ni... l'economia è influenzata dalla politica così come l'industria. il compartimento auto non fa eccezione.
gli incentivo per comprare "questo" e non "quello" li mette la politica.
il problema è che negli ultimi tempi la politica è sempre più tifo ultras che non programmazione per il futuro
la politica, non i fanatismi o le considerazioni su chi è meglio o su chi è meno suino.
Il problema del tifo è sempre esistito, la follia a cui stiamo assistendo invece deriva semplicemente dall'ignoranza e dalla mancanza di argomenti seri, dal contrastare l'avversario non con deliri del passato ma sui programmi per il futuro, nel contrastare precisando cosi si farebbe per risolvere un problema e non sui presunti difetti del soggetto.
Il governo ideologizzato dell'Europa ha creato la follia di una falsa transizione elettrica, dimostrando ampiamente una mancanza di visione reale e una classe dirigente incapace e inutile.
La riduzione dell'inquinamento deve essere una priorità, non i deliri sulle auto che sono semplicemente una falsità e una dimostrazione di ignoranza colossale.
Chiunque conosca oggettivamente il ciclo produttivo di un auto elettrica sa perfettamente quanto inquinamento determina, chiunque conosca oggettivamente cosa vuol dire produrre energia sa perfettamente quanto sia impossibile, per adesso, poter soddisfare l'esigenza energetica che deriverebbe da una trasformazione del parco auto circolante.
Gli incentivi sono semplicemente un retaggio della deriva falso ecologista dei precedenti governi europei, quindi ogni singolo Stato deve porre in essere le norme comunitarie, anche se questa follia avrebbe creato dei rischi enormi per l'economia e per la società... fortunatamente il vento è cambiato e si è iniziato a ragionare seriamente.