Sono alfista da quando ho visto l'anteprima della 156 su un vecchio Quattroruote... era il 1996 e avevo 14 anni, l'Alfa in quegli anni andava forte nel Turismo. Pensavo che da grande avrei preso una 156 o la sua sostituta
Poi in realtà le cose sono andate un po' diversamente...avevo preso una 147 16V con interni in pelle rossa.
Da 2 anni pensavo cambiarla con una... Tonale ma... chissà quando arriva.. rinvii continui.. in realtà non c'era niente sul mercato che veramente mi attirava.
Poi mi son detto ...ma l'Alfa ha a listino la Giulia che è tutto quello che gli alfisti richiedono a gran voce da decenni, e' tutto che gli alfisti vogliono da quando leggo i forum su internet... cioè da 20 anni! Con il my 20 poi gli interni erano davvero belli...
Vai in concessionaria, la provi, capisci che e' una macchina davvero valida, la confronti con la BMW serie3, altra candidata ma scopri che questa non e' quell'equilibro tra confort e dinamica che e' la Giulia. Gli interni sono moderni ma freddi e la console centrale non trasmette il calore e il buon gusto che hai sulla Giulia... Le levette al volante son di plastica e quasi si piegano, altra cosa le levette in alluminio sulla Giulia, ti sembra di essere su un Maserati.
Chiedi pareri ad amici che ce l'anno e ti confermano che l'Alfa ha fatto una gran macchina.
Poi però , quando devi spendere 40k certi pensieri ti salgono in mente. Credo la cosa che piu' spaventi un possibile acquirente Alfa e' trovarsi di fronte a una gamma di soli 2 modelli, quando Mercedes, Audi e BMW hanno circa una 30ina e piu' considerando le varianti di carrozzeria.. Sembra quasi un marchio che sta per chiudere...
Chi te lo fa fare a spendere quei soldi, avrei potuto prendere una piu' rassicurante BMW , e magari sarei apparso anche piu' figo davanti a quelli che di macchine ne capiscono poco (ovvero la maggior parte della gente)
In realtà ho voluta prenderla perché e' una macchina che mi ha rapito con il cuore ma anche con la mente perché e' una macchina solida e concreta, guidandola ogni giorno sono contento di avere preso un capolavoro.