2010 apocalisse virtuale - la fine di Internet

Sandro

Alfista principiante
23 Luglio 2006
774
10
19
XX
Regione
No Italy
Alfa
Motore
Wankel
Sembra il titolo di un film di fantascienza, invece non è una nuova trovata hollywoodiana, bensì ciò che i ricercatori del Nemertes Research Group stimano per il colossale mondo virtuale.

Da qui a due anni il peso dei dati trasportati sulla rete internet potrebbe collassare tragicamente lasciando tutti noi, chi direttamente e chi meno, senza nessuno collegamento al mondo virtuale.

Le offerte su internet sono enormi, dalla musica al video stream, upload e download e trasferimento di file da una piattaforma all'altra. Tutto questo prima non esisteva e internet ha reso vivo l'impossibile. Ora però le infrastrutture su cui viene trasportato il traffico virtuale non ce la fanno più e stanno per cedere, e i primi accertamenti scientifici ci danno già una data: il 2010!

Come ogni buon film hollywoodiano, un modo per evitare la catastrofe c'è! Investire cifre doppie rispetto a quelle preventivate fino ad ora. Le prime cifre degli esperti prevedono degli investimenti enormi, specialmente negli USA; una cinquantina di miliardi dovrebbero bastare per adeguare la rete alle necessità degli internauti.

Mirko Plozza

Fonte: Bluewin.ch 03/12/2007

A voi i commenti...io dico che siamo nella :ignore:....e voi che ne pensate?? .: sgrat :.
 
stessa storia del millennium bug secondo me...
 
Peccato che il movimento virtuale americano è molto diverso da noi! Figurati te se stanno senza rete! :cool:
 
Io sapevo che gli americani si stanno organizzando da qualche hanno per mettere su una infrastruttura chiamata Internet 2...
dovrebbe supportare la rete principale e potenziarla...

poi nn so se sono tutte ciarle...
 
Diciamo che per gli americani non sarà un problema, quando si tratta di infrastrutture spendono e potenziano senza problemi. Semmai il problema serio, non certo così catastrofico comunque, riguarda l'italia, dove abbiamo linee di 20 anni fa e internet a 20 mega. La privatizzazione della linea pubblica fa si che nessuno si prenda la briga di spendere soldi per potenziare il servizio e offrire internet là dove non arriverà mai.
Solito problema italiano che nel giro di qualche anno esploderà senza dubbio
 
Credo che chi sospetti la replica delle paure (sproporzionate) del millenium bug abbia ragione. Allora qualcuno si è riempito le tasche ben bene, vendendo aggiornamenti che normalmente sarebbero costati poche decine di migliaia di lire, a milioni. La mia azienda, per adeguarsi, spese circa 15 milioni (35 dipendenti, non una multinazionale). Del resto, nel gioco siamo avviluppati tutti i giorni con la storia dei PC e del software. Compri un PC oggi e fra sei mesi ti dicono che lo puoi tranquillamente buttare nella monnezza perchè ormai è superato dal modello più potente e meno costoso e lo stesso vale per il software. Su questa storia, stiamo sicuri, qualcuno ci marcia, naturalmente non gratis.
Saluti a tutti :decoccio:
Len
 
Io sapevo che gli americani si stanno organizzando da qualche hanno per mettere su una infrastruttura chiamata Internet 2...
dovrebbe supportare la rete principale e potenziarla...

poi nn so se sono tutte ciarle...
il web 2.0 è un concetto, non un'infrastruttura
 
Internet 2 Esiste ed è più che altro un associazione delle maggiori aziende del settore At&T Cisco Sun. L'infrastuttura che hanno realizzato esiste ed è gia in uso da 3 anni o più utilizzando delle dorsali da 100Gb/s dapprima utilizzate per scopi universitari ora vengono utilizzate anche per il normale traffico della rete in ipv6, quando tutto il mondo si doterà del protoccolo di rete ipv6 al posto di ipv4 saremo aposto per un bel pò. Internet non potrà collassare se non con una guerra mondiale e comunque si riuscirebbe ugualmente a comunicare con la maggior parte dei server.
Internet era una rete militare, studiata dall'esercito per l'esercito quindi una rete decentrata.
:smiley_029:
 
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ecco tornare l'ombra del millenium bug! ricordo degli special nel 99 quando alcuni cittadini degli USA, hanno chiuso i conti in banca e fatto provviste in previsione di chissà quale apocalisse.