Ciao,
se è del 92 penso come dici tu avrà il servofreno del primo tipo ( da 8 pollici ) anche se è un 2.0, pedale pesante da azionare come si usava all'epoca, diciamo ci si abitua
spezzo una lancia per il GPL su auto storiche (a maggior ragione su una vettura con motore 2.0 dove la cavalleria non manca)
personalmente ho sdoganato per me stesso il concetto di GPL su auto storica (lo ho da molto tempo su una delle 33), non è necessariamente che l'impianto venga messo solo su auto non più manutenzionate e da tritare, anche perché una vintage che si avvicina o passa i 25-30 anni ha comunque scomodità, riparazioni in vista importanti, e consumi che a gpl quasi equivalgono ai consumi di una benzina moderna, se la si tiene di solito c'è una componente di passione/nostalgia più che di convenienza
anzi no,
un amico mi spiegava che al Sud può esserci una ragione di convenienza ad usare un'auto d'epoca perche le assicurazioni normali possono essere molto più care (qui al nord invece assicurazione storica più iscrizione a un club o assicurazione normale in bassa classe di bonus malus costa uguale o persino di meno), ma a quel punto se è così "preziosa" magari l'auto storica la tengono in ordine
ma in generale l'impianto GPL può essere stato messo all'epoca banalmente anche per evitare le prime restrizioni del traffico nelle città e Comuni medi (vedo Milano e Roma stanno andando oltre) alle euro 0 - 1- 2 e magari come aggiunta avesse piacere a girare con un'auto che emette molto meno particolato fine (è una caratteristica dei carburanti gassosi )
poi non so la tua preferenza, solo pensavo non sarebbe male conservare l'impianto, anche in vista delle normative sempre più stringenti, almeno sino allo scadere del tank del gpl, e li valutare
Magari sei già ferrato, lo scrivo per scrupolo, credo che se l'impianto GPL fosse stato presente già al momento della certificazione, non sarebbe stato un ostacolo in assoluto a certificare l'auto (almeno non per il CRS, mentre sulla Targa Oro i requisiti di perfezione sono più stretti e magari dipende dall'anno di installazione dell'ìimpainto, se relativamente "coevo" all'auto magari lo accettano comunque)
Se la certificazione ASI la avessero già strascritta sul libretto o il PRA della tua provincia fosse disponibile a trascriverla sul libretto senza cavillare (26e se la chiedi da privato, circa 100e se fatto con agenzia) forse (?) potresti non rimuovere l'impianto, in una zona grigia della burocrazia
chi mai richiede di leggere in originale il documento di 3 pagine dell'ASI , quando c'è esibibile la strascrizione sul libretto dell'auto? cioè banalmente è più il libretto dell'auto a fare testo ed essere richiesto in fotocopia per discutere con Regione, vigili e assicurazioni in merito alla circlazione dell'auto o meno come auto storica
o al limite cercare di aggiornare i dati del documento ASI ma capisco ripetere la certificazione sarebbe sia è sia un costo di tempo e spese (riiscrizione ad un club anche del proprietario) che un rischio
se scrivi così , ti sarai già informato e magari ti senti più tranquillo a togliere l'impianto,
nel caso se non altro riavrai il vano motore più sgombro, con meno parti aggiunte