Ci avete fatto caso come sono solleciti ad aumentare il prezzo dei carburanti non appena il costo del famigerato barile accenna (dico accenna!) ad aumentare? Una accelerazione da dragster... noi tapini automobilisti ci aspetteremmo però che al decrescere delle quatazioni del greggio, l'adeguamento al ribasso fosse altrettanto rapido! Magari... provatevi a seguire, sulla pagina economica di qualsiasi quotidiano, gli andirivieni del petrolio e appuntatevi poi anche i ritocchi sul prezzo finale dei carburanti... roba da armarsi di taniche ed andarle a picchiare sul cranio dei nostri amati politicanti e burocrati ministeriali. Quando devono decrescere, il "braccino" si accorcia ed è sempre molto, ma di molto in ritardo. Anni fa, ai tempi della nostra bistrattata liretta, i sapienti ci spiegavano che la causa era la debolezza della nostra divisa nazionale rispetto al dollaro su cui, lo vedevano tutti, si basava il mercato dei petrolieri. Ora che l'euro continua a riapprezzarsi sul dollaro gli stessi, con una impudicizia che a volte sfiora il comico, ci spiegano che la causa è proprio nell'euro che è troppo forte... mi astengo da ulteriori commenti, ma a volte è forte la voglia di mandare al Presidente della Repubblica una lettera di dimissioni da "italiano". Vorrei tanto dichiararmi apolide.
Un saluti :decoccio:
Len