Alfa 156 V6 o Alfetta 2.0? Questo è il dilemma!

freebfra

Alfista principiante
28 Agosto 2013
162
23
36
47
Casale Litta
Regione
Lombardia
Alfa
156
Motore
1.8 twin spark
Ciao a tutti! Riscrivo dopo qualche anno per un dilemma: dopo le mie 75 twin spark ho avuto l’occasione di prendere una stupenda 156 2.5 V6 24 valvole unico proprietario, che era l’ing. Carlo Maria Fugazza, praticamente il padre della 156, colui che in Alfa ne curò la progettazione. L’ho presa a 90k km e adesso ne ha 110k. Ho rifatto la frizione e i braccetti anteriori. Adesso si tratterebbe di fare distribuzione, cambiare gomme e sospensioni e pinze freni. Una spesa nel complesso non da poco. Riflettendo sul da farsi e mancandomi la trazione posteriore ho chiesto al mio meccanico - Magnoli di Somma - se avesse un’Alfa vecchia scuola da propormi pensando ad una permuta. E mi ha tirato fuori un’Alfetta 2.0 del 1980, prima serie, della quale lui è l’unico proprietario. Raga: 45k km. Perfetta. Sembra uscita da Arese ieri. Ora sono in crisi 😭 il mio budget mi permette o di intervenire sulla 156 facendo tutti i lavori che servono e magari anche uno scarico nuovo. Considerando che la userei tutti i giorni, in prospettiva, il discorso dei consumi non sarebbe proprio secondario. Oppure di prendere l’Alfetta dando dentro la 156, sempre però da usare tutti i giorni. So che sono due auto profondamente diverse che hanno due filosofie diverse. Vi chiedo solo: voi cosa fareste? Cosa scegliereste? Grazie a tutti ✌🏻
 
A parte che non è la sezione giusta dei forum per queste domande, penso che prendere un'auto storica come l'Alfetta come auto di tutti i giorni sia un po' azzardato. Il valore collezionistico sicuramente non ne trarrebbe vantaggio, usurandola più adesso in due tre anni che nei 40 precedenti. Poi terrei a mente la prova di Quattroruote di qualche anno fa in cui confrontò una Alfetta con una Giulia. Ovviamente l'Alfetta ne esce massacrata, in prestazioni consumo, confort ecc... ma l'aspetto più importante sarebbe la sicurezza strutturale , la frenata, molto deficitari anche rispetto ad una utilitaria moderna, anche se nella sua epoca erano ottimi. Capisco la passione e l'orgoglio di usare una bella vettura d'epoca tutti i giorni, ma anche la praticità e la sicurezza sono argomenti importanti. Oltre alle eventuali limitazioni normative per circolare magari in zone in cui è richiesto uno standard moderno Euro-qualcosa. Già la 156 potrebbe avere problemi da quest'ultimo punto di vista...
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Ciao a tutti! Riscrivo dopo qualche anno per un dilemma: dopo le mie 75 twin spark ho avuto l’occasione di prendere una stupenda 156 2.5 V6 24 valvole unico proprietario, che era l’ing. Carlo Maria Fugazza, praticamente il padre della 156, colui che in Alfa ne curò la progettazione. L’ho presa a 90k km e adesso ne ha 110k. Ho rifatto la frizione e i braccetti anteriori. Adesso si tratterebbe di fare distribuzione, cambiare gomme e sospensioni e pinze freni. Una spesa nel complesso non da poco. Riflettendo sul da farsi e mancandomi la trazione posteriore ho chiesto al mio meccanico - Magnoli di Somma - se avesse un’Alfa vecchia scuola da propormi pensando ad una permuta. E mi ha tirato fuori un’Alfetta 2.0 del 1980, prima serie, della quale lui è l’unico proprietario. Raga: 45k km. Perfetta. Sembra uscita da Arese ieri. Ora sono in crisi 😭 il mio budget mi permette o di intervenire sulla 156 facendo tutti i lavori che servono e magari anche uno scarico nuovo. Considerando che la userei tutti i giorni, in prospettiva, il discorso dei consumi non sarebbe proprio secondario. Oppure di prendere l’Alfetta dando dentro la 156, sempre però da usare tutti i giorni. So che sono due auto profondamente diverse che hanno due filosofie diverse. Vi chiedo solo: voi cosa fareste? Cosa scegliereste? Grazie a tutti ✌🏻
Ma non è neanche da porsi il problema. Alfetta senza neanche pensarci.
 
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A parte che non è la sezione giusta dei forum per queste domande, penso che prendere un'auto storica come l'Alfetta come auto di tutti i giorni sia un po' azzardato. Il valore collezionistico sicuramente non ne trarrebbe vantaggio, usurandola più adesso in due tre anni che nei 40 precedenti. Poi terrei a mente la prova di Quattroruote di qualche anno fa in cui confrontò una Alfetta con una Giulia. Ovviamente l'Alfetta ne esce massacrata, in prestazioni consumo, confort ecc... ma l'aspetto più importante sarebbe la sicurezza strutturale , la frenata, molto deficitari anche rispetto ad una utilitaria moderna, anche se nella sua epoca erano ottimi. Capisco la passione e l'orgoglio di usare una bella vettura d'epoca tutti i giorni, ma anche la praticità e la sicurezza sono argomenti importanti. Oltre alle eventuali limitazioni normative per circolare magari in zone in cui è richiesto uno standard moderno Euro-qualcosa. Già la 156 potrebbe avere problemi da quest'ultimo punto di vista...Visualizza allegato 288236
Grazie della risposta! Pensavo fosse la sezione giusta in quanto “consigli acquisti” ed è proprio quello che sto cercando. Nel caso è possibile chiedere di spostare la discussione nella sezione più corretta? Per quanto riguarda i punti sollevati: certo, capisco perfettamente le differenze e lo ho considerate. Tuttavia per l’uso che ne farei, se prendessi l’Alfetta, sono disposto ad accettare tutte le differenze: confort, prestazioni, limitazioni. Sui consumi.. be’ non credo che l’Alfetta consumi più della 156 😭 quella è veramente assetata! Diciamo che considerando la messa a punto della carburazione sono anche disposto ad accettare i consumi del bialbero. Le prestazioni in fondo passano anche in secondo piano. Quello che dell’Alfetta mi dà comunque sicurezza è che, una volta eseguita la manutenzione ordinaria (molto meno costosa della 156) so anche di poter contare su un’auto quasi indistruttibile e che in più della 156 può darmi quelle sensazioni uniche di contatto con la strada che nella 156 invece è più difficile trovare. La mia idea è quella di - nel tempo - fare un bell’assetto all’Alfetta, metterci un bello scarico e capire con un bravo preparatore (Bergia di Pinerolo) come renderla un po’ più sportiva. Avrei un’auto partendo da 45k km il che mi consente una progettazione a lungo termine. Usarla tutti i giorni non sarebbe un problema, considerando le condizioni davvero pazzesche in cui si trova. Della 156.. ecco forse mi dispiacerebbe sapere che l’elasticità, la prontezza e le prestazioni del Busso non le avrò più. Però nel lungo tempo i costi di manutenzione credo saranno nettamente minori con l’Alfetta..
 
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Ciao a tutti! Riscrivo dopo qualche anno per un dilemma: dopo le mie 75 twin spark ho avuto l’occasione di prendere una stupenda 156 2.5 V6 24 valvole unico proprietario, che era l’ing. Carlo Maria Fugazza, praticamente il padre della 156, colui che in Alfa ne curò la progettazione. L’ho presa a 90k km e adesso ne ha 110k. Ho rifatto la frizione e i braccetti anteriori. Adesso si tratterebbe di fare distribuzione, cambiare gomme e sospensioni e pinze freni. Una spesa nel complesso non da poco. Riflettendo sul da farsi e mancandomi la trazione posteriore ho chiesto al mio meccanico - Magnoli di Somma - se avesse un’Alfa vecchia scuola da propormi pensando ad una permuta. E mi ha tirato fuori un’Alfetta 2.0 del 1980, prima serie, della quale lui è l’unico proprietario. Raga: 45k km. Perfetta. Sembra uscita da Arese ieri. Ora sono in crisi 😭 il mio budget mi permette o di intervenire sulla 156 facendo tutti i lavori che servono e magari anche uno scarico nuovo. Considerando che la userei tutti i giorni, in prospettiva, il discorso dei consumi non sarebbe proprio secondario. Oppure di prendere l’Alfetta dando dentro la 156, sempre però da usare tutti i giorni. So che sono due auto profondamente diverse che hanno due filosofie diverse. Vi chiedo solo: voi cosa fareste? Cosa scegliereste? Grazie a tutti ✌🏻
Ciao, penso che sia un enorme dilemma: cuore contro ragione. Se fossi in te, e dovessi avere in garage una seconda auto, non mi porrei nemmeno il problema e mi lancerei sull’Alfetta, ma non la userei mai come auto di tutti i giorni. Ci sono moltissime variabili da tener presenti: a favore della 156 vanno una maggiore sicurezza, minori emissioni, maggiore comfort e probabilmente il motore migliore mai montato su una trazione anteriore (o forse secondo dopo la 8.32), l’Alfetta è più iconica, ha un feeling alla guida incredibile e probabilmente con così pochi chilometri è senza dubbio unica e di sicura rivalutazione.
Personalmente credo che le auto di una certa età non possano più essere usate quotidianamente, ma conservate il più possibile in virtù del loro valore storico-collezionistico: io ho una 75 base e ci faccio circa 1000km l’anno, e piuttosto che usarla tutti i giorni, quando l’auto di famiglia è occupata, vado in bici o con i mezzi; comprendo chi ritiene che le auto siano costruite per essere usate, ma in fondo questa è la mia idea.

Ciò che esula da ogni opinione, è la minore affidabilità dell’Alfetta, onestamente non le affiderei la responsabilità di accompagnarmi al lavoro o ad appuntamenti importanti… nonostante i pochi chilometri è un’ultraquarantenne che non può essere sfruttata come un’auto moderna.

Se fossi in te valuterei una soluzione intermedia: bloccare l’Alfetta, magari con qualche sacrificio, e portarmela a casa fra qualche mese. Consapevole che se questa fosse una soluzione fattibile non avresti chiesto consiglio, terrei la 156.
 
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Ciao, penso che sia un enorme dilemma: cuore contro ragione. Se fossi in te, e dovessi avere in garage una seconda auto, non mi porrei nemmeno il problema e mi lancerei sull’Alfetta, ma non la userei mai come auto di tutti i giorni. Ci sono moltissime variabili da tener presenti: a favore della 156 vanno una maggiore sicurezza, minori emissioni, maggiore comfort e probabilmente il motore migliore mai montato su una trazione anteriore (o forse secondo dopo la 8.32), l’Alfetta è più iconica, ha un feeling alla guida incredibile e probabilmente con così pochi chilometri è senza dubbio unica e di sicura rivalutazione.
Personalmente credo che le auto di una certa età non possano più essere usate quotidianamente, ma conservate il più possibile in virtù del loro valore storico-collezionistico: io ho una 75 base e ci faccio circa 1000km l’anno, e piuttosto che usarla tutti i giorni, quando l’auto di famiglia è occupata, vado in bici o con i mezzi; comprendo chi ritiene che le auto siano costruite per essere usate, ma in fondo questa è la mia idea.

Ciò che esula da ogni opinione, è la minore affidabilità dell’Alfetta, onestamente non le affiderei la responsabilità di accompagnarmi al lavoro o ad appuntamenti importanti… nonostante i pochi chilometri è un’ultraquarantenne che non può essere sfruttata come un’auto moderna.

Se fossi in te valuterei una soluzione intermedia: bloccare l’Alfetta, magari con qualche sacrificio, e portarmela a casa fra qualche mese. Consapevole che se questa fosse una soluzione fattibile non avresti chiesto consiglio, terrei la 156.
Grazie mille del parere! In effetti anch’io ho pensato al stessa cosa, ma - come hai ben immaginato - posso permettermi o gli interventi sulla 156 o l’acquisto dell’Alfetta. La decisione l’ho presa così: ero deciso per l’Alfetta. L’idea di iniziare una nuova avventura, di rivivere di nuovo la trazione posteriore e il rombo del bialbero mi avevano conquistato. Ho chiamato Francesco, il mio mecc, e abbiamo fatto un giro di prova bello lungo: misto stretto, rettilinei, partenze, frenate. Da una parte godevo e dall’altra capivo che mi sarei dovuto abituare ad un’auto che faceva sentire i suoi 40 anni. Però ero deciso. Poi alla sera, quando stavo aspettando di dare l’ok definitivo e iniziare l’iter di acquisto ho deciso di uscire e guardare “un’ultima volta” la 156. “Dai, faccio un ultimo giro”. E niente: qualche minuto tranquillo a scaldare il motore e poi.. poi su un rettilineo che taglia il bosco dalle parti di casa mia ho aperto. Seconda e terza. Sono bastate loro che non ho avuto più alcun dubbio. “Ma cosa sto facendo?? Questa auto con questo motore io non la venderò mai, per nessun motivo!” Mi stavo dimenticando di quella spinta, di quel sound sopra i 4500 giri.. ho capito che avrei perso un capolavoro e ho deciso di rimetterlo in condizioni eccellenti. Distribuzione, ammortizzatori, pneumatici, pastiglie, boccole, braccetti e scarico. L’ideale sarebbe trovarne uno con valvola apri/chiudi! Intanto grazie a tutti e a presto 🤗
 
Hai fatto la scelta migliore le auto troppo vecchie hanno grosse manutenzioni da fare come ruggine lavori di carrozzeria costanti che le auto degli anni 90/2000 non hanno oltre a essere più confortevoli con. Clima abs ecc ecc.. le auto anni 80 sono belle da guidare ma non sono per tutti e non sono certo comode e usabili quotidianamente anche perché i pezzi ecc si trovano sempre meno facilmente e sempre più costosi poi avere un v6 o un 4 cilindri cambia molto se lo si usa per puro piacere sicuramente nel tempo vedrai che sarai sempre più convinto di avere fatto la scelta giusta 👍👍
 
Hai fatto la scelta migliore le auto troppo vecchie hanno grosse manutenzioni da fare come ruggine lavori di carrozzeria costanti che le auto degli anni 90/2000 non hanno oltre a essere più confortevoli con. Clima abs ecc ecc.. le auto anni 80 sono belle da guidare ma non sono per tutti e non sono certo comode e usabili quotidianamente anche perché i pezzi ecc si trovano sempre meno facilmente e sempre più costosi poi avere un v6 o un 4 cilindri cambia molto se lo si usa per puro piacere sicuramente nel tempo vedrai che sarai sempre più convinto di avere fatto la scelta giusta 👍👍
Io su questo non sono d'accordo, la "storicità" di un mezzo è importante e innegabilmente meglio un'auto storica più vecchia rispetto ad una youngtimer anche se pregevole di meccanica....

Chessò come scegliere tra una Flavia seconda serie e chessò la Thesis 3,2V6....
 
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