temperature di esercizio - 75 turbo

Chiedo scusa se non l'ho specificato,per effettuare l'operazione spurgo il tappo della vaschetta va aperto a motore freddo,@Andrea in molti,me compreso,apriamo il tappo della vaschetta con l'acqua calda,ma è un'operazione pericolosissima che se non fatta con molta cautela può portare a ustioni gravi,inoltre la fuoriuscita violenta del liquido dal circuito potrebbe far scendere il livello in modo tale da incamerare aria.
Nella 75 Turbo il corpo del turbocompressore è raffreddato a liquido e succede sovente che una volta spento il motore la parte rovente dello scarico ceda ancora calore al corpo e di conseguenza al circuito,anche con il motore in perfette condizioni capita in questi casi di sentire alcune bolle risalire fino alla vaschetta,nulla di preoccupante.
Da dire inoltre che con meccanica ed elettronica di serie il radiatore in dotazione è più che sufficente per smaltire le calorie sviluppate durante l'utilizzo,capita sulle nostre oramai ventenni che l'efficenza venga diminuita anche dallo strato di leggera patina interna rilasciata da liquidi molto vecchi e/o da morchie rilasciate nel tempo a seguito di uso di percentuali minime o proprio assenti di antigelo,sarebbe consigliabile far ripulire il radiatore da uno specialista,di solito vengono utilizzati gli ultrasuoni (Come dai gioiellieri per pulire l'oreficeria).
Concordo con M@urizio sul fatto che utilizzare il radiatore del riscaldamento per abbassare la temperatura del circuito ha un effetto palliativo,quasi controproducente poichè per far lavorare la ventola si aumenta il carico sul motore e quindi questo svilupperà,seppur in maniera minima,ancora più calore.
 
anche la pulizia del radiatore non le farebbe certo male...... :rolleyes:
dato che siamo in argomento come regolarsi nel riempire la vaschetta tra acqua tradizionale e liquido specifico?
 
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Concordo con M@urizio sul fatto che utilizzare il radiatore del riscaldamento per abbassare la temperatura del circuito ha un effetto palliativo,quasi controproducente poichè per far lavorare la ventola si aumenta il carico sul motore e quindi questo svilupperà,seppur in maniera minima,ancora più calore.

non è assolutamente vero che ha un effetto palliativo e ti posso dare le prove : sulla mia senza il riscaldamento acceso la ventola si spegne dopo circa 6-7 minuti mentre con il riscaldamento acceso si spegne dopo soli 3-4 minuti , praticamente il 50 % di tempo in meno , provare per credere , inoltre il carico che il motorino elettrico della ventola interna provoca sul motore è assolutamente irrilevante se non nullo . con questo non voglio dire che è obbligatorio accendere il riscaldamento ma così facendo si riduce il tempo necessario all' impianto per abbassare le temperature , senza contare che la procedura di accensione del riscaldamento è consigliata in caso non funzioni più la ventola o ci sia un anomalia sull' impianto di raffreddamento per evitare che le temperature salgano alle stelle
 
Se comperi un liquido refrigerante già pronto all'uso devi solo vedere sulla tabella allegata alla confezione il range di temperature alle quali lavora,altrimenti se prendi quello puro devi vedere quali temperature ti sembra che possano soddisfare le tue esigenze e poi diluisci con acqua,sarebbe consigliabile l'uso di acqua distillata per via dell'assenza dei minerali e del calcare disciolti,sono quelli che contribuiscono all'ossidazione dei metalli con i quali entrano in contatto.
@Alfista75turbo è probabile che abbiamo fatto due esperienze diverse,a me non è assolutamente servito a nulla usare il riscaldamento per salvare la guarnizione della testata,ero in coda a Barberino del Mugello con la valvola termostatica inchiodata e l'acqua oltre i 100°,giunto poi a Firenze a motore freddo smontai la valvola ma oramai la frittata era fatta,somma catastrofe dopo aver sostituito la guarnizione feci 200 km e si staccò la sede di battuta di una valvola,mi rovinò il pistone,la camera di scoppio e il cilindro,il motore aveva 6.000 km con pistoni compressi,condotti lavorati e altre amenità...........per questo mi sono permesso di dare il mio umile parere.
 
Esprimere le proprie esperienze penso sia la cosa migliore che si possa fare in un forum
:)

Io conosco un commerciante che si è portato in sede mi sembra una Croma con guarnizione scottata abbastanza pesantemente con riscaldamento acceso in estate con la belezza di 36°C facendo file e autostrada per 200km e ha salvato motore e il resto dopo oviamente ha fatto il lavoro al motore...

Se qualcuno è in vena di modifiche potrebbe visto la delicatezza della 75 Turbo di mettere un bulbo in parallelo all'interuttore posto alla ventola di raffredamento e regolarla a una temperatura più bassa da aiutare a dissipare meglio il calore...
 
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Se posso esprimo un parere intermedio..usare il riscaldamento dell'abitacolo
in generale non è risolutivo come dice Mauretto, perchè la dissipazione di calore
è modesta rispetto al resto dell'impianto, specie quando l'impianto è in efficenza,
poi però in situazioni al limite del malfunzionamento (guarnizione testata già scottata
e motore che tende a scaldare più del dovuto) o con l'impianto di raffredamento
principale che non funziona pienamente per cause varie (o al limite anche
la situazione estiva di auto ferma in colonna o in sosta se le ventole del radiatore
sono un po' sottodimensionate) allora quel contributo torna utile e aumenta
anche un pò (perchè l'aria arriva più rovente del normale dalle bocchette, il cruscotto
e il guidatore soffrono), se va di fortuna magari si riesce a non peggiorare la situazione..

Quando avevo l'età della stupidera ho fatto un po' per scommessa
un viaggio Milano Perugia e rientro settimana successiva con un 'auto
"da battaglia" che sapevo già avere la guarnizione più che scottata,
in estate andava in ebollizione al minimo sforzo e anche guidata
al minimo andava rabboccata ogni qualche centinaio di km.
Era Agosto, meccanici per ripararla in ferie, per cui la tattica fantozziana fu:
- partenza prima dell'alba per ridurre la calura ed evitare letali incolonnamenti
- scorta d'acqua per eventuale ebollizione
- piedino leggero specie sull'appennino e occhio attento all'indicatore temperature
- finestrini aperti e riscaldamento abitacolo al massimo ogni volta che l'indicatore
tempertura iniziava a salire oltre i 92° (sennò essendo il motore già guasto poi continuava
a salire e già prima dei 100° partiva l'ebollizione per qualche sfiato e punto caldo nella testata)
Dopo l'alba il cruscotto divenne "incandescente" e soffrii 10 saune lessato per i getti bollenti
di aria dalle bocchette..una volta nella vita per provare..
..poi si mette saggezza e si parte in treno finché l'auto non è a posto :grinser005:

Ps.: esperimenti da non fare su auto a cui si tiene..si rischiano altri danni al motore
se a un certo punto l'acqua andasse nell'olio e spese salate per il carroattrezzi..
 
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sulla mia senza il riscaldamento acceso la ventola si spegne dopo circa 6-7 minuti mentre con il riscaldamento acceso si spegne dopo soli 3-4 minuti , praticamente il 50 % di tempo in meno ,
Tradotto in soldoni stai affermando che hai il radiatore principale è intasato il doppio.... :lachen001:

Cerco di spiegarmi meglio e motivare la mia supposizione...
Il radiatorino del riscaldamento ha una superficie di smaltimento che è almeno un quarto del principale inoltre la velocità e potenza dellla ventola è almeno la metà di quella/e nel vano motore, a tuttociò si aggiunga che il flusso d'aria di climatizzazione è imbrigliata da paratie magari dall'evaporatore dell'A.C. oltre all'eventuale filtro antipolline... mi spieghi come fà a dimezzare i tempi di raffreddamento?

Appunto o non la racconti giusta o hai il radiatore principale che è una ciofeca! :grinser002:


:ernaehrung004:
 
premesso che non racconto palle ( poi ovviamente sei libero di crederci o no ) la mia non ha l' aria condizionata e da quello che so io le 75 non hanno il filtro antipolline , nonostante ciò vorrei far presente che il radiatore esterno essendo uno scambiatore di calore quando la macchina è ferma col motore in moto non serve ad abbassare le temperature perchè non prende aria difatti quando la macchina è ferma in colonna ad una certa temperatura deve intervenire la ventola del raffreddamento quindi se il radiatore fosse sporco o intasato ile temperature salibbero ancora di più quando corro con il motore ovviuamente su di giri , cosa che sulla mia ( che ha il radiatore ok e il liquido raffreddamento è stato cambiato da poco ) non succede infatti in corsa la temp si mantiene sugli 80/85 massimo quindi vuol dire che il radiatore non è sporco mentre quando la macchina sta ferma in moto , come accade di solito su tutte le auto , poichè il radiatore non prende più aria la temperatura inizia a salire fino a 90 circa e la ventola è costretta ad attivarsi e dopo 6-7 minuti si spegne riportando l' h2o a 80 gradi circa ; tutto questo accade se non accendo la ventola del motorino del riscaldamento mentre se lo faccio l h20 torna ad 80 gradi 2-3 minuti prima e quindi la ventola si spegne prima poichè quest' ultima aiuta quella esterna ad abbassare le temperature ( si tratta pur sempre di uno scambiatore , anche se più piccolo ) ... con tutto questo non voglio dire che sulla 75 turbo bisogna accendere per forza il riscaldamento ma se uno vuole abbassare prima le temperature può essere un utile accorgimento .
 
Riassumendo un pò risalgono queste cose giustamente citate:

-Si può ispezionare la vaschetta del liquido di raffredamento cavando il tappo prima di accendendere il motore, così si evitano violente fuori uscite dell'liquido bollente e ustioni alla mano per vedere se salgono bolle ( CO² ) o anche vedere se risulta opaco o trasparente il liquido di raffredamento, perchè se è sporco, difficilmente disssipa calore.

-Questa è una 75 Turbo dove il turbocompressore è raffreddato a liquido e può capitare che una volta spento il motore nell'immediato possano risalire delle bolle provenienti dal turbo ancora bollente e cede calore all'impianto di raffredamento anche a motore sano, nulla di preoccupante, magari aspettare prima di spegnere per far calare le temperature in gioco al turbo.

-Le temperature dell'acqua lavorano sui 80-85°C a 90°C parte la ventola

-Usando il riscaldamento si ha un accelerazione di raffredamento se il motore è sano, altrimenti non aiuta molto.

-Se la testata è scottata, ci ritroviamo sempre alte calorie intorno i 90°C, livello basso e vistosa scia di acqua uscita dal tappo anche se asciutto, quando ci tiriamo al motore si alza la temperatura facilmente.

-Il tappo regola l'impianto di raffredamento sui 0,75 bar

-La valvola termostatica può incantarsi, se aperta ci ritroviamo basse temperature mentre andiamo e alzarsi quasi di botto quando ci fermiano con l'avvio della ventola quasi subito, se invece s'incanta chiusa vol dire che non comunica con l'acqua più fredda e si rischia temperature oltre i 100°C, provare con il riscaldamento ma non sempre ha buoni effetti

-Mettere un radiatore di una 75 TD visto anche la doppia ventola, solo che c'è da fare rinuncia di qualcos'altro e non era quello l'intento
 
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-La valvola termostatica può incantarsi, se aperta ci ritroviamo basse temperature mentre andiamo e alzarsi quasi di botto quando ci fermiano con l'avvio della ventola quasi subito, se invece s'incanta chiusa vol dire che non comunica con l'acqua più fredda e si rischia temperature oltre i 100°C, provare con il riscaldamento ma non sempre ha buoni effetti
L'uso del riscaldamento interno può essere utile proprio nel caso di inceppamento della valvola termostatica per due semplici ragioni:
  1. Il radiatorino del riscaldamento "spilla" liquido a monte della valvola termostatica per consentire il rapido riscaldamento dell'abitacolo anche a valvola chiusa, se la prelevasse dopo probabilmente il riscaldamento invernale sarebbe seriamente compromesso.
  2. Nel caso di valvola termostatica bloccata chiusa il liquido non circola nel radiatore pertanto non partirà nemmeno l'elettroventola radiatore.
Pertanto mi sento di ribadire che questo è l'unico caso in cui l'uso del riscaldamento può fare la differenza, in tutti gli altri casi la differenza è minima e non porta vantaggi apprezzabili. (Intendiamoci, con impianto di raffreddamento EFFICIENTE)


:decoccio: