]


[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Introdotta nel mercato come sostituta dell'Alfetta, l'Alfa 90 1.8 viene presentata nel dicembre 1984 ed arruolata nel Nucleo Radiomobile nel febbraio 1985, continuando naturalmente la linea degli acquisti dall'Alfa Romeo da parte del Comando Generale dell'Arma. L'impiego rimane pressocchè identico a quello dell'Alfetta, della quale mantiene intatta l'aggressività della linea e la vivacità del motore. Anche la cilindrata su cui cade la scelta dell'Arma rimane quella del 1800 cm2 , il più piccolo dei motori ma senz'altro ricco di spunto e di elasticità nell'impiego cittadino.

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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]CARATTERISTICHE TECNICHE MOTORE= Cilindrata : 4 cilindri longitudinali per 1779 cm2; Potenza : 120 CV a 5.300 giri/min.; Cambio : 5 marce + RM, leva a cloche; Velocità massima : 185 Km/h.[/FONT]
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif] CARROZZERIA = Lunghezza : 4,141 m.; Larghezza : 1,418 m. ; Peso a secco : 1.080 Kg.[/FONT]
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif] PREZZO DI LISTINO DELL' EPOCA= 14.700.000 lire nel 1984.[/FONT]
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]IMPIEGO E QUANTITA= Le Alfa 90 hanno equamente diviso gli acquisti dei mezzi del Nucleo Radiomobile alla fine degli anni 80 con le Alfa 75 (acquistate in 2073 pezzi). Le Alfa 90 furono acquistate in 514 unità nel 1985, 510 nel 1986, 529 nel 1987, 615 nel 1988.

COLORAZIONE E REPARTI=Tutte Alfa 90 acquistate hanno vestito la livrea dei moderni mezzi del Nucleo Radiomobile, di colore blu uniforme brillante e tetto biancio lucido, con scritte laterali, doppio lampeggiante e faro di emergenza sul tetto.

[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]L'Alfa Romeo 155 1.8 Twin Spark rappresenta la naturale continuazione tecnico-operativa della linea "autovetture veloci" con gravosi impegni operativi. In altre parole la sostituzione delle precedenti Alfa 90 e (persino !) delle Alfa 75, resa necessaria dall'obsolescenza delle due autovetture, non poteva trovare un'erede più degna della Alfa 155. Autovettura moderna nel senso vero del termine, dotata di motorizzazioni veloci (come sempre), resistenti (come sempre) e economiche (per la prima volta). In questi termini è rilevante la scelta effettuata non sul modello di punta (il 2000 twin spark) ma sul modello con motorizzazione leggermente inferiore (il 1800 appunto) ma sensibilmente più economico. Se da quanto detto l'Alfa 155 presenta notevoli assonanze con la linea seguita dal Comando Generale negli acquisti di mezzi per il Nucleo Radiomobile, non si può dire la stessa cosa per quanto riguarda la strategia di immissione adottata. Difatti occorre segnalare che le Alfa 155 acquistate dal Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri per l'impiego nel Radiomobile sono state ben 3.483, la cifra più alta in assoluto mai raggiunta da un automezzo del Nucleo Radiomobile, e - ancora più rilevante - occorre segnalare che sono state acquistate in soli cinque anni (dal 1992 al 1996). Appare quindi evidente il disegno strategico messo in atto per la sostituzione globale del parco macchine esistente, attuando una rivoluzione del tutto simile a quella realizzata alla fine degli anni '50 con le note Giula TI.[/FONT]
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]CARATTERISTICHE TECNICHE MOTORE = Cilindrata : 4 cilindri in linea per 1747 cm2; Potenza : 106 CV a 6.400 giri/min.; Cambio : 5 marce + RM, leva a cloche; Velocità massima : 210 Km/h. CARROZZERIA = Lunghezza : 4,510 m.; Larghezza : 1,810 m. ; Peso a secco : 1230 Kg.
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]PREZZO DI LISTINO DELL’EPOCA 33.215.000 lire nel 1992.
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]IMPIEGO E QUANTITA’ Il mezzo, tuttora in forza ed in misura massiccia, è stato acquistato in quasi 3.500 unità, ripartite quasi algebricamente in cinque anni successivi. Gli acquisti furono 618 nel 1992, 849 nel 1993, 542 nel 1994, 674 nel 1995 e 800 nel 1996.
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]COLORAZIONE E REPARTI Per tutte le Alfa 155 venne adottata la livrea blu e bianco-blu. Da segnalare l'applicazione, sulle autovetture degli anni 1995 e 1996 - del numero progressivo di Nucleo (abitualmente apposto sul tetto del mezzo) anche sulla parte posteriore del baule. [/FONT]

[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]L'Alfa 156 2.0 Twin Spark 16v (150 cv) è una delle recenti novità in materia di rinnovo del parco auto del Nucleo Radiomobile dei Carbinieri. L'importanza che riveste tale autovettura nel complesso organizzativo del Nucleo Radiomobile è esplicitamente segnalata dal grande numero di mezzi acquistati in un solo anno (1.379 nel solo 1998) battendo tutti i records di acquisto di altre vetture precedenti con compiti analoghi. L'allestimento dell'Alfa 156 rappresenta - dopo molti anni - un drastico rinnovamento in termini di elettronica. Sul tettuccio dell'auto, difatti, è stato montato un «pannello segnaletico digitale a messaggio variabile » che in condizione di riposo assume le funzioni di spoiler sulla parte posteriore del tetto, mentre - in situazione di attività - si rialza elettronicamente sporgendo circa 40 cm. dal tetto medesimo facendo comparire un display digitale rosso. Tale display, facilmente visibile anche in caso di nebbia, può far comparire messaggi digitati da un apposito terminale posto all'interno dell'auto. I messaggi, diversi a secongda dell'esigenza, possono essere dotati anche di movimento (scrolling) per far comparire scritte piuttosto lunghe. Lo scopo dell'attrezzatura è quello di segnalare con magiore facilità ai veicoli in transito eventuali situazioni critiche dell'aerea interessata dal pattugliamento (incidenti, condizioni meteo, ecc.).

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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]CARATTERISTICHE TECNICHE[/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif] MOTORE = Cilindrata : 4 cilindri in linea per 1970 cm2; Potenza : 150cv a 6.400 giri/min.; Cambio : 5 marce + RM, leva a cloche; Velocità massima : 220 Km/h.[/FONT]
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif] CARROZZERIA = Lunghezza : 4,430 m.; Larghezza : 1,750 m. ; Peso a secco : 1250 Kg.[/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]PREZZO DI LISTINO DELL’EPOCA = [/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]45.342.000 lire nel 1999.[/FONT]
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]IMPIEGO E QUANTITA’[/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Il mezzo è stato già acquistato in 1379 esemplari nella sola seconda metà dell'anno 1998.

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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]COLORAZIONE E REPARTI[/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Per tutte le Alfa 156 è stata - ovviamente - adottata la classica livrea blu e bianco-blu. Totalmente rinnovata l'elettronica di segnalazione (sirene, lampeggianti, fari) posta sul tetto dell'autovettura. Sono stati adottati oltre al «pannello segnaletico digitale» anche lampeggianti di nuovo tipo e un faro per illuminazione centrale alogeno protetto da una speciale cupolina in plexiglass. [/FONT]

[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]L'Alfa 156 2.0 JTS 16v (165 cv) Restyling Giugiaro 2003 è l'ultima evoluzione della 156. Le modifiche più evidenti rispetto alla vecchia 156 sono nel frontale e nel motore, il 2.0 JTS invece del 2.0 Twin Spark.

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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]CARATTERISTICHE TECNICHE[/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif] MOTORE = Cilindrata : 4 cilindri in linea per 1970 cm2; Potenza : 165Cva 6.400 giri/min.; Cambio : 5 marce + RM, leva a cloche; Velocità massima : 223 Km/h.[/FONT]
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif] CARROZZERIA = Lunghezza : 4,430 m.; Larghezza : 1,740 m.
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Erede della 156, ed innovazione per il servizio istituzionale dell'Arma dei Carabinieri è la sua erede: l'Alfa Romeo 159 2.4 JTDm (I serie 200 cv- II serie 210 cv).[/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]L'autovettura "veloce" de quo è la prima Alfa Romeo Diesel impiegata ed allestita per il servizio di Pronto Intervento dell'Arma. Come la precedente, anch'essa allestita con semiblindatura all'anteriore (parabrezza antiproiettili, lastre in acciaio all'avantreno e tra l'abitacolo e il vano motore), separèe tra i sedili anteriori riservati ai componenti dell'equipaggio N.O.R.M., sedili in plastica con manette di sicurezza incorporate per i fermati, sistemi luminosi e sonori sul tetto, pannello segnaletico digitale, altoparlante.

L'Arma di è poi dotata di alcuni esemplari di Alfa Romeo 147 (varie motorizzazioni) utilizzate come "auto civetta" o per uso diverso dal Pronto Intervento.
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Il 18 giugno 2010 a Roma, con cerimonia ufficiale, viene presentata la nuova Alfa Romeo Giulietta in livrea istituzionale.
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Allegati

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Altre immagini e alcuni dettagli dell'Alfa Romeo 156 e 159 in dotazione ai Nucleo Operativi e Radiomobile dell'Arma
 

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Presentata a Roma, con una cerimonia ufficiale, la nuova Alfa Romeo Giulietta in lirvea istituzionale Arma dei Carabinieri!
Ecco il breve comunicato ufficiale del Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri.


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