Nel 1910 nasce l'ALFA fin da subito con un grande ufficio progettazione guidato da Giuseppe Marosi. La prima automobile ALFA fu la 24HP con carrozzeria Castagna. Fu prodotta dal 1910 al 1914 nelle serie A-B-C-D, e la produzione continuò sotto il marchio Alfa Romeo fino al 1920 con la serie E, in tutto furono prodotte 680 vetture. Ruote in legno, fari a etilene, raggiungeva la velocità massima 100 km/h (velocità quasi irraggiungibile con le strade di allora). Prezzo 12.000 lire (due anni di stipendio di un impiegato).
Il telaio ha due longheroni fissati da due traverse di lamiera stampate a C. Sospensioni a balestre. Erano disponibili due allestimenti Torpedo e Limusine. il Motore di 4 cilindri in linea in monoblocco in ghisa era su un basamento in lega leggera, albero motore in acciaio stampato. Cilindrata 4084 cc, rapporto di compressione 4,15:1 con due valvole per cilindro, laterali. Raffreddamento ad acqua con circolazione forzata a pompa centrifuga, raffreddata con radiatore e ventola meccanica sempre inserita. Lubrificazione ad olio con pompa ad ingranaggi. Frizione a secco con dischi multipli, 4 marce + retromarcia con comando a leva. Trasmissione ad asse cardanico sulle ruote posteriori senza differenziale. Freni a tamburo solo sulle ruote posteriori. Pneumatici 820 x 120.
versione cavalli velocità max (km/h) passo carreggiata
A B 42 cv a 2200g/m 100 320cm 135 cm
C D 45 cv a 2400g/m 105 320cm 145 cm
E 49 cv a 2400g/m 115 320cm 145 cm
Sì Tibe, era ancora Anonima Lombarda Fabbrica Automobili.
Questa è la prima Alfa diciamo Ufficiale, la storia insegna che l'A.L.F.A. subentrò alla Darracq che non stava navigando in buone acque, e così il gruppo dirigente lombardo pensò bene di rilevarla fondando appunto la nostra casa!
Ecco la storia :allesmoegliche009:
All'inizio del secolo erano in molti (particolarmente i francesi) a guardare con interesse al mercato automobilistico italiano.
Per tale ragione la francese Darracq aveva scelto la via di assemblare i modelli già in produzione in Francia direttamente alla perfieria nord-ovest di Milano al fine di eludere la tasse doganali particolarmente esose sul prodotto finito.
Una mira della Casa francese era accedere ad alcune consistenti commesse da parte di imprese di autotrasporti che nascevano numerose sopratutto nel meridione.
Il progetto non ebbe fortuna dal momento che l'utenza italiana accolse alquanto freddamente le vetture d'oltralpe.
Aleggiava una certa imminente decisione da parte della Darracq di chiudere i battenti in Italia.
Fu allora che un gruppo di finanzieri milanesi considerò possibile rilevarne gli impianti.
Forse la decisone fu presa anche in considerazione del fatto che il cavaliere Ugo Stella, Amministratore Delegato della Darracq Italiana, aveva dato incarico al piacentino Giuseppe Merosi di progettare due modelli completamente nuovi sperando di risollevare le sorti della Casa (o già d'accordo con il nuovo gruppo dirigente?).
Le due prime vetture A.L.F.A. presero (almeno progettualmente) vita ancor prima che la nuova Società nascesse.
Pertanto il 1° gennaio 1910 il nuovo gruppo dirigente delle officine del Portello (dal luogo ove sorgevano) deliberò la costruzione della 24 HP.
Tuttavia bisogna attendere il giugno successivo per vedere nascere ufficialmente l' A.L.F.A. (Anonima Lombarda Fabbrica Automobili). :lovekop:
Mah...mi sembra che in Francia sia rimasta in vita ancora per qualche anno per poi fallire miseramente :WC:, mentre gli stabilimenti del Portello vennero acquisiti dall'Alfa :eclipsee_Victoria:
La 20-30 HP fu la prima autovettura torpedo (assimilabile alle moderne cabriolet) costruita dalla casa automobilistica Alfa Romeo nel primo dopoguerra e dopo l'entrata nel capitale azionario dell'ing. Nicola Romeo con la conseguente modifica del logo aziendale.
Il prezzo della vettura, progettata dall'ing. Giuseppe Merosi, era proibitivo per i tempi: 35.000 lire (più del triplo di una Ford Modello T), importo notevole, soprattutto per gli anni immediatamente posteriori alla guerra.
La produzione si orientò quindi ad un livello molto alto per meccanica, potenza e rifiniture e fu destinata ad una fascia di elite e ovviamente ad un mercato mondiale, ma le vetture prodotte furono solamente 124.