Giulietta spider prima serie...quotazioni etc

italiano

Nuovo Alfista
30 Gennaio 2010
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Regione
Toscana
Alfa
Giulietta
Motore
1300
Salve a tutti, mi sono iscritto proprio oggi al vostro sito, sono un appassionato di mezzi e cose vintage in genere già da parecchi anni
guardo con ammirazione le auto storiche ed ora arrivato ad un età
"matura" vorrei procedere all'acquisto, quelle che mi piaccionio maggiormente sono le spider sarei orientato su una classica inglese o su una giulietta spider 1° serie motivo per il quale mi sono iscritto è appunto avere maggiori informazioni sulla vettura visto che sono completamente a digiuno di informazioni tecniche utili per poter procedere all acquisto senza cadere in grossolane "fregature".
Le domande che vorrei farvi sono le seguenti:
-Quale il prezzo ragionevole di mercato del prima serie (vetture belle ma non da concorso)?
-La frenata mi dicono essere pessima e pericolosa per questi modelli (hanno i 4 freni collegati basta un avaria ad uno solo per rendere la frenata nulla ai 4)
-Gli esemplari da me trovati hanno tutti dei particolari non originali (di serie successive motore, vernice, etc. i venditori mi hanno informato che essendo macchine molto vecchie è quasi impossibile trovarle del tutto originali. e questo lo posso capire ma il prezzo non dovrebbe scendere notevolmente?
GRAZIE ANTICIPATAMENTE
 
per quanto mi riguarda la regola è che più una macchina è storica e più è soggetta a speculazione da parte di chi vende.... ovvio che più una macchina è originale e più guadagna quotazione... ma questo non ti tocca se sei un normale privato che vuole semplicemente avere la giulietta spider in garage.... certo è che sarà impossibile trovare un modello in buone condizioni a meno di 20.000 euri e se ti guardi bene intorno ne troverai anche a 50... (sempre mila)... l'unica cosa è armarsi di pazienza e di un buon amico che ne sappia nel campo e andare di persona a valutare ogni singola proposta... l'unico problema è che la tipologia di vettura si orienta su una valutazione personale e passionale.... non esiste un numero esatto che dica quanto vale...

per quanto riguarda il discorso freni mi giunge nuova... proverò ad informarmi...

saluti e auguri...
 
Ciao Italiano, io ho una Giulietta Spider del 1960 (2° serie) completamente restaurata nel 2008. Per quanto riguarda le quotazioni credo che ti sarà difficile trovarne una bella a meno di 28/30mila, soprattutto una prima serie, cmq il mio consiglio (come quello di Marcello159) è, appena trovata, di farla vedere ad un esperto carrozziere e meccanico perchè i pezzi di ricambio costano tantissimo. Riguardo ai freni, certo non sono eccellenti come quelli a disco ma dopo un po' che ci hai preso la mano non avrai problemi. saluti
 
Ciao italiano

giustissimi i consigli, cui ne aggiungerei almeno un altro: meglio una macchina matching numbers da restaurare che non una già restaurata con pezzi rabberciati.

Dopo aver osservato per oltre un anno il panorama dell'offerta qui in Italia e fuori, ho deciso così, per diverse ragioni:

1) se il morore non è di primo equipaggiamento, è praticamente impossibile rimediare, mentre i lamierati e altri componenti si possono trovare, anche se talvolta a caro prezzo.

2) se il restauro lo fai te o hai modo di seguirlo da vicino, poi saprai con certezza cosa metti sotto il sedere. Se invece acquisti una macchina già restaurata, a meno che tu non abbia piena, incondizionata fiducia in chi ha eseguito i lavori, le 'sorprese' sono sempre in agguato.

3) E poi, vuoi mettere, il piacere di guidare una Giulietta di cui conosci fino all'ultimo bullone... :p

Occhio poi alle cosidette "conservate"! La giulietta è stata costruita con un acciaio russo di qualità scadente e con una protezione antiruggine del tutto simbolica o nulla: se sono belle fuori, poco ma sicuro sono marce dentro.

Auguri per l'acquisto
Alejandro:decoccio:
 
Ciao italiano

giustissimi i consigli, cui ne aggiungerei almeno un altro: meglio una macchina matching numbers da restaurare che non una già restaurata con pezzi rabberciati.

Dopo aver osservato per oltre un anno il panorama dell'offerta qui in Italia e fuori, ho deciso così, per diverse ragioni:

1) se il morore non è di primo equipaggiamento, è praticamente impossibile rimediare, mentre i lamierati e altri componenti si possono trovare, anche se talvolta a caro prezzo.

2) se il restauro lo fai te o hai modo di seguirlo da vicino, poi saprai con certezza cosa metti sotto il sedere. Se invece acquisti una macchina già restaurata, a meno che tu non abbia piena, incondizionata fiducia in chi ha eseguito i lavori, le 'sorprese' sono sempre in agguato.

3) E poi, vuoi mettere, il piacere di guidare una Giulietta di cui conosci fino all'ultimo bullone... :p

Occhio poi alle cosidette "conservate"! La giulietta è stata costruita con un acciaio russo di qualità scadente e con una protezione antiruggine del tutto simbolica o nulla: se sono belle fuori, poco ma sicuro sono marce dentro.

Auguri per l'acquisto
Alejandro:decoccio:

Sono d'accordo con Alejandro sull'opportunità di cercarla con matching numbers corretti, ma se si presta attenzione si riesce ad identificare il numero di motore appartenente all'anno di produzione dell'auto e anche a trovarlo. Certo non è facile.
L'errore più macroscopico e inaccettabile è mettere motore assolutamente non corrispondente all'auto, e spesso, anzi, molto spesso le giuliette in vendita non hanno montato il motore corretto.
Si consideri che se si acquista una giulietta spider in condizioni da ripristino si va in contro ad una serie di problemi enormi: reperibilità e costo pezzi mancanti è il primo. Qualsiasi ricambio è venduto a peso d'oro oltre ad essere introvabile. Quelli rifatti spesso sono mediocri di qualità e fattura. E anche costosi.
Calcolate che un motore completo revisionato e con numeri corretti costa circa 5-6000 euro
Inoltre, se si acquista una giulietta di importazione malconcia, si sappia in anticipo che non avrà targhe originali (perdita di fascino e valore). Ma se si vuole procedere all'acquisto si consideri che il costo iniziale non dovrà essere altissimo, altrimenti si incorre facilmente nell'impazzimento e nel facile superamento del valore di mercato.
Vedete quanti importatori vendono le giuliette senza impelagarsi nel restauro? Sono tantissimi.
Una giulietta spider veramente ben restaurata e con targhe originali non costerà mai sotto il 35-40 mila euro. Se costa di meno c'è qualcosa sotto che non va, altrimenti il proprietario non la cederebbe.
Chi volesse scambiare pareri con me sulla giulietta spider ed eventualmente per qualche incontro giuliettistico mi scriva al seguente indirizzo osso.diseppia@libero.it
Abito ai castelli romani.
 
Occhio poi alle cosidette "conservate"! La giulietta è stata costruita con un acciaio russo di qualità scadente e con una protezione antiruggine del tutto simbolica o nulla: se sono belle fuori, poco ma sicuro sono marce dentro.

Ancora non ho trovato niente del genere in giro sia su web che su riviste. Dove hai trovato sta cosa??!?!?!
Riesco a crederci a stento, anche perchè l'alfa romeo usava materiale scadente??? bah....
 
Ultima modifica da un moderatore:
Riferimento: Re: Giulietta spider prima serie...quotazioni etc

Occhio poi alle cosidette "conservate"! La giulietta è stata costruita con un acciaio russo di qualità scadente e con una protezione antiruggine del tutto simbolica o nulla: se sono belle fuori, poco ma sicuro sono marce dentro.

Diramaweb ha detto:
Ancora non ho trovato niente del genere in giro sia su web che su riviste. Dove hai trovato sta cosa??!?!?!
Riesco a crederci a stento, anche perchè l'alfa romeo usava materiale scadente??? bah....

"Bah"? :fragend008:

Beh, non ho documentato questa mia affermazione perché è cosa risaputa: se avessi cercato meglio avresti trovato anche tu dei riferimenti all'acciaio usato dall'Alfa Romeo in quegli anni e oltre:

Dear sirs, I have heard and read a very widespread rumor
regarding Fiat, Alfa Romeo and Lancia. It is very widely claimed and
reported by just about everyone
in the automobile-related media that, in
the 1970s, Fiat, Alfa Romeo and Lancia (although Alfa Romeo did not become
a subsidiary of Fiat until the mid-'80s) used rusty steel originating from
scrapped soviet ships
, which caused their cars to rust profusely and
prematurely. [fonte]
Ma può darsi che tu abbia ragione, ammettiamo pure che sia una leggenda metropolitana e atteniamoci ai fatti.

Il primo fatto è che l'acciaio è sì un prodotto riciclabile all'infinito, ma assai vulnerabile alla corrossione. Il processo di ossidazione inizia nel momento stesso in cui viene esposto all'ossigeno contenuto nell'aria, e anche se non è immediatamente visibile poco ci vuole: basta lasciar passare una sola giornata fra carteggiatura e verniciatura per riuscire incampularci dentro delle microbolle che, purtroppo, nel tempo faranno il loro implacabile lavoro per venire in superficie.

Il secondo fatto è che negli anni '50 e non solo il processo di lavorazione dell'acciao non era precisamente quello che conosciamo noi oggi, esperti peraltro nel riciclaggio di qualunque cosa sia riciclabile. A quei tempi c'era la tecnologia e il controllo di qualità del dopoguerra e migliaia di tonnellate di residuati bellici da rimettere in circolo, ottenuti a loro volta dal riciclaggio di ferraglia di ogni tipo, elaborato in fretta e furia sotto la pressione della richiesta militare.

Il terzo fatto è che nell'industria automotrice di allora, ma forse anche in quella odierna, non si usava/usa acciaio di primissima qualità.

Il quarto fatto è che l'Alfa Romeo ha alle spalle una simpatica storia di clamorose castronerie in materia di trattamenti antiruggine, come quella di riempire gli scatolati con non ricordo quale resina speciale, soluzione rivoluzionaria salvo poi rivelarsi un flop senza precedenti poiché favoriva la condenza e accelerava il processo al punto che le macchine marcivano nei silos in attesa delle bisarche (e questo l'ho letto su qualche numero di Ruoteclassiche, ti prego non costringermi a cercarlo :fragend013:)

Dal quinto giù fino all'ennesimo fatto non lo trovo né sui libri né sul web, ma te lo posso riferire per esperienza diretta, alle prese come sono con la scocca della mia giulietta del 60.

Il modo in cui la ruggine fa breccia sulla e oltre la superficie è raccapricciante. Si potrebbe supporre che dopo un'accurata sabbiatura i lamierati siano pronti per il primer e poi via con la verniciatura. Magari! Purtroppo, prima di dare il primer, ripulita e spolverata la scocca bisogna ispezionare accuratamente ogni centimetro quadro della superficie alla ricerca di piccoli focolai di ruggine che potrebbero essere sfuggiti a causa della visibilità ridotta daterminata dalla polvere durante la sabbiatura stessa. E uno ad uno bisogna eliminarli ad olio di gomito: un lavoretto per cui ci vuole la mano del dentista e la pazienza dell'ergastolano :grinser021:

dentist_01.jpg

Visto da mezzo metro questo parafango per esempio si presentava perfettamente ripulito. Puntata una lampada e scrutato da vicino, ecco i candidati alla ruggine passante, non subito ovviamente, non fra tre, cinque, ma tra dieci anni, se non rimossi quei piccoli punti non son rose, ma fioriranno! Il materiale è quello che è: l'Alfa ovviamente non faceva apposta: era quel che allora passava il convento.

Ma la sto facendo troppo lunga. Il topic era: 'le quotazioni della giulietta', poi, deragliato, restaurata o da restaurare. Vediamo di tornarci dentro. Ho argomentato la mia posizione che riassumo: nessuno ti restaura una giulietta pensando di far cosa gradita ai tuoi nipoti. E oltre alla ruggine impaninata (non esistono "convertitori", ma solo 'incapsulatori' di ruggine") ti può sempre capitare di portarti a casa qualche kilata di stucco, come è successo a questo qui:

P1000172.JPG

che ha dovuto ri-restaurare la sua bella giulia, appesantita da 10 Kg di stucco :lol2:

LeftFenderOff.jpg
Ti consiglio vivamente la lettura del topic: Giulia Spider 1962. Norwegian re-restoration


Quanto alle 'conservate', queste sì, sono una leggenda metropolitana. Ma nemmeno le californiane!

50317d1164083343-63-giulia-spider-normale-restoration-euro-img_0960.jpg

Seguo da vicino il mercato: potrei indicarti diversi rottami imbellettati attualmente offerti in Italia tra i 25 e i 35k e, per contro, esemplari restaurati alla perfezione da gente onesta e capace tra 45 e 55k, fino alla Giulia "normale", a quanto pare eccezionale, messa all'asta da Goddings con previsione fino a 90.000 dollari più spese di commissione.

Il punto è questo: le "quotazioni" sono solo letteratura. O spendi quel che ci vuole per un esemplare restaurato alla perfezione e come tale ben documentato, oppure prendi un progetto buono e lo fai restaurare seguendo da vicino i lavori. In entrambi i casi, a parità di qualità, quel che ci vuole vale quanto quel che ci vorrà: cifre dell'ordine dei 50k. La terza opzione è sempre pericolosa, come ogni scorciatoia: si rischia di farsi fregare da malfattori artisti dell'autocosmesi. Non conviene persino nel caso ci si voglia pavoneggiare sulla riviera una stagione e poi rivendere: si finirebbe per cadere nello stesso tranello truffaldino al momento di dover passare di mano la macchina senza rimetterci, con buona pace degli sputi in faccia presi da ogni candidato competente cui il pacco verrà proposto.

L'onestà, la competenza, la qualità, la meticolosità, la fatica e la passione messa nel lavoro sono cose che non sempre si ritrovano insieme dentro quel contenitore che oggi, talvolta con troppa leggerezza, chiamiamo "professionalità". Sono valori che devi saper vedere rispecchiati nel prodotto finale, anche sotto i faretti accecanti di qualche concessionario ben arredato e dietro la retorica da commerciante professionista; oppure devi cercarli ogni giorno per un paio d'anni se bastano e vederli spuntare piano piano dal tuo lavoro, assieme ai calli alle mani, alle caccole nere alle narici dopo una sessione antiruggine, alle borse sotto gli occhi a forza di fare le tre del mattino su ebay per becarti un componente originale introvabile etc. etc.

Ed ecco il serpente che si morde la coda: questi valori, per saperli davvero 'riconoscere' nel prodotto finito ed essere in grado di capirne il valore, bisogna prima averli inseguiti sulla strada più impervia. Non è detto che tutti possano o devano farlo. Ecco perché, in tutta amicizia, ti suggerisco, se stai per fare un acquisto, di portarti appresso un esperto della massima fiducia al momento dell'ispezione della vettura. Io non mi candido perché sono a metà strada :lachen001: ma ti lascio questo consiglio e i miei migliori auguri di buona fortuna.


:decoccio:
 
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Sono piuttosto perplesso da quanto leggo in merito alla Giulietta spider. Una macchina che cadrebbe a pezzi a causa della rugine (cosa non vera) ed i cui pezzi di ricambio sarebbero introvabili (???)
Consentitemi di raccontarvi la mia storia che vi dimostrerà il contrario.
Ho una Giulietta spider del 1960 (matching numbers come dite voi) acquistata dal suo primo propietario nel 1989 per fare la mille miglia locale del 1990 e 1991, mentre vivevo a Buenos Aires.
Quando acquistai la Giulietta la macchina era in buone condizioni nonostante i suoi 29 anni. Decisi tuttavia un restauro totale della meccanica .Tutto il necessario mi fu spedito dall'AFRA di Milano grazie all'impareggiabile Paolo Gorni che della Giulietta, come di altre Alfa, conosceva ogni segreto.
Il restauro meccanico fu eseguito dai fratelli Osso di Buenos Aires, meccanici impareggiabili, che mi assistettero durante le gare (3 posto assoluto nella Mille Miglia sport argentina nel 1990 su 130 i concorrenti, 7 assoluto nel stessa gara del 1992, 1 assoluto della Coppa Alfa Romeo argentina ecc.)
Trascorsi alcuni anni fui trasferito a Nizza dove utilizzai la Giulietta per scopi turistici (non disdegnando tuttavia la partecipazione a qualche raduno d'epoca come il Rally Storico di San Remo) e successivamente a Londra. Rientrato a Roma all'inizio del 2000 effettuai un restauro completo della carrozzeria. Non che ne avesse bisogno ma ritenevo fosse giunto il momento di riportarla al suo originario splendore. La vettura fu completamente smontata, scocca e carrozzeria sabbiate e riverniciate alcune parti (come i sedili ed il tetto di stoffa) ringiovanite ed il tutto fu rimontato a regola d'arte.
Utilizzai la mi amata Giulietta saltuariamente fino al 2009 quando fu messa "a riposo" sui cavalletti in un box a causa del mio trasferimento in Birmania e successivamente nel sultanato dell'Oman.
A distanza di 8 anni ho ora deciso di rimetterla su strada. Verrà portata da uno dei migliori specialisti del settore per un controllo ed una nuova manutenzione straordinaria.
Devo sottolineare che in tutto questo tempo la Giulietta ha sofferto pochissimo. Nessuna rugine si e' manifestata contrariamente a quanto si sostiene in questo blog e, francamente, a quanto io stesso mi aspettavo di trovare dopo un periodo cosi' lungo di inattività.
Con l'inizio della primavera scarrozzerà nuovamente come quando era nuova e senza che gli siano stati effettuati invasivi interventi. Se una Giulietta viene mantenuta regolarmente vi darà enormi soddisfazioni e vi durerà una vita come ha fatto con me che ho gia' superato la mia settantatreesima primavera e della quale purtroppo prima o poi saro' costretto a separarmene per motivi di salute, miei, e non certo della mia Giulietta.
Se qualcuno volesse maggiori elementi o fosse interessato a conoscere o a discutere delle mie esperienze relative alla mia cara Giulietta mi contatti pure direttamente alla mia mail: cesare.capitani@gmail.com.