Con Marchionne era uno scenario non immaginabile, non tanto per motivi di orgoglio nazionale, ma perchè Marchionne aveva fatto una scelta strategica diversa. Dobbiamo anche considerare che Marchionne non era certamente un manager che potesse fare scelte sulla base di un presunto campanilismo senza valutarne l'effetto economico. L'idea di Marchionne era di mantenere in Italia i marchi premium e di svilupparli per poter competere ad armi pari a livello di immagine e appetibilità del brand, con la triade tedesca. E su questo ha investito molto, sia in denaro sia in attività e fatica. Di sicuro non sarà stato facile produrre un'auto come la Giulia, che tutti gli addetti ai lavori hanno giudicato superiore da tutti i punti vista alle concorrenti più blasonate (Audi BMW e Mercedes). Sinceramente io una cosa del genere non ricordo che sia mai capitata. Non ricordo un modello del passato che una volta messo in commercio fosse stato riconosciuto da tutti come il migliore in assoluto nel proprio segmento. E' evidente che una strategia come quella impostata da Marchionne non può dare pieni risultati nel breve periodo e le fasi iniziali sono sempre quelle che prevedono di investire nella prospettiva di raccogliere i frutti in futuro. Le vendite forse non saranno a livello delle aspettative (evidentemente troppo ottimistiche), ma è stato fatto sicuramente un gran lavoro anche a livello di immagine: difficilmente si è parlato tanto di un nuovo modello come è capitato per Giulia.
Se Manley ritiene opportuno abbandonare Alfa (discorso diverso per Lancia, di fatto già abbandonata da tempo, e per FIAT che presenta altre peculiarità), vuol dire, non solo che ha in mente un futuro diverso rispetto a quello che si era prefissato Marchionne, ma che vuole buttare alle ortiche tutto quello che è stato fatto fin'ora, forse non tanto in termini di investimenti (che con una vendita probabilmente rientrerebbero) ma soprattutto in termini di impegno, lavoro e costruzione di una strategia per il futuro. Infatti la cosa mi sembra poco credibile, perchè corrisponderebbe a buttare la spugna, quando la partita è ancora aperta.