LUCIDATURA
Prima di passare a trattare questo argomento molto vario e complesso, è doveroso fare una precisazione.
Le
VERNICI OPACHE non possono essere lucidate ne a mano ne a macchina, in nessun caso devono venire a contatto coi polish, ne possono essere decontaminate con la claybar. Tutte le operazioni o prodotti che prevedono un'abrasione della superficie rovina la finitura opaca.
Partiamo dal presupposto che non esiste un prodotto che funziona in maniera universale, ma molto dipende dal tipo di supporto su cui andiamo a lavorare. In parole povere ogni vernice risponde in maniera diversa e se X polish abbinato ad Y tampone funziona su una giulietta ciò non vuol dire che funzionerà su di un'altra auto, o almeno non darà lo stesso risultato. Il modo migliore per capire cosa usare sarebbe fare dei test con varie combinazioni, ma per trattamenti hobbystici o fai da te come nel nostro caso ciò non è possibile, quindi andro a citare combo che funzionano nella stragrande maggioranza dei casi e sicuramente sulle nostre alfa.
Una piccola premessa da fare è che anche lucidando con la combinazione più pesante possibile il massimo di trasparente che si riesce a "limare" con uno step di lucidatura raramente arriva ad un micron. Attualmente le vetture in commercio escono di fabbrica con uno spessore intorno ai 60/70 micron di trasparente (tanti anni fà si superavano i 100), quindi fatti due conti chi vi dice che lucidare spesso l'auto consuma la vernice dice un'inesattezza...
Per fare un buon lavoro, prendendo in esempio un'auto con danni medi, ed ottenere il massimo gloss dalla nostra auto sarebbero necessari due step, uno di correzione dei difetti ed un secondo di finitura, anche se attualmente esistono polish "one step" dai quali si possono ottenere ottimi risultati anche con un passaggio unico.
Ma passiamo ai fattti. I polish si divido in tre categorie, i compound dal massimo potere di taglio (abrasività), i medi dal taglio medio, ed i polish da finitura dal taglio bassissimo.
Suddetti polish vanno abbinati a dei tamponi, che a loro volta hanno un determinato potere di taglio, partendo dai tamponi in lana o microfibra che hanno il massimo potere di correzione, o in spugna piu o meno densi e duri, e più è meno denso e duro il tampone più basso è il potere di taglio.
Il tutto và usato o manualmente, se si tratta di difetti lievi, o con una lucidatrice.
LUCIDATURA MANUALE
Per effettuare una lucidatura a mano c'è poca scelta e la migliore è Angelwax Resurrection heavy compound abbinato al pad Gtechniq Trifoam. Si versano 4/5 gocce grandi come piselli sul lato bianco del pad e si lavora incrociando i passaggi in verticale ed orizzontale su zone grandi massimo 30x30 facendo una media pressione fino a che non rimanne che un velo di polish sulla superfice che si asporterà con un panno adatto, ed in questo caso secondo me il migliore per rapporto qualità prezzo è il Gtechniq MF1. Se si ha voglia (ed ancora forze) si può procedere con un secondo step di finitura con Car Pro Essence Quartz polish, se ne mettono 3/4 piselli sul lato nero del pad e si procede come sopra.
Angelwax Resurrection, Essence Quartz polish, pad Trifoam e Gtechniq MF1
LUCIDATURA A MACCHINA
Ci sono tre tipi di lucidatrici, la ROTORBITALE che abbina alla rotazione un movimento ad orbita e ciò consente di tenere basse le temperature di esercizio scongiurando l'eventualità di fare danni. sono strumenti estremamente semplici da usare anche per mani inesperte e danno risultati notevoli già dal primo utilizzo, e più è ampia l'orbita più alto sara il potere di taglio accorciando i Tempi di lavoro. In questo caso per chi ha intenzione di comprarne una consiglio la ERO600PRO ottima per il fai da te, costa poco fa bene il suo lavoro ed ha il platorello intercambiabile a scapito di qualche vibrazione. Se si vuole andare al top non si può che scegliere le Rupes Big Foot che sono strumenti professionali quasi esenti da vibrazioni e più silenziose, e grazie all'arbita maggiore accorciano i tempi di correzione. Per contro il platorello è fisso, quindi lavora solo con tamponi da 125 mm e per lavorare su zone piccole c'è bisogno di un'altra lucidatrico con platorello da 50 o 75 mm e costano parecchio...
Per chi fosse intenzionato ad acquistarne una diffidate di lucidatrici in vendita in rete a 70/80 euro corredate anche da un sacco di tamponi, sono cineserie e non ne vale la pena.
ERO600PRO e RUPES BIG FOOT 15
Passiamo ora alla tecnica di lucidatura.
Si attacca il tampona dal lato del velcro sul platorello, si versano 4/5 gocce di polsh grandi come piselli sul tampne, si applica il polish su una zona 30x30 tamponando sulla carrozzeria, si mette a velocità 1 e si accende stendendo per qualche secondo il polish sulla zona da lavorare. Quindi si mette alla velocita adatta al lavoro che dobbiamo fare facendo passaggi laterali sovrapponendoli di mezzo tampone, dopodichè si procede in verticale incrociando i passaggi precedenti.,il tutto muovendosi a circa 1 cm al secondo, fino a che non rimane un velo di polish che andremo ad eliminare con un panno in microfibra. Calcoliamo anche che in un polish gli abrasivi lavorano per circa 60/90 secondi, quindi oltre è inutile andare.
Ora la velocità a cui impostare l'attrezzo dipende da che tipo di lavoro stiamo facendo e che tipo di polish stiamo usando. Nel caso di correzione dei difetti la velocità varia da 4 a 6 (il massimo), ed in questo caso come compound la mia scelta ricade su angelwax resurrection, vel. tra 4 e 5 partendo dal basso oltre la correzione non migliora e si produce solo polvere in più, è uno dei polish più potenti e lascia già una finitura notevole producendo pochissima polvere. In alternativa cè l'ottimo Gtechniq P1 un polish dal taglio medio alto ottimo se si vuole fare un solo ciclo di lucidatura (one step) perchè lascia già una bellissima finitura, ma ha meno taglio del primo e fa più polvere e la velocità ottimale è tra i 5 ed i 5 e mezzo con la ero.
Quando si lavora con una rotorbitale il tampone deve aderire sulla carrozzeria senza che venga inclinato e sulla lucidatrice non va fatta pressione, basterà tenerla in mano per avere il giusto peso di esercizio, altrimenti i giri rallentano si perde potere abrasivo e si distruggono precocemente i tamponi.
Per la scelta dei tamponi in fase di correzione di difetti medio/gravi, abbinati ai compound di cui sopra, essa deve ricadere per forza di cose su tamponi dal taglio elevato, in questo caso consiglio tamponi in microfibra, massimo taglio (in lana montano solo sulla lucidatrice rotativa) o i Surbuf 5.5, che sono i mmiei preferiti, o i tamoni 1A HP 08.
Microfibra, Surbuf, 1A HP08.
Angelwax Resurrection, Gtechniq P1.
Dopo lo step di correzione è consigliabile fare uno step di finitura, che tecnicamente è molto simile allo step di cui sopra, ma si differenzia, oltre che per i polish ed i tamponi diversi, per l'uso di meno polish, 3/4 gocce bestano, per una velocità di rotazione minore, tra 3 e 4, e per la possibilità di lavorare su zone leggermente più ampie (io il cofano della mia giulietta lo divido in 4) e con passaggi un pò più veloci. la finitura dona il massimo del gloss ed elimina eventuali micro segni lasciati in fase di taglio, anche se con i materiali moderni non succede quasi più. Il mio polish da finitura, e non solo il mio, è il Car Pro Essence quartz polish che è leggermente abrasivo e contiene SIO2 e dona una brillantezza ed un gloss eccezionale, ma è consigliabile lasciarlo "riposare" 12 ore senza applicare niente sopra per avere il massimo delle performance, e se si vuole copre leggeri difetti in modo semipermanente, pur avendo potere di taglio ed abbinato al tampone HP08 è molto efficace sui difetti lievi. come finitori cito anche il bellissimo Labocosmetica Venere e l'ottimo Angelwax Redemption.
Come tamponi per la finitura possiamo usare lo stesso 1A HP08 visto sopra, 1A HP06 o 1A HP04.
Facciamo però attenzione a non fare un salto troppo lungo tra tamponi da taglio e da finitura, nel senso che se ho usato il tampone in microfibra o il surbuf, la finitura andrò a farla con HP 08 o HP06. se invece in fase di correzione ho usato un HP08 la finitura potrò farla anche on Hp 04. Credo che si sia capito che piò alto è il numero che segue la sigla HP, più è alto il potere di taglio/correzione, più si scende più sono morbidi e danno una migliore finitura.
Essence, Venere, Redemption.
Tamponi 1A HP08, 1A HP06, 1A HP04.
Per i difetti medi esistono polish medi, che sinceramente non amo usare ma che cito. Non li uso per un semplice motivo, perchè se ho difetti medi uso il compound con un tampone più morbido ed ottengo lo stesso risultato, oppure uso un tampone più duro e lo ottengo in meno tempo, quindi a meno che non lo si faccia per professione li ritengo una spesa evitabile, fermo restando che il P1 che ho citato tra i compound è anche un medio e mi sento di consigliarlo, cito anche Angelwax regenerate che è un otiimo polish medio, come tutti i prodottiAngelwax del resto, davvero il top..
LUCIDATRICE ROTATIVA
Faccio un breve cenno della rotativa perchè a differenza della rotorbitale la sconsiglio a chi non ha esperienza con questi attrezzi. La rotativa se abbinata a dei tamponi in lana è il massimo in fase di correzione, corregge di più e con la metà del tempo rispetto alla rotorbitale. Ma ha i suoi contro, se non si ha esperienza è poco maneggiabile, tende a scappare via, genera temperature più alte, infatti va guidata leggermente inclinata e i passaggi devono essere più veloci rispetto ad una rotorbitale, il rischio di una "cotta" del trasparente è il danno minimo che si possa fare visto che è rimediabile con un'altro step di lucidatura, ma sugli spigoli è molto facile sbucciare la vernice irrimediabilmente. Se infine si fosse scampati a tutto ciò se non si ha la giusta tecnica, denominata zenith, si creano gli ologrammi, cosa che si può facilmente notare se si porta a lucidare un'auto scura da un carrozziere (fortunatamente non tutti)....
E visto che ci siamo facciamo anche cenno della lucidaatrice rotoeccentrica. quest'ultima si pone a metà tra le due precedenti ed a differenza della rotorbitale che gira sia su un'asse che compiendo vere e proprie orbite, la rotoeccentrica gira sempre su un'asse ma al posto delle orbite compie dei movimenti "casuali". Sinceramente le vie di mezzo mi sono sempre piaciute poco e qui non posso dare pareri perchè non l'ho mai provata, anche perchè è molto poco comune e la usano pochi "addetti ai lavori" soprattutto perchè è l'ideale per carteggiare (scartavetrare) tutta l'auto per qualcuno che vuole eliminare la buccia d'arancia, pochi visto i tempi ed il costo dell'operzione. E visto che siamo in argomento diamo anche un breve cenno della carteggiatura...
LA CARTEGGIATURA
Premetto che questa è un'operazione da non fare se prima non si è fatta esperienza con un pezzo cavia.
Quando non si arriva con la lucidatura, si fà prima una leggera carteggiatura. Per esempio se un vandalo ci lascia una bella riga con la chiave e siamo fortunati che non arriva alla vernice, occorre carteggiare. Se come detto poco fà con una lucidatura aggressiva riesco a limare al massimo un micron di trasparente è chiaro che se la riga arriva a 10 micron dovrei fare 10 passaggi, impigango molto tempo e soprattutto tagliango il trasparente in una zona molto più ampia di quello che serve. In quel caso si fanno dei passaggi con la carta vetrata partendo da una grana 1500 (mai di meno), passando ad una grana 2000, queste due a secco o inumidendo con uno spruzzino e acqua,, per finire con una 3000 trizact rigorosamente ad umido. I vari passaggi vanno incrociati, la 1500 la passerò in modo trasversale al graffio, la 2000 la incrocio alla precedente e la 3000 la incrocio di nuovo alla 2000. La grana da cui si parte è quella che elimina il graffio, le successive eliminano i segni delle grane precedenti, i segni della 3000 vanno via molto facilmente con Angelwax Resurrection (che in realtà elimina anche direttamente i segni della 1500 ma si fà molta più fatica e si perdo molto più tempo) e tampone in microfibra o surbuf. Naturalmente con una lucidatura manuale è impossibile farlo.
In realtà si può partire anche da una grana 2000 o addirittura sol 3000, dipende dalla profondiità del graffio, ma per capirlo ci vuole un pò di occhio.
Chiudo ripetendo che la carteggiatura èm un'operazione molto rischiosa se non si sa perfettamente cosa si sta facendo, tutti abbiamo calcato la mano e "bucato" il trasparente, ed in quel caso l'unico rimedio è riverniciare. Vi assicuro che il primo buco non si scorda mai...
continua...